martedì 9 giugno 2020

Fonte Gazzetta di Mantova del 10 giugno 2020
Niente accordo tra Provincia e Toto all'incontro chiarificatore
Morselli: «Ci riproveremo». Il comitato insiste: commissario
Al vertice sul ponte è fumata nera
E senza un'intesa tutto rimane al palo
SAN BENEDETTO PO - È fumata nera. Nessun accordo è stato trovato ieri durante l'incontro tra Toto e Provincia. Un accordo che avrebbe riacceso le speranze di rivedere il cantiere sul ponte del Po ripartire e avere finalmente il nuovo manufatto che attraversa il Grande fiume.«Quello di ieri è stato un incontro interlocutorio - spiega il presidente della Provincia, Beniamino Morselli - Ogni parte ha posto sul tavolo le proprie proposte per uscire dalla situazione di stallo ed evitare l'azione legale della Toto. Non è arrivata una soluzione finale condivisa. Sul tavolo comunque ci sono proposte. Confido si trovi una via di uscita che vada bene per entrambe le parti. A breve ci ritroveremo per stringere su una soluzione. Ancora non abbiamo fissato la data, sia noi che la Toto ci siamo presi il tempo per valutare le proposte che ci sono». La questione è questa: da un lato c'è il cantiere di ristrutturazione appaltato 5 anni fa, e già fortemente in ritardo, desolatamente fermo a fronte della ripresa di tutte le altre opere pubbliche gestite dalla Provincia, dall'altro c'è il contenzioso fra Toto e amministrazione provinciale. Il colosso delle costruzioni, a fronte di continui richiami e sanzioni, ha tirato fuori dal cassetto atti considerati come inadempienze contrattuali da parte di Palazzo di Bagno. In particolare il valore della caserma dei carabinieri di via Chiassi a Mantova (3,8 milioni), immobile che la Provincia intende consegnare alla Toto a fine lavori come forma di saldo, e la ripartenza post Covid. In entrambi i casi per la Toto vi sarebbe stata violazione del contratto.«Parlano di tempi brevi, ma passeranno mesi prima di avere un secondo incontro - dice il sindaco di San Benedetto Po, Roberto Lasagna - Vedremo cosa succede. Ormai siamo abituati a continui slittamenti. Non so più cosa dire. Abbiamo iniziato con un cronoprogramma mai rispettato. Viviamo nell'incertezza. Si continua a perdere tempo. Ora c'è anche un contenzioso in cui la ditta cita in giudizio la stazione appaltante. È una situazione incredibile». «Spero che il prossimo incontro tra Toto e Provincia non ci sia tra 4 mesi - gli fa eco il primo cittadino di Bagnolo san Vito, Roberto Penna - Facciamo il tifo che vada tutto bene. Se non si impegnano a trovare una soluzione il ponte non lo vedremo più». Intanto il Comitato Vogliamo il Ponte, sempre più appoggiato dai cittadini, non si ferma e prosegue la strada del commissariamento. «Non sappiamo se sia possibile - dicono - ma noi non ci fermiamo. Diventeremo sempre più antipatici. La Provincia dovrebbe ascoltare la voce del territorio, ma non lo fa. Non ci fidiamo più». E anche Giuliano Longfils, consigliere comunale di Mantova, chiede al sindaco Palazzi in qualità di consigliere provinciale con delega alla gestione delle strade, di intervenire sulla vicenda. 
Barbara Rodella©