venerdì 24 gennaio 2020

Dalla Gazzetta di Mantova del 24 gennaio 2020

Divergenze tra Provincia e azienda sul termine per la consegna dell'opera finita
La Toto punta all'autunno e propone la chiusura estiva. La Provincia accelera
Braccio di ferro sui tempi
Rinviato l'accordo sul ponte

Faccia a faccia interlocutorio, ieri, nel vertice che ha visto uno di fronte all'altro i tecnici del settore Lavori pubblici della Provincia e i responsabili locali della Toto costruzioni, l'azienda che sta eseguendo i lavori di riqualificazione del ponte sul Po fra Bagnolo e San Benedetto.Sia da fonte vicina alla Toto, sia da fonti della Provincia trapela che il vertice non è stato risolutivo e serviranno altri incontri per limare le differenze che oggi creano una distanza fra ente pubblico e società che ha vinto l'appalto.Il punto del contendere, a quanto è dato di sapere, verte sui tempi di riconsegna dell'opera finita nella sua interezza. Per la Provincia, che lo ha già scritto nero su bianco nel proprio progetto definitivo, tutta l'opera, composta da parte in alveo ed in golena, deve essere riconsegnata completata entro fine giugno. Per la ditta, serve invece qualche mese in più perché, calendario alla mano, per evadere l'ordine di materiale necessario per la parte in golena, cioè le travate in acciaio che reggeranno l'impalcato oggi totalmente in cemento, servono diversi mesi. Per poter venire incontro a quanto ha sempre detto la Provincia, ovvero che la chiusura totale al traffico deve essere limitata al massimo a tre mesi, serve il ponte in alveo (quello attualmente in fase di montaggio) completamente pronto e i materiali per sostituire quello in golena direttamente consegnati sul posto. Condizioni che dovrebbero verificarsi, a conti fatti, attorno ad aprile-maggio. Se è così, i tre mesi di chiusura (proposta Toto) cadrebbero in estate ed il ponte finito sarebbe riconsegnato e inaugurato in autunno. Per il comitato "Vogliamo il ponte", che interpreta il sentire comune dei cittadini «l'importante è limitare i tempi di chiusura totale al traffico» più che sapere quanto termineranno i lavori. Il maggiore disagio, naturalmente, è infatti dovuto allo stop alla circolazione (oggi il traffico è consentito ai mezzi leggeri) e fra inaugurazione in estate o in autunno non c'è sostanziale differenza. L'attesa dei cittadini dunque si prolunga. Gli scenari possibili restano quelli della firma della Toto sulla prosecuzione del cantiere (il tratto golenale) previo accordo con la Provincia sulla data di riconsegna. In questo caso il cantiere attuale in alveo proseguirà sino al montaggio delle due parti del ponte ed al loro posizionamento sulla pila provvisoria in alveo a valle del ponte esistente. In tre mesi si procederà quindi alla demolizione del ponte esistente, alla riqualificazione di quello golenale e al montaggio in sede delle diverse parti. Se invece l'accordo non ci sarà, si apre lo scenario inedito di un nuovo appalto sulla parte golenale, con incertezza sui tempi di chiusura.
Francesco Romani©



mercoledì 22 gennaio 2020

Dalla Voce di Mantova del 20 gennaio 2020

Ritardi nei pagamenti, ora è tensione tra Provincia e Toto

SAN BENEDETTO PO - I mancati pagamenti ai fornitori da parte della Toto Costruzioni srl, l’azienda impegnata nella realizzazione del nuovo ponte di San Benedetto lasciano dietro di sè pesanti strascichi e non poteva essere altrimenti. Da una parte il malumore del territorio ma dall’altra quello, ancora più marcato, della Provincia: da Palazzo di Bagno non c’è voglia di fare polemiche e quindi le bocche sono cucitissime ma il disappunto dell’amministrazione provinciale sembra essere davvero importante, anche perchè questa carenza di liquidità da parte dell’azienda si è già verificata in passato. A questo punto dunque la Provincia avrebbe deciso di mantenere una sorta di linea di fermezza, ribadendo che non sono previste dilazioni del tempo previsto di 180 giorni per concludere il ponte e la ristrutturazione del viadotto e che, a fronte di consistenti anticipi in denaro fatti da Palazzo di Bagno per ovviare alle mancanze di liquidità, si potrebbe anche palesare l’ipotesi di affidare l’incarico per la ristrutturazione del viadotto golenale non direttamente a Toto ma tramite un appalto pubblico. I rumors devono ancora trovare conferma ma è chiaro che tutto è legato al pagamento dei fornitori (un’azienda lamenta crediti per circa 500mila euro, un’altra - ma qui le informazioni sono meno precise - addirittura per milioni): qualora non ci fosse uno sblocco della situazione la Provincia potrebbe quindi scegliere la via della gara d’appalto.

Nei giorni scorsi le lamentele delle aziende, cantiere a rischio stop?

SAN BENEDETTO PO - Già in passato la Toto Costruzioni srl aveva avuto a che fare con problemi di liquidità che avevano causato non poche frizioni con la Provincia di Mantova: poco più di un anno fa l’ente di Palazzo di Bagno era dovuto intervenire per fare fronte al pagamento di alcuni ordinativi di cemento e la questione era arrivata fin sul tavolo del ministero per le infrastrutture e trasporti. Nei giorni scorsi invece si era segnalata la protesta di un’azienda fornitrice che aveva lamentato il mancato pagamento di alcune fatture scadute a novembre, per un valore complessivo di circa 500mila euro; a seguire la notizia, meno ricca di elementi ma ugualmente attendibile, di un’altra azienda che vanta, nei confronti di Toto un credito di milioni di euro. Al momento non si sono segnalati ritardi nel cantiere ma la tensione con i fornitori potrebbe portare a uno stop dei lavori.


Le reazioni
Ora il Comitato vuole incontrare ancora la Regione




SAN BENEDETTO PO La situazione attuale del nuovo ponte di San Benedetto preoccupa anche gli esponenti del Comitato “Vogliamo il Ponte” che hanno fatto sapere la loro intenzione di chiedere un incontro a Regione Lombardia. Dal canto suo la stessa Regione ha manifestato le sue perplessità attraverso l’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi, presente ieri a Gonzaga per l’ultima giornata di Bovimac (che trattiamo in altra parte del giornale ndr) : «Si tratta di un’opera su cui la Regione ha investito importanti risorse - ha dichiarato - Da parte nostra massima disponibilità a collaborare con la Provincia per un’opera che è fondamentale non solo per la rete viabilistica ma anche per le implicazioni fortissime in un territorio vocato per l’agricoltura e che, anche per il suo reggersi sull’export, necessita di una rete infrastrutturale di prim’ordine. Massima disponibilità dunque a metter in campo tutto quanto possa essere necessario per dare la decisiva accelerazione a quest’opera».
(nico)




domenica 19 gennaio 2020

18 gennaio 2020 da Mantovauno.it
Toto con problemi di liquidità. Fermi i pagamenti dei fornitori. La Provincia potrebbe stoppare l’affidamento del ponte in golena


SAN BENEDETTO PO – Ponte di San Benedetto senza pace. E ancora una volta a far soffiare i venti di guerra è la Toto Costruzioni che, come accaduto più volte in passato, pare abbia ancora problemi di liquidità.
La cifra che rimbalza nelle ultime ore è notevole: l’azienda non avrebbe pagato le fatture dei fornitori per un importo di circa 3 milioni di euro. E quest’ultimi terrebbero quindi giustamente ferme le forniture in attesa di essere pagati.
Le fatture non pagate sarebbero ampiamente scadute come tempistiche ma dalla Toto nessun segnale, dopo una comunicazione di novembre in cui era stato comunicato che nel giro di poco sarebbero avvenuti i pagamenti. Siamo oltre metà gennaio ma di soldi invece nessuna traccia.
La situazione è molto preoccupante perchè i ritardi nella consegna delle forniture si traducono in ritardi dei lavori di realizzazione del nuovo ponte di San Benedetto Po, e questo in un quadro dove la ditta è già abbondantemente in ritardo rispetto al termine dell’opera così come era stato fissato nel cronoprogramma del cantiere.
La Provincia, stazione appaltante dei lavori, avrebbe dovuto affidare alla Toto anche la realizzazione del tratto di ponte in golena in quanto trattasi di progetto complementare, ma è plausibile che Palazzo Di Bagno non incarichi la società fino a quando quest’ultima non avrà saldato i debiti con i fornitori. Ciò per evitare altri ritardi della ditta abruzzese che ormai non sarebbero più sopportabili.
La stessa Provincia ricordiamo poco più di un anno fa intervenne direttamente per ovviare ai problemi di liquidità della Toto anticipando i soldi per il pagamento di un fornitore.
La prossima settimana sarà dunque molto importante per capire i possibili sviluppi per un cantiere che fin dal suo inizio è stato caratterizzato da problemi e ritardi, con il conseguente diffondersi del malcontento e dei timori delle comunità per le quali il ponte tra San Benedetto e Bagnolo è fondamentale e che da vent’anni a questa parte si sono trovate invece ad essere fortemente penalizzate a causa delle precarie condizioni del manufatto con le relative limitazioni della circolazione, dei lavori tampone che negli anni si sono susseguiti e da ultimo del cantiere per il nuovo ponte i cui tempi potrebbero quindi allungarsi ulteriormente.
Dalla Voce di Mantova del 19 gennaio 2020
Ponte: senza tempistiche esatte nessuno investe e il territorio agonizza
Il sindaco Lasagna: “La chiusura programmata tra marzo e aprile presumibilmente salta, come anche la posa del viadotto a terra”
SAN BENEDETTO PO - San Benedetto e cronoprogramma sui lavori per la realizzazione della stessa infrastruttura. Argomenti che, ovviamente, stanno a cuore al
sindaco di San Benedetto Roberto Lasagna soprattutto dopo la notizia, pubblicata da “La Voce” nell’edizione di sabato, riguardante la Toto Costruzioni srl, l’azienda incaricata di realizzare il manufatto. Questa non avrebbe pagato ad alcuni fornitori delle fatture per un valore di diverse migliaia di euro fino ed un totale, pare, di un milione. Sarebbe questo, se la morosità risultasse vera, solo l’ultimo problema, in ordine di tempo che andrebbe a rallentare ulteriormente l’intervento.
«Ormai nessuna notizia ci agita - afferma il primo cittadino di San Benedetto -. Se i problemi di liquidità della Toto Costruzioni fossero confermati (tra l’altro non si tratterebbe nemmeno della prima novità n.d.r), non sarei per nulla sorpreso, tanto ormai gli intoppi rispetto alla realizzazione del ponte sono quasi all’ordine del giorno. Il fatto più incredibile di tutto ciò è che nessuno conosce le vere tempistiche dell’intervento perchè ogni aspettativa è stata disattesa. Non mi stupisco quindi se, alla luce di questa sorta di silenzio, nessuno voglia investire sul nostro territorio. Non sapere quando e quanto il ponte rimarrà chiuso, quando sarà effettivamente terminato o quali possano essere i cambi di transito, fanno passare la voglia a chiunque di fare dei progetti. Come ad esempio il Consorzio agrario
che ha acquistato, in tempi non sospetti, una vasta area inutilizzata proprio vicina al ponte e che avrebbe voluto sfruttarla insediando una nuova e grande agenzia. Ebbene mi è stato detto che ora, prima di programmare qualsiasi investimento, il Consorzio aspetta il nuovo ponte. Nuovo ponte per il quale nulla è più certo. Con il progetto approvato pochi mesi fa, l’infrastruttura sarebbe dovuta essere chiusa nei mesi di marzo e aprile e il viadotto nuovo consegnato a giugno del 2020. Cronoprogramma, questo, che in maniera più assoluta, non sarà rispettato. Mi domando come si possa pensare di non avere tempistiche più o meno certe trattandosi di un intervento così grande e soprattutto così importante. Sono molti i cittadini che mi chiedono cosa sta accadendo ma soprattutto i tempi dei vari step. La mia risposta è sempre la stessa: “sinceramente non so cosa dirvi”. Per capire quanto sia importante il ponte, basta vedere quello che è accaduto a novembre con la piena del Po e la conseguente chiusura per una settimana del viadotto: ebbene il paese era deserto». Il sindaco Lasagna conclude rimproverando la Provincia - che è l’ente responsabile del progetto e della realizzazione - di essere poco chiara e non presente. (s.c.)