mercoledì 26 agosto 2020

 Fonte Mantovauno.it del 27 agosto 2020

I lavori del ponte di S.Benedetto Po riprenderanno lunedì prossimo

SAN BENEDETTO PO – Toto Costruzioni riprenderà i lavori di realizzazione del nuovo ponte di San Benedetto Po già da lunedì prossimo, in anticipo quindi rispetto al termine del 14 settembre indicato dal giudice nella sentenza con cui ha accolto integralmente il ricorso della Provincia contro l’impresa, obbligando quest’ultima alla riapertura del cantiere fermo dai tempi del lock down.
Il nuovo termine delle opere è fissato per primavera/estate del 2021, data che se dovesse essere rispettata farebbe registrare comunque un ritardo di circa due anni alla costruzione del ponte.
I lavori al momento riguarderanno solo il ponte in alveo in attesa di capire cosa accadrà dell’appalto relativo alla costruzione di quello in golena.

 Fonte Gazzetta di Mantova del 27 agosto 2020

Toto riprende i lavori
Cantiere riaperto già da lunedì prossimo
Ritorno all'opera per ordine del Tribunale di Brescia
Resta il rebus del tratto in golena: quando sarà fatto?

San Benedetto Po - Come preannunciato dal comunicato di qualche giorno fa ("Le sentenze non si discutono, si eseguono"), la Toto costruzioni riprenderà i lavori di riqualificazione del ponte sul Po a San Benedetto Po. In anticipo rispetto alla data limite stabilita dal Tribunale delle Imprese di Brescia che, ordinando la ripartenza delle opere su richiesta dell'appaltatore Provincia, aveva stabilito come termine il 14 di settembre. Già da lunedì una squadra del colosso abruzzese delle costruzioni riprenderà possesso delle aree lasciate nel periodo dell'emergenza Covid. A quel punto, la costruzione del nuovo ponte in acciaio destinato a sostituire la parte ammalorata in alveo, cioè nel letto del fiume, era stata completata attorno al 33%. Accumulando un forte ritardo sul cronoprogramma iniziale che prevedeva la riconsegna del ponte finito nell'autunno dello scorso anno. Ora l'indicazione del termine lavori è quello della prossima primavera/estate. Ma si tratterà di un lavoro "a metà". Come noto, la Toto sta operando su un appalto, quello del 2016, che prevedeva solo il rifacimento del tratto in alveo attraverso la costruzione di due archi autoreggenti poggianti su un'unica pila in alveo. Ma mentre dal lato di Bagnolo il nuovo ponte poggia sulla terraferma (l'argine) dal lato di San Benedetto si congiunge con un tratto di ponte golenale del quale, al momento, è stato approvato solo un progetto che prevede la sistemazione sismica non al 100% (come invece il tratto rifatto ex novo). Una situazione promiscua che la Toto ha sempre criticato (come critiche sono state espresse al valore della caserma dei carabinieri di via Chiassi data a saldo lavori dalla Provincia , ritenendo tecnicamente più consono il rifacimento anche del tratto golenale alle stesse condizioni di sicurezza di quello in alveo. Se ora la Toto non costruirà questo secondo tratto (come inizialmente si prevedeva approfittando del primo appalto) per migliorare sismicamente e strutturalmente il tratto golenale si dovrà fare una seconda gara e quindi chiudere il ponte totalmente al traffico fra qualche anno .
Francesco Romani



domenica 23 agosto 2020

TeleMantova Tg Sera del 22 agosto 2020

 

 Fonte Gazzetta di Mantova del 23 agosto 2020

La sentenza sulla ripresa dei lavori accolta con cautela
«La stanno tirando per le lunghe. Qui il paese muore»
Il paese vuole verità
«Sul nuovo ponte serve un'assemblea»
SAN BENEDETTO PO - Le diatribe e i contenziosi tra la Provincia e la Toto, esecutrice del nuovo ponte, hanno confuso, stancato e sfiduciato i cittadini che chiedono chiarezza e fatti concreti. Così, il giorno dopo la sentenza che impone alla Toto la ripresa dei lavori entro il 14 settembre, si sollecita un'assemblea pubblica. Sono quasi 30 anni che a San Benedetto sentono parlare del ponte e a poco interessano tatticismi e tecnicismi. L'unica cosa certa è che l'attuale situazione sta distruggendo l'economia di un paese che non attrae più investimenti e i cui giovani non vogliono più frequentare le scuole a Mantova. I turisti, poi, sono passati dai 13mila annui a poco più di mille nel 2020, tra Covid-19 e ponte vietato ai bus.Agnese Minelli, titolare della storica Libreria Daniele Bernardelli, sintetizza: «Qualcosa si è ottenuto ma il problema del ponte ci attanaglia da anni. Molti studenti hanno scelto altre scuole, le signore da Bagnolo non vengono più al mercato del martedì. Forse le penali dovrebbero darle per ogni giorno di ritardo rispetto alla data di fine lavori». Gilda Ferrari dell'oreficeria-gioielleria Malavasi sbotta: «La stanno tirando troppo per le lunghe e ho forti dubbi sulla ripresa dei lavori a settembre. E se il ponte, per qualche motivo, dovesse essere chiuso, il paese muore». Franca Nizzoli del negozio abbigliamento "Il Monello" parla di «situazione delicata e complicata»: «Mi auguro che tutti gli attori coinvolti superino gli ostacoli». Claudio Veneri è perentorio: «Il fatto è che non si sa di chi è la colpa e che tipo di problemi sono emersi dopo la gara d'appalto. È una situazione di disagio che impatta gravemente sull'economia del paese. Non si sa a chi credere. Ci sono dubbi anche di sincerità. Ci troveremo un ponte senza rampe? E per farle dovranno passare altri 10 anni? La bretella passerà per la golena?». Infine Benito Benatti, direttore esecutivo degli "Amici della Basilica", traccia un drammatico bilancio: «Con una parte dei proventi dei biglietti facciamo manutenzione alla basilica, ma il numero dei turisti è crollato. Venire qui col bus costa di più. Speriamo si risolva questo contenzioso di cui abbiamo capito poco».
MAURO PINOTTI ©
la replica
La Provincia: dalla Toto solo mistificazioni
La Provincia replica alla Toto: «In merito alla presunta mancata risposta e riscontro alla proposta transattiva, ci corre l'obbligo di smentire tali dichiarazioni, avendo inviato regolare Pec sia all'impresa che al suo avvocato. Spiace dover ribadire, dopo il pronunciamento del giudice, che al momento, e fino a prova contraria, non esistono ragioni che impediscano all'impresa di lavorare alla realizzazione di quanto previsto in contratto. Sostenere che questo sia "un passaggio che purtroppo non avvicina i tempi della realizzazione del ponte", come fa la Toto, è surreale e mistificante».

Fonte Mantovauno.it del 22 agosto 2020

Lasagna: “prudenza, i lavori per il ponte di San Benedetto non si possono fare in tribunale”

SAN BENEDETTO PO – “Auspichiamo che finalmente sia la volta buona ma l’abbiamo detto mille volte e sono troppe le incognite e le incertezze che gravitano ancora sul ponte di San Benedetto Po, quindi in questa fase preferisco essere prudente”.
A parlare è il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna alla notizia che il giudice, accogliendo integralmente il ricorso della Provincia contro Toto, ha ordinato all’impresa di riprendere i lavori entro il 14 settembre. 
“Cosa succede se ora Toto si appella contro la decisione del giudice? – dichiara Lasagna – e comunque ricordo bene Toto, durante l’ultimo incontro convocato dalla Regione, dire che lui non avrebbe ripreso i lavori nemmeno se i giudici glielo avessero imposto. Può essere a questo punto che li riprenda con un paio di operai che è come non riprenderli o che la cosa continui il suo iter nei tribunali. Ecco la cosa che mi spaventa: che la realizzazione del ponte non si faccia in cantiere ma nei tribunali. Per scongiurarlo sono convinto che l’unica possibilità sia trovare un accordo istituzionale tra la Provincia e la Toto, altrimenti temo che i tempi per il ponte possano essere ancora molto lunghi.”

 Voce di Mantova del 22 giugno 2020