sabato 19 dicembre 2020

Fonte Gazzetta di Mantova del 19 dicembre 2020
Per il ponte arrivano i soldi dalla Regione
Quasi 2,4 milioni per la parte in golena. E dalla Provincia potrebbe aggiungersi l’ok a una passerella per evitare la chiusura
SAN BENEDETTO PO - Una strenna natalizia per il ponte di San Benedetto Po che migliaia di cittadini, studenti, imprenditori attendevano dopo anni di vicissitudini non positive. La Regione ha dato il proprio ok all’utilizzo di 2,375 milioni dei fondi post-sisma per sistemare il tratto in golena della struttura. Dal canto suo la Provincia sembra intenzionata a dare il proprio benestare a una passerella che eviterebbe la chiusura totale al traffico. Notizie estremamente positive, circolate dapprima in forma ufficiosa, ma che ieri hanno avuto prime conferme. «Se è vero tutto questo? Io parlo per la Regione. E so che l’assessore Claudia Maria Terzi ha risposto positivamente alle nostre sollecitazioni come struttura commissariale per il sisma» dice il consigliere regionale mantovano Alessandra Cappellari (Lega Salvini). La Cappellari si era fatta promotrice già dallo scorso anno di un tentativo di superare l’impasse finanziaria legata alla riqualificazione del ponte, appalto gestito dalla Provincia e condotto dalla Toto. Dopo aver finanziato con 30 milioni i lavori per la parte in alveo, e con 900mila euro il progetto della prosecuzione in golena della riqualificazione, la Regione aveva assistito al contenzioso economico fra Toto e Provincia che rischiava di fermare tutto. «Abbiamo avviato una ricognizione sui danni del terremoto - spiega la Cappellari - e la struttura commissariale regionale, dopo la propria istruttoria, ha riconosciuto in effetti danni per 5,5 milioni. Su nostra sollecitazione, la Terzi ora ha specificato che quella cifra può essere utilizzata subito partendo dalla priorità di questo momento, ovvero reperire i soldi per continuare il cantiere sulla parte golenale. E la Provincia ha stimato in 2,375 milioni le necessità». Per la Regione, però, questi soldi devono essere spesi per rendere il ponte transitabile ai mezzi pesanti senza limitazioni. I sindaci sono stati convocati in Provincia martedì per decidere se utilizzare questi fondi per il ponte, sapendo che qualche altro capitolo della ricostruzione potrebbe essere a questo punto ridotto. Ma dal vertice potrebbe uscire anche un altro regalo: la costruzione di una passerella che, congiungendo il sistema viario esistente al futuro ponte in posizione provvisoria, consenta di non chiudere totalmente al traffico durante le fasi di abbattimento del vecchio ponte e ricostruzione golenale. Uno stop che potrebbe durare dai tre agli otto mesi a seconda delle opzioni.
Francesco Romani




 

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