domenica 18 aprile 2021

18 aprile 2021

Oggi un po' di foto dal cantiere.












Fonte Voce di Mantova del 18 aprile 2021

SAN BENEDETTO CHIUSURA AL TRAFFICO TRA UN ANNO PER NON PIÙ DI 30 GIORNI
Ponte nuovo (e completo) nell’autunno 2022
Il nuovo ponte in alveo e il viadotto golenale, in posizione provvisoria, fungeranno da bypass durante la demolizione delle vecchie strutture

SAN BENEDETTO PO - I sindaci presenti l’hanno definita una “giornata storica”: e per certi versi era tanto l’ottimismo che si respirava ieri durante la conferenza stampa online di presentazione della prosecuzione dei lavori per il nuovo ponte di San Benedetto Po. Con il nuovo cronoprogramma si arriverà all’autunno del 2022 con il ponte finito, ma completo sia di una nuova parte in alveo, che di una nuova parte golenale, antisismico e prevedendo un periodo di chiusura al traffico, nell’estate sempre del 2022, di non più di un mese. Le novità sono state illustrate dal presidente della Provincia Beniamino Morselli e dal responsabile dell’area trasporti e
lavori pubblici Antonio Covino alla presenza dei sindaci Roberto Lasagna (San Benedetto), Roberto Penna (Bagnolo), Luca Malavasi (Quistello) e Alberto Borsari (Borgo Mantovano, anche presidente del Consorzio Oltrepò). La soluzione progettuale che sarà adottata esclude la realizzazione di una passerella bypass per il traffico durante la chiusura: una volta realizzato il ponte in alveo esso verrà affiancato a quello già presente; successivamente si costruirà un nuovo viadotto golenale con le stesse caratteristiche di quello in alveo, anch’esso affiancato a quello vecchio. Quando si procederà alla demolizione delle vecchie strutture quelle nuove, in posizione provvisoria, fungeranno da bypass per poi essere successivamente traslate (e qui si avrà la chiusura al traffico per un periodo che va da 18 a 30 giorni) nella loro posizione definitiva. Il presidente Morselli ha spiegato che ora si accelererà per arrivare a un contratto integrativo per affidare sempre a Toto la realizzazione del viadotto golenale, ricordando l’impegno dei sindaci che nei mesi scorsi diedero il via libera all’utilizzo di 5,3 milioni messi a disposizione dalla Regione e inizialmente stanziati per il post sisma: per i costi aggiuntivi sarà la Provincia a mettere risorse ma con una variazione di bilancio non dovrebbe essere necessario accendere dei mutui. Il passo progettuale è fatto, ora si attendono le mosse successive.

I sindaci: sarà un modello per il territorio

SAN BENEDETTO PO - I sindaci presenti non hanno mancato di sottolineare la loro soddisfazione: il primo cittadino di San Benedetto Po Roberto Lasagna ha esordito dicendo che «si è visto un nuovo modo di fare politica per il territorio, che potrebbe essere da esempio anche per iniziative future. Importante avere preso una decisione di questo genere, importante sia dal punto di vista socioeconomico che da quello “psicologico”: dopo una pandemia una chiusura prolungata sarebbe stata l’ennesima mazzata per l’Oltrepò». Il sindaco di Bagnolo Roberto Penna ha sottolineato «l’impegno congiunto e notevole da parte di comuni e Provincia», mentre il sindaco di Quistello Luca Malavasi ha invece sottolineato «l’importanza storica di questa decisione che è stata presa con la massima concordia e al di là di ogni possibile divergenza politica. Per dirla con il collega Lasagna “questa è la politica che ci piace”». Concetti ribaditi dal presidente del Consorzio Oltrepò Mantovano (e sindaco di Borgo Mantovano) Alberto Borsari che ha ricordato come «il concetto di “lavoro di squadra”, spesso destinato a restare nella teoria, è pratica consolidata nell’Oltrepò: con la Provincia abbiamo dato vita a un modus operandi che ci porterà, se tutte le tessere del puzzle andranno al loro posto, un ponte che sarà simbolo di un territorio».
(nico)



Fonte Gazzetta di Mantova del 18 aprile 2021

Il ponte provvisorio aperto al traffico ridurrà al minimo i tempi di chiusura
L’ipotesi della Provincia entusiasma i sindaci della Bassa
Stop finale di un mese e inaugurazione nell’autunno 2022
SAN BENEDETTO PO - La Provincia trova la soluzione per limitare al minimo la chiusura totale del ponte di San Benedetto Po. E dopo le tensioni del passato, raccoglie il plauso unanime dei sindaci della zona riuniti ieri mattina in conferenza online alla presenza del direttore dei lavori, l’ingegner Antonio Covino. In sostanza il nuovo viadotto (che sarà interamente antisismico) non avrà interruzioni di cantiere. Quando la parte in alveo, oggi in costruzione, sarà spostata al centro del fiume, nell’ex cava Rondelli si inizierà subito la costruzione della parte golenale, da attaccare alle prime due. Da argine ad argine ci saranno quindi due ponti, quello attuale in cemento e pochi metri più a valle, quello nuovo interamente costruito in acciaio. Su quest’ultimo, una volta collaudato, sarà spostato il traffico per permettere di demolire gli impalcati usati oggi senza interrompere la circolazione. A quel punto, e si sarà presumibilmente fra primavera ed estate 2022, lo stop totale sarà limitato al minimo: il tempo sufficiente per far spostare il ponte provvisorio nella sua sede definitiva e, in autunno, inaugurarlo. Una soluzione che alla fine costerà 2,5 milioni in più, ma che la Provincia è disposta a tirar fuori dal proprio bilancio. E che necessita dell’adesione della ditta che dal 2016 sta seguendo l’attuale riqualificazione da quasi 34 milioni di euro, la Toto spa. Anche questo scoglio, da quanto spiegato dal presidente provinciale, Beniamino Morselli, è in via di soluzione, con la chiusura del contenzioso in atto e la successiva firma del contratto integrativo che assegnerà anche al colosso abruzzese il resto dei lavori.
«Come Trapattoni - ha detto Morselli con una battuta - non diciamo gatto sino a che non è nel sacco. Ma siamo fiduciosi e soddisfatti di questa soluzione condivisa con il territorio e i sindaci. Tecnicamente ci consente di ridurre al minimo i disagi, per questo, anche se più onerosa, l’abbiamo scelta rispetto alle altre, passerella
compresa». I costi aggiuntivi sarebbero i piloni per sorreggere la parte in golena durante la costruzione e le modifiche alle due rampe di accesso (lato Bagnolo e lato di San Benedetto), per salire sulla nuova struttura mentre è in posizione provvisoria. «Con la Toto ci sono stati momenti difficili - ha ammesso Morselli - ma è
una azienda dalle grandi potenzialità ed ora sta lavorando bene. C’è la disponibilità reciproca a superare i problemi del passato». La soluzione proposta ora dovrà completare tutto l’iter previsto (la progettazione definitivo-esecutiva, le autorizzazioni di Aipo, Soprintendenza ecc.), ma è quella auspicata dai sindaci
che avevano accettato di destinare al ponte lo stanziamento aggiuntivo dei 5,3 milioni di euro di risarcimento dai danni da sisma. Soddisfatti i sindaci, a partire da quello di San Benedetto Po. «Una vittoria del territorio e della Provincia - ha detto Roberto Lasagna -. Ma anche un modo nuovo di fare politica, guardando al territorio e non al campanile». «Il nostro Comune è il territorio - gli ha fatto eco Alberto Borsari, presidente del Consorzio Oltrepò - alla fine il lavoro di squadra fatto ha ripagato. E il ponte, una volta costruito, sarà il simbolo di questo territorio». «Partiti da posizioni distanti - ha infine commentato Luca Malavasi (Quistello) - la Provincia ha fatto sintesi delle richieste e il suo staff tecnico ha trovato il risultato migliore fra quelli possibili».
Francesco Romani_
UNA LUNGA VICENDA
I problemi iniziali
Il ponte è ammalorato a partire dalla sua costruzione tra il 1964 e il 1966. Neppure vent’anni dopo, nel 1987, manifesta i primi problemi strutturali, tanto che il 6 ottobre 1993 viene chiuso per i danni provocati da una grossa piena.
I primi lavori
Il progressivo indebolimento della struttura comportò tra il 1993 e il 2012 diversi periodi di chiusura totale o di limitazione al traffico, mentre gli interventi di manutenzione ebbero il solo effetto di appesantire la struttura e causare l’abbassamento di alcune campate.
Dal sisma a oggi
Nel 2012 il terremoto assesta un colpo mortale. Si limita il traffico e nel 2016 si assegnano i lavori di riqualificazione della parte in alveo che si dilungano fra ritardi e contenziosi. Per quella in golena si sta lavorando in questi mesi.

 TeleMantova puntata del 17.04.2021 - spiegazioni lavori in golena




17 aprile 2021 fonte Mantovauno.it

link: https://mantovauno.it/cronaca/san-benedetto-un-ponte-provvisorio-per-ridurre-al-minimo-la-chiusura-del-traffico/?fbclid=IwAR21ITY_VwUXcI7IEzZE7-ogHhWmvypY1zbVySzhgYQMxRiMvhAN-A9cd3k

San Benedetto, un ponte provvisorio per ridurre al minimo la chiusura del traffico


MANTOVA – Il ponte di San Benedetto sarà interamente nuovo e antisismico da argine a argine: lo ha annunciato la Provincia di Mantova questa mattina, in una conferenza online con i sindaci del territorio e con l’ingegner Antonio Covino, dirigente dell’area lavori pubblici e trasporti. Sostanzialmente il nuovo ponte (parte in golena e parte in alveo) sarà costruito di fianco alla posizione definitiva, e verrà traslato al posto di quello attuale, una volta completata la demolizione. Questa soluzione permetterà di ridurre al minimo i disagi dovuti alla chiusura, che andranno da 18 giorni fino ad un massimo di un mese (presumibilmente nell’estate 2022). La soluzione proposta, che ora dovrà completare tutto l’iter previsto, è quella auspicata dai sindaci e dalla struttura commissariale, grazie allo stanziamento aggiuntivo dei 5,3 milioni di euro di risarcimento dai danni da sisma subiti dal ponte. La Provincia di Mantova ha poi provveduto ad individuare risorse necessarie a completare l’intervento, compresi 2,5 milioni di euro per evitare una chiusura che si sarebbe protratta più a lungo. La somma restante, dei 10 milioni di costi non previsti, sarà assicurata dalla provincia. La fine dei lavori sarebbe prevista per l’autunno del 2022.

“C’erano tre soluzioni per risolvere una volta per tutte il tema della viabilità sul ponte – ha detto il presidente della Provincia Beniamino Morselli -. Anche grazie al confronto con i sindaci, abbiamo scelto quella che coniuga risoluzione dei problemi e riduzione al minimo dei disagi. Altre soluzioni

avrebbero richiesto una chiusura di almeno tre mesi. Una delle condizioni che ci consentono di andare il più veloce possibile e ottenere qualche risparmio sui lavori, passa con un accordo con Toto: qualora dessimo l’affidamento alla stessa, con un contratto integrativo, potremmo dare presto forma all’esecuzione del ponte in golena. Come sapete, con Toto ora ci sono in essere alcuni contenziosi: dobbiamo arrivare ad un accordo soddisfacente per le parti. Bisogna superare queste problematiche ancora sul tavolo: da parte nostra ci stiamo mettendo buona volontà, credo di poter dire che dall’azienda c’è la massima disponibilità”.

“Si tratta della vittoria del territorio – dice il sindaco di San Benedetto Roberto Lasagna -, ringrazio tutti. Abbiamo lavorato per trovare le giuste soluzioni e anche tra la gente c’è una certa contentezza. Risolvere il problema in un momento molto particolare come quello che stiamo vivendo, visto che stiamo attraversando un’emergenza non solo sanitaria ma anche psicologica e sociale, è molto importante. Una soluzione di questo tipo mette al riparo anche psicologicamente comunità fortemente provate. Ora speriamo che non ci siano problematiche burocratiche a rallentare la situazione, perché la strada intrapresa è quella vincente. Tutto ciò è stato permesso grazie all’accordo tra i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto: tutti hanno perso un pezzettino delle somme dovute alla ricostruzione, per destinarli ad un’opera importante per il territorio. E’ stato un cambio di passo per tutto l’Oltrepò mantovano. L’unione ha fatto la forza”.

“Grazie alla Provincia, al presidente e al suo staff – sottolinea Luca Malavasi, primo cittadino di Quistello -, siamo partiti a volte da posizioni distanti, ma abbiamo fatto sintesi per arrivare all’obiettivo. La parte politica e la parte tecnica hanno fatto un grande lavoro: si tratta del miglior risultato raggiungibile, per noi è una giornata storica. Ci siamo arrivati grazie all’unità e alla compattezza: il ponte darà sicuramente uno stimolo positivo a tutti i nostri territori”.

“Quando abbiamo dovuto fare squadra, rinunciando tutti a qualcosa – ha osservato Alberto Borsari (sindaco di Borgo Mantovano e a capo del Consorzio Oltrepò) -, non abbiamo indugiato. Il nostro comune è il territorio. Questo ponte sarà un’infrastruttura importante che darà benefici a tutti. Dall’altra parte abbiamo trovato una sponda positiva della Provincia da parte del presidente Morselli e dall’ingegner Covino. Sono stati anni molto intensi, ma tutti abbiamo ragionato per il bene del territorio mantovano”.

14 aprile 2021 E ora i tiranti laterali

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Fonte Voce di Mantova del 14 aprile 2021

Nuovo ponte sul Po
“Soddisfatti, grandi passi avanti”
SAN BENEDETTO PO - Parla di incontro molto proficuo del quale è rimasto molto soddisfatto, il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna. Ieri pomeriggio infatti nella sede della Provincia si è tenuto un incontro incentrato sulla realizzazione del nuovo ponte sul Po, al quale oltre a Lasagna hanno preso parte anche il sindaco di Bagnolo Roberto Penna, il sindaco di Quistello Luca Malavasi e il sindaco di Borgo Mantovano e presidente dell’Oltrepò Alberto Borsari. Nel corso dell’incontro infatti c’erano vari temi da affrontare, tra i quali la realizzazione del by-pass e in generale lo stato di avanzamento dei lavori che, come noto, lo scorso anno hanno visto un lunghissimo stop che ora è stato superato.



 Fonte Gazzetta di Mantova del 14 aprile 2021

Ponte di San Benedetto Po
Il piano della Provincia: contratto bis con la Toto e niente lunghe chiusure
SAN BENEDETTO PO - Una luce in fondo al tunnel. Così i sindaci hanno definito l’incontro avuto ieri con la Provincia in merito allo stato di avanzamento dei lavori e al prossimo futuro del cantiere del ponte sul Po. Il completamento del ponte comincia finalmente a prospettarsi e quanto chiesto dalle amministrazioni della zona all’ente appaltante sembra stia prendendo forma. E sembra pure che il peggior incubo del territorio - la chiusura al traffico per un lungo periodo - possa essere scongiurata. Parliamo al condizionale perché ieri la Provincia - nelle persone del presidente Beniamino Morselli, del capo di gabinetto e portavoce Nicola Siliprandi e del dirigente dell’area tecnica Antonio Covino - dopo aver proposto ai sindaci alcune soluzioni tecniche per il futuro, si è anche riservata di renderle pubbliche nei prossimi giorni perché ci sono da mettere a punto gli ultimi dettagli. «Piena soddisfazione da parte nostra - hanno detto in coro i sindaci di San Benedetto Roberto Lasagna, di Bagnolo Roberto Penna, di Quistello Luca Malavasi e dell’Oltrepò mantovano Alberto Borsari - Abbiamo preso atto del grande lavoro portato avanti dalla Provincia in questi mesi; ieri abbiano raggiunto un accordo sulle opzioni tecniche che ci sono state prospettate. Per quanto ci riguarda si sta facendo il bene del territorio». I lavori in alveo - ha confermato la Provincia - se non ci saranno intoppi si concluderanno con la posa del ponte a luglio. Poi potranno cominciare i lavori in golena. Nelle intenzioni della Provincia ci sarebbe quella di proseguire il cantiere affidando alla stessa ditta Toto anche la realizzazione del ponte golenale (per cui non è ancora stato siglato il contratto), con un contratto integrativo, quindi senza gara, «per risparmiare tempo e denaro di tutti». —
DM