martedì 9 giugno 2020

Fonte Voce di Mantova del 10 giugno 2020
Ponte, altro buco nell’acqua ”È la nostra condanna a morte”
Senza esito l’incontro Provincia-Toto. A breve altro vertice
I sindaci: “Resta solo la speranza, ma ormai anche quella...”
SAN BENEDETTO PO - Cantiere, ancora fermo, nessun accordo. Tutto in stallo. Solo la promessa di rivedersi al più presto per sviscerare meglio la questione che, ormai da tempo immemore, sta attanagliando il ponte sul Po tra San Benedetto e Bagnolo. L’incontro di ieri tra la Provincia e Toto non ha insomma sortito alcun effetto - almeno per ora - mentre il sindaco Roberto Lasagna rincara la dose: «Una nuova condanna a morte per tutto il nostro territorio». Insomma, chi sperava che le tensioni e il braccio di ferro tra Palazzo di Bagno e Toto Costruzioni potesse risolversi nel giro di un solo incontro, rimane a bocca asciutta. Perché l’incontro di ieri tra la Provincia, proprietaria del ponte e stazione appaltante, e Toto Costruzioni, la società che ha vinto l’appalto, si è concluso con un nulla di fatto. Non è escluso che al prossimo incontro - previsto a breve, anche se la data non sarebbe ancora stata fissata - si riesca a trovare una soluzione. Ma al momento per Palazzo di Bagno la strada appare tutta in salita, con l’ente che si trova, come recita l’adagio, tra l’incudine e il martello. Da una parte i sindaci di San Benedetto e Bagnolo insieme al comitato che chiedono a gran voce che i lavori possano riprendere una volta per tutte e finalmente venire portati a termine - e il comitato che addirittura chiede di commissariare i lavori. Dall’altra parte, invece, Toto che meno di un mese fa ha citato la Provincia in giudizio stoppando di fatto il cantiere del nuovo ponte. Stop che, tra l’altro, non si registra per la prima volta: ormai le interruzioni non si contano più. Ed ecco che, in questa situazione, ieri Provincia e Toto si sono incontrate per cercare di trovare un punto d’accordo. Obiettivo di Palazzo di Bagno è quello di far ripartire i lavori il prima possibile, considerati l’ormai enorme ritardo e lo spettro del cantiere fermo per fino al prossimo novembre, quando è atteso il pronunciamento dei giudici sulla citazione da parte di Toto costruzioni. Ma, almeno a conclusione dell’incontro di ieri pomeriggio, l’accordo non c’è e il cantiere rimane al palo. «Ormai la situazione è questa - tuona per l’ennesima volta il sindaco di San Benedetto Lasagna - e stiamo assistendo alla condanna a morte, non scritta, di tutto il nostro territorio. Noi aspettiamo pazientemente, con fiducia e sperando che le cose vadano per il meglio. Ma i lavori sono partiti a inizio maggio del 2017: sono passati ormai tre anni e qui proprio non se ne vede la fine. Servirebbe una presa di posizione seria e forte, in modo che i lavori possano effettivamente riprendere e finire ridando ossigeno a tutti».