sabato 20 giugno 2020

Fonte Mantovauno.it del 20 giugno 2020

S.Benedetto, il Comitato per il ponte scrive a Toto. Quasi ultimate le pratiche legali per il commissariamento

SAN BENEDETTO – Il Comitato “Vogliamo il Ponte” di San Benedetto scrive a Toto SpA, l’impresa alla quale è stato affidato il cantiere della nuova opera. “Abbiamo deciso di bussare anche alla porta di Toto – spiegano -, visto che da altre parti informazioni non ne riceviamo“. Inoltre il Comitato fa sapere che è in fase di ultimazione il dossier preparato, di concerto con i legali, per la richiesta di commissariamento del cantiere.

“Ci rivolgiamo a Voi – si legge nella missiva – perché siamo preoccupati per l’andamento dei lavori relativi alla ristrutturazione/rifacimento del ponte in alveo e golena sul fiume Po, per il territorio del Basso Mantovano questa struttura sicuramente capirete quanto sia fondamentale per la viabilità e il rilancio economico della zona. Con la presente siamo a chiedervi un incontro in quanto a oggi non c’è stata ancora l’occasione per un confronto, vorremmo capire quali siano per Voi gli impedimenti che portano ai ritardi dell’opera e all’attuale blocco dei lavori, ci piacerebbe sentire anche il Vostro punto di vista. Ringraziando anticipatamente per l’attenzione che vorrete dedicarci, porgiamo distinti saluti”.

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Fonte Gazzetta di Mantova del 21 giugno 2020
Il Comitato per il ponte vuole incontrare la Toto
SAN BENEDETTO POIl Comitato civico "Vogliamo il ponte", che si batte perché vengano ripresi i lavori di riqualificazione del manufatto sul Po appaltati dalla Provincia e interrotti mesi fa, ha scritto alla Toto spa, la ditta che si sta occupando della riqualificazione chiedendo un incontro. «Stiamo bussando a tutte le porte - spiegano dal comitato -. La Provincia ci aveva detto a fine maggio che tutto andava bene e che i lavori sarebbero ripresi a inizi giugno con la fine del lockdown, salvo scoprire di un contenzioso che invece blocca tutto. Abbiamo scritto al Prefetto, alla Regione e al Ministero. Ora anche alla ditta perché i cittadini devono sapere cosa sta succedendo e di chi sono le responsabilità di questo stallo».
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Fonte Voce di Mantova del 21 giugno 2020
SAN BENEDETTO PO - CHIESTO UN INCONTRO CON L'AZIENDA
Ponte: il Comitato scrive alla Toto
SAN BENEDETTO PO - Non si può certo dire che il comitato “Vogliamo il Ponte” di San Benedetto stia con le mani in mano: se da un lato l’aggregazione di cittadini sta lavorando alacremente per una richiesta di commissariamento - non sappiamo se rivolta alla Provincia nel suo complesso o se solo all’appalto del costruendo ponte - dall’altro il comitato ha scritto in questi giorni alla stessa Toto Costruzioni, con una missiva indirizzata all’amministratore delegato Alfonso Toto: «Ci rivolgiamo a voi - si legge nella lettera pervenuta all’azienda titolare dell’appalto - perché siamo preoccupati per l’andamento dei lavori relativi alla ristrutturazione/rifacimento del ponte in alveo e golena sul fiume Po. Per il territorio del Basso Mantovano capirete sicuramente quanto questa struttura sia fondamentale per la viabilità e il rilancio economico della zona. Con la presente siamo a chiedervi un incontro in quanto a oggi non c’è stata ancora l’occasione per un confronto, vorremmo capire quali siano per Voi gli impedimenti che portano ai ritardi dell’opera e all’attuale blocco dei lavori, e ci piacerebbe sentire anche il vostro punto di vista.

TeleMantova puntata del 19 giugno 2020

giovedì 18 giugno 2020

Fonte Gazzetta di Mantova del 19 giugno 2020

Ponte San Benedetto
Il ministro a Carra: «Mi chiamino gli enti competenti»

«Premettendo che il Ministero delle Infrastrutture non ha alcuna competenza sul ponte di San Benedetto - dice l'ex onorevole Marco Carra - , alla luce delle grandi difficoltà che sono rispuntate e che lasciano presagire un destino assai incerto circa la realizzazione dell'opera mi sono fatto parte attiva per verificare se potesse esercitare una funzione di mediazione tra Toto e Provincia. La risposta è che se si vuole che il Ministero eserciti un ruolo di mediazione è indispensabile che le istituzioni che si stanno occupando dell'intervento lo richiedano formalmente. Mi riferisco alla Provincia, quale stazione appaltante, e alla Regione, quale soggetto che ha erogato la maggior parte delle risorse finanziarie»


martedì 16 giugno 2020

Fonte Gazzetta di Mantova del 17 giugno 2020
Ponte, Fiasconaro: intervenga il ministro
SAN BENEDETTO PO - Il Comitato Vogliamo il ponte prosegue nella sua battaglia per la ripresa dei lavori a San Benedetto Po. E ha scritto a tutti i consiglieri regionali mantovani Alessandra Cappellari, Andrea Fiasconaro, Antonella Forattini, Barbara Mazzali, affinché portino avanti le proprie istanze in Regione. Risponde alla richiesta, Andrea Fiasconaro (m5s): «Sulla gestione della trattativa mi rimetto a chi è più addentro. Serve una maggiore nuova presenza della Regione e sul piano politico anche del ministro (visto l'interlocutore Toto e quello che avvenne con Toninelli). Sul resto mi attengo alle valutazioni tecniche che sta facendo la Regione da una settimana: mi rendo conto sia tutt'altro che semplice valutare tecnicamente e giuridicamente la fattibilità di tali ipotesi e credo che un nodo sostanziale sia garantire la certezza, con un cambiamento nell'appalto, dello sblocco definitivo della situazione».
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TeleMantova TG sera puntata del 16 giugno 2020

Questa mattina
Lavagnini Vicky Paolo
a Pegognaga ha incontrato l'Assessore all'Agricoltura Fabio Rolfi a cui ha consegnato il dossier con tutti i documenti che abbiamo raccolto sull'infinita vicenda del ponte. A Rolfi è stata chiesta la cortesia di portare nuovamente la questione all'attenzione del Presidente Attilio Fontana e all'Assessore alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi. Presente all'incontro anche il Sindaco di Pegognaga Matteo Zilocchi

Fonte Gazzetta di Mantova del 16 giugno 2020
Morselli replica alle accuse: «Si attacca solo la Provincia»
SAN BENEDETTO PO - Il comitato Vogliamo il ponte ha scritto ai consiglieri regionali mantovani e alla stessa Provincia auspicando lo sblocco dell'impasse che impedisce il proseguimento dei lavori al ponte di San Benedetto. Ha chiesto in particolare che l'appalto in gestione alla Provincia - in contenzioso con l'impresa di costruzioni Toto - passi alla Regione che ha investito trenta milioni per la struttura.Sul caso è intervenuta anche l'assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi che si è detta preoccupata del persistere dello stallo. Oggi la consigliera regionale in quota Lega, Alessandra Cappellari, incontrerà di nuovo la Terzi per sollecitare lo sblocco della questione «anche se non è un problema facile - spiega Cappellari - perché l'appalto è della Provincia, ci sono vincoli giuridici, dovrebbe essere lo stesso Palazzo Di Bagno a rinunciare alla gestione. La Regione comunque sta lavorando alle varie ipotesi».E anche il consigliere provinciale leghista Meneghelli sta preparando una mozione da presentare in consiglio per sollecitare la Provincia a cedere la gestione dell'appalto a Milano.Nel frattempo, sul caso interviene il presidente della Provincia Beniamino Morselli, replicando alle precedenti dichiarazioni di Alessandra Cappellari: «E' davvero sorprendente - attacca Morselli - che la stessa arrivi a dichiarare che, a proposito del ponte di San Benedetto, la Provincia di Mantova "...ha collezionato solo disastri....". La consigliera Cappellari dovrebbe essere perfettamente al corrente dei problemi relativi all'appalto dei lavori per il Ponte di San Benedetto Po, avendo partecipato a diversi incontri sull'argomento. Da parte sua non ho mai sentito una proposta risolutiva. Addirittura, mesi fa, sempre sullo stesso tema, Cappellari organizzò un incontro in Regione a Milano, proprio con l'assessore Claudia Terzi che in quell'occasione dichiarò formalmente, attraverso i suoi uffici, che nulla aveva intenzione di fare. Non solo: ricordò ai presenti, come in Italia, e anche in Lombardia, causa legislazione, inadempienze o difficoltà delle imprese, casi come quelli di San Benedetto Po sono piuttosto frequenti. Viste le difficoltà, non posso essere soddisfatto della situazione, e comprendo benissimo il rammarico di cittadini e imprese del territorio, che è anche il mio, ma sorprendentemente, rilevo un comune tentativo di screditare la Provincia di Mantova, e nessuno che richiami alle sue responsabilità l'impresa appaltatrice. Un caso o campagna elettorale permanente e preventiva?» chiede in chiusura il presidente della Provincia.


Fonte Voce di Mantova del 16 giugno 2020
Ponte: anche l’opposizione provinciale pronta a chiedere il passaggio alla Regione
SAN BENEDETTO PO - La questione ponte approderà anche in consiglio provinciale? Difficile dirlo in questo momento ma è chiaro che dopo le ultime esternazioni da Palazzo Lombardia in cui si lascia comunque aperta l’ipotesi di una gestione diversa dell’appalto, ora vari “rumors” affermano che i consiglieri di minoranza in provincia stiano lavorando a una sorta di mozione in cui chiedere alla Provincia di passare la gestione dell’appalto in capo alla Regione. La questione è infatti estremamente delicata dato che la Provincia, in quanto stazione appaltante, non può essere “rimossa” a meno che non decida lei stessa di passare questo ruolo; ma è anche delicata perchè - al di là delle scaramucce politiche - nessun vuole cercare uno scontro frontale che sarebbe ancora più deleterio per il cantiere e la buona realizzazione dell’opera in programma. Ecco perchè, per ora, non ci sono conferme che i consiglieri di centrodestra di Cambiare Insieme (Andrea Gorgati, Alessandro Sarasini, Francesco Aporti, Matteo Guardini e il capogruppo Stefano Meneghelli) e di La Provincia dei Comuni (Renata Riva) stiano predisponendo un’azione comune anche se i confronti ci sono stati e soprattutto sarebbe emersa la necessità di non crcare uno scontro diretto bensì arrivare a un documento che possa essere condiviso dal consiglio provinciale nel suo complesso. Una situazione che resta complessa e difficilissima anche perchè l’inatteso stop ai lavori ha inasprito una situazione già di per sè abbastanza accidentata; al punto da fare intervenire l’assessore regionale Claudia Maria Terzi che, fino a quel momento, era stata abbastanza abbottonata. Tra le soluzioni che sono state avanzate da chi chiede un decisivo cambio di passo nel quartiere non è stata contemplata l’idea di una sostituzione della Toto nella realizzazione del manufatto, forse anche in considerazione che il ponte in alveo sarebbe a buon punto.
Nicola Antonietti

lunedì 15 giugno 2020

Ponte di S.Benedetto Po, il Comitato scrive ai Consiglieri regionali: “vi chiediamo fatti concreti”

SAN BENEDETTO PO – Il Comitato “Vogliamo il ponte” scrive ai Consiglieri regionali mantovani affinchè intevengano con atti concreti per sbloccare la situazione di stallo del nuovo ponte di San Benedetto Po. 
Come già evidenziato nel recente incontro tenutosi con i Comuni e i rappresentanti delle categorie economiche, il Comitato torna a puntare il dito accusatore contro la Provincia di Mantova ma mette sul banco degli imputati anche la Regione rea di “aver finanziato l’opera con 30 milioni di Euro ma non aver “sorvegliato” dando l’impressione di disinteresse”.
Ecco il testo della lettera inviata ai Consiglieri regionali Alessandra Cappellari (Lega), Antonella Forattini (Pd), Andrea Fiasconaro (M5S) e Barbara Mazzali (FDI):

Gentilissimi, ci rivolgiamo a Voi perché siamo preoccupati per l’attuale situazione di stallo dell’appalto per il rifacimento del Ponte, la Provincia di Mantova, purtroppo, sta dando quotidiana prova di incapacità a gestire l’opera con la conseguenza che la ditta esecutrice dei lavori è libera di fare il “bello e cattivo tempo”. E’ incomprensibile come, davanti a una evidente mal gestione, non sia possibile intervenire cambiando la regia, tra i cittadini si sta diffondendo la sensazione che chi governa non riesca a controllare, ancora peggio se dovesse intervenire la Magistratura per derimere pratiche ammnistrative che un Ente non sa portare a termine. Il Ponte serve al territorio, è un’infrastruttura primaria e non vorremmo diventi un’arma politica, perché nell’attuale stato di cose la brutta figura è di tutti, tutti hanno colpe, anche la Regione, che pur avendo finanziato l’opera con 30 milioni di Euro non ha “sorvegliato” dando l’impressione di disinteresse.

Il territorio, le imprese e i cittadini non possono più attendere, i danni economici sono ormai noti ed è risaputo che senza il Ponte è difficile vedere un rilancio della zona, nelle persone sta crescendo sempre più il malcontento e la sensazione di abbandono. Per queste ragioni siamo a chiedervi, in qualità di rappresentanti del territorio mantovano, fatti concreti, le parole ormai non bastano, che portino a sbloccare il contratto in alveo e a definire i lavori per il tratto in golena riprendendo in considerazione la realizzazione del bypass (se questo intoppo si fosse verificato col ponte chiuso la zona sarebbe isolata a “tempo indeterminato”). Non c’è più tempo, questa vicenda dura da oltre 30 anni, il Ponte presenta evidenti problemi strutturali riconoscibili anche da non addetti ai lavori e per quanto sia monitorato, temiamo che la mancanza di manutenzione sospesa per la realizzazione della nuova struttura o un qualsiasi nuovo evento lo possa danneggiare irrimediabilmente.

Certi che vorrete accogliere la nostra richiesta, porgiamo distinti saluti.

Comitato Vogliamo il Ponte


Gentilissimi

            Consigliere Regionale Alessandra Cappellari

            Consigliere Regionale Andrea Fiasconaro

            Consigliere Regionale Antonella Forattini 

            Consigliere Regionale Barbara Mazzali



San Benedetto Po, 15 giugno 2020

Oggetto:  Ponte sul Po tra i comuni di Bagnolo San Vito e di San Benedetto Po sulla S.P. ex S.S. n° 413 “Romana”

 Gentilissimi,

ci rivolgiamo a Voi perché siamo preoccupati per l’attuale situazione di stallo dell’appalto per il rifacimento del Ponte, la Provincia di Mantova, purtroppo, sta dando quotidiana prova di incapacità a gestire l’opera con la conseguenza che la ditta esecutrice dei lavori è libera di fare il “bello e cattivo tempo”. E’ incomprensibile come, davanti a una evidente mal gestione, non sia possibile intervenire cambiando la regia, tra i cittadini si sta diffondendo la sensazione che chi governa non riesca a controllare, ancora peggio se dovesse intervenire la Magistratura per derimere pratiche ammnistrative che un Ente non sa portare a termine.

Il Ponte serve al territorio, è un’infrastruttura primaria e non vorremmo diventi un’arma politica, perché nell’attuale stato di cose la brutta figura è di tutti, tutti hanno colpe, anche la Regione, che pur avendo finanziato l’opera con 30 milioni di Euro non ha “sorvegliato” dando l’impressione di disinteresse.

Il territorio, le imprese e i cittadini non possono più attendere, i danni economici sono ormai noti ed è risaputo che senza il Ponte è difficile vedere un rilancio della zona, nelle persone sta crescendo sempre più il malcontento e la sensazione di abbandono.

Per queste ragioni siamo a chiedervi, in qualità di rappresentanti del territorio Mantovano, fatti concreti, le parole ormai non bastano, che portino a sbloccare il contratto in alveo e a definire i lavori per il tratto in golena riprendendo in considerazione la realizzazione del bypass (se questo intoppo si fosse verificato col ponte chiuso la zona sarebbe isolata a “tempo indeterminato”).

Non c’è più tempo, questa vicenda dura da oltre 30 anni, il Ponte presenta evidenti problemi strutturali riconoscibili anche da non addetti ai lavori e per quanto sia monitorato, temiamo che la mancanza di manutenzione sospesa per la realizzazione della nuova struttura o un qualsiasi nuovo evento lo possa danneggiare irrimediabilmente.

Certi che vorrete accogliere la nostra richiesta, porgiamo distinti saluti.             

                                                                                                                                                                COMITATO VOGLIAMO IL PONTE