lla Voce di Mantova del 29 gennaio 2023
Dalla Gazzetta di Mantova del 29 gennaio 2023
Dalla Voce di Mantova del 27 gennaio 2023
Oggi 26/01/2023 in Senato durante la 33° sezione pubblica alle 15 il Senatore Andrea Paganella ha presentato l'interogazione nr 163 al Ministro delle Infrastrutture Salvini sui Ponti di San Benedetto Po e Ostiglia. Il Ministro ha confermato quanto detto lo scorso venerdì: per San Benedetto Po si stanno preparando due norme(leggi) che permetterebbero di evitare il bando e contestualmente si stanno reperendo i fondi che mancano per Ostiglia, è stato dato l'autorizzazione ad ANAS di acquisire il ponte ferroviario.
Provincia di Mantova Determina 47/2023 del 23.01.2023
https://atti.provincia.mantova.it/jattipubblicazioni/AttiPubblicazioni
L'Altra Mantova del 23 gennaio 2023
https://www.altramantova.it/it/news/cronaca/mantova/35419-giornata-mantovana-per-il-ministro-salvini-sopralluoghi-tecnici-ai-ponti-di-san-benedetto-e-ostiglia-corriamo-perche-ci-sono-vicende-che-si-protraggono-da-troppo-tempo.html
https://www.altramantova.it/it/news/cronaca/mantova/35419-giornata-mantovana-per-il-ministro-salvini-sopralluoghi-tecnici-ai-ponti-di-san-benedetto-e-ostiglia-corriamo-perche-ci-sono-vicende-che-si-protraggono-da-troppo-tempo.html
Giornata mantovana per il Ministro Salvini: sopralluoghi tecnici ai ponti di San Benedetto e Ostiglia: 'corriamo perché ci sono vicende che si protraggono da troppo tempo'
Dalla Gazzetta di Mantova del 22 gennaio 2023
Fonte Voce di Mantova del 21 gennaio 2023
Fonte Gazzetta di Mantova del 21 gennaio 2023
Fonte Mantovauno.it del 21 gennaio 2023
Ponte San Benedetto, le promesse di Salvini: “Due norme e un po’ di soldi”
SAN BENETTO PO – Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in queste ore si trova nel mantovano per una visita istituzionale. Tappa anche a San Benedetto sul cantiere del ponte, dove il ministro ha promesso di “accelerare i tempi” perporre fine all’annosa questione: “Due norme di legge e un po’ di soldini”. Queste le promesse fatte dal Ministro parlando con dei cttadini presenti. Ad accompagnare il Ministro, la consigliere regionale della Lega, Alessandra Cappellari, oltre al sindaco di San Benedetto Roberto Lasagna e al presidente della Provincia, Carlo Bottani. In sostanza si tratta di risorse che serviranno per coprire i maggiori costi. Inoltre si stanno studiando due strade normative per cercare di evitare il nuovo bando di gara per la golena e quindi far partire il prima possibile i nuovi lavori.ò
“Come Comitato – ha spiegato Manuela Braghiroli una responsabile del comitato “vogliamo il ponte” – confidiamo che finalmente tutte le istituzioni lavorino in sinergia per risolvere definitivamente i problemi burocratici sorti fino ad oggi per ultimare l’opera nel minor tempo possibile. Crediamo sia chiaro al Ministro Salvini quanti danni provochi al territorio e ai cittadini questa situazione.
Salvini: “entro l’estate le auto passeranno sul ponte di S. Benedetto Po e appalto integrato per quello in golena”
SAN BENEDETTO PO – “Siamo qui per accelerare. Le comunità di San Benedetto, Ostiglia e Revere è giusto che abbiano in tempi ragionevoli ciò che attendono da tempo. Guardo più alla sostanza che alla forma: se con delle norme approvate dal Ministero si superano le lungaggini dei bandi di gara e con l’appalto integrato si risparmiano tre anni di tempo, corriamo. Entro l’estate la prima auto passerà sul nuovo ponte in acciaio di San Benedetto”.
Sono le parole che i cittadini dell’Oltrepò mantovano attendevano da tanto tempo per quanto riguarda il ponte di San Benedetto Po sia per il il completamento della messa in sicurezza di quello in acciaio con la realizzazione del bypass tanto sul lato Bagnolo che su quello San Benedetto e poi con la prosecuzione dei lavori per la parte in golena per la quale il ministro delle infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, che oggi ha fatto un sopralluogo al ponte durante la sua visita nel Mantovano, pensa ad un appalto integrato per velocizzare i tempi, ovvero un appalto che vede l’affidamento della progettazione e dell’esecuzione dei lavori allo stesso operatore economico (consentito solo per le procedure riguardanti gli investimenti pubblici finanziati dal PNRR o dal PNC o, ancora, dai programmi cofinanziati da fondi strutturali dell’Unione Europea).
Il vice premier, che ha escluso di fatto l’ipotesi di un commissario per l’opera, ha sottolineato che oggi “durante la visita c’erano sia la Provincia che l’impresa che sta realizzando il ponte e che è stato trovato un accordo. C’è un accordo sulla esecuzione dei lavori fermi da tempo e sulla messa in sicurezza del ponte. Poi per il completamento occorre una nuova progettazione. La Provincia si è impegnata a fornire in tempi brevi il quadro economico dettagliato. Stiamo valutando con i tecnici del Ministero l’ipotesi di inserimento delle clausole del DL 77/2021 Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure oppure di poter avvalerci di una procedura negoziata in via d’urgenza. Nel frattempo si lavorerà per reperire le risorse che mancano per concludere l’opera i cui costi sono incrementati a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali”.
Sui tempi di ultimazione della nuova infrastruttura Salvini non si è sbilanciato ma ha affermato “di essere d’accordo con i sindaci per tornare ad inaugurarla”.
Il ministro era accompagnato dal presidente della Provincia Carlo Bottani, dal deputato mantovano Andrea Dara, dall’assessore regionale alle infrastrutture Claudia Maria Terzi e dal consigliere regionale Alessandra Cappellari.
Ed è proprio Bottani a confermare la ritrovata intesa tra Provincia e Toto e la chiusura entro al massimo due settimane dell’accordo per il completamento del bypass.
A San Benedetto Salvini ha incontrato poi il sindaco Roberto Lasagna e altri amministratori del territorio, i responsabili del Comitato Vogliamo il ponte e alcuni rappresentanti del mondo imprenditoriale. Seconda tappa al ponte tra Ostiglia e Revere con il ministro accolto dai sindaci Valerio Primavori e Alberto Borsari. A proposito di questo ponte il Ministro ha annunciato che proprio ieri il Ministero ha dato l’ok ad Anas per l’acquisizione da RFI del ponte ferroviario e che ci sono le risorse per il progetto.
A seguire l’incontro nella sede della Provincia con i sindaci, i parlamentari mantovani e i consiglieri regionali e provinciali.
C’è stato spazio anche per una battuta sul futuro delle Province: “assolutamente sì al ritorno dell’elezione diretta del Presidente e dei consiglieri e al ripristino delle Giunte” ha concluso Salvini.
Le immagini video sui ponti di San Benedetto Po e Ostiglia-Revere sono di Gino Giacomini
Fonte TeleMantova del 21 gennaio 2023
La promessa di Salvini: "Entro l'estate apriremo il ponte di San Benedetto Po". VIDEO
Prima tappa San Benedetto Po, seconda Revere e Ostiglia per il ministro. Poi nel tardo pomeriggio passaggio a Palazzo di Bagno
TG Rai Regione Lombardia del 20 gennaio 2023
Dalla Gazzetta di Mantova del 20 gennaio 2023
Salvini studia il dossier del ponte di San Benedetto Po con Regione e Provincia
Il confronto, che ha visto come partecipanti la Regione, la Provincia ed i tecnici del ministero ha raccolto suggerimenti utili a trovare la strada per accelerare il cantiere di riqualificazione. Arriva il commissario?
Una videoconferenza con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini alla vigilia del suo sopralluogo di venerdì 20 gennaio sul ponte di San Benedetto Po. Il confronto, che ha visto come partecipanti la Regione, la Provincia ed i tecnici del ministero è stato presieduto dallo stesso ministro con l’intenzione di raccogliere suggerimenti utili a trovare la strada per accelerare il cantiere di riqualificazione del ponte sul Po che, come noto, viaggia con 4 anni di ritardo sui tempi inizialmente stabiliti.
Per preparare il suo sopralluogo (in agenda oggi attorno alle 15) Salvini ha chiesto un confronto con tecnici e istituzioni. Obiettivo: uscire dall’impasse e sbloccare dei lavori a rilento da anni. Si punta a individuare gli strumenti normativi per sbloccare il più rapidamente possibile i lavori, recuperando le risorse che mancano.
Al tavolo l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi, con il segretario generale della stessa Regione Aldo Colombo; il presidente provinciale Carlo Bottani con il responsabile del settore infrastrutture di Palazzo di Bagno, l’ingegner Antonio Covino.
Il “dossier” ponte era stato già anticipato allo staff di Salvini il mese scorso, grazie ai buoni uffici del parlamentare leghista mantovano Andrea Dara, da imprenditori e istituzioni locali nel corso di un “blitz” a Roma. Visita che ha fruttato l’impegno del vicepremier a farsi carico della questione. Fra le soluzioni proposte, la nomina di un commissario straordinario con poteri di deroga, che possa superare l’ostacolo posto dall’Anac (anticorruzione) che ha invitato la Provincia di Mantova a fare un nuovo appalto per il tratto mancante del ponte, senza affidare invece all’attuale ditta, la Toto, il lavoro.
Fonte Voce di Mantova del 20 gennaio 2023
L'Altra Mantova del 19 gennaio 2023
Il Ministro Salvini a Mantova: sopralluoghi al ponte di San Benedetto Po e a quello di Revere-Ostiglia
Fonte Voce di Mantova del 19 gennaio 2023
Fonte Gazzetta di Mantova del 19 gennaio 2023
Prima Mantova del 19 gennaio 2023
https://primadituttomantova.it/attualita/da-salvini-risposte-sul-ponte-di-san-benedetto-lappello-di-forattini-e-bonetti/
"Da Salvini risposte sul ponte di San Benedetto": l'appello di Forattini e Bonetti
Le due deputate: "Inviata una richiesta tre mesi fa ma nessuna risposta. Il territorio soffre e servono spiegazioni e decisioni"
Fonte Mantovauno.it del 18 gennaio 2023
Venerdì sopralluoghi di Salvini ai ponti di San Benedetto Po e di Ostiglia
Prima tappa per lui al cantiere del nuovo ponte di San Benedetto Po e, poco dopo, al ponte tra Ostiglia e Revere. Durante entrambi i sopralluoghi Salvini sarà accompagnato dal presidente della Provincia Carlo Bottani e vedrà gli Amministratori locali dei Comuni interessati dalle due infrastrutture.
Salvini si recherà poi a Palazzo di Bagno dove incontrerà i parlamentari mantovani, i consiglieri regionali e provinciali, i sindaci e le autorità locali. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione sulle infrastrutture che interessano il territorio virgiliano.
Poco dopo il ministro parteciperà a un punto stampa.
La serata di Salvini, leader della Lega, sarà invece in chiave elettorale per sostenere i candidati mantovani al Consiglio di Regione Lombardia Alessandra Cappellari, Diego Accorsi, Katia Simeoni e Romano Bellini. Parteciperà a una cena ad Asola con simpatizzanti e sostenitori del Carroccio dove ci sarà anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana che sarà in terrà virgiliana anche il giorno successivo, sabato 21 gennaio, la mattina a Castel Goffredo (dalle 10 alle 12) e a Medole ( dalle 12 alle 13,30) e nel pomeriggio a Roncoferraro (dalle 14 alle 16).
Fonte Gazzetta di Mantova del 18 gennaio 2023
Fonte Voce di Mantova del 12 gennaio 2023
Provincia di Mantova Determina 1044/2022 del 20.12.2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 16 dicembre 2022
Fonte Voce di Mantova del 15 dicembre 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 3 dicembre 2022
Fonte Voce di Mantova del 23 novembre 2022
Fonte TeleMantova TG del 17 novembre 2022
Fonte dalla Gazzetta di Mantova del 17 novembre 2022
Dalla Voce di Mantova del 6 novembre 2022
Dalla Voce di Mantova del 5 novembre 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 5 novembre 2022
San Benedetto Po, per il ponte serve un nuovo appalto: tempi più lunghi
"Non indire una nuova gara d'appalto provocherebbe quasi sicuramente ricorsi al Tar e quindi blocco dei lavori"
link:https://mantovauno.it/cronaca/toto-il-parere-di-anac-si-basa-su-una-ricostruzione-della-provincia-non-in-linea-con-gli-atti-dellappalto/?fbclid=IwAR3WeOFwJ11h2j9WQoMkSlr6WMGlpZvk_4Mkd6-GEIYOysq2Pxbmy4UO-q8
Toto: “il parere di Anac si basa su una ricostruzione della Provincia non in linea con gli atti dell’appalto”
E’ quanto dichiara una nota dell’impresa che prosegue: “Dalla lettura degli atti amministrativi appare chiaro che è stata proprio la Provincia (e non già l’appaltatore) vista la particolare natura dell’intervento da realizzarsi, a richiedere al Collegio Consultivo Tecnico, un parere avente valore di lodo contrattuale, sulla possibilità di affidare direttamente alla Toto i lavori di ristrutturazione del ponte golenale. A tal proposito l’azienda intende chiarire di aver accettato l’invito da parte della Provincia a presentare un’offerta e non “di essersi fatta avanti per poter avere il secondo lotto dei lavori”.
Infine, giova ricordare che Toto Costruzioni Generali si è in ogni fase resa disponibile al dialogo, in maniera collaborativa e costruttiva, proponendo tempestivamente le soluzioni ai problemi richiesti, sempre nel rispetto del proprio ruolo” conclude la nota
Ponte di S.Benedetto, la fine lavori bypass si sposta a maggio 2023. Bottani: “concentriamoci sulla messa in sicurezza”
A dirlo è il presidente della Provincia Carlo Bottani che intanto pensa però alla messa in sicurezza della struttura attuale. E’ in questo caso il dirigente del Settore lavori pubblici della Provincia, l’ingegner Antonio Covino, a ribadire innanzitutto che il nuovo ponte in alveo in posizione provvisoria “sarà sicuro ben oltre i due anni sempre asseriti da Toto anche perchè avrà il carico centrato e non su una estremità così come prevedeva la progettazione originaria”.
Per avere la messa in sicurezza bisogna realizzare il bypass sia sul lato Bagnolo che su quello San Benedetto. “Un’operazione che sul lato Bagnolo si ottiene con un allargamento del rilevato stradale e che è in corso di completamento. Sul lato San Benedetto servirà invece un collegamento aereo tra il nuovo ponte in alveo e il tratto golenale attuale attraverso una piastra aerea metallica antisismica che poggia su due pile da quattro fusti. Uno di questi fusti sarà poi utilizzato come fusto del futuro ponte golenale. La piastra poggerà quindi in maniera solida” spiega Covino.
Al dirigente chiediamo anche quali saranno a questo punto le tempistiche visto che lui stesso ha consegnato a Toto il progetto per il bypass lo scorso 18 settembre ma al momento tutto tace. “Stiamo perfezionando l’accordo, spero sia davvero questione di poco” risponde Covino il quale spera che il termine dei lavori, da febbraio 2023 inizialmente ipotizzato, non slitti oltre il maggio sempre del prossimo anno.
Una nuova gara per il ponte di S.Benedetto: delusione e rabbia. “Serve un commissario e l’intervento del Ministero”
“Il parere dell’Anac era quasi scontato ora l’unica ancora di salvezza per far si che i lavori possano velocizzarsi è il commissario o comunque un intervento dall’alto del Ministero dei Lavori pubblici. Altrimenti non ne usciamo” dichiara il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna che chiede ai parlamentari mantovani di fare squadra e organizzare un incontro al Ministero per fare un quadro della situazione. “Bisogna che si metta mano alle opere già finanziate e ferme da anni o con gravi ritardi, se no continueremo ad assistere a quello che abbiamo visto in tutti questi anni: il gigante Toto che fa quello che vuole contro lo gnomo Provincia. Basti pensare che alla Toto è stato consegnato dalla Provincia il progetto per il bypass il 18 settembre scorso. Sono passati quasi due mesi ma da Toto non è arrivato alcun riscontro”.
Anche i responsabili del Comitato Vogliamo il Ponte si aspettavano questa risposta dell’Anac. “Siamo molto preoccupati, ci sembra che la Provincia brancoli nel buio visto che chiede un commissario e poi c’è la vicenda del bypass. Era stato detto che sarebbe stato completato entro febbraio 2023, siamo a inizio novembre e i lavori sembrano ancora lontani” dichiara Manuela Braghiroli che continua: “rimane poi sempre il solito punto di domanda: quanto tempo il tratto dovrà essere chiuso totalmente al traffico?”.
Pure il Comitato, come aveva già fatto nei mesi scorsi, ribadisce che la figura di un commissario probabilmente aiuterebbe e ne è assolutamente convinta la deputata dem Antonella Forattini che dichiara: “Quella del commissariamento dei lavori per il nuovo ponte di San Benedetto Po è l’unica soluzione, ad oggi, percorribile per evitare che i tempi si dilunghino ancora in maniera preoccupante e per dare la possibilità al territorio di avviare il rilancio. Se l’Anac ha chiarito che non si può procedere per affidamento diretto, è anche vero che non possiamo permetterci di affrontare i tempi lunghissimi di una gara d’appalto. Come ho chiesto al Ministro alle Infrastrutture Salvini nella mia interrogazione firmata insieme alla collega deputata Elena Bonetti, il Ministero deve chiarire se quella del commissario governativo è un’ipotesi sul piatto. Questa sarebbe sicuramente la soluzione migliore per un territorio che ha già sofferto moltissimo gli effetti del post-terremoto e le pesanti conseguenze dei mancati collegamenti infrastrutturali in termini di attrattività per le aziende e spopolamento”.
Fonte Gazzetta di Mantova del 4 novembre 2022
Fonte Voce di Mantova del 4 novembre 2022
Ponte sul Po di San Benedetto: occorre una gara ad evidenza pubblica
Per i nuovi lavori di ristrutturazione del ponte sul fiume Po nel Comune di San Benedetto, in provincia di Mantova, occorre una gara pubblica.
Non può esserci, in base alla normativa esistente e al Codice degli Appalti, l’affidamento diretto dei lavori di ristrutturazione del tratto in golena. Affidare il nuovo appalto al medesimo appaltatore dei lavori passati non è possibile, in quanto questi non è l’unico operatore sul mercato in grado di eseguire l’opera in questione.
Inoltre, confermando i dubbi già presenti nella Provincia di Mantova, per Anac, con il Parere sulla normativa n. 504 del 2 novembre 2022, non si può parlare neanche di “assenza di soluzioni alternative ragionevoli” all’affidamento diretto allo stesso appaltatore. Le connessioni tecniche tra i lavori del tratto in alveo e quelli del tratto in golena del ponte, infatti, non sono tali da rendere impossibile e neppure estremamente più complessa l’esecuzione del nuovo intervento da parte di un diverso operatore economico.
Fonte Mantovauno.it del 3 novembre 2022
link: https://mantovauno.it/cronaca/ponte-di-san-benedetto-anac-no-allaffidamento-diretto-dei-lavori-per-la-parte-in-golena-serve-la-gara/?fbclid=IwAR1M40UJtwc2UK7_TxaXuNEI1tHuArcvqoxb0s0lCPH6IUn_TFFTUHu6LUo
Ponte di San Benedetto, Anac: “no all’affidamento diretto dei lavori per la parte in golena, serve la gara”
Tesi per la verità questa da sempre sostenuta dalla Provincia e dai suoi legali contro i pareri degli avvocati della stessa Toto i quali hanno sempre ribadito la possibilità dell’affidamento diretto delle opere alla loro azienda nonostante un aumento di oltre il 50% dei costi per la parte appunto in golena rispetto a quella in alveo già realizzata.
Bisognerà dunque procedere a una nuova gara per la costruzione della parte in golena del nuovo manufatto e i tempi per il completamento dell’opera si allungheranno di anni, così come più volte paventato dalle diverse istituzioni del territorio oltre che dal Comitato Vogliamo il Ponnte di San Benedetto Po che da anni segue le sorti della realizzazione dell’opera e che tante volte in questi mesi si è adoperato affinchè dall’Anac arrivasse l’atteso parere.
Intanto proseguiranno i lavori per spostare il traffico leggero dall’attuale ponte a quello nuovo posto in alveo sulle pile provvisorie. Così come spiegato dai tecnici della Provincia
sarà realizzata una spalla che consentirà l’accesso al nuovo ponte. A metà lunghezza dell’attuale ponte ci sarà un collegamento che consentirà di trasferire il traffico dal ponte in alveo nuovo al tratto in golena attuale. In questo modo si eviterà di far continuare a transitare il traffico sul ponte in alveo attuale che, com’è noto, è molto ammalorato e presenta dunuqe molte criticità.
Dalla Gazzetta di Mantova del 28 ottobre 2022
Fonte Mantovauno.it del 27 ottobre 2022
Ponte di S. Benedetto Po, interrogazione di Forattini e Bonetti al Governo: “dare risposte urgenti e valutare commissariamento”
Lo chiede la deputata mantovana del Partito Democratico Antonella Forattini che ha depositato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture Salvini insieme alla deputata di Italia Viva-Azione Elena Bonetti.
“I lavori per la realizzazione del nuovo ponte di San Benedetto Po – segnalano le deputate mantovane nella loro interrogazione – sono ancora in essere e non è chiara la data di ultimazione. La viabilità ridotta da oltre trent’anni sta causando innumerevoli danni e ritardi. Ulteriori chiusure rischiano di affossare definitivamente l’area territoriale del Basso Mantovano. Occorre far di tutto per evitare che il territorio sul quale insiste il ponte di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito subisca nuovi danni nella ricerca della soluzione giuridicamente sostenibile e più idonea per proseguire l’opera di costruzione del ponte. In questi anni, il tessuto sociale ed economico dell’area ha pagato un prezzo altissimo e non è più possibile procrastinare a tempo indeterminato una situazione che rischia di indebolire l’economia di questa parte della provincia”.
Forattini e Bonetti, quindi, chiedono al neo Ministro “quali siano gli elementi conoscitivi di cui disponga circa i motivi dei ritardi nella realizzazione del nuovo ponte e quali soluzioni di competenza intenda proporre per una rapida conclusione dei lavori. Inoltre, si chiede se il Ministro intenda adottare le iniziative di competenza per nominare un commissario straordinario, previa intesa con gli enti territoriali competenti, con il compito di accelerare le attività per la realizzazione del ponte”.
link https://www.telemantova.it//territori/provincia/il-comitato-vogliamo-il-ponte-scrive-ai-neoparlamentari-mantovani-1.9681732
Il Comitato "Vogliamo il ponte" scrive ai neoparlamentari mantovani
"Vorremmo il pieno sostegno per accelerare le tempistiche di Anac e per avere il Commissario", affermano i rappresentanti del ComitatoIl Comitato "Vogliamo il ponte" non si arrende e scrive agli otto parlamentari mantovani neoeletti affinché intercedano per avere finalmente il parere di Anac e per la nomina di un commissario che chiuda definitivamente la partita dei lavori sulla nuova infrastruttura viabilità sul Po.I lavori al momento interessano la deviazione lato Bagnolo San Vito che realizzerà il collegamento con il nuovo ponte in posizione provvisoria. Ma nulla si sa per il cantiere lato San Benedetto.
Fiducia è riposta anche nei nuovi parlamentari mantovani.
Fonte Voce di Mantova del 16 ottobre 2022
Dalla Gazzetta d i Mantova del 16 ottobre 2022link https://mantovauno.it/cronaca/san-benedetto-vogliamo-il-ponte-ai-parlamentari-mantovani-sollecitino-il-parere-di-anac/?fbclid=IwAR3g9b1dlWbaPQ4l-w7HiATDlle9s5VljKZYGztfwFODBJdU5IHAb1zNbCE
I lavori al momento interessano la deviazione lato Bagnolo San Vito che realizzerà il collegamento con il nuovo ponte in posizione provvisoria. Ma nulla si sa per il cantiere lato San Benedetto.
Fiducia è riposta anche nei nuovi parlamentari mantovani.
San Benedetto, “Vogliamo il ponte” ai parlamentari mantovani: “Sollecitino il parere di Anac”
SAN BENEDETTO – Il comitato “Vogliamo il Ponte” scrive ai sette parlamentari mantovani, neoeletti nella legislatura appena iniziata, per chiedere un interessamento riguardo il parere di Anac per l’affidamento diretto o meno dei lavori oltre i limiti d’importo della variante d’appalto all’attuale ditta esecutrice (la Toto). In caso di parere contrario, sarebbe necessario un nuovo bando di gara che potrebbe richiedere anni.
“Siamo a chiederVi – si legge nella missiva – un interessamento ed intervento nella situazione ormai drammatica ed infinita del nostro ponte sul Po […] Il cantiere è ormai fermo da 8 mesi attualmente siamo in attesa che ANAC si esprima sulla possibilità di affidare oltre i limiti d’importo della variante d’appalto all’attuale ditta esecutrice i lavori per la realizzazione della mancante parte di golena. In caso di parere negativo, sarà necessario un nuovo bando di gara che richiederà anni. Sarebbe fondamentale che il parere di ANAC arrivasse quanto prima per capire il destino dell’opera e per questo, se possibile, un vostro sollecito sarebbe importante”.
“Confindustria dal 2012 ad oggi ha stimato, in situazione di circolazione limitata, danni all’economia pari a 30 milioni annui – proseguono i referenti del comitato -, ai cui vanno aggiunti ulteriori 1,3 milioni al mese in situazione di chiusura totale. Parliamo di oltre 360 milioni di Euro e non sono stati considerati i costi sostenuti dai privati cittadini e i danni dal 1987 al 2012.Il territorio della bassa mantovana è indebolito, molteplici attività hanno chiuso, il turismo è diminuito e si è registrato un calo demografico per emigrazione”.
“Sentiamo tanto parlare del fatto che le infrastrutture siano importanti per la ripresa dell’economia e ci chiediamo come mai una delle più importanti opere della viabilità mantovana non abbia un’attenzione diversa e ormai sia l’emblema del degrado, della pessima gestione degli appalti e dello spreco di denaro pubblico. […] Nei momenti di totale chiusura al traffico il territorio è letteralmente isolato non è né facile né veloce raggiungerlo per i mezzi di soccorso provenienti dalla città, i veicoli sono costretti ad utilizzare strade alternative, si allungano i percorsi, aumentano i costi e si intasano e congestionano altre arterie stradali, aumenta l’inquinamento. Più volte per il nostro ponte abbiamo chiesto la nomina di un commissario straordinario, a luglio 2022 erano stati presentati 3 emendamenti al Decreto Infrastrutture, purtroppo allora dichiarati inammissibili, noi siamo a chiederlo nuovamente, perché crediamo sia l’unica soluzione, sia che ANAC dia un parere positivo alla continuazione dell’opera da parte dell’attuale ditta appaltatrice, ma soprattutto se si dovrà andare a gara”.
Dalla Voce di Mantova del 7 ottobre 2022Dalla Gazzetta di Mantova del 4 ottobre 2022Fonte alla Voce di Mantova del 1 ottobre 2022Dalla Voce di Mantova del 30 settembre 2022Dalla Mantovauno.it del 26 settembre 2022
link Dara:"subito sul tavolo i ponti di S.Benedetto e Ostiglia e l'Asolana". "La Lega ha pagato la partecipazione al governo" - Mantovauno.it
link Dara:"subito sul tavolo i ponti di S.Benedetto e Ostiglia e l'Asolana". "La Lega ha pagato la partecipazione al governo" - Mantovauno.it
Dara:”subito sul tavolo i ponti di S.Benedetto e Ostiglia e l’Asolana”. “La Lega ha pagato la partecipazione al governo”
MANTOVA – E’ soddisfatto Andrea Dara del risultato raggiunto alle elezioni politiche che lo riporta di nuovo sui banchi della Camera. Un risultato che vede la coalizione di centro destra trionfare nella quasi totalità della provincia.
Dara attribuisce gran parte del suo risultato anche al lavoro svolto in questi quattro anni e mezzo di mandato a fianco dei sindaci. Ed è proprio da un confronto con gli Amministratori del territorio che il deputato vuole ripartire per il suo lavoro: sul suo tavolo ci saranno da subito le questioni irrisolte del ponte di San Benedetto Po, il ponte di Ostiglia e il progetto della Strada Asolana 343 che collega Asola ad Acquafredda.
Con Dara evidenziamo però come al successo complessivo del centro destra non corrisponda il risultato della Lega che anzi ha avuto una vera debacle: in provincia di Mantova passa dal 25,6% del 2018 all’attuale 12,5% e a livello nazionale dal 17% al 9. A cosa è dovuto questo crollo? “Senz’altro scontiamo l’essere stati forza di governo, in particolare col governo Draghi” commenta il deputato mantovano.
Forse non è anche che la Lega negli ultimi anni ha lasciato nel cassetto i temi più cari all’elettorato leghista come l’autonomia che anche nel recentissimo incontro di Pontida abbiamo visto invece quanto è ancora sentito dalla base? “Può essere e il tema dell’autonomia sarà da riprendere nel più breve tempo possibile. Del resto la stessa Meloni ha annunciato che, in caso di un suo risultato importante come poi c’è stato, questo sarebbe stato uno dei primi temi cghe sarebbero stati affrontati” conclude Dara.
Vedi tutti i dettagli nel video servizio con l’intervista al deputato leghista Andrea Dara
Cappellari e Carrasul elezione Dara: “Potrà portare avanti gli interessi mantovani in una compagine di governo che condivide la nostra idea di Paese”
“Sono molto soddisfatta della vittoria nel collegio uninominale di Mantova dell’amico Andrea Dara con il quale ho collaborato, in questi quattro anni in Consiglio regionale, per il territorio e la provincia di Mantova”.
Commenta così Alessandra Cappellari, Consigliere regionale della Lega, la vittoria del centro destra nel collegio uninominale della Camera di Mantova dove Andrea Dara è risultato vincitore con il 50,3% di consensi, superando di oltre venti punti lo sfidante di centro sinistra.
“Nei prossimi cinque anni Dara potrà portare avanti gli interessi dei Mantovani, questa volta, in una posizione migliore ovvero in una compagine di Governo di centro destra che condivide appieno la nostra idea di Paese e di territorio”, precisa il segretario Antonio Carra “Purtroppo in termini elettorali la Lega ha pagato l’entrata nell’ultimo Governo ma, più di tutto, non è passato negli elettori il concetto e il senso di responsabilità che portò a una scelta così difficile per non lasciare la gestione del Paese interamente in mano alla sinistra e ai 5 Stelle”.
“Ora rimbocchiamoci le maniche in vista delle prossima scadenza per le regionali in Lombardia nella primavera del 2023, questo con una marcia in più dovuta alla sana e fattiva collaborazione con il nuovo Governo di centro destra e i rappresentanti del territorio” concludono Carra e Cappellari, che si complimentano con i neo eletti parlamentari mantovani Maccari e Mancini, con i quali certamente vi sarà sintonia e collaborazione piena nell’interesse della provincia di Mantova.
Dalla Voce di Mantova del 27 settembre 2022TeleMantova TG Sera del 20 settembre 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 16 settembre 20228 settembre 2022Fonte Voce di Mantova del 30 agosto 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 6 agosto 2022
Fonte Mantovauno.it del 9 agosto 2022
https://mantovauno.it/cronaca/s-benedetto-po-partita-oggi-la-richiesta-allanac-per-risolvere-lo-stallo-del-ponte-in-golena/?fbclid=IwAR0qNpY-_lbKQkd8aQp3LIHsY3HFGC6WxgGdjoUDp2f3fcBphySrsL6svWg
S.Benedetto Po, partita la richiesta all’Anac per risolvere lo stallo del ponte in golena
SAN BENEDETTO PO – E’ stata inviata oggi dalla Provincia di Mantova all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) la documentazione inerente la realizzazione del ponte di San Benedetto Po.
All’Anac si vuole infatti chiedere un parere per risolvere finalmente la vicenda della costruzione del ponte in golena: i legali di Palazzo Di Bagno dichiarano infatti che non è possibile fare un affidamento diretto dei lavori di Toto, cosa sostenuta anche dalla Regione, contro i pareri degli avvocati della stessa Toto i quali sono convinti della possibilità dell’affidamento diretto alla loro azienda nonostante un aumento di oltre il 50% dei costi per la parte in golena rispetto a quella in alveo già realizzata.
L’invio della richiesta di parere all’Anac avviene a più di un mese di distanza dal Consiglio Comunale aperto di San Benedetto Palazzo del 7 luglio scorso durante il quale il presidente della Provincia Carlo Bottani aveva spiegato che “per gli avvocati dell’Ente e di Regione Lombardia non si va oltre il 50% dell’affidamento principale, e occorre un affidamento pro veritate anche per affidamento all’interno del 50%.”. In quell’occasione era stato dichiarato che la nota per l’Anac sarebbe partita entro una decina di giorni. Così non è stato, a quanto pare per la necessità di un confronto tra il legale esterno della Provincia Arrigo Gianolio, che sta seguendo la vicenda, e i legali di Toto.
Il Prefetto di Mantova Gerlando Iorio si sarebbe impegnato a velocizzare l’iter come ribadito anche durante il recente incontro avuto con i responsabili del Comitato Vogliamo il Ponte.
TeleMantova Tg Giorno del 06 agosto 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 16 settembre 2022
Fonte Mantovauno.it del 9 agosto 2022
https://mantovauno.it/cronaca/s-benedetto-po-partita-oggi-la-richiesta-allanac-per-risolvere-lo-stallo-del-ponte-in-golena/?fbclid=IwAR0qNpY-_lbKQkd8aQp3LIHsY3HFGC6WxgGdjoUDp2f3fcBphySrsL6svWg
S.Benedetto Po, partita la richiesta all’Anac per risolvere lo stallo del ponte in golena
SAN BENEDETTO PO – E’ stata inviata oggi dalla Provincia di Mantova all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) la documentazione inerente la realizzazione del ponte di San Benedetto Po.
All’Anac si vuole infatti chiedere un parere per risolvere finalmente la vicenda della costruzione del ponte in golena: i legali di Palazzo Di Bagno dichiarano infatti che non è possibile fare un affidamento diretto dei lavori di Toto, cosa sostenuta anche dalla Regione, contro i pareri degli avvocati della stessa Toto i quali sono convinti della possibilità dell’affidamento diretto alla loro azienda nonostante un aumento di oltre il 50% dei costi per la parte in golena rispetto a quella in alveo già realizzata.
L’invio della richiesta di parere all’Anac avviene a più di un mese di distanza dal Consiglio Comunale aperto di San Benedetto Palazzo del 7 luglio scorso durante il quale il presidente della Provincia Carlo Bottani aveva spiegato che “per gli avvocati dell’Ente e di Regione Lombardia non si va oltre il 50% dell’affidamento principale, e occorre un affidamento pro veritate anche per affidamento all’interno del 50%.”. In quell’occasione era stato dichiarato che la nota per l’Anac sarebbe partita entro una decina di giorni. Così non è stato, a quanto pare per la necessità di un confronto tra il legale esterno della Provincia Arrigo Gianolio, che sta seguendo la vicenda, e i legali di Toto.
Il Prefetto di Mantova Gerlando Iorio si sarebbe impegnato a velocizzare l’iter come ribadito anche durante il recente incontro avuto con i responsabili del Comitato Vogliamo il Ponte.
TeleMantova Tg Giorno del 06 agosto 2022
TeleMantova Tg Sera del 02 agosto 2022
Fonte Voce di Mantova del 3 agosto 2022Fonte Gazzetta di Mantova del 3 agosto 2022Fonte Gazzetta di Mantova del 31 luglio 2022 LetteraFonte Gazzetta di Mantova del 30 luglio 2022Fonte la Voce di Mantova del 29 luglio 2022 LetteraProvincia di Mantova Determina 561/2022 del 26/07/2022https://atti.provincia.mantova.it/jattipubblicazioni/AttiPubblicazioniFonte Voce di Mantova del 26 luglio 2022TeleMantova TG Sera del 23 luglio 2022
Fonte Mantovauno.it del 23 luglio 2022link:https://mantovauno.it/cronaca/ponte-di-san-benedetto-ancora-senza-risposte-il-comitato-chiede-un-incontro-al-prefetto/
Ponte di San Benedetto ancora senza risposte, il Comitato chiede un incontro al prefetto
Intanto i tempi continuano ad allungarsi senza che arrivino risposte, ragion per cui il Comitato Vogliamo il Ponte, che da anni si batte per la realizzazione del manufatto, è tornato alla carica, questa volta chiedendo un incontro al prefetto Gerlando Iorio.
Legate al ponte vi sono infatti delle evidenti questioni di sicurezza e la Prefettura è dunque l’Ente a cui rivolgersi: l’attuale ponte è stato infatti aperto nel 1966, le sue condizioni presentano delle criticità, e non si escludono cedimenti improvvisi anche se il continuo monitoraggio con i sensori non ha segnalato nulla al momento che possa far pensare a eventi del genere.
Ecco dunque la necessità di chiedere un confronto con il prefetto affinchè intervenga su questa annosa e delicata vicenda.
“La situazione di stallo del cantiere, ma soprattutto i continui problemi fanno temere che quanto realizzato diventi una cattedrale nel deserto. Pur capendo l’esigenza di deviare il traffico sulla nuova parte in alveo, temiamo che si tratti di un palliativo e che nel momento della realizzazione della parte in golena i tempi di chiusura siano ben più lunghi dei preventivati 100 giorni, gli organi di stampa stanno già ventilando questa ipotesi. Questo ponte serve all’intera provincia di Mantova e la circolazione ridotta crea e continuerà a creare problemi a tutta la viabilità del territorio” scrive il Comitato nella lettera inviata al prefetto.
“Il deterioramento del vecchio ponte è evidente e comporta nei cittadini uno stato di costante paura per un’improvvisa chiusura totale al traffico sinonimo di isolamento. Il territorio non può permettersi di attendere troppi ulteriori anni per vedere ultimata l’opera perché sta già pagando un prezzo altissimo e così invece aumenteranno solo i danni e i disagi. I continui problemi all’appalto, i rinvii, i ritardi hanno purtroppo portato i cittadini ad avere sfiducia verso le istituzioni e la politica. Ringraziando anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarci, porgiamo cordiali saluti” conclude il Comitato
Fonte Gazzetta di Mantova del 21 luglio 2022
Ponte di S.Benedetto, commissariamento a forte rischio: inammissibili gli emendamenti
Commissariamento ponte S.Benedetto inammissibile, Carra (Pd): “Decisione grave e ingiusta”
Fonte Gazzetta di Mantova del 9 luglio 2022
S.Benedetto, Bottani: a febbraio 2023 le auto transiteranno sul nuovo ponte in alveo. Appello bipartisan: serve il commissario
E’ il sindaco Roberto Lasagna, dopo aver sinteticamente ricordato le vicende del ponte, a rimaricare la “necessità della nomina di un commissario con poteri derogatori” ma il primo cittadino chiede anche “alla Provincia di collegare al più presto il ponte nuovo in alveo con quello in golena, per garantire almeno il transito delle auto”.
L’ipotesi di un commissario sembra essere condivisa da tutti ma la questione è: “si potrà davvero fare questa nomina?”. Lasagna riporta infatti la nota del leader di Azione Carlo Calenda che, sentito il capo di gabinetto del Ministro Giovannini, ritiene difficile il percorso del commissariamento. Difficoltà che viene evidenziata pure da Capelli.
Anche il presidente del Consorzio Oltrepò Mantovano Alberto Borsari, con un intervento molto applaudito, ribadisce la “richiesta del commissariamento” e sottolinea che nel territorio “si sono persi cittadini e imprese e che le risorse arrivate con il post sisma rischiano di essere inutili, perché mancano le infrastrutture”.
I punti interrogativi però sono molti come quelli evidenziati dal consigliere comunale Oscar Porcelli che chiede: “perché non è stato pubblicato il parere legale della Provincia? È stata coinvolta l’anticorruzione? Perché non è stato trovato l’accordo con Toto, nell’ambito dell’incremento del 50% dei costi dei lavori?”.
Bottani spiega così che “il 6 maggio aveva fatto la proposta di chiusura del ponte per terminare l’opera ma dopo l’incontro con gli avvocati di Regione Lombardia vi sono state due certezze: non si va oltre il 50% dell’affidamento principale, e occorre un affidamento pro veritate anche per affidamento all’interno del 50%. Tutti i successivi approfondimenti hanno consigliato di non procedere – continua Bottani – Entro 10 giorni, faremo pervenire all’Autorità Anti Corruzione tutte le proposte per avere un indirizzo per raggiungere una decisione. La nota sarà predisposta dall’avvocato Arrigo Gianolio. Il Prefetto di Mantova si impegna a velocizzare l’iter. Entro San Valentino 2023 avremo il ponte in alveo collegato, con il bypass a Bagnolo e la passerella lato San Benedetto tra la parte in alveo e quella in golena. In parallelo, partiremo con la progettazione del ponte in golena. Siamo concordi con un commissariamento light, come proposto da Andrea Dara, per ridurre i tempi di una nuova gara. Ma non è scontata la risposta positiva al commissariamento” ha dichiarato il numero uno di Palazzo Di Bagno che ha espresso solidarietà ad Alfonso Toto per la revoca della gestione autostradale dei Parchi.
Quanto illustrato da Bottani viene rimarcato anche dal dirigente dell’Area Lavori Pubblici della Provincia Antonio Covino che dichiara: “Entro febbraio 2023 vedrete il raccordo lato Bagnolo con il ponte nuovo in posizione transitoria ed una piastra Metallica che assicurerà il collegamento tra il ponte nuovo in alveo in posizione provvisoria ed il ponte golenale attuale. Con l’impegno a rendere l’opera tutta antisismica da sponda a sponda”.
Da Roma intervengono i deputati della Lega Andrea Dara e del M5S Alberto Zolezzi. “Mi fa piacere che tutti abbiano lavorato per presentare emendamenti al decreto che sarà in discussione la settimana prossima – dichiara Dara – La soluzione è la nomina di un commissario straordinario, come per il ponte di Genova, per bypassare le norme degli appalti che sono lunghissime”.
Zolezzi, convinto che la figura di un commissario può essere nominata, rimarca che “bisogna trovare un canale diretto con il Ministero per velocizzare la procedura” l’idea di “Un commissario magari non per il singolo ponte, ma per tutti i ponti della Pianura padana (183 grandi ponti su 250 in Pianura padana sono ammalorati). Anch’io mi rivolsi ad Anac nel 2015 chiedendo se era possibile mettere a gara solo il ponte in alveo e non quello in golena – prosegue il deputato pentastellato – Domani inoltrerò un’interrogazione al Ministero delle infrastrutture per aggiornare la situazione. Spero che, indipendentemente da come andrà l’emendamento, arrivi il Commissario perché il Governo si è impegnato a mettere uno o più commissari per i ponti del Po”.
In aula sono intervenuti anche i consiglieri regionali. “Serve un commissario ad acta, non uno a caso, ma uno del territorio, con poteri straordinari, come per il ponte di Genova” dichiara Alessandra Cappellari.
“In passato, nonostante i ritardi della Toto Costruzioni, era stato detto di andare avanti con l’impresa. Stiamo andando dunque in una direzione diversa da quella concordata tra tutti noi in passato – sottolinea invece Antonella Forattini – Anche dal Prefetto, avevamo detto che si doveva andare avanti con Toto perché così saremmo andati avanti più spediti con i lavori. Quindi, ok al commissario, ma cerchiamo anche un’altra strada perchè l’opera deve essere comunque finita”.
TeleMantova TG Giorno del 8 luglio 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 8 luglio 2022
Provincia di Mantova Determina 490/2022 del 06/07/2022https://atti.provincia.mantova.it/jattipubblicazioni/AttiPubblicazioni
Fonte Mantovauno.it del 2 luglio 2022
Emendamento Pd, Carra: “Chiediamo l’istituzione del commissario straordinario per il ponte”
MANTOVA – Un emendamento al decreto legge “Infrastrutture” all’esame del Senato presentato dal PD per l’istituzione del commissario straordinario per completare l’opera di ricostruzione del Ponte di San Benedetto Po.
“Ci auguriamo che venga ammesso ed approvato perché questo significherebbe istituire la figura del Commissario Straordinario, figura in grado di proseguire l’opera di ricostruzione e di completamento del ponte con poteri speciali” ha spiegato Marco Carra, responsabile infrastrutture Pd Lombardia.
“Lo abbiamo presentato – prosegue Carra – cercando di corrispondere al meglio alle giuste richieste ed esigenze delle comunità di San Benedetto Po, di Bagnolo San Vito e di tutto il territorio. A loro il nostro ringraziamento per la permanente mobilitazione.
Per quanto fatto, voglio ringraziare l’on Luciano Pizzetti per aver indicato il percorso da seguire e per averlo fatto con noi, il nostro gruppo al Senato con particolare riferimento al sen Alan Ferrari (vicepremier gruppo Pd al Senato) per aver presentato l’emendamento e al sen Salvatore Margiotta, capogruppo Pd in Commissione Trasporti ed Infrastrutture” – conclude.
“Al fine di realizzare celermente gli interventi di progettazione, affidamento e realizzazione del completamento del Ponte sul fiume Po tra i comuni di San Benedetto e Bagnolo San Vito, in provincia di Mantova, anche per il tratto di ponte in golena – si legge nel testo dell’emendamento – con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge, sono individuati i predetti interventi caratterizzati dall’urgenza e da un elevato grado di complessità progettuale ed esecutiva, per la cui realizzazione o il cui completamento si rende necessaria la nomina di un Commissario straordinario che è disposta con il medesimi decreto”.
“Il Commissario straordinario – spiega il testo dell’emendamento – resta in carica fino al 31 dicembre 2025 e comunque fino alla conclusione dei suddetti interventi. In ragione della natura dell’incarico e del ruolo ricoperto al Commissario straordinario non spetta alcun compenso, indennità, rimborso spese o emolumento aggiuntivo”.
Fonte Voce di Mantova del 7 luglio 2022Fonte Gazzetta di Mantova del 7 luglio 2022Fonte Voce di Mantova del 6 luglio 2022Fonte Gazzetta di Mantova del 5 luglio 2022
TeleMantova TG Sera del 3 luglio 2022Fonte Gazzetta di Mantova del 3 luglio 2022Fonte Gazzetta di Mantova del 3 luglio 2022 LettereTeleMantova TG Sera del 2 luglio 2022
Fonte Mantovauno.it del 2 luglio 2022
S.Benedetto, un commissario per il ponte: il Comitato scrive ai parlamentari mantovani “Facciamo fronte comune”
“Questo ponte è di tutti serve all’intera Provincia di Mantova e la circolazione ridotta crea e continuerà a creare problemi a tutta la viabilità del territorio.
Il deterioramento del vecchio ponte è evidente e comporta nei cittadini uno stato di costante paura per un’improvvisa chiusura totale al traffico sinonimo di isolamento.
Il territorio non può permettersi di attendere altri 4/5 anni per vedere ultimata l’opera perché sta già pagando un prezzo altissimo e così invece aumenteranno solo i danni e i disagi” continua il Comitato.
“Ulteriori ritardi temiamo possano far lievitare i costi dell’opera, ricordiamoci che la prima stima per la realizzazione della parte di golena totalmente antisismica fatta nel 2019 prevedeva lavori per circa 9,3 milioni che oggi sono diventati quasi 16 milioni, a cui, secondo noi, vanno aggiunti anche i costi annuali di controllo del vecchio ponte. Le tante promesse disattese hanno inoltre portato i cittadini ad avere sfiducia verso le istituzioni e la politica, perché la percezione è di inattività, tanti proclami a cui non seguono azioni concrete. Vi chiediamo di unirvi ed evitare un’ennesima cattedrale nel deserto” conclude il Comitato.
Fonte Voce di Mantova del 1 luglio 2022
Calenda a San Benedetto Po : “per il ponte serve il commissario, già informato il Ministero”
Richiesta che andrà formalizzata con una nota.
Poi nel pomeriggio arriva in città per la presentazione del suo ultimo libro “La libertà che non libera” con il quale riflette sul valore perduto della libertà di fronte alla deriva individualistica della nostra società, in tutte le sue diverse sfaccetature. Prima della presentazione c’è tempo per scambiare due parole con i giornalisti sui progetti futuri di Azione e Calenda ribadisce la volontà di creare un terzo polo, senza renziani, in grado di aggregare le liste civiche. Insomma un nuovo spazio al centro.
Ad ascoltarlo ci sono tanti sindaci ed ex, ma anche politici, di entrambi gli schieramenti, qualcuno probabilmente affascinato da questa trazione verso il centro, qualcuno arrivato alle Pescherie solo per ascoltare comunque un leader di partito che a dialettica non è secondo a nessuno. E tanti gli imprenditori presenti a far capire che probabilmente all’impresa la politica al centro può tornare a piacere.
Calenda a Mantova domani. Sopralluogo al ponte di S.Benedetto, poi la presentazione del suo libro in città
Sotto il ponte Calenda incontrerà anche il referente del Comitato Vogliamo il Ponte Sandro Cavazzoli che dichiara: “sarà nostra intenzione manifestargli il nostro dissenso per la situazione attuale , e chiederemo con forza ancora una volta l’entrata in campo di un commissario con poteri straordinari affinché possa gestire una situazione vergognosa che rischia di diventare infinita” .
Calenda avrà poi una serie di incontri privati fino alle 18,30 quando a Mantova, presso le Pescherie di Giulio Romano, presenterà il suo libro “La libertà che non libera”.
Ponte di S. Benedetto, Pd: Ok al commissario, ma tutti i partiti facciano la loro parte
SAN BENEDETTO PO – “Dobbiamo far di tutto per evitare che il territorio sul quale insiste il ponte di San Benedetto Po e Bagnolo S/V subisca nuove perdite di tempo nella ricerca della soluzione giuridicamente sostenibile e più idonea per proseguire l’opera di costruzione del ponte. In questi anni, il tessuto sociale ed economico ha pagato un prezzo altissimo; non possiamo permetterci che questo andazzo continui pena l’ulteriore indebolimento dell’economia di questa parte della provincia”. A dirlo sono Marco Marcheselli, segretario provinciale Pd e Marco Carra, responsabile regionale Pd infrastrutture.
“Per queste ragioni – proseguono – guardiamo con interesse all’eventualità che il Governo nomini un commissario per seguire direttamente le operazioni di costruzione del ponte. Tuttavia, dobbiamo dire ai cittadini, alle imprese e agli amministratori locali come effettivamente stanno le cose, uscendo dal dibattito sterile al quale ci hanno sottoposto i deputati Zolezzi del M5S e Dara della Lega”.
“La nomina di un commissario – spiegano – non può che avvenire attraverso una norma di legge. Non basta la volontà del ministero. Peraltro, va ricordato che solamente in un caso abbiamo assistito alla nomina di un commissario governativo per intervenire su un’infrastruttura non di proprietà dello Stato. Si tratta di un ponte situato nel comune di Palermo, avvenuto appunto attraverso una legge”.
“In questo quadro, il Pd cercherà di portare avanti questa iniziativa parlamentare, grazie all’impegno del nostro deputato Luciano Pizzetti e insieme a tutti i gruppi parlamentari, per aiutare il territorio ad uscire da questa situazione – concludono Marcheselli e Carra – è, però, importante evidenziare che i partiti dei deputati Dara e Zolezzi esprimono il viceministro alle infrastrutture, il leghista Morelli, ed il sottosegretario al medesimo Ministero, il grillino Cancelleri. Vi è poi una terza figura rappresentata da Italia Viva ossia la Viceministra Bellanova. Sarà bene che costoro non abbandonino il nostro territorio al proprio destino, ma partendo dagli importanti incarichi di governo che hanno, si diano da fare per tentare di risolvere qualche problema”.
Fonte Voce di Mantova del 25 giugno 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 25 giugno 2022
TGRai Lombardia del 24 giugno 2022
Fonte Voce di Mantova del 24 giugno 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 24 giugno 2022
TeleMantova TG Sera del 23 giugno 2022
Fonte Voce di Mantova del 23 giugno 2022
Fonte Mantovauno.it del 22 giugno 2022
Ponte di S.Benedetto: il Comitato chiede il commissario e attacca la Provincia con documenti e costi dal 2013 a oggi
La richiesta è stata inviata al Ministero delle infrastrutture ma anche al deputato mantovano del M5S Alberto Zolezzi, che l’aveva proposta in passato, il quale l’avrebbe già inoltrata a tutti i gruppi parlamentari. “Vogliamo un coinvolgimento della politica in maniera bipartisan perchè l’unica cosa che ci interessa è che si veda una fne dell’impasse del ponte” dicono dal Comitato
Ci sono le cifre, quelli che il Comitato definisce “soldi sprecati”: 411.000 mila euro almeno spesi in “inutili progetti, incarichi a periti, ingegneri, avvocati, per citare solo alcuni dei costi più rappresentativi …. inoltre i dipendenti della Provincia hanno già percepito 155.000 mila euro di incentivi sul progetto, poi proprio nei giorni scorsi il fondo è stato incrementato fino a oltre 272 mila euro ma questo potrebbe arrivare fino a 476.000 (2% dell’appalto)” spiega il Comitato che si chiede poi che “fine faranno adesso i 5 milioni e 400 mila euro di fondi per il terremoto a cui i sindaci avevano rinunciato per convogliarli sul ponte. Sarebbero logico che ora visto che si andrà a gara ne chiedessero la restituzione”.
E poi viene illustrato un vero e proprio dossier con tutti i passaggi principali che hanno caratterizzato la storia della realizzazione del nuovo ponte dal 2013 ad oggi, iniziando con la relazione dell’ingegner Enzo Siviero, risalente proprio al 2013, in cui si evidenzia come i lavori di golena dovevano essere fatti ancora nove anni fa. E c’è anche la relazione tecnica dello Studio Polaris del 2019 con la quale si sottolinea la necessità che il tratto in golena dovesse essere costruito al 100% antisismico. Nella relazione si evidenzia che, “con ulteriori 9,3 milioni di euro si sarebbe rifatto tutto il ponte in golena ma ora questi costi sono aumentati di 6 milioni, chissà fra 4 o 5 anni a quanto ammonteranno” dichiara Manuela Braghiroli.
Insomma secondo il Comitato la situazione di stallo attuale del ponte non è altro che figlia di quanto fatto dagli Enti dal 2013 ad oggi.
All’incontro era presente anche l’ex sindaco di Quistello Luca Malavasi, oggi tra i responsabili provinciali di Azione, il quale ha annunciato che informerà della situazione del ponte il leader del partito Calenda. E’ stato anche annunciato che questi sarà tra l’altro a Mantova il prossimo 29 giugno. Il Comitato ha quindi colto l’occasione per invitare Calenda a recarsi di persona al ponte di San Benedetto Po per vedere qual’è la situazione. Si sta poi pensando di organizzare una grande manifestazione e sono già stati presi contatti con trasmissioni televisive nazionali tra cui Striscia la Notizia.
Fonte Gazzetta di Mantova del 21 giugno 2022
Fonte Voce di Mantova del 20 giugno 2022
Fonte Mantovauno.it del 19 giugno 2022
link https://mantovauno.it/cronaca/s-benedetto-il-comitato-vogliamo-il-ponte-chiede-di-nuovo-un-incontro-e-il-pd-punzecchia-lasagna-e-bottani/
S.Benedetto, il comitato “Vogliamo il ponte” chiede di nuovo un incontro. E il Pd punzecchia Lasagna e Bottani
SAN BENEDETTO – Il comitato “Vogliamo il ponte” ancora all’attacco, dopo gli ultimi sviluppi sulla vicenda del ponte di San Benedetto. “Visto l’ennesimo cambio di scenario, che, come al solito, apprendiamo solo dagli organi di stampa – dicono gli esponenti del comitato in una missiva -, con la presente siamo a chiedere nuovamente un incontro con tutte le parti in cui ci vengano chiariti i seguenti punti:
– motivazioni della necessità del cambio di strategia per il contratto della parte in golena;
– tempi della gara d’appalto e dell’inizio del nuovo cantiere;
– come si svilupperà la nuova viabilità;
– tempi di chiusura totale del tratto stradale per i lavori di golena e traslazioni impalcati”. Ricordiamo che in precedenza solo Toto aveva dichiarato la disponibilità ad un confronto con il Comitato. “Ci meraviglia che il 20 gennaio 2022 l’Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia Terzi sia venuta a “inaugurare” il nuovo ponte, comunicando che, a breve, ci sarebbe stata la firma del contratto per la golena, ed oggi, si decide di andare a gara. Ci stupisce ancora di più che il 6 maggio 2022 la Provincia in una conferenza pubblica presenti uno scenario, il 7 giugno questo scenario viene discusso con la ditta appaltatrice e a distanza di pochi giorni, le carte cambino ancora. Ci chiediamo come mai le amministrazioni di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito e tutte le altre amministrazioni locali che hanno rinunciato ai contributi del terremoto a dicembre 2020 per la variante al contratto non facciano sentire il proprio disappunto. Mercoledì 22 giugno 2022 ore 18.30 ci troveremo per una conferenza stampa sotto il ponte di San Benedetto Po, vicino all’attracco fluviale, per discutere e ragionare sui nuovi danni al territorio”.
MARCHESELLI (PD): “SIAMO CERTI DELL’IMPOSSIBILITA’ DI EVITARE UNA GARA?”
In una nota il segretario mantovano del Pd Marco Marcheselli interviene sullo stop ai lavori punzecchiando il presidente della Provincia Carlo Bottani e il sindaco Roberto Lasagna.
“Per anni il centrodestra, invece di collaborare a trovare una soluzione, ha tuonato attaccando la Provincia sul tema del ponte di San Benedetto. Criticare è legittimo e diverse critiche, soprattutto quelle pervenute dal territorio, avevano e hanno fondamento: come Partito Democratico ci siamo da sempre impegnati stimolando la Provincia alla ricerca della miglior soluzione, soprattutto in periodi in cui sembrava che la situazione fosse in stallo e le comunicazioni sul futuro del ponte scarseggiavano. Il centrodestra mantovano ha promesso per anni di poter risolvere tutto con una bacchetta magica: il risultato è che alla prima difficoltà ci si arrende senza tentare di trovare una soluzione conciliante con l’impresa Toto, al contrario di quanto fatto in passato con pazienza attraverso trattative non semplici. Siamo certi dell’impossibilità di evitare una gara? O forse manca coraggio nell’affrontare una partita certamente complessa? L’aspetto più grave di questa vicenda rimane comunque il fatto che non si siano coinvolti i cittadini nel percorso che ha portato alla rottura fra Provincia e Toto. Perché il presidente della Provincia e la sua amministrazione, dopo aver auspicato unità tra i territori, ha sostanzialmente abbandonato San Benedetto Po e il territorio limitrofo al proprio destino? Perché il sindaco di San Benedetto non ha pensato di convocare un consiglio comunale aperto o una qualsiasi iniziativa evitando che i suoi concittadini apprendessero l’esito della vicenda dalla stampa? Perché il sindaco si rifugia dietro alla frase “sono questioni giuridiche”? Forse, a governare ora la Provincia, ci sono i suoi riferimenti politici da salvaguardare?
TeleMantova TG del 18 e 19 giugno 2022.
SAN BENEDETTO – Il comitato “Vogliamo il ponte” ancora all’attacco, dopo gli ultimi sviluppi sulla vicenda del ponte di San Benedetto. “Visto l’ennesimo cambio di scenario, che, come al solito, apprendiamo solo dagli organi di stampa – dicono gli esponenti del comitato in una missiva -, con la presente siamo a chiedere nuovamente un incontro con tutte le parti in cui ci vengano chiariti i seguenti punti:
– motivazioni della necessità del cambio di strategia per il contratto della parte in golena;
– tempi della gara d’appalto e dell’inizio del nuovo cantiere;
– come si svilupperà la nuova viabilità;
– tempi di chiusura totale del tratto stradale per i lavori di golena e traslazioni impalcati”. Ricordiamo che in precedenza solo Toto aveva dichiarato la disponibilità ad un confronto con il Comitato. “Ci meraviglia che il 20 gennaio 2022 l’Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia Terzi sia venuta a “inaugurare” il nuovo ponte, comunicando che, a breve, ci sarebbe stata la firma del contratto per la golena, ed oggi, si decide di andare a gara. Ci stupisce ancora di più che il 6 maggio 2022 la Provincia in una conferenza pubblica presenti uno scenario, il 7 giugno questo scenario viene discusso con la ditta appaltatrice e a distanza di pochi giorni, le carte cambino ancora. Ci chiediamo come mai le amministrazioni di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito e tutte le altre amministrazioni locali che hanno rinunciato ai contributi del terremoto a dicembre 2020 per la variante al contratto non facciano sentire il proprio disappunto. Mercoledì 22 giugno 2022 ore 18.30 ci troveremo per una conferenza stampa sotto il ponte di San Benedetto Po, vicino all’attracco fluviale, per discutere e ragionare sui nuovi danni al territorio”.
MARCHESELLI (PD): “SIAMO CERTI DELL’IMPOSSIBILITA’ DI EVITARE UNA GARA?”
In una nota il segretario mantovano del Pd Marco Marcheselli interviene sullo stop ai lavori punzecchiando il presidente della Provincia Carlo Bottani e il sindaco Roberto Lasagna.
“Per anni il centrodestra, invece di collaborare a trovare una soluzione, ha tuonato attaccando la Provincia sul tema del ponte di San Benedetto. Criticare è legittimo e diverse critiche, soprattutto quelle pervenute dal territorio, avevano e hanno fondamento: come Partito Democratico ci siamo da sempre impegnati stimolando la Provincia alla ricerca della miglior soluzione, soprattutto in periodi in cui sembrava che la situazione fosse in stallo e le comunicazioni sul futuro del ponte scarseggiavano. Il centrodestra mantovano ha promesso per anni di poter risolvere tutto con una bacchetta magica: il risultato è che alla prima difficoltà ci si arrende senza tentare di trovare una soluzione conciliante con l’impresa Toto, al contrario di quanto fatto in passato con pazienza attraverso trattative non semplici. Siamo certi dell’impossibilità di evitare una gara? O forse manca coraggio nell’affrontare una partita certamente complessa? L’aspetto più grave di questa vicenda rimane comunque il fatto che non si siano coinvolti i cittadini nel percorso che ha portato alla rottura fra Provincia e Toto. Perché il presidente della Provincia e la sua amministrazione, dopo aver auspicato unità tra i territori, ha sostanzialmente abbandonato San Benedetto Po e il territorio limitrofo al proprio destino? Perché il sindaco di San Benedetto non ha pensato di convocare un consiglio comunale aperto o una qualsiasi iniziativa evitando che i suoi concittadini apprendessero l’esito della vicenda dalla stampa? Perché il sindaco si rifugia dietro alla frase “sono questioni giuridiche”? Forse, a governare ora la Provincia, ci sono i suoi riferimenti politici da salvaguardare?
Fonte Gazzetta di Mantova del 19 giugno 2022
Fonte Voce di Mantova del 19 giugno 2022
Fonte Voce di Mantova del 18 giugno 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 18 giugno 2022
Fonte Mantovauno.it del 17 giugno 2022
Ponte di S.Benedetto: ci sarà una nuova gara d’appalto per la parte in golena. Rottura tra Provincia e Toto
SAN BEDENEDETTO PO – Servirà una nuova gara d’appalto per la realizzazione del tratto in golena del nuovo ponte di San Benedetto Po.
E’ questa la decisione a cui è arrivata la Provincia di Mantova, dopo aver sentito i pareri del proprio staff legale capeggiato dall’avvocato Arrigo Gianolio, e dopo aver sentito anche l’avvocatura di Regione Lombardia. Troppo alti, secondo Palazzo Di Bagno, i costi che comporterebbero i lavori per la realizzazione della parte golenale del manufatto per poter operare con un affidamento diretto, nonostante i tentativi di trovare con Toto una soluzione.
LA PROVINCIA LAVORA PER UN RACCORDO TRA IL NUOVO PONTE IL ALVEO E QUELLO IN GOLENA ATTUALE
E’ il dirigente del Settore Lavori Pubblici della Provincia Antonio Covino a spiegare, insieme al presidente dell’Ente Carlo Bottani, come si tradurrà la decisione presa. Praticamente a conclusione dei lavori di traslazione del nuovo ponte in alveo sulle pile provvisorie, “operazione che lo metterà in sicurezza” sostengono dalla Provincia, “all’altezza della rampa dal lato Bagnolo San Vito sarà realizzata una spalla che consentirà l’accesso al nuovo ponte. A metà lunghezza dell’attuale ponte ci sarà una passerella che consentirà di trasferire il traffico dal ponte in alveo nuovo al tratto in golena attuale. In questo modo si eviterà di far continuare a transitare il traffico sul ponte in alveo attuale che, com’è noto, è molto ammalorato”.
Per il tratto in golena si procederà però a una nuova gara d’appalto. Si potrà procedere con questa però solo una volta che saranno completati i lavori di raccordo e quelli della passerella a metà ponte attuale. Lavori che dovrebbe eseguire Toto.
TOTO: LA PROVINCIA FA TORNARE INSPIEGABILMENTE LE LANCETTE DELL’OROLOGIO INDIETRO DI 10 MESI
Ma l‘azienda tuona contro la decisione della Provincia tanto che dalle dichiarazioni di quest’ultima sembra che ci si trovi ormai di fronte a una rottura completa con l’Ente di via Principe Amedeo, se non fosse per un rinnovato auspicio da parte di Toto “di arrivare a una soluzione della vicenda nel più breve tempo possibile nell’interesse della collettività”.
Toto affida a un comunicato ufficiale la spiegazione della propria posizione. “Nel corso della riunione del 7 giugno scorso la Società si era detta disponibile a trovare una soluzione che consentisse di poter mantenere l’importo dei nuovi lavori al di sotto del 50% del valore dell’opera iniziale, così come richiesto dalla Provincia, tanto che nei giorni immediatamente successivi ha prodotto una proposta tecnico-economica rispondente alle esigenze della Provincia. Un’alternativa sicura e praticabile, su cui il Committente sembrava favorevole, in grado di garantire un collegamento funzionale tra le due sponde del fiume Po. Tutto questo nonostante Toto ritenga che, come spiegato presso le sedi competenti, vi sia la possibilità, ma forse non la volontà, di applicare il dettato dell’art. 63 del Dlgs 50/2016, che prevede la possibilità di affidare comunque i nuovi lavori senza limitazione di importo, fronteggiando così l’incremento dovuto alla lievitazione dei costi ed imposto per legge” dichiara la nota di Toto.
“Dopo questo ennesimo sforzo, la Provincia ha oggi manifestato l’intenzione di rinunciare a tale soluzione ed ha chiesto a Toto Generali Costruzioni di tornare al settembre dello scorso anno, ovvero di completare parzialmente i lavori del contratto originario, riaffidandole una parte dei lavori già formalmente stralciati. Una siffatta decisione – oltretutto, non praticabile dal punto di vista legale – che metterebbe in discussione quanto deliberato, nel settembre 2021, dal Collegio Consultivo Tecnico, chiamato a pronunciarsi sulle note controversie dell’appalto e che aveva definito legittimo, e rispondente all’interesse pubblico, lo stralcio dal contratto di affidamento (formalizzato con delibera Presidenziale dello scorso 14 dicembre 2021) di tutte le lavorazioni interferenti ed interconnesse con i lavori del Ponte in Golena (proprio quelle che ora la Provincia vorrebbe riaffidare alla Toto). Con questa decisione la Provincia torna inspiegabilmente indietro, con il rischio di far lievitare i costi dell’opera, poiché la soluzione da essa prospettata imporrebbe una realizzazione unitaria delle opere del ponte in alveo inciso e quello golenale senza soluzione di continuità che non sarebbero necessarie. Una scelta che comporterebbe un inutile spreco di risorse pubbliche” prosegue l’azienda che poi punta l’attenzione sulla questione sicurezza dell’attuale nuovo manufatto in alveo.”’L’attuale struttura del ponte in alveo poggia su pile provvisorie, assolutamente a norma, che, in quanto tali, non sono progettate per resistere alle azioni di un eventuale sisma. È dunque imperativo, secondo i progettisti, trovare una collocazione definitiva al ponte in alveo inciso entro i 18 mesi di vita normativa residua delle pile provvisorie”.
Su questo fronte dalla Provincia assicurano che sarà trovata una soluzione tecnica per mettere in sicurezza il nuovo ponte in alveo sulle pile provvisorie anche dopo questo lasso di tempo.
BOTTANI: SONO SERENO, E’ L’UNICA POSSIBILITA’ CONSENTITA DALLA LEGGE
“Sono assolutamente sereno, sicuro di aver operato secondo quanto la legge ci consente di fare, nel bene delle comunità, al punto che la decisione della Provincia è stata condivisa anche con i sindaci” dichiara il presidente Bottani.
TEMPI PER LA NUOVA GARA D’APPALTO
E i tempi per una nuova gara d’appalto? Sembra che questi siano legati innanzitutto a quanto ci vorrà per terminare i lavori di raccordo tra il nuovo ponte in alveo e quello vecchio in golena e non è facile prevederlo visto che li dovrebbe realizzare Toto, al momento in completo disappunto con la Provincia. Una volta conclusi si dovrà procedere prima alla gara d’appalto per la progettazione del ponte in golena e poi alla gara per la realizzazione dei lavori. Inutile sottolineare che si parla quindi di anni.
LASAGNA: QUANDO INTERVENGONO QUESTIONI GIURIDICHE BISOGNA SOLLECITARE CHE ALMENO IL TRAFFICO LEGGERO NON VENGA BLOCCATO
“Di fronte a questioni giuridiche non puoi far altro, per iL bene del territorio e della sua gente, sollecitare affinchè almeno non vengano fatte chiusure del traffico leggero in attesa della realizzazione dell’intero nuovo ponte”. E’ quanto dichiarato dal sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna a proposito della nuova situazione venutasi a creare e della proposta della Provincia. “Sicuramente in un momento del genere non ci voleva. In questi anni abbiamo già perso residenti e aziende, altre attività che volevano insediarsi hanno optato per destinazioni. Proprio nei prossimi giorni dovrò vedere i referenti di un’impresa straniera che vorrebbe insediarsi a San Benedetto Po ma come può essere un territorio attrattivo in queste condizioni? ” sottolinea il sindaco che ribadisce anche questa volta come la vicenda del ponte di San Benedetto Po rappresenti il “fallimento della politica”.
Ponte di S. Benedetto: una settimana per valutare le reciproche proposte di Toto ed Enti. Ma il tetto dei 12 mln rimane
Il racconto che esce è quello di ore e ore con gli avvocati, tra i quali Arrigo Gianolio per la Provincia e Arturo Cancrini collegato in streaming per Toto, che si sono confrontati su articoli, norme e cavilli giuridici per tentare di trovare una soluzione all’impasse in cui da mesi è fermo il contratto per la realizzazione del tratto di ponte in golena. Per dare un’idea dell’incontro chi vi ha assistito racconta che, più che in una sede istituzionale, sembrava di essere in un’aula di tribunale.
Al termine non vi sono state dichiarazioni ufficiali, se non che l’incontro è “aggiornato, le parti si sono prese una settimana per valutare le reciproche proposte” come dichiarano sbrigativamente Bottani e Cappellari.
Quel che viene dato per certo però è che le reciproche proposte dovranno basarsi su un aumento dei costi del lavoro di non oltre 12 milioni di euro rispetto ai costi del contratto del ponte in alveo. Provincia e Regione dunque non arretrano rispetto alla cifra che era stata annunciata nell’incontro pubblico di san Benedetto Po delle scorse settimane. Spetterà a legali e tecnici capire se e cosa si può fare tenendo presente questo tetto di spesa.
Viene ribadito anche come oggi il clima del confronto sia stato disteso al contrario della volta precedente. E comunque un confronto almeno c’è stato, come sottolinea Manuela Braghiroli, una dei responsabili del Comitato “Vogliamo il Ponte” che dichiara:”nel bene o nel male si sono almeno seduti a parlare. Dopo uno stallo lunghissimo è quasi un miracolo”
San Benedetto, il comitato “Vogliamo il Ponte” scrive ai sindaci: “Serve la passerella per ridurre al minimo chiusure e danni economici”
SAN BENEDETTO – Completare il progetto con la passerella, così come era stato preventivato: è questa la richiesta del comitato “Vogliamo il ponte” di San Benedetto. “Sarebbe l’unico modo equo di portare a compimento la vicenda” dicono gli esponenti del comitato, che ieri sera hanno inviato una lettera ai sindaci del territorio, esponendo le loro perplessità riguardo progetti alternativi o all’erogazione semplice di ristori. La lettera fa seguito a quelle spedite ai vertici provinciali e regionali, e alla ditta Toto. Secondo il comitato, che cita delle stime economiche, in 12 anni i danni al territorio sono stati di oltre 360 milioni di euro, calcolando inoltre altri tre mesi al minimo di chiusura, come paventato, oltre ai danni ai privati, si arriverebbe a quasi 368 milioni.
“A dicembre 2020 grazie al vostro fondamentale intervento – si legge nella missiva -, 5.4 milioni di Euro destinati al cratere terremoto sono stati convogliati al Ponte di San Benedetto Po per renderlo totalmente antisismico, con il vostro gesto avete rimarcato l’importanza di questa arteria stradale per tutto il Mantovano. Oggi, purtroppo, a distanza di oltre un anno, il contratto per la realizzazione del tratto di golena non è ancora stato firmato e i motivi sono difficilmente capibili visto che a ottobre 2021 la Provincia comunicava l’imminente sigla dell’accordo. Lo scenario internazionale ha complicato ulteriormente la situazione, portando al noto rincaro dei prezzi del materiale, ma ci chiediamo, se il contratto fosse stato firmato per tempo, oggi avremmo questo problema?
La soluzione, secondo la Provincia, per arrivare alla firma sembra l’eliminazione dei costi della passerella (Euro 1.375.000) per rientrare nella normativa di variante al contratto originario, normativa del 2006, superata dal codice degli appalti del 2016. Non realizzare la passerella comporterebbe un’interruzione al traffico da 30 giorni ad almeno 100, perché usiamo il termine “almeno”, perché l’unica certezza sarà la data di chiusura del vecchio ponte. E, purtroppo, durante il varo delle due arcate abbiamo già visto come gli imprevisti abbiano cambiato i tempi e programmi. La chiusura non solo sarà un danno ai cittadini, imprese e territorio, ma significherà isolamento totale, anche ai mezzi di soccorso.
Per compensare i danni, si parla di gratuità del tratto autostradale Pegognaga-Mantova Sud ma sappiamo benissimo che questo non sarebbero vero aiuto, perché non considera che gran parte dell’utenza esce a Mantova Nord. Se tutti uscissero a Mantova Sud si andrebbero ad intasare vie già congestionate dal traffico, pensiamo che il beneficio della gratuità del tratto verrebbe annullata da tempi di percorrenza più lunghi e dalla maggior spesa per il carburante, inoltre ci chiediamo con che metodo si potrà attivare la gratuità del tratto per riuscire a riconoscerlo a tutti i cittadini? Per quanto riguarda le attività commerciali ed imprese è nostra opinione che la perdita di clienti non sarà mai ripagabile in alcun modo. La passerella crediamo sia l’unica soluzione per ridurre al minimo i danni della chiusura. Come il vostro intervento è stato importante nel 2020, vorremmo vi faceste anche oggi portavoce di questa necessità e chiedeste a Provincia, Regione e Toto Costruzioni di lavorare insieme per trovare la soluzione normativa per realizzare il progetto come studiato lo scorso anno”.
Chiusura Ponte S.Benedetto, da Quistello richiesta bipartisan per A22 gratuita e ristori per il commercio
Al Consiglio Comunale di Quistello, l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza volto a ridurre al minimo i tempi di chiusura del Ponte è stato integrato dall’opposizione, con proposte concrete per mitigare i disagi per cittadini ed attività nelle giornate di chiusura. “Abbiamo chiesto alla nostra sindaca di impegnarsi per mettere in campo due obiettivi che riteniamo irrinunciabili nel momento della chiusura – spiega la capogruppo di Insieme per Quistello, Giulia Merlotti – si tratta della gratuità del tratto autostradale Pegognaga – Mantova Sud e della previsioni di ristori per le attività commerciali, in maniera prevalente per le attività di San Benedetto Po, ma anche per quelle dei comuni confinanti.”
“Eventuali ritardi nelle tempistiche previste non possono ricadere solo sui cittadini – continua Merlotti – la Provincia deve farsi carico del rispetto dei tempi e la vicinanza di tutte le istituzioni deve esprimersi in modo concreto per ridurre i disagi di un territorio ormai esasperato sulla questione”. Proprio poche ore dopo il termine del Consiglio, la nota ufficiale della ToTo Costruzioni che ha completamente stravolto il resoconto della Provincia di Mantova all’incontro pubblico di San Benedetto Po. “Se tempi e modi sono più che mai incerti, è certo che non si può chiudere ancora senza aiuti” conclude Giulia Merlotti, ringraziando tutto il Consiglio per la condivisione delle proposte.
Ponte di S.Benedetto, Toto: “ci sono i presupposti tecnico-giuridici per proseguire con il progetto con chiusura di 25 giorni”
E’ la dichiarazione ufficiale di Toto illustrata oggi alla luce dell’ultima ipotesi avanzata dalla Provincia di Mantova nell’incontro pubblico di venerdì scorso di realizzare il nuovo ponte di San Benedetto Po senza la passerella e con la chiusura totale al traffico per 100 giorni, in modo da poter effettuare l’affidamento diretto dell’opera alla stessa Toto, rimanendo al di sotto del 50% del costo dei lavori rispetto ai 24 milioni di euro del tratto in alveo. Una condizione quest’ultima che secondo Provincia e Regione deve essere assolutamente rispettata se si vuole procedere all’affidamento diretto, altrimenti bisognerebbe andare a gara.
Toto Costruzioni, con i suoi legali, evidentemente la pensa in maniera differente se oggi ha ritenuto di fare una dichiarazione tanto esplicita, rispondendo indirettamente così anche alla sollecitazione del Comitato Vogliamo il Ponte che, nel richiedere un incontro con tutti i principali soggetti interessati alla costruzione del manufatto, aveva chiesto di non lasciare intentata alcuna strada, “ad iniziare da un’analisi approfondita del codice degli appalti del 2016. La speranza è che si possa trovare tra le righe la possibilità di procedere comunque all’affidamento diretto a Toto del tratto in golena anche con il progetto che prevede la realizzazione della passerella” aveva dichiarato Manuela Braghiroli, una dei responsabili del Comitato.
La comunicazione dell’azienda continua evidenziando che “Toto Costruzioni Generali ribadisce la propria vicinanza alle esigenze di mobilità del territorio e la propria disponibilità a trovare un accordo con la Provincia di Mantova per completare l’opera con una soluzione che, nel pieno rispetto delle norme, sia sostenibile per tutti gli stakeholder del progetto”.
Intanto l’azienda ha già dato la propria disponibilità a partecipare all’incontro richiesto dal Comitato.
Il deputato mantovano dei M5S Alberto Zolezzi nel frattempo ha sottolineato la necessità di nominare un commissario per supervisionare la realizzazione del nuovo ponte. “Questo consentirebbe di non tenere chiuso il ponte di San Benedetto per 100 giorni ma solo per 30, grazie allo svincolo da norme appalti”. Una dichiarazione quella del deputato pentastellato che ha sollevato parecchie perplessità a San Benedetto Po e nei territori vicini anche perchè il ponte è un’opera finanziata dalla Regione e non dallo Stato.
Forti timori per la chiusura totale del ponte di S.Benedetto. Il Comitato chiede un confronto con Enti e Toto
Ponte di S.Benedetto Po: “per proseguire i lavori bisogna rinunciare alla passerella”. Chiusura al traffico di 100 giorni
Bisogna rimanere con i costi dei lavori del tratto di ponte in golena sotto il 50% dei 24 milioni di euro del tratto in alveo (a cui si sono aggiunte le altre voci che sono andate a completare il quadro economico) dunque si deve stare sotto i 12 milioni. L’unica possibilità, viene spiegato, è rinunciare alla realizzazione del ponte provvisorio, la cosiddetta “passerella” che avrebbe consentito il passaggio delle auto durante le fasi di demolizione dell’attuale ponte. Praticamente si partirebbe con la costruzione del nuovo ponte in golena che, una volta finito, verrebbe congiunto con quello in alveo. Solo nelle fasi finali di questa operazione prenderebbe il via la demolizione del manufatto attuale e, solo una volta completata quest’ultima, tutto il ponte nuovo verrebbe traslato in posizione definitiva. Tale operazione comporterebbe la chiusura completa al traffico per un periodo di 100 giorni contro i 25 del progetto che prevedeva la passerella provvisoria, e i timori che i 100 giorni possano diventare molti di più, visti i pregressi del cantiere, ci sono tutti. Lo sottolinea il sindaco Roberto Lasagna che dichiara” quando un ponte è chiuso è chiuso. Qualsiasi cosa poi possa accadere rimane chiuso”. Di fronte però al fatto che quella senza passerella sia stata presentata come l’unica soluzione possibile, Lasagna vuole guardare avanti e dichiara: “purchè non si perda altro tempo, si firmi il contratto e si inizi a lavorare. Sono passati cinque anni da quando Maroni ha dato il via ai lavori del ponte e dopo cinque anni abbiamo solo il tratto in alveo. Non vorrei che ci si dovesse mettere altri cinque anni per fare quello in golena. Sarebbe un netto fallimento della politica, così come lo sarebbe se si dovesse ricorrere a un commissario per costruire il ponte”.
Molto amareggiati dalla soluzione prospettata anche i responsabili del Comitato Vogliamo il Ponte Paolo Vicky Lavagnini e Manuela Braghiroli che dichiarano: “ci rassegniamo alla soluzione ipotizzata che già costringe a un grande sacrificio con la chiusura al traffico di tre mesi, ben sapendo che questo periodo potrebbe anche aumentare, nonostante le rassicurazioni di Provincia e Regione sul fatto che ciò non accadrebbe”.
E il Comitato fa notare anche che ora bisogna che Toto accetti e firmi questa soluzione, cosa che non è così scontata anche se a questo punto l’unica alternativa rimarrebbe quella di rimettere a gara i lavori per la parte in golena. La delusione del Comitato è anche per il tanto, troppo tempo perso. Manuela Braghiroli, che conosce con precisione assoluta tutte le fasi e le date che hanno contraddistinto la vicenda del ponte sin da 2013, ricorda che il progetto illustrato stasera non è altro che “quello dello Studio Polaris datato 17 dicembre 2018. Da allora ci sono stati altri progetti con i loro costi che si sono aggiunti ai tanti costi che negli anni si sono sommati”.
Adesso tutta l’attenzione si sposta su Toto. Bisogna vedere se l’azienda accetterà subito la soluzione prospettata che prevede un quadro economico di circa 18 milioni di euro complessivi, o se invece le cose andranno diversamente. A ottobre 2021 del resto Provincia e Toto avevano annunciato in una conferenza stampa che l’accordo era stato raggiunto e che la firma del contratto sarebbe stata questione di pochi giorni. Sappiamo poi come è andata.
Manca il ferro per il ponte di S. Benedetto Po, rinviato lo spostamento. Il 6 maggio incontro pubblico
SAN BENEDETTO PO – Un’assemblea pubblica con il Presidente della Provincia Bottani, il consigliere regionale Cappellari e il sindaco di Bagnolo San Vito Penna, oltre al primo cittadino di San Benedetto Po: è quella che si terrà venerdì 6 maggio alle 20.30 presso l’ex biblioteca monastica a San Benedetto Po.
Sarà un’occasione importante per fare il punto sulla mancanza e i rincari del ferro e sul contratto che non ha ancora una firma.
Un nuovo stop, quindi, per i lavori di traslazione (cioè di avvicinamento delle due arcate) che sarebbero dovuti iniziare lunedì e invece sono stati rimandati.
“E’ una fase di stallo – commenta il primo cittadino di San Benedetto Roberto Lasagna, la Toto ha chiesto 6 milioni in più a causa del prezzo del corten, più che raddoppiato, oltre alla difficoltà di reperirlo. I cittadini sono angosciati, delusi e sconfortati. Ora speriamo in un intervento della Regione e della Provincia, in un modo o nell’altro bisogna chiudere questa situazione“.
E se il ferro manca, ancora incertezza anche sulla parte in golena, l’atto della Provincia risalente al 2015 disciplinava solo la parte in alveo del ponte, rimandando ad un successivo appalto quella in golena. La Toto costruzioni è risultata vincitrice del primo appalto da quasi 34 milioni di euro. Ora l’atto aggiuntivo da 14 milioni è oggetto di un serrato confronto fra la stessa Toto e il committente Provincia. La Provincia non ha sottoscritto l’intesa ed ha proposto di calmierare gli incrementi. E se il contratto non si chiude, qual’è l’alternativa? Andare a gara, ma per questo, essendo una gara europea, passeranno una decina d’anni, un arco di tempo impensabile.
“Aspettiamo con ansia il 6 maggio – commenta Paolo Vicky Lavagnini, del Comitato “Vogliamo il Ponte” – siamo in fiduciosa attesa, ma molto preoccupati. All’incontro ci saranno tutti i soggetti coinvolti, quello che è certo è che da quella assemblea devono uscire delle risposte“.
TeleMantova puntata del 21 aprile 2022
San Benedetto Po, quattro camper bloccati sul ponte
La denuncia arriva dai social della zona dove la gente ormai, quasi con spirito di rassegnazione, elenca giorno dopo giorno i guai dell’attuale ponte.
Intanto si aspettano le verifiche programmate per mercoledì 27 e giovedì 28 aprile e disposte dalla Provincia di Mantova per misurare lo “stato di salute” del ponte che sarà chiuso al traffico dalle ore 8 di mercoledì 27 aprile alle ore 18.30 di giovedì aprile 2022.
Anche per quanto riguarda la calendarizzazione delle verifiche non mancano le polemiche “Non potevano effettuarle il sabato e la domenica quando in molti sono a casa dal lavoro invece che creare altri disagi nei giorni feriali” si chiede la gente di San Benedetto.
Verifiche solidità ponte San Benedetto, il 27 e 28 aprile due giorni di prove e circolazione interrotta
SAN BENEDETTO – Sono programmate per mercoledì 27 e giovedì 28 aprile 2022 le prove e verifiche periodiche disposte dalla Provincia di Mantova per misurare lo “stato di salute” del ponte di San Benedetto lungo la Romana. Ovviamente oggetto dei controlli sarà il vecchio ponte, tutt’ora utilizzato in attesa del completamento della realizzazione di quello nuovo che sarà quindi chiuso al traffico dalle ore 8 di mercoledì 27 aprile alle ore 18.30 di giovedì aprile 2022.
Lo prevede la Relazione finale sull’attività svolta dalla Commissione tecnico-scientifica voluta alcuni anni fa dall’ente di Palazzo di Bagno per la valutazione dei dati raccolti dal sistema di monitoraggio del tratto in alveo del ponte attuale sul fiume Po tra Bagnolo San Vito e San Benedetto Po. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Catasto Sicurezza Ponti.
A conclusione dei lavori, la Commissione aveva redatto un verbale di sintesi dell’attività svolta proponendo l’adozione da parte della Provincia di un protocollo operativo con la sequenza delle procedure da seguire per organizzare la sorveglianza del ponte sia nella condizione di regime fluviale ordinario di portata del fiume Po, sia in situazioni di piena.
E tra le attività previste, vi è proprio l’esecuzione periodica di prove e verifiche.
L’attività della Commissione si era concentrata sull’approfondimento delle problematiche di natura strutturale, idraulica e geotecnica del ponte esistente di San Benedetto Po mediante l’esame della documentazione inerente gli studi, i rapporti, le indagini svolte nel corso delle attività propedeutiche alla redazione del progetto preliminare/definitivo per la realizzazione del nuovo ponte in alveo. Il lavoro della Commissione era poi proseguito con l’esame delle misure di monitoraggio topografico e livellometrico in possesso dell’ente, inducendo gli stessi esperti a proporre l’integrazione dell’impianto di monitoraggio livellometrico esistente con un altro impianto dotato di clinometri, fessurimetri, distanziometri ed accelerometri da posizionare sulle campate e sulle pile in alveo.
Oltre a ciò sono state fatte eseguire misure di livellazione topografica di precisione in occasione di eventi di morbida e di piena del Po in modo da poter avere un riscontro con le misure rilevate dai sensori della strumentazione elettronica succitata.
Nei due giorni di prove e verifiche, la circolazione sul ponte sarà interrotta.
Ponte di S.Benedetto: Comune e Provincia chiedono l’intervento della Regione per trovare una soluzione all’impasse
Quest’ultimi hanno chiesto alla Cappellari la possibilità di potersi confrontare al più presto con la Regione, che è il maggior ente finanziatore del ponte, e quindi con l’assessore alle infrastrutture Claudia Maria Terzi per fare il punto sulla situazione venutasi a creare e capire se è possibile individuare un percorso che permetta comunque la realizzazione del tratto di manufatto in golena.
Ora il consigliere Cappellari dovrà quindi relazionarsi con l’assessore Terzi, dopodichè dovrebbe essere convocato un vertice, quasi certamente alla presenza anche di Toto Costruzioni.
Ricordiamo infatti che l’impresa e la Provincia non hanno ancora firmato il contratto per la realizzazione della parte in golena del ponte. Questo a causa dell’innalzamento dei costi di realizzazione schizzati da 14 a 20 milioni di euro a causa del rincaro delle materie prima ma anche per la richiesta di Toto relativamente alla chiusura dell’attuale ponte per il completamento dell’opera. La ditta avrebbe infatti parlato di tre mesi contro i 25 giorni precedentemente pattuiti con Palazzo Di Bagno. Un’ipotesi che ha di nuovo fatto alimentare le polemiche in quanto una chiusura completa al traffico per un periodocosì lungo si tradurrebbe con un altro duro colpo per l’economia della zona.
link Ponte sul Po, un cantiere infinito - Trasporti & Viabilità - TGR Lombardia (rainews.it)
Ponte sul Po, un cantiere infinito
I lavori per il nuovo ponte di San Benedetto Po rischiano nuovi rallentamenti, anche per le conseguenze della guerra
Il blocco delle esportazioni di acciaio dall'Ucraina e l'aumento del costo delle materie prime del 500% in sei mesi rischiano di rallentare ulteriormente i lavori per il nuovo ponte di San Benedetto Po. A pesare anche la mancata firma del contratto di appalto per 14 milioni annunciata dalla Provincia di Mantova. Nel servizio di Stefano Lorelli, l'intervista a Paolo Lavagnini del Comitato "Vogliamo il Ponte".
I costi per il ponte di S. Benedetto lievitano di 6 milioni: ancora un nulla di fatto per la parte in golena
Due sarebbero le motivazioni di base del mancato accordo: l’importante aumento dei costi di realizzazione che sarebbero lievitati di 6 milioni di euro rispetto ai 14 milioni precedentemente preventivati e la chiusura dell’attuale ponte richiesta dalla ditta per il completamento dell’opera. Avrebbero infatti parlato di tre mesi contro i 25 giorni precedentemente pattuiti con Palazzo Di Bagno.
Materiali introvabili, stallo per il ponte in golena. Il comitato: “Si faccia chiarezza”
SAN BENEDETTO PO – E’ notizia di queste settimane il blocco dei lavori del ponte golenale sul Po tra i territori di Bagnolo San Vito e San Benedetto Po. La motivazione della mancata firma dell’accordo con l’azienda che dovrà completare i lavori è dovuta alla carenza d’acciaio e dell’innalzamento dei costi. Il comitato “Vogliamo il ponte” in una missiva indirizzata a tutti gli attori in campo, chiede chiarezza perché non ci si ritrovi di fronte all’ennesima cattedrale nel deserto non ultimata.
“Siamo stati lieti di gioire al momento del varo dei due archi, ora dobbiamo constatare l’ennesimo blocco del cantiere che purtroppo fa tornare alla memoria gli anni trascorsi – dice il Comitato – Tutte le notizie che si sono susseguite mesi scorsi sulla imminente firma del contratto per i lavori della golena sono state disattese. Comprendiamo le nuove difficoltà dovute alla situazione ucraina e per questo chiediamo a tutte le parti coinvolte: Provincia, Regione, Toto S,p,A, che strategie si vogliono mettere in campo per risolvere questa situazione di stallo. E’ assolutamente necessario evitare che questo ponte diventi una cattedrale nel deserto, l’ennesima opera incompiuta. Ogni mese di ritardo comporta lo slittamento inevitabile della fine lavori e ulteriori danni. Cittadini e territorio vogliono delle risposte chiare e certe”.
TeleMantova puntata del 9 aprile 2022
San Benedetto Po: la foto che racconta una storia di stima, amicizia e di un’opera unica
Sono proprio quest’ultimi, Sandro Cavazzoli, Paolo Vicky Lavagnini, Renzo Tralli e Manuela Braghiroli a descrivere la foto e a scrivere: “Nicola, Giovanni, Luigi, Enzo, Vincenzo, Sabino, Luca, Felice, Marco, Salvatore, … sono solo una rappresentanza di tutte le persone della Toto. Ma nel cantiere hanno lavorato maestranze di tante altre ditte Fagioli, SIMI, MBM, ecc.. e non vogliamo dimenticarli, solo alcuni nomi: Emilio, Gennaro, Alessio, Alberto, Paolo, Fabio, Matteo, ….Il varo dei due archi è stata un’opera unica, mai realizzata, per questo piena di incognite e imprevisti e come abbiamo visto meteo e fiume Po hanno aggiunto ulteriori difficoltà. Hanno affrontato ogni problema con determinazione e tenacia, rimboccandosi le maniche. Ci hanno permesso di assistere e partecipare a tutte le operazioni per vivere con loro questa impresa. Non ultimo un cantiere che ha messo la sicurezza sempre al primo posto. Grazie, le parole non saranno mai abbastanza per esprimere la stima che proviamo per voi”.
I responsabili del Comitato ringraziano anche il fotografo Carlo Perini per le immagini.
Ora si attende la firma del contratto tra Provincia di Mantova e Toto per la realizzazione della parte in golena del ponte, con la speranza che questa possa avvenire il prima possibile. Era infatti stata inizialmente annunciata per l’autunno scorso, poi per fine gennaio ma siamo già a fine febbraio e ancora il contratto non è stato siglato. Non bisogna perdere altro tempo anche perchè dopo la firma ci saranno necessariamente mesi di stop ai lavori per permettere che il progetto venga vagliato in tutte le sedi istituzionali preposte.
Fonte Gazzetta di Mantova 9 febbraio 2022
Fonte Voce di Mantova del 8 febbraio 2022
TeleMantova Tg Sera del 7 febbraio 2022
Mantova, concluso il varo del nuovo ponte sul Po: riaperto il traffico
Costato 34 milioni di euro, è costituito da due archi di 35 e 30 metri di altezza. Nei prossimi mesi verranno creati, dalla parte di San Benedetto Po e di Bagnolo San Vito, gli accessi in golena, poi l’attuale ponte sarà demolito

La più imponente opera ingegneristica mai realizzata lungo il corso del Po si è completata con successo domenica sera: le due maxi campate del nuovo ponte tra San Benedetto Po e Bagnolo San Vito, in provincia di Mantova, sono state spostate dalle rispettive rive e si trovano ora al centro del fiume. Un’operazione enorme che ha richiesto parecchi giorni di lavoro e l’impegno di decine di ingegneri e operai di Toto Costruzioni Generali, la società abruzzese che ha materialmente costruito l’enorme manufatto, e di Fagioli spa, la società di Sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, che si è invece occupata dello spostamento delle due arcate del ponte. Per rendere l’idea, alcune misure: due campate per un totale di 329 metri di lunghezza, 5mila tonnellate di acciaio corten che disegnano due archi di 35 e 30 metri di altezza, come due palazzi da 12 e 10 piani. Costo totale dell’opera: 34 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia con stazione appaltante la Provincia di Mantova, che ne è anche proprietaria essendo il ponte situato lungo la strada 413 Romana, che parte da Cerese di Borgo Virgilio in provincia di Mantova e si conclude a Modena, e che nel tratto mantovano è di proprietà della Provincia.
Un percorso a ostacoli
Una maxi operazione, quella di varo, che ha richiesto un grande lavoro suddiviso in due parti e ha visto anche diversi colpi di scena. La prima parte si svolse tra novembre e dicembre scorsi, quando la prima arcata venne spostata dalla riva di San Benedetto Po. In quell’occasione in realtà venne tentato un primo varo tra il 30 ottobre e i primi giorni di novembre: il maltempo di quei giorni però stava provocando un rapido innalzamento dei livelli del Po e di conseguenza la sera di domenica 3 novembre, a varo quasi completato, l’operazione venne interrotta e l’arcata venne fatta tornare a riva al fine di non mettere a rischio l’incolumità degli operatori e la campata stessa. L’operazione di varo del primo arco, questa volta senza intoppi, è stata poi completata tra il 2 e il 6 dicembre scorsi. Il varo della seconda campata, dalla riva di Bagnolo San Vito verso il centro del fiume, invece si è svolto nell’arco dell’ultima ventina di giorni. La maxi operazione è partita lo scorso 20 gennaio con la chiusura al traffico dell’attuale ponte sul Po. Dopo una manciata di ore di lavoro però il primo nodo da sciogliere: il cedimento di una parte della riva del fiume. Per ovviare al problema è stato necessario realizzare una sorta di palizzata di rinforzo lunga una cinquantina di metri così da evitare nuovi cedimenti. Operazione, questa, che ha richiesto un lavoro durato tutta la settimana tra il 24 e il 30 gennaio scorsi. Una volta concluso l’intervento di rinforzo, le operazioni di varo della seconda arcata sono riprese il 2 febbraio. Dopo qualche ora di lavoro però un nuovo imprevisto: un problema con una trave che ha richiesto l’immediato stop all’intervento. Nel giro di una manciata di ore però l’impasse è stata superata e nel corso del fine settimana appena concluso anche il secondo varo è stato completato. Le due campate del ponte sono andate a toccarsi, combaciando perfettamente, verso le 17 di domenica e nel corso della serata è stato anche riaperto il traffico lungo l’attuale ponte sul Po.
L’ultimo step
Il maxi intervento però non è concluso: nei prossimi mesi verranno creati, dalla parte di San Benedetto Po e di Bagnolo San Vito, gli accessi in golena, poi l’attuale ponte verrà demolito e infine il nuovo ponte verrà messo in posizione al posto dell’attuale. Attuale ponte la cui sostituzione e demolizione si è resa necessaria per le sue precarie condizioni di salute: già subito dopo la costruzione, a metà anni ’60, vennero messi in evidenza diversi problemi. A dare il colpo di grazia il terremoto dell’Emilia e del Mantovano del 2012, tanto che da allora il traffico è precluso ai mezzi pesanti. Ad entrambe le operazioni di varo, oltre agli operatori di Toto Costruzioni Generali e di Fagioli spa, hanno assistito anche i tecnici della Provincia di Mantova, il sindaco e gli amministratori dei Comuni di San Benedetto e Bagnolo San Vito Roberto Lasagna e Roberto Penna, il comitato «Vogliamo il ponte» e parecchi curiosi. Grande la soddisfazione finale di tutti i soggetti coinvolti, con un brindisi a conclusione della maxi operazione.
Fonte Gazzetta di Mantova del 7 febbraio 2022
link:https://mantovauno.it/cronaca/ponte-s-benedetto-varo-concluso-la-bottiglia-si-rompe-con-i-migliori-auspici-lopera-svetta-nella-sua-imponenza/
Ponte S. Benedetto: varo concluso, la bottiglia si rompe con i migliori auspici. L’opera svetta nella sua imponenza
Mentre il suono delle sirene decretava ufficialmente la fine dei lavori, la bottiglia è stata lanciata contro il ponte e si è rotta. Dunque, come vuole la tradizione marinara, sembrano esserci i migliori auspici. Già oggi comunque tutte le operazioni sono andate per il meglio con il contatto tra i due archi avvenuto intorno a mezzogiorno (vedi:“Ha toccato”: i due archi del ponte di San Benedetto sono stati congiunti. Grande emozione sul Po). Un contatto che c’è anche chi, sul posto, lo ha sentimentalmente definito “il bacio” dei due archi.
329 metri di lunghezza, 5000 tonnellate di acciaio corten che disegnano due archi di 35 e 30 metri di altezza, sull’orizzonte del Basso mantovano.
Come due palazzi da 12 e 10 piani. Sono questi i numeri del nuovo ponte che mette in collegamento le due sponde del Po all’altezza dei comuni di Bagnolo San Vito e San Benedetto Po, un’infrastruttura di elevato standard ingegneristico progettata esecutivamente e realizzata da Toto Costruzioni Generali, frutto di un investimento di quasi 34 milioni di euro da parte della Regione Lombardia, con Stazione Appaltante la Provincia di Mantova.
L’opera, che si mostra ora in tutta la sua imponenza, come evidenziano bene le immagini video realizzate con il drone da Matteo Sessa, è attualmente in una posizione provvisoria parallela al vecchio manufatto, che verrà poi abbattuto. Ora presso il cantiere sono in corso le ultime saldature. Stanno per essere completate anche le verifiche topografiche sul vecchio ponte e da remoto quelle strumentali.
Tutte le operazioni si sono svolte sotto la supervisione dei tecnici dell’Area Lavori Pubblici della Provincia di Mantova che è stazione appaltante dell’opera.
E a seguire le operazioni di varo in questi giorni ci sono stati anche il sindaco di San Benedetto Roberto Lasagna, i dirigenti delle organizzazioni di categoria, Dino Barbi presidente della Sezione di san Benedetto di Confcommercio, e Lorenzo Capelli presidente di Confartigianato Mantova. Con loro anche i responsabili del Comitato Vogliamo il Ponte: “Oggi penso che noi del Comitato, con tutto il territorio abbiamo vissuto una giornata storica, non è ancora finita la strada è molto lunga ma siamo fiduciosi che le cose andranno per il meglio e quindi per il momento ci godiamo questo secondo risultato facendo un grande applauso a tutti quelli che hanno lavorato per rendere possibile questa opera grandiosa” ha dichiarato Paolo Lavagnini. Il vecchio ponte è stato riaperto alla circolazione alle 19 di stasera.
“Ha toccato”: i due archi del ponte di San Benedetto sono stati congiunti. Grande emozione sul Po
E se in quella notte del luglio ’69 i telespettatori sentirono l’applauso di tutta la redazione Rai, questa mattina un applauso meritato ha salutato il momento del contatto tra i due archi.
Questo è arrivato dopo ore di operazioni molto complicate da parte dei tecnici della ditta Fagioli che hanno riallineato le due strutture e poi ne hanno fatto combaciare le due estremità con una perfezione millimetrica.
Adesso rimane da attuare il calaggio, ovvero l’operazione con cui verrà fatto scendere il ponte sugli appoggi provvisori per sostenere il carico prima della saldatura delle estremità dei due impalcati contrapposti.
Tutte le operazioni stanno avvenendo sotto la supervisione dei tecnici dell’Area Lavori pubblici della Provincia di Mantova dalla quale si conferma la riapertura al traffico dell’attuale ponte entro stasera.
TeleMantova Tg Sera del 6 febbraio 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 6 febbraio 2022
TeleMantova Tg Sera del 5 febbraio 2022
Fonte Mantovauno.it del 5 febbraio 2022
linkhttps://mantovauno.it/cronaca/ponte-di-s-benedetto-i-due-archi-sono-quasi-attaccati-domani-loperazione-di-accosto-che-e-la-piu-complessa/
Ponte di S.Benedetto: i due archi sono quasi attaccati. Domani l’operazione di accosto che è la più complessa
linkhttps://mantovauno.it/cronaca/ponte-s-benedetto-avanza-il-varo-del-secondo-arco-confermata-ad-ora-la-riapertura-al-traffico-entro-domani-sera/
BAGNOLO SAN VITO – SAN BENEDETTO PO – La foto parla da sola, ormai ci siamo: i due archi del nuovo ponte in alveo di San Benedetto Po sono praticamente attaccati.
E’ arrivato fin qui oggi pomeriggio l’avanzamento del secondo arco eseguito dai tecnici della ditta Fagioli. Un’operazione molto complessa, alla luce anche del piegamento mercoledì scorsi di uno dei puntoni di sostegno provvisori, e che è stata condotta avanzando lentamente, centimetro dopo centimetro, e durante la quale si è stati costretti anche a fermarsi per correggere l’allineamento.
Proprio per ragioni di sicurezza con l’imbrunire il varo è stato fermato anche perchè la fase finale, quella dell’accosto, è proprio la più complessa.
C’è infatti da riportare di nuovo l’allineamento e poi far combaciare perfettamente le due estremità che andranno qundi saldate tra loro.
Si tratta di operazioni che, proprio per la precisione con cui devono essere eseguite, richiederanno domani ancora diverse ore di lavoro.
Ancora dopo la sospensione dei lavori nel tardo pomeriggio dalla Provincia veniva confermata la riapertura dell’attuale ponte entro le mezzanotte di domani.
Proprio i tecnici del Servizio manutenzioe dell’Area Lavori pubblici hanno supervisionato oggi, come nelle precedenti giornate, tutte le fasi della traslazione in alveo del ponte.
Ponte S.Benedetto, avanza il varo del secondo arco. Confermata ad ora la riapertura al traffico entro domani sera
Il secondo impalcato, lungo 149 metri, che sottende un arco di 30 metri di altezza, sta avanzando lentamente così come del resto era stato annunciato alla ripresa dei lavori di traslazione in alveo. ma sta procedendo.
È chiaro che la “snervatura” del puntone verificatasi mercoledì ha aumentato il livello di difficoltà dei movimenti, ma comunque la struttura sta avanzando.
Talvolta i tecnici sono costretti a fermarsi per correggere l’allineamento.
Dalla Provincia al momento viene confermata la riapertura dell’attuale ponte entro domani sera.
Se dovessero presentarsi ulteriori difficoltà con conseguenti rallentamenti delle operazioni, il personale del Servizio Manutenzione dell’Area Lavori Pubblici della Provincia, che sta seguendo sul posto la traslazione, comunicherà all’Ente la necessità di emettere eventuali proroghe all’ordinanza di chiusura della circolazione.
Fonte Gazzetta di Mantova del 5 febbraio 2022
Fonte Voce di Mantova del 5 febbraio 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 04 febbraio 2022
Pagina Facebook della Provincia di Mantova 3 febbraio 2022
TeleMantova Tg Sera del 3 febbraio 2022
Fonte Mantovauno.it del 3 febbraio 2022
link https://mantovauno.it/cronaca/ponte-di-s-benedetto-il-varo-riprende-ma-piu-lentamente-chiusura-al-traffico-anche-sabato-e-domenica/
Ponte di S.Benedetto, il varo riprende ma più lentamente: chiusura al traffico anche sabato e domenica
Cosa che è accaduta nel pomeriggio. Visto quanto successo ieri si tratta di un “avanzamento controllato” e quindi molto più lento rispetto a come era avvenuto nei giorni scorsi. Ciò per consentire di giungere a fine attività in tutta sicurezza.
Proprio per questo l’attuale ponte di San Benedetto Po rimarrà chiuso al traffico anche sabato 5 e domenica 6 febbraio.
La Provincia di Mantova sta preparando l’ordinanza in tal senso.
Rimarrà chiusa anche, dal lato verso Bagnolo San Vito, via Molinara che è la strada che passa sotto il ponte.
Fonte Voce di Mantova del 3 febbraio 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 3 febbraio 2022
TeleMantova Tg Sera del 2 febbraio 2022
Fonte Voce di Mantova del 2 febbraio 2022
Fonte Mantovauno.it del 2 febbraio 2022
link https://mantovauno.it/cronaca/san-benedetto-cede-e-si-piega-un-tirante-di-sostegno-provvisorio-del-ponte-stop-alle-operazioni-di-varo/
S. Benedetto, cede un puntone di sostegno del ponte: stop alle operazioni di varo
Le immagini video, girate dal cameraman di Mantovauno Gino Giacomini che si trovava sul ponte proprio in quel momento, documentano alla perfezione quanto è accaduto.
Non si sa ancora di preciso quale sia stata la causa del piegamento del grosso tirante. Si sa che è accaduto mentre il manufatto veniva alzato. Sul posto si parla di una pressione troppo elevata esercitata in quel momento sulla struttura che avrebbe causato il piegamento verso l’interno del puntone. Le operazioni del resto sono molto complicate e non è escluso che si sia verificato uno stato tensionale che ha portato alla deformazione della struttura provvisoria.
Quanto accaduto pare però non aver avuto ripercussioni sulla parte definitiva del ponte, quindi sull’arco e sui tiranti bianchi a questo collegati.
Le operazioni di varo sono state al momento bloccate. Oggi pomeriggio si è tenuto poi un vertice tra i tecnici della Toto Costruzioni e quelli della ditta Fagioli. Si è già provveduto a rinforzare il puntone gemello di quello incrinatosi posto sull’altro lato dell’arco e pare che domani possano riprendere le operazioni di varo che stavano procedendo con largo anticipo rispetto ai tempi preventivati: mancavano solo 7 metri al completamento della traslazione al punto che ancora questa mattina si confidava che l’attuale ponte potesse venir riaperto al traffico già domani.
Adesso si è dovuti arretrare di tre metri e i tempi si sono dunque rallentati, non si esclude però di riuscire comunque a concludere il varo nel giro di qualche giorno.
Fonte Gazzetta di Mantova del 2 febbraio 2022
Sito Pontepo.it
Nei cantieri Toto di Bagnolo San Vito è in corso il varo del secondo impalcato, lungo 149 metri, che sottende un arco di 30 metri di altezza. Il colossale arco, dal peso di 2200 tonnellate, ha oltrepassato l’argine maestro e si appresta a raggiungere le torri in alveo sulla chiatta.
Diversamente dall’operazione di varo del primo e più grande arco, trasferito per intero sulla chiatta per una breve navigazione, questo varo consiste in una traslazione longitudinale del manufatto molto complessa su vari appoggi intermedi, per mezzo di torri semoventi e carrelli telecomandati. Appoggi che hanno assunto diverse configurazioni per permettere all’impalcato di scavallare l’argine per raggiungere la chiatta accostata in golena, utilizzata come piattaforma flottante.
Un intervento di alta ingegneria, al termine del quale i due archi del nuovo ponte sul Po si incontreranno al centro del grande fiume, appoggiandosi sulle pile provvisorie, e in parte su quelle definitive, elevate in alveo e sulle sponde.
Fonte Voce di Mantova del 1 febbraio 2022
https://mantovauno.it/cronaca/bagnolo-procedono-spedite-le-operazioni-del-varo-del-secondo-arco-del-ponte/
Bagnolo, procedono spedite le operazioni del varo del secondo arco del ponte
Il cantiere per la traslazione in alveo del manufatto non si ferma nemmeno la sera e oggi il secondo arco era già stato portato in posizione per agganciare la torre sulla chiatta.
Proprio i carrelli sulla chiatta, con spostamenti di precisione, vengono allineati per prendere in carico il ponte.
Domani i lavori proseguono, a San Benedetto Po c’è ottimismo al punto che qualcuno si sbilancia lasciando intendere che la traslazione in alveo del manufatto potrebbe terminare anche prima di venerdì, giorno che al momento rimane però come termine indicativo comunicato dalla Provincia per la fine delle operazioni.
Fonte Gazzetta di Mantova del 1 febbraio 2022
TeleMantova Tg Sera del 31 gennaio 2022
Fonte Voce di Mantova del 31 gennaio 2022
Fonte Voce di Mantova del 29 gennaio 2022
Bagnolo, varo del secondo arco del ponte: martedì 1° febbraio si riparte. Stop al traffico
A comunicarlo è la Provincia di Mantova dalla quale si conferma infatti che stanno volgendo al termine i lavori resisi necessari per sostenere la scarpata dell’argine al piede, che hanno portato a posizionare dall’alto delle palancole (elementi di sostegno verticali in metallo) grazie alle quali si è realizzato un palancolato di 50 metri di estensione che consente di poter effettuare il dragaggio sul piede dell’argine.
In questo modo il pescaggio della barge, la grande piattaforma galleggiante, viene assicurato e quindi questa può essere collocata nella posizione idonea a consentire il varo del secondo arco del ponte.
Quest’ultimo ricordiamo, dopo il via di giovedì 20 gennaio, si era infatti fermato perchè erano venuti a crearsi problemi di stabilità dell’argine. Dato che il Po era troppo basso e quindi la barge non aveva il pescaggio d’acqua sufficiente, i tecnici di Toto avevano inciso l’argine togliendo del terreno, operazione che aveva creato però dei piccoli smussamenti. Il sistema di palancole consente invece ora di sostenere la scarpata dell’argine e la barge si potrà accostare permettendo la ripresa delle operazioni di varo in sicurezza.
Le operazioni dovrebbero concludersi entro venerdì 4.
S.Benedetto: un palancolato per sostenere la scarpata dell’argine. Il varo dovrebbe riprendere a fine settimana
SAN BENEDETTO PO – Dopo l’incontro di questa mattina in cantiere alla presenza dei tecnici di Provincia, Aipo, Toto e Fagioli, il confronto su come procedere per creare le condizioni di sicurezza per posizionare il secondo arco del nuovo ponte di San Benedetto, è proseguito nel pomeriggio in video conferenza alla presenza anche dell’ingegner Luigi Mille direttore di Aipo.
La soluzione proposta già questa mattina da Toto è stata ritenuta percorribile ed è la seguente: per sostenere la scarpata dell’argine al piede, verranno infisse dall’alto delle palancole (elementi di sostegno verticali in metallo) che realizzeranno un palancolato di 50 metri di estensione in modo da poter effettuare il dragaggio sull’altro piede dell’argine. In questo modo il pescaggio della barge, la grande piattaforma galleggiante, verrà assicurato e quindi questa potrà essere collocata nella posizione idonea a consentire il varo del secondo arco del ponte.
Il varo si è fermato perchè erano venuti a crearsi problemi di stabilità dell’argine. Dato che il Po era troppo basso e quindi la barge non aveva il pescaggio d’acqua sufficiente, i tecnici di Toto – come spiegano dalla Provincia – aveva inciso l’argine togliendo del terreno, operazione che aveva creato però dei piccoli smussamenti. Il sistema di palancole consentirà invece di sostenere la scarpata dell’argine e la barge si potrà accostare consentendo la ripresa delle operazioni di varo in sicurezza.
Queste dovrebbero durare quattro giorni. Per cui se tutto procederà regolarmente, il varo potrebbe riprendere già nel corso del prossimo fine settimana. Domani inizieranno i lavori ma chiaramente per avere tempistiche più precise, bisognerà vedere giorno dopo giorno come procederanno le attività.
Fonte Gazzetta di Mantova del 23 gennaio 2022
Fonte Voce di Mantova del 22 gennaio 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 22 gennaio 2022
Fonte Voce di Mantova del 22 gennaio 2022
Fonte TeleMantova Tg Sera del 21 gennaio 2022
Fonte Mantovauno.it del 21 gennaio 2022
Varo del secondo arco sospeso, già riaperto il traffico sul ponte di San Benedetto
Lunedì mattina è previsto un incontro tecnico a cui parteciperanno le imprese Toto e Fagioli, la Provincia ed Aipo per individuare una soluzione utile a supere le attuali difficoltà.
Fonte Gazzetta di Mantova del 21 gennaio 2022
Fonte TeleMantova Tg Sera del 20 gennaio 2022
Fonte Voce di Mantova del 20 gennaio 2022
Fonte Mantovauno.it del 20 gennaio 2022
https://mantovauno.it/cronaca/bagnolo-al-via-il-varo-del-secondo-arco-del-ponte-entro-due-settimane-la-firma-del-contratto-per-la-parte-in-golena/?fbclid=IwAR0aE1wHs1SjTMLUg11YHecgvKF5JPylJgFD70_Wb5wuJk8F0kuaPsUXyxs
Bagnolo, al via il varo del secondo arco del ponte. Entro due settimane la firma del contratto per la parte in golena
FINANZIAMENTI – La costruzione del nuovo Ponte tra San Benedetto Po e Bagnolo San Vito, con ente attuatore la Provincia di Mantova, è stata finanziata con risorse regionali pari a 30 milioni di euro rispetto ad un costo complessivo di 33,8 milioni di euro. A questo si aggiunge il progetto del viadotto in golena per il quale la Regione ha garantito risorse totali per 6,1 milioni di euro su complessivi 16,3 milioni. Complessivamente dunque l’investimento di Regione supera i 36 milioni di euro (compresi i 5,2 milioni riconosciuti come contributo del Commissario regionale per gli eventi sismici del 2012) su un totale di 50 milioni di euro, la parte restante è a carico della Provincia di Mantova.
Vedi l’approfondimento sul varo del secondo arco del ponte con le interviste a l’assessore regionale alle infrastrutture Claudia Maria Terzi, al consigliere regionale Alessandra Cappellari, al presidente della Provincia Carlo Bottani, ai sindaci di Bagnolo San Vito Roberto Penna e di San Benedetto Roberto Lasagna, al dirigente del Settore Lavori Pubblici della Provincia Antonio Covino e al presidente della Sezione di San Benedetto Po di Confcommercio Mantova Dino Barbi
Immagini video di Gino Giacomini
Fonte Pagina del Comune di San Benedetto Po del 20 gennaio 2022
link http://www.comune.san-benedetto-po.mn.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=104405&fbclid=IwAR0-80e3VtwKjFWk5UpUUsNyhD1YhJuc35d-MYb4gIX3I2AGgWHW0Q7qPYQ
Fonte Gazzetta di Mantova del 20 gennaio 2022
https://video.gazzettadimantova.gelocal.it/locale/san-benedetto-po-la-seconda-arcata-del-ponte-depositata-in-alveo/153929/154556?ref=fbfma&fbclid=IwAR1mBLC1WkN10GhSqmV-irx0gkIfNHtamU-palTQ6MxPvCW714ZlM1UkoXk
20 gennaio 2022 pagina Facebook della Provincia di Mantova
Varo secondo arco ponte di San Benedetto, operazione di alta ingegneria
Prima Mantova del 20 gennaio 2022
https://primadituttomantova.it/economia/iniziate-le-operazioni-di-posa-della-seconda-arcata-del-nuovo-ponte-tra-san-benedetto-po-e-bagnolo-san-vito/
Iniziate le operazioni di posa della seconda arcata del nuovo ponte tra San Benedetto Po e Bagnolo San Vito
L'Assessore Terzi: "36,1 milioni per una delle opere più complesse e straordinarie tra quelle in via di realizzazione".
Fonte Voce di Mantova del 19 gennaio 2022
Fonte Voce di Mantova del 18 gennaio 2022
Fonte Mantovauno.it del 18 gennaio 2022
https://mantovauno.it/cronaca/bagnolo-varo-del-secondo-arco-del-ponte-stop-al-traffico-da-giovedi-a-domenica/?fbclid=IwAR12qhxhGlFL84CcOuBCFReLfhkqfggcCDCJOkhdX4xzVE3hsylzY9Y_VkM
Bagnolo, varo del secondo arco del ponte: stop al traffico da giovedì a domenica
TeleMantova Tg Sera del 16 gennaio 2022
Fonte Mantovauno.it del 16 gennaio 2022
link https://mantovauno.it/cronaca/bagnolo-dal-20-gennaio-il-varo-del-secondo-arco-del-ponte-venerdi-arriva-lassessore-regionale-terzi/?fbclid=IwAR1cNw3DeITsxd3Mbs1peKtucl-5DcQFFedSzBGfh9irpSV6td6Bh_GuN9c
Bagnolo: dal 20 gennaio il varo del secondo arco del ponte. Venerdì arriva l’assessore regionale Terzi
Fonte Gazzetta di Mantova del 16 gennaio 2022
Fonte Voce di Mantova del 16 gennaio 2022
Fonte TeleMantova TG Sera del 11 gennaio 2022
link https://www.telemantova.it/territori/provincia/il-nuovo-ponte-sul-po-sara-pronto-a-inizio-2024-1.9120674
"Il nuovo ponte sul Po sarà pronto a inizio 2024"
Lasagna fiducioso dopo il vertice con Provincia e Regione. "Opera completata in due anni"
Fonte Voce di Mantova del 11 gennaio 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 11 gennaio 2022Fonte Mantovauno.it del 10 gennaio 2022
link https://mantovauno.it/cronaca/san-benedetto-trovati-i-16-mln-per-la-parte-in-golena-entro-il-mese-il-contratto-per-la-romana-rotatoria-e-bretellina/?fbclid=IwAR1SUuTJDjARUZqln9NXkABIVRoRyKA5w0xNV0uiNt4P9WkqTiPFVk7ODFM
Fonte Mantovauno.it del 10 gennaio 2022
link https://mantovauno.it/cronaca/san-benedetto-trovati-i-16-mln-per-la-parte-in-golena-entro-il-mese-il-contratto-per-la-romana-rotatoria-e-bretellina/?fbclid=IwAR1SUuTJDjARUZqln9NXkABIVRoRyKA5w0xNV0uiNt4P9WkqTiPFVk7ODFM
San Benedetto: trovati i 16 mln per la parte in golena, entro il mese il contratto. Per la “Romana” rotatoria e bretellina
SAN BENEDETTO PO – La soddisfazione è tangibile al termine dell’incontro in Comune a San Benedetto Po durante il quale si è fatto il punto sulla realizzazione del nuovo ponte e sulla riqualificazione della Strada Romana.
Riqualificazione assolutamente necessaria dato che, una volta che sarà aperto il nuovo manufatto, si passerà dagli attuali 9 mila veicoli che transitano giornalmente a 15 mila e i 6 mila in più saranno in stragrande maggioranza mezzi pesanti.
L’incontro odierno, richiesto al presidente della Provincia Carlo Bottani dal Comitato Vogliamo il Ponte, ha visto la partecipazione oltre che del numero uno di Palazzo di Bagno e del dirigente del Settore lavori pubblici dell’Ente Antonio Covino, del sindaco di San Benedetto Roberto Lasagna con il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune Florindo Lanfredi, del consigliere regionale Alessandra Cappellari e dei responsabili del Comitato Paolo Lavagnini, Manuela Braghiroli, Sandro Cavazzoli e Renzo Tralli.
Primo motivo di soddisfazione la certezza che ci sono tutti i soldi per la realizzazione della parte in golena del ponte completamente antisismica. Si è riusciti infatti a realizzare una compensazione tra i 3,8 milioni che erano il valore della caserma di via Chiassi di proprietà della Provincia e i risparmi sul cantiere in modo da raggiungere i 16 milioni di euro necessari. Un traguardo che tutti i partecipanti riconoscono sia stato raggiunto grazie all’azione in Regione del consigliere leghista Cappellari.
Ma i partecipanti riconoscono anche l’impegno del neo presidente della Provincia Carlo Bottani che non appena insediatosi si è adoperato su vari fronti affinchè si trovassero le risorse necessarie e si arrivasse dunque alla firma del contratto tra Provincia e Toto anche per la parte del ponte in golena.
“Ci hanno assicurato che la definizione del contratto avverrà entro la fine del mese, al massimo ai primi di febbraio” dichiarano sia il sindaco che Lavagnini del Comitato e sempre “entro gennaio dovrebbe avvenire la traslazione in alveo anche del ponte lato San Benedetto”.
Un’operazione che dovrebbe vedere la presenza a San Benedetto Po anche dell’assessore regionale alle infrastrutture Claudia Maria Terzi.
“Entro le prime 48 ore dall’insediamento in Provincia, sul tavolo del neo presidente c’era una problematica relativa al ponte che è stata affrontata nell’immediatezza. Questa sera si è fatto il punto. Si prosegue spediti e uniti verso la definizione di entrambi i progetti (alveo e golena) e da parte di Regione è confermato il sostegno in ogni ambito (tecnico e burocratico) e tutto insieme si collabora per ridurre al minimo i tempi previst” è il commento del consigliere Cappellari.
RIQUALIFICAZIONE STRADA PROVINCIALE “ROMANA”
Durante l’incontro a San Benedetto si è affrontato anche il problema di riqualificazione della strada provinciale “Romana”.
“Abbiamo ripreso in mano il progetto della rotonda che dovrà essere realizzata in corrispondenza dell’area artigianale di San Benedetto per far si che i veicoli si possano immettere in sicurezza nella strada arginale e rallentare nello stesso tempo il flusso sulla Romana. La rotatoria avrà un costo di un milione e mezzo di euro” spiega il sindaco Lasagna che evidenzia come per l’opera sia già stata sollecitata sia la Provincia che la Regione.
Si è accennato anche all’eventuale bretellina che dovrebbe collegare l’area cimiteriale all’Isola ecologica per dirottare il traffico diretto verso l’Ostigliese. Quest’ultima avrebbe un costo di oltre 10 milioni di euro.
TeleMantova TG Sera del 10 gennaio 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 9 gennaio 2022Fonte Voce di Mantova del 07 gennaio 2022
SAN BENEDETTO PO – La soddisfazione è tangibile al termine dell’incontro in Comune a San Benedetto Po durante il quale si è fatto il punto sulla realizzazione del nuovo ponte e sulla riqualificazione della Strada Romana.
Riqualificazione assolutamente necessaria dato che, una volta che sarà aperto il nuovo manufatto, si passerà dagli attuali 9 mila veicoli che transitano giornalmente a 15 mila e i 6 mila in più saranno in stragrande maggioranza mezzi pesanti.
L’incontro odierno, richiesto al presidente della Provincia Carlo Bottani dal Comitato Vogliamo il Ponte, ha visto la partecipazione oltre che del numero uno di Palazzo di Bagno e del dirigente del Settore lavori pubblici dell’Ente Antonio Covino, del sindaco di San Benedetto Roberto Lasagna con il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune Florindo Lanfredi, del consigliere regionale Alessandra Cappellari e dei responsabili del Comitato Paolo Lavagnini, Manuela Braghiroli, Sandro Cavazzoli e Renzo Tralli.
Primo motivo di soddisfazione la certezza che ci sono tutti i soldi per la realizzazione della parte in golena del ponte completamente antisismica. Si è riusciti infatti a realizzare una compensazione tra i 3,8 milioni che erano il valore della caserma di via Chiassi di proprietà della Provincia e i risparmi sul cantiere in modo da raggiungere i 16 milioni di euro necessari. Un traguardo che tutti i partecipanti riconoscono sia stato raggiunto grazie all’azione in Regione del consigliere leghista Cappellari.
Ma i partecipanti riconoscono anche l’impegno del neo presidente della Provincia Carlo Bottani che non appena insediatosi si è adoperato su vari fronti affinchè si trovassero le risorse necessarie e si arrivasse dunque alla firma del contratto tra Provincia e Toto anche per la parte del ponte in golena.
“Ci hanno assicurato che la definizione del contratto avverrà entro la fine del mese, al massimo ai primi di febbraio” dichiarano sia il sindaco che Lavagnini del Comitato e sempre “entro gennaio dovrebbe avvenire la traslazione in alveo anche del ponte lato San Benedetto”.
Un’operazione che dovrebbe vedere la presenza a San Benedetto Po anche dell’assessore regionale alle infrastrutture Claudia Maria Terzi.
“Entro le prime 48 ore dall’insediamento in Provincia, sul tavolo del neo presidente c’era una problematica relativa al ponte che è stata affrontata nell’immediatezza. Questa sera si è fatto il punto. Si prosegue spediti e uniti verso la definizione di entrambi i progetti (alveo e golena) e da parte di Regione è confermato il sostegno in ogni ambito (tecnico e burocratico) e tutto insieme si collabora per ridurre al minimo i tempi previst” è il commento del consigliere Cappellari.
RIQUALIFICAZIONE STRADA PROVINCIALE “ROMANA”
Durante l’incontro a San Benedetto si è affrontato anche il problema di riqualificazione della strada provinciale “Romana”.
“Abbiamo ripreso in mano il progetto della rotonda che dovrà essere realizzata in corrispondenza dell’area artigianale di San Benedetto per far si che i veicoli si possano immettere in sicurezza nella strada arginale e rallentare nello stesso tempo il flusso sulla Romana. La rotatoria avrà un costo di un milione e mezzo di euro” spiega il sindaco Lasagna che evidenzia come per l’opera sia già stata sollecitata sia la Provincia che la Regione.
Si è accennato anche all’eventuale bretellina che dovrebbe collegare l’area cimiteriale all’Isola ecologica per dirottare il traffico diretto verso l’Ostigliese. Quest’ultima avrebbe un costo di oltre 10 milioni di euro.
TeleMantova TG Sera del 10 gennaio 2022
Fonte Voce di Mantova del 05 gennaio 2022
Fonte Gazzetta di Mantova del 29 dicembre 2021
Fonte Voce di Mantova del 29 dicembre 2021
Fonte Mantovauno.it del 27 dicembre 2021
S.Benedetto, Barbi (Confcommercio): “La Provincia firmi subito il contratto per il ponte in golena”
SAN BENEDETTO PO – Due ponti svettano oggi sul grande fiume a San Benedetto Po, uno a fianco all’altro, con il primo grande arco traslato nelle scorse settimane a cui entro gennaio dovrebbe seguire il varo del secondo, sul lato Bagnolo, dove si è spostato il cantiere.
Ma c’è stato già un altro momento in cui a San Benedetto Po vi erano due ponti.
Bisogna tornare indietro di 55 anni quando tra il 1966 e il 67 era in costruzione l’attuale manufatto che sorgeva a fianco del vecchio ponte di barche.
Oggi ci si trova di fronte a un’opera di ingegneria tanto innovativa quanto complessa ed anche se a San Benedetto si è consci che ci vorrà ancora qualche anno prima che il nuovo ponte entri in funzione, l’ottimismo finalmente prevale ma serve non perdere altro tempo come dichiara il presidente della Sezione di Confcommercio di San Benedetto Po Dino Barbi che chiede al nuovo presidente della Provincia Carlo Bottani di firmare al più presto il contratto con Toto per quanto riguarda la realizzazione del tratto di ponte in golena.
Vedi il video servizio in cui si fa il quadro della situazione attuale con l’intervista al presidente della Sezione di Confcommercio di San Benedetto Po Dino Barbi.
Si ringrazia per alcune immagini video del servizio Paolo Lavagnini, del Comitato “Vogliamo il Ponte”.
Fonte Voce di Mantova del 18 dicembre 2021
Fonte Voce di Mantova del 16 dicembre 2021
Provincia di Mantova Decreto Presidenziale 186/2021 del 14/12/2021
https://atti.provincia.mantova.it/jattipubblicazioni/AttiPubblicazioni
Fonte Gazzetta di Mantova del 11 dicembre 2021
Fonte Pagina Linkedin Toto Costruzioni Spa
Riprese Matteo Sessa
https://it.linkedin.com/company/toto-costruzioni-generali
Fonte Il Resto del Carlino del 9 dicembre 2021
link https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/fagioli-e-il-super-ponte-sul-po-varata-la-prima-maxi-campata-1.7129736
Fagioli e il super ponte sul Po Varata la prima maxi campata
Pesante 2800 tonnellate, è stata spostata sul fiume grazie a un’enorme chiatta e messa in posizione
Quattro giorni e tre notti di attività ininterrotta per poter completare il varo della prima campata del nuovo ponte sul fiume Po tra Bagnolo San Vito e San Benedetto Po, nel Mantovano. Una maxi operazione, seguita con grande curiosità da tanti cittadini, che vede protagonista la società reggiana Fagioli di Sant’Ilario d’Enza, specializzata nello spostamento di strutture di grosse dimensioni e di peso evidente.
L’operazione era prevista nei giorni scorsi, ma la corrente e il livello del Po avevano reso difficoltoso l’intervento, poi rinviato.
Gli operatori della Fagioli e di Toto Costruzioni Generali sono riusciti a completare un importante passaggio della realizzazione del nuovo ponte. Un’impresa ingegneristica senza precedenti lungo l’asta del Po.
Si è cominciato con le manovre di spostamento della prima campata, pesante duemila e 800 tonnellate, mossa su enorme chiatta sul fiume, per essere poi trainata e poggiata con una delle due estremità sul pilone provvisorio che la scorsa estate è stato realizzato al centro dell’alveo del Po.
A operazione conclusa, la prima campata del ponte si trova poggiata a un’estremità sulla terraferma e all’altra estremità sul pilone nel fiume.
Fonte Il Giornale del Po del 8 dicembre 2021
https://www.ilgiornaledelpo.it/varata-la-prima-campata-impresa-ingegneristica-mai-vista-sul-po/?fbclid=IwAR0Ethx7r36YNmdhKN0ou8yNMLan8f8p5Sc7XXCm4WodkH0K_Qr5VHeenGU
Varata la prima campata, impresa ingegneristica mai vista sul Po

Dopo tre notti e quattro giorni di lavoro ininterrotto, nella serata di domenica si è concluso il varo della prima campata del nuovo ponte sul Po tra Bagnolo San Vito e San Benedetto Po, in provincia di Mantova. Un’operazione enorme che era già stata tentata una prima volta tra 31 ottobre e i primi giorni di novembre — sempre tra il giovedì e la domenica —, ma che all’ultimo era stata fermata dal momento che il livello e la velocità della corrente del Po stavano rapidamente aumentando a causa delle precipitazioni che erano cadute giusto in quei giorni. Invece questa volta, quindi al secondo tentativo, la maxi operazione è andata a buon fine.
Gli operatori della ditta specializzata di trasporti Fagioli spa e di Toto Costruzioni Generali srl, la società che sta materialmente realizzando il ponte, sono riusciti nell’impresa. Un’impresa ingegneristica che finora lungo tutta l’asta del Po non ha visto eguali. A partire dallo scorso giovedì mattina, con la contestuale chiusura al traffico del ponte attualmente in uso, gli ingegneri hanno iniziato le manovre di spostamento della prima campata, che pesa 2 mila e 800 tonnellate. L’enorme manufatto, nel corso delle ore e con tutte le cautele del caso, dalla riva del fiume è stato spostato su di una specifica chiatta all’interno delle acque e infine trainato fino a poggiare con una delle due estremità sul pilone provvisorio che la scorsa estate è stato appositamente realizzato sostanzialmente al centro dell’alveo del Po. Ora, ad operazione conclusa, la prima campata del ponte poggia ad un’estremità sulla terraferma e all’altra estremità sul pilone nel fiume.
Fonte Fagioli SpA
Fonte sito Toto SpA
https://totospa.it/news-e-comunicati/ponte-sul-po-concluso-il-maxi-varo/
Ponte sul Po – concluso il maxi varo
Sito Pontepo.it
link https://www.pontepo.it/2021/12/03/avviata-la-fase-traslazione-dellimpalcato/
Con il suono delle sirene e un applauso scrosciante maestranze e dei tecnici della Toto Costruzioni Generali, della Fagioli Spa e di tutti i cittadini presenti che hanno affollato le aree intorno al cantiere, si sono concluse domenica 5 dicembre alle 17 le operazioni di varo del primo impalcato sul Po, 180 metri in acciaio corten per un peso di 2800 tonnellate.
Tutto si è svolto secondo cronoprogramma: la struttura in corten, composta da un impalcato a lastra ortotropa, da pendini di collegamento arco-impalcato e da un arco di 35 metri di altezza è stata traslata con carrelli a 284 assi radiocomandati SPMT (self propelled modular transporters) posizionati sia in golena che a bordo della barge grazie alla quale ha potuto raggiungere il centro del fiume, dove è stata gradualmente ancorata ai pulvini predisposti sui piloni, per mezzo di martinetti idraulici.
Oggi il primo grande arco in corten domina il paesaggio mantovano dai suoi 35 metri di massima elevazione, come un palazzo di dodici piani.
Nel cantiere Toto sono intanto riprese le attività per trasportare macchinari e attrezzature impiegati in questo primo varo sulla riva opposta, nel Comune di Bagnolo San Vito. Una volta rimontate, le attrezzature saranno impegnate nuovamente nel varo del secondo impalcato da 149 metri.
Fonte Voce di Mantova del 7 dicembre 2021
Nuovo ponte sul Po tra Bagnolo San Vito e San Benedetto Po: ecco la maxi operazione sul fiume
Tre notti e quattro giorni di lavoro ininterrotto, varata la prima campata da 2 mila e 800 tonnellate. Il viadotto lesionato dal terremoto del 2012 sarà demolito
Dopo tre notti e quattro giorni di lavoro ininterrotto, nella serata di domenica si è concluso il varo della prima campata del nuovo ponte sul Po tra Bagnolo San Vito e San Benedetto Po, in provincia di Mantova. Un’operazione enorme che era già stata tentata una prima volta tra 31 ottobre e i primi giorni di novembre — sempre tra il giovedì e la domenica —, ma che all’ultimo era stata fermata dal momento che il livello e la velocità della corrente del Po stavano rapidamente aumentando a causa delle precipitazioni che erano cadute giusto in quei giorni. Invece questa volta, quindi al secondo tentativo, la maxi operazione è andata a buon fine.
Le imprese
Gli operatori della ditta specializzata di trasporti Fagioli spa e di Toto Costruzioni Generali srl, la società che sta materialmente realizzando il ponte, sono riusciti nell’impresa. Un’impresa ingegneristica che finora lungo tutta l’asta del Po non ha visto eguali. A partire dallo scorso giovedì mattina, con la contestuale chiusura al traffico del ponte attualmente in uso, gli ingegneri hanno iniziato le manovre di spostamento della prima campata, che pesa 2 mila e 800 tonnellate. L’enorme manufatto, nel corso delle ore e con tutte le cautele del caso, dalla riva del fiume è stato spostato su di una specifica chiatta all’interno delle acque e infine trainato fino a poggiare con una delle due estremità sul pilone provvisorio che la scorsa estate è stato appositamente realizzato sostanzialmente al centro dell’alveo del Po. Ora, ad operazione conclusa, la prima campata del ponte poggia ad un’estremità sulla terraferma e all’altra estremità sul pilone nel fiume.
San Benedetto, completato il varo in Po del primo arco. Il sindaco: “una vittoria per il territorio”
SAN BENEDETTO PO – “Una vittoria per il territorio innanzitutto ma anche per le ditte che hanno partecipato a questa importante operazione”.
Così il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna commenta il varo nel fiume del primo arco del nuovo ponte, quello proprio dal lato di San Benedetto che si è completato da pochissimo.
Il suo delle sirene (vedi video) ha testimoniato proprio la fine delle operazioni e la Provincia ha già annunciato che la circolazione sul ponte attuale sarà riaperta al più tardi alle 22 di stasera.
“Una vittoria di un territorio dopo lunghi anni di disagi e forti penalizzazioni e che ci fa capire come quando c’è la volontà di fare le cose ci si riesca, superando la burocrazia e i problemi che invece non avevano permesso questo risultato fino a oggi” prosegue il sindaco.
Il primo arco del nuovo ponte di San Benedetto Po, realizzato da Toto Costruzioni, è stato dunque posizionato in Po sulle pile d’appoggio provvisorie costruite nel fiume.
Il trasferimento è stato molto complesso, un’ operazione d’ingegneria mai realizzata prima in Italia per la traslazione di un ponte.
La ditta Fagioli, con la supervisione della Provincia, ha quindi messo in sicurezza l’arco traslato in alveo: è l’operazione finale che richiede grande precisione e accuratezza. In contemporanea sono state fatte verifiche sulla struttura del vecchio ponte per escludere che le diverse manovre degli ultimi giorni non abbiano in qualche modo danneggiato il manufatto. Le indagini hanno confermato che la struttura non ha subito danni.
E grande soddisfazione viene espressa anche dal Comitato Vogliamo il Ponte come dichiara Paolo Lavagnini, uno dei responsabili, che dice. “Noi del Comitato possiamo dire di aver seguito ogni momento delle operazioni e di dover sentitamente ringraziare tutti quelli che in qualche modo hanno lavorato alla buona riuscita del varo del ponte lato San Benedetto Po in tutte le situazioni climatiche possibili, giorno e notte, in questi giorni si sono alternate le varie squadre al lavoro di Provincia, Toto e Fagioli e a tutti loro va il nostro più grande ringraziamento. Adesso aspettiamo fiduciosi che partano le operazioni lato Bagnolo e speriamo si concluda il tutto senza troppe problematiche”.
Proprio per quanto riguarda il varo dell’arco dal lato Bagnolo, più piccolo e meno pesante rispetto a quello sul versante San Benedetto, l’obiettivo pare sia di procedere all’operazione entro fine anno o al massimo entro la prima metà di gennaio. Molto dipenderà anche dalle condizioni del Po.
Nel immagini video, realizzate oggi da Paolo Lavagnini del Comitato Vogliamo il Ponte, si possono vedere le ultime fasi di traslazione dell’arco nel fiume con il suono della sirena, quando ormai era di nuovo sera, che ha testimoniato la fine delle operazioni
Il primo arco del nuovo ponte di S.Benedetto posizionato sulle pile d’appoggio in Po
Con il riposizionamento della speciale chiatta avvenuto nella giornata di mercoledì 1° dicembre, prendono il via le operazioni di varo dell’impalcato di 180 metri del nuovo ponte sul fiume Po, che avverrà con mezzi Fagioli tecnologicamente avanzati, sotto la regia della direzione tecnica della Toto Costruzioni Generali e la supervisione della Direzione Lavori della Provincia di Mantova.
Le attività sono state programmate dopo un’attenta valutazione dei dati ottenuti sul livello del fiume Po, grazie al costante rilevamento delle stazioni AIPo – Agenzia Interregionale per il fiume Po. Dati elaborati in modo da permettere proiezioni a breve termine sull’andamento dei livelli del fiume, in funzione delle piogge annunciate. Le rilevazioni consentono inoltre un aggiornamento costante in tempo reale, grazie alle stazioni di lettura situate a monte delle aree di cantiere.
Ultimato il ballastaggio della barge, un’attività che permette di stabilizzare il pontone con l’immissione di grandi quantitativi di acqua nelle stive, è iniziata giovedì 2 dicembre la prima fase di accostamento della struttura alla chiatta, con l’avanzamento dell’impalcato per la parte di struttura a sbalzo.
Nuovo ponte di S.Benedetto: riniziate le operazioni di varo in Po del primo arco
Pochi minuti prima era stata interrotta la circolazione sul vecchio ponte lungo la SP ex SS n. 413 Romana per garantire la massima sicurezza a operatori e cittadinanza nelle fasi della complessa e delicata traslazione in acqua dell’arco e al manufatto stesso.
Le operazioni del varo dell’impalcato di 180 metri del nuovo ponte sul fiume Po, che avviene con mezzi della ditta Fagioli tecnologicamente avanzati, sotto la regia della direzione tecnica della Toto Costruzioni Generali e la supervisione della Direzione Lavori della Provincia di Mantova, oggi si sono sviluppate principalmente su terra, con avanzamenti su carrelli verso il pontone.
Terminate le operazioni di stabilizzazione con ballastaggio della barge, con l’immissione di grandi quantitativi di acqua nelle stive – attività di riequilibrio del pontone – è stata avviata la prima fase di traslazione dell’impalcato verso la chiatta con l’avanzamento dell’impalcato per la parte di struttura a sbalzo.
Le attività hanno avuto inizio, dopo un’attenta valutazione dei dati ottenuti tramite un costante monitoraggio dei livelli del Po grazie alle stazioni di rilevamento dell’Aipo che permettono di avere proiezioni a breve termine sull’andamento dei livelli del fiume, in funzione delle piogge annunciate. Le rilevazioni consentono inoltre un aggiornamento costante in tempo reale grazie alle stazioni di lettura situate a monte delle aree di cantiere.
Domani alle prime luci si riprenderanno le operazioni con l’inizio del trasferimento del peso dell’impalcato – di circa 2.800 tonnellate – sulla chiatta continuando le fasi di avvicinamento alle pile elevate in alveo.
Fonte Mantovauno.it del 30 novembre 2021
link: https://mantovauno.it/cronaca/varo-del-nuovo-ponte-di-san-benedetto-po-da-giovedi-i-lavori/
Varo del nuovo ponte di San Benedetto Po: da giovedì i lavori
SAN BENEDETTO PO – Tutto pronto per il varo del nuovo ponte, sul lato di San Bendetto Po: prevista la chiusura temporanea al traffico della SP ex SS n. 413 “Romana” nel tratto comprensivo del ponte sul fiume Po, nei territori dei Comuni di Bagnolo S. Vito e di San Benedetto Po.
L’ordinanza entrerà in vigore dalle ore dalle 8 di giovedì 2 dicembre 2021 sino alla fine delle operazioni di varo che dovrebbero concludersi entro la giornata di domenica 5 dicembre 2021. La chiusura è necessaria per effettuare i lavori in condizioni di sicurezza per gli operatori impegnati nelle fasi di varo e per gli utenti della strada.
Il Servizio gestione e manutenzione strade provinciali dell’Area Lavori Pubblici e Trasporti della Provincia provvederà all’installazione e manutenzione della necessaria segnaletica di chiusura e di deviazione.
Fonte Voce di Mantova del 27 novembre 2021
Fonte Gazzetta di Mantova del 27 novembre 2021
Fonte Voce di Mantova del 23 novembre 2021
Fonte sito GoWem.il - link: https://www.gowem.it/ponte-record-Po-Toto-Costruzioni-fagioli
NUOVO PONTE DA RECORD SUL FIUME PO
Una maxi campata di quasi tremila tonnellate che collega Bagnolo San Vito e San Benedetto Po: sono queste le caratteristiche del nuovo ponte da record sul fiume Po.
Al termine dei lavori che dureranno poco meno di due anni, a detta di Toto Costruzioni e Fagioli Spa, le due aziende responsabili dei lavori, il ponte avrà un aspetto completamente inedito e renderà più facile passare da una sponda all’altra dei fiumi, sia per gli automobilisti sia per chi si sposta utilizzando la bicicletta.
La nuova infrastruttura rosso scuro sarà perfettamente accordato al paesaggio della campagna mantovana: la struttura sarà formata da due archi in acciaio affiancati, per una lunghezza complessiva di 330 metri circa.
La strada provinciale continuerà a scorrere sul ponte, affiancata da piste ciclopedonali laterali in entrambi i sensi di marcia.
L'opera rappresenta un vero spettacolo dal punto di vista della realizzazione: per spostare e mettere in posa gli elementi assemblati a terra, infatti, saranno impiegati degli enormi pontoni attrezzati, grazie ai quali sarà possibile far 'camminare sulle acque' tutti i componenti della struttura sul fiume.
La maxi campata sarà sollevata dalle basi sulle quali è stato costruita, e poi verrà spinta con una serie di pistoni e macchinari idraulici verso il centro del fiume.
Fonte Gazzetta di Mantova del 13 novembre 2021
Fonte Voce di Mantova del 13 novembre 2021
In provincia di Mantova nasce un nuovo ponte da record sul fiume Po: una maxi campata di 2.800 tonnellate che collega Bagnolo San Vito e San Benedetto Po
Nasce un nuovo ponte da record sul fiume Po: sono partiti i lavori di ristrutturazione del ponte che collega i comuni di Bagnolo San Vito e San Benedetto Po, in provincia di Mantova. Per realizzare la nuova maxi campata avrà un peso di 2.800 tonnellate.
Al termine dell’intervento che durerà poco meno di due anni secondo i piani di Toto Costruzioni e Fagioli Spa, le due aziende responsabili dei lavori, il ponte avrà un aspetto completamente inedito e renderà più facile passare da una sponda all’altra dei fiumi, sia per gli automobilisti che per chi si sposta utilizzando la bicicletta.
Il nuovo ponte di colore rosso scuro sarà perfettamente accordato al paesaggio della campagna mantovana: la struttura sarà formata da due archi in acciaio affiancati, per una lunghezza complessiva di 330 metri circa. La strada provinciale continuerà a scorrere sul ponte, affiancata da piste ciclopedonali laterali in entrambi i sensi di marcia.
Fiume Po: il nuovo maxi ponte da record
L’intervento delle due società riguarda la ristrutturazione del ponte sul fiume Po della Strada Provinciale ex S.S. 413 “Romana” nei comuni di Bagnolo San Vito e San Benedetto Po che confinano nella posizione centrale dell’alveo inciso del Po, fiume che fa da location al nuovo film “Delta” con Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio.
La maestosa opera rappresenta uno spettacolo dal punto di vista della realizzazione: per spostare e mettere in posa gli elementi assemblati a terra, infatti, saranno impiegati degli enormi pontoni attrezzati, grazie ai quali sarà possibile far “camminare sulle acque” tutti i componenti della struttura sul fiume Po che collega Bagnolo San Vito e San Benedetto Po in Lombardia, Regione celebrata dal New York Times per le sue meraviglie.
Quella che riguarda i due comuni della Provincia di Mantova, città che ha aperto un drive-in per le bici, è un’operazione mai compiuta finora lungo tutta l’asta del Po: la maxi campata del peso di 2.800 tonnellate sarà sollevata dalle basi sulle quali è stato costruita. Successivamente verrà spinta con una serie di pistoni e macchinari idraulici verso il centro del fiume. I responsabili dei lavori sono Toto Costruzioni, la società che sta realizzando il ponte e che si ringrazia gentilmente per la concessione della foto, e Fagioli Spa, società che si occupa del maxi varo della struttura.
Ponte di San Benedetto Po, allarme piena: l'arcata rientra verso la terraferma
SAN BENEDETTO. Marcia indietro. Il Po costringe a cambiare i programmi. A causa del maltempo e della pioggia che sta colpendo tutto il Nord, la Toto Costruzioni Generali e Fagioli S.p.A.sono state costrette a interrompere le operazioni di varo dell’impalcato da 180 metri del ponte di San Benedetto Po.
“Tutti gli indicatori matematici che stimano l’innalzamento del livello del fiume Po in corrispondenza delle aree di cantiere, prevedono valori nelle prossime 36 ore incompatibili con il completamento delle attività di varo in sicurezza per le maestranze e la salvaguardia della struttura del nuovo ponte” fanno sapere le due ditte.
San Benedetto Po, varo del ponte sospeso a causa del maltempo
“Tutti gli indicatori matematici, che stimano l’innalzamento del livello del fiume Po in corrispondenza delle aree di cantiere, prevedono valori nelle prossime 36 ore incompatibili con il completamento delle attività di varo in sicurezza per le maestranze e la salvaguardia della struttura del nuovo ponte” spiegano dalla Provincia, stazione appaltante del progetto del nuovo ponte.
“Si rende necessario nelle prossime 24 ore procedere con il parziale rientro della struttura nelle aree di golena, togliendo il carico trasferito dal nuovo impalcato al pontone. Le operazioni per il varo della prima arcata del nuovo ponte riprenderanno non appena le condizioni meteorologiche consentiranno lo svolgimento dei lavori in sicurezza” concludono da Palazzo Di Bagno.
Fonte Mantovauno.it del 1 novembre 2021
link https://soundcloud.com/user-13508386/sandro-cavazzoli-ponte-po
San Benedetto, spostamento del ponte entro sera ma domani l’appoggio. Chiusura al traffico anche il 2 novembre
E’ la Provincia di Mantova a comunicare che: “questa mattina le operazioni di varo del ponte di San Benedetto non sono ancora iniziate. L’estremità del ponte è ancora ferma sugli appoggi di poppa della barge. Le complicazioni di un movimento – che tra poco sarà tutto in acqua – sono tante e la Fagioli SpA si sta prodigando, con i suoi eccezionali mezzi, per risolvere tutte le questioni legate all’equilibrio del pontone sotto il peso rilevante del ponte”. “La Fagioli e la Toto SpA prevedono di concludere lo spostamento entro questa sera, ma poi ci sarà da posizionare con precisione le due estremità del ponte sugli appoggi veri e propri che, dai due lati dell’impalcato, aspettano di prendersi il carico e scaricarlo ai pulvini (i grossi traversi metallici). La Provincia ha quindi deciso di emettere una nuova ordinanza per prolungare la chiusura del ponte fino alla mezzanotte di domani. Se si dovesse finire prima, il ponte verrà aperto prima alla circolazione, subito dopo la rimozione della segnaletica remota sparsa nei dintorni dell’attraversamento fluviale” sottolineano da Palazzo di Bagno.
I lavori comunque al cantiere non si sono mai fermati nemmeno ieri sera quando si è provveduto a riposizionare il carrello al limite del manufatto e poi a sfilare quello centarale. Operazioni quest’ultime preliminari al completamento della traslazione.
Fonte Voce di Mantova del 1 novembre 2021
Fonte Gazzetta di Mantova del 1 novembre 2021
Fonte Mantovauno.it del 31 ottobre 2021
link https://mantovauno.it/cronaca/san-benedetto-po-argini-affollati-per-il-varo-del-ponte-ancora-15-ore-prima-del-termine-delle-operazioni/
San Benedetto Po, argini affollati per il varo del ponte. Ancora 15 ore prima del termine delle operazioni
“Oggi, sul cantiere, si è giunti a posare l’estremità dell’impalcato dell’arcone da 180 m sugli appoggi delle torri fisse di poppa della barge. Come si può notare (vedi foto a corredo dell’articolo), per raggiungere gli appoggi del pulvino delle pile provvisorie in alveo manca un avanzamento corrispondente agli ultimi 75 metri”. A spiegarlo è il dirigente dell’Area Lavori Pubblici della Provincia di Mantova, l’ingegner Antonio Covino.
Provincia ricordiamo che è stazione appaltante del progetto di realizzazione del nuovo ponte.
“Per quanto riguarda il varo vero e proprio si riprenderà domattina all’alba. In notturna proseguiranno solo le attività di riequilibrio del pontone (operazione detta “ballastaggio”). Ai fini della conclusione delle attività ci vorranno probabilmente altre 15 ore. Di conseguenza il vecchio ponte resterà chiuso alla circolazione anche per l’intera giornata di domani” conclude il dirigente.
San Benedetto, domani la fine delle operazioni di varo del ponte. Slitta la riapertura al traffico
A comunicarlo è l‘Area Lavori Pubblici della Provincia di Mantova. “È possibile, e anzi probabile che, salvo inconvenienti sempre possibili per una attività tanto delicata, si finisca domattina. Ne consegue che anche la riapertura al traffico sul vecchio ponte sarà, nel caso, posticipata identicamente” spiegano da Palazzo Di Bagno.
La possibilità che le operazioni di varo potessero slittare di qualche ora era comunque prevista al punto che ordinanza, scientemente, la Provincia non aveva indicato una precisa data di riapertura al traffico.
Le operazioni stanno continuando da ieri mattina come ben dimostrano anche le immagini video del Comitato Vogliamo il Ponte, autorizzato alle riprese, anche oggi sempre presente sul posto, a seguire i lavori, insieme al presidente della Sezione Locale di Confcommercio Mantova Dino Barbi.
Fonte Resto del Carlino del 31 ottobre 2021
link https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/la-fagioli-prosegue-le-operazioni-di-varo-del-nuovo-ponte-1.6980314
La Fagioli prosegue le operazioni di varo del nuovo ponte
Al via le operazioni di varo dell’impalcato di 180 metri del nuovo ponte di San Benedetto Po, in provincia di Mantova. Un intervento che prevede il sollevamento, lo spostamento e la collocazione della prima arcata da 2800 tonnellate da parte della ditta Fagioli di Sant’Ilario, leader mondiale nell’ingegneria di grandi movimentazioni. Intanto si è conclusa la fase di montaggio dei due impalcati in acciaio corten, che sono ben visibili nei cantieri Toto Costruzioni Generali sulle due rive opposte del Po dei comuni di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito.
Mercoledì 27 ottobre era stato sollevato l’impalcato di 180 metri del nuovo ponte portandolo a quota di varo. Questa operazione è propedeutica al varo vero e proprio – che avverrà per mezzo di speciali torri oleodinamiche fornite dalla Fagioli S.p.A.
Il primo impalcato della lunghezza di 180 metri e del peso di circa 2.800 tonnellate, che sostiene due archi tubolari di 35 metri di altezza, verrà varato con mezzi Fagioli tecnologicamente avanzati, sotto la regia e supervisione della direzione tecnica della Toto Costruzioni Generali.
I mezzi speciali impiegati – carrelli semoventi, sistemi modulari idraulici di sollevamento e chiatta – hanno una capacità pressoché illimitata di sollevamento e movimentazione di manufatti, con peso di diverse migliaia di tonnellate, sfruttando una tecnologia costruttiva avanzata, a totale controllo computerizzato.
L’impalcato viene movimentato, in fasi consecutive, per mezzo di carrelli semoventi provvisti di torre – SPMT – e di un pontone galleggiante, fino al suo posizionamento finale sulle pile in precedenza realizzate dalla Toto Costruzioni Generali.
Analoga operazione verrà eseguita nelle prossime settimane per la movimentazione e il varo della seconda sezione da 149 metri e del peso di circa 2.200 tonnellate, che si trova in attesa dei mezzi speciali nel cantiere Toto sulla riva di Bagnolo San Vito
Fonte Voce di Mantova del 31 ottobre 2021
Fonte Gazzetta di Mantova del 31 ottobre 2021
Fonte TeleMantova del 30 ottobre 2021
link
https://www.telemantova.it/territori/provincia/nuovo-ponte-sul-po-e-iniziato-il-viaggio-della-prima-arcata-1.8985561
Fonte Mantovauno.it del 30 settembre 2021
link https://mantovauno.it/cronaca/iniziato-il-varo-nel-po-del-nuovo-ponte-di-san-benedetto-una-giornata-speciale-attesa-da-anni/
Iniziato il varo nel Po del nuovo ponte di San Benedetto: una giornata speciale attesa da anni
SAN BENEDETTO PO – 30 ottobre 2021, una data da segnare sul calendario, senz’altro per tutti gli abitanti dell’oltrepò mantovano.
Questa mattina hanno infatti hanno preso il via le operazioni di varo della prima arcata del nuovo Ponte in alveo tra San Benedetto Po e Bagnolo San Vito: un momento simbolico dai molteplici significati che questa mattina abbiamo vissuto insieme ad alcuni dei principali protagonisti di questa lunga vicenda, il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna, il presidente della sezione locale di Confcommercio Mantova Dino Barbi, i responsabili del Comitato “Vogliamo il Ponte” e i tecnici della ditta Fagioli che si stanno occupando della traslazione del ponte realizzato invece dalla Toto Costruzioni.
Le operazioni di traslazione del ponte dovrebbero concludersi entro domani pomeriggio anche se le incognite non sono poche lavorando sul Po con le sue correnti e i suoi dislivelli, spiegano Fabio Belli e Moreno Massetti, rispettivamente amministratore delegato e direttore delle operazioni della ditta Fagioli. E’ questo infatti il più importante intervento ingegneristico mai realizzato sul grande fiume.
Basti pensare che le operazioni in atto a San Benedetto sono ben più complesse di quelle che sono servite per il nuovo ponte di Genova visto che là si operava sulla terra ferma.
Vedi cosa è accaduto in questa speciale giornata a San Benedetto nel video approfondimento (immagini di Gino Giacomini e immagini drone Matteo Sessa) con le interviste realizzate sul posto
Fonte Gazzetta di Mantova del 30 ottobre 2021
Il ponte di San Benedetto Po è in movimento
https://video.gazzettadimantova.gelocal.it/locale/ponte-san-benedetto-po-varo/151850/152476
Si è conclusa la fase di montaggio dei due impalcati in acciaio corten, ben visibili nei cantieri Toto Costruzioni Generali sulle due rive opposte del Po dei comuni di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito.
È stato così possibile, nella giornata di mercoledì 27 ottobre, procedere al sollevamento dell’impalcato di 180 metri del nuovo ponte portandolo a quota di varo. Questa operazione è propedeutica al varo vero e proprio – che avverrà per mezzo di speciali torri oleodinamiche fornite dalla Fagioli S.p.A, leader mondiale nell’ingegneria delle grandi movimentazioni.
Il primo impalcato della lunghezza di 180 metri e del peso di circa 2.800 tonnellate, che sostiene due archi tubolari di 35 metri di altezza, verrà e varato con mezzi Fagioli tecnologicamente avanzati, sotto la regia e supervisione della direzione tecnica della Toto Costruzioni Generali.
I mezzi speciali impiegati – carrelli semoventi, sistemi modulari idraulici di sollevamento e chiatta – hanno una capacità pressoché illimitata di sollevamento e movimentazione di manufatti, con peso di diverse migliaia di tonnellate, sfruttano una tecnologia costruttiva avanzata, a totale controllo computerizzato.
L’impalcato viene movimentato, in fasi consecutive, per mezzo di carrelli semoventi provvisti di torre – SPMT – e di un pontone galleggiante, fino al suo posizionamento finale sulle pile in precedenza realizzate dalla Toto Costruzioni Generali.
Analoga operazione verrà eseguita nelle prossime settimane per la movimentazione e il varo della seconda sezione da 149 metri e del peso di circa 2.200 tonnellate, che si trova in attesa dei mezzi speciali nel cantiere Toto sulla riva di Bagnolo San Vito.
A buon punto la fase di montaggio dei due impalcati in acciaio corten, ben visibili nei cantieri Toto Costruzioni Generali sulle due rive opposte del Po dei comuni di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito. Effettuato il sollevamento del primo impalcato del nuovo ponte a quota di varo - un progetto della Provincia di Mantova con il cofinanziamento della Regione Lombardia - propedeutico al varo vero e proprio, per mezzo di speciali torri oleodinamiche fornite dalla Fagioli S.p.A, leader mondiale nell’ingegneria delle grandi movimentazioni. La Toto Costruzioni Generali ha individuato in Fagioli spa il partner industriale per rendere attuabile un progetto esecutivo della stessa TCG che contemplava questo tipo di movimentazioni.
Il primo impalcato della lunghezza di 180 metri e del peso di circa 2.800 tonnellate, sostiene due archi tubolari di 35 metri di altezza, verrà movimentato e varato con mezzi Fagioli tecnologicamente avanzati, sotto la regia e supervisione della direzione tecnica della Toto.
I mezzi speciali impiegati (carrelli semoventi, sistemi modulari idraulici di sollevamento, chiatta), hanno una capacità pressoché illimitata di sollevamento e movimentazione di manufatti con peso di diverse migliaia di tonnellate e sfruttano una tecnologia costruttiva avanzata, a totale controllo computerizzato.
L’impalcato verrà movimentato, in fasi consecutive, per mezzo di carrelli semoventi provvisti di torri (SPMT) e di un pontone galleggiante, fino al suo posizionamento finale sulle pile in precedenza realizzate dalla Toto C.G. Analoga operazione verrà eseguita nelle prossime settimane per la movimentazione e il varo della seconda sezione da 149 metri e del peso di circa 2.200 tonnellate, che si trova in attesa dei mezzi speciali nel cantiere Toto sulla riva di Bagnolo San Vito.
Il progetto del Ponte di San Benedetto rappresenta un lavoro di sostanziale ristrutturazione in corrispondenza dell’attraversamento al fiume Po tra i comuni di Bagnolo San Vito e San Benedetto Po, in provincia di Mantova. La struttura attuale fu interessata da eventi di piena eccezionale negli anni 1994 e 2000 e con il sisma del 2012 ha subito una serie di danni che hanno costretto ad introdurre limitazioni alla circolazione. La provincia di Mantova ha così indetto una procedura di appalto nel 2015 aggiudicata da Toto Costruzioni Generali in Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) con Vezzola Spa.
Per poter operare in piena sicurezza e per la pubblica incolumità, la Provincia di Mantova ha predisposto la chiusura temporanea al traffico della SP ex SS n. 413 “Romana” dal Km 12+480 al Km 14+060, tratto comprensivo del ponte sul fiume Po, nei territori dei Comuni di Bagnolo S. Vito e di S. Benedetto Po, dalle ore 08:00 di venerdì 29 Ottobre 2021 sino alla fine delle operazioni prevista entro la giornata di Sabato 30 Ottobre 2021.
Fonte Mantovauno del 29 ottobre 2021
link https://mantovauno.it/cronaca/ponte-di-san-benedetto-dalle-8-di-domani-chiusura-del-traffico-fino-a-domenica-sera/
Ponte di San Benedetto: dalle 8 di domani chiusura del traffico fino a domenica sera
SAN BENEDETTO PO – Il grande giorno per il varo e la posa del primo arco sul Ponte di San Benedetto, doveva essere oggi, ma come annunciato ieri, a causa dei livelli troppo bassi del fiume Po, i lavori sono stati rimandati di 24 ore.
Slitta di 24 ore l’ordinanza da parte della Provincia, di chiusura del traffico nei territori dei Comuni di Bagnolo S. Vito e di S. Benedetto Po, dalle 8.00 di domani mattina fino alla fine delle operazioni che dovrebbero concludersi entro la giornata di domenica.
Fonte Gazzetta di Mantova del 29 ottobre 2021
link https://video.gazzettadimantova.gelocal.it/locale/a-mantova-arriva-il-ponte-ciclabile-mobile-via-al-montaggio/119964/120415