Al via le operazioni di varo dell’impalcato di 180 metri del nuovo ponte di San Benedetto Po, in provincia di Mantova. Un intervento che prevede il sollevamento, lo spostamento e la collocazione della prima arcata da 2800 tonnellate da parte della ditta Fagioli di Sant’Ilario, leader mondiale nell’ingegneria di grandi movimentazioni. Intanto si è conclusa la fase di montaggio dei due impalcati in acciaio corten, che sono ben visibili nei cantieri Toto Costruzioni Generali sulle due rive opposte del Po dei comuni di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito.

Mercoledì 27 ottobre era stato sollevato l’impalcato di 180 metri del nuovo ponte portandolo a quota di varo. Questa operazione è propedeutica al varo vero e proprio – che avverrà per mezzo di speciali torri oleodinamiche fornite dalla Fagioli S.p.A.

Il primo impalcato della lunghezza di 180 metri e del peso di circa 2.800 tonnellate, che sostiene due archi tubolari di 35 metri di altezza, verrà varato con mezzi Fagioli tecnologicamente avanzati, sotto la regia e supervisione della direzione tecnica della Toto Costruzioni Generali.

I mezzi speciali impiegati – carrelli semoventi, sistemi modulari idraulici di sollevamento e chiatta – hanno una capacità pressoché illimitata di sollevamento e movimentazione di manufatti, con peso di diverse migliaia di tonnellate, sfruttando una tecnologia costruttiva avanzata, a totale controllo computerizzato.

L’impalcato viene movimentato, in fasi consecutive, per mezzo di carrelli semoventi provvisti di torre – SPMT – e di un pontone galleggiante, fino al suo posizionamento finale sulle pile in precedenza realizzate dalla Toto Costruzioni Generali.

Analoga operazione verrà eseguita nelle prossime settimane per la movimentazione e il varo della seconda sezione da 149 metri e del peso di circa 2.200 tonnellate, che si trova in attesa dei mezzi speciali nel cantiere Toto sulla riva di Bagnolo San Vito

Fonte Voce di Mantova del 31 ottobre 2021