Fonte GAZZETTA DI MANTOVA - Mercoledì 05 Agosto 2020
Lettera
San Benedetto Po
Ponti, le differenze tra noi e Genova
Volgono al termine i lavori di ricostruzione del Ponte di Genova, un'opera costata 202 milioni di euro oltre i costi di demolizione e completata in tempi quasi record.Pensate, 1068 metri di ponte autostradale, largo quasi 31 metri ed alto 45 (per dare un'idea ai cittadini di San Benedetto Po, 10 metri in più del campanile di San Floriano).Confrontando il ponte di Genova con il Ponte Po, abbiamo un'incidenza di costo al metro quasi doppia del primo, ma stiamo parlando di un'opera di dimensioni ciclopiche rispetto al ponte proposto dalla Provincia di Mantova, se poi ci mettiamo che il progetto genovese è di Renzo Piano, quindi da conteggiare l'overdesign e, cosa che per noi sembrava scontata, sarà totalmente antisismico.Complimenti alla Provincia del 2016 che con un colpo di genio ha messo in piedi un appalto che la ditta aggiudicatrice Toto si è "mangiata a colazione", con una serie di punti oscuri davvero poco edificanti, tanto da scomodare l'onorevole Zolezzi a darne conto in Parlamento recentemente.E complimenti alla Provincia attuale. Sì perché, sempre tornando a Genova, la cordata vincitrice della ricostruzione pare abbia avanzato maggiori costi per circa il 10%, cosa assolutamente normale in un'opera di certe dimensioni - ma probabilmente qualcuno ha saputo o saprà mediare.A Mantova no, si progetta un ponte per metà, che per ottenere l'antisismicità ha bisogno di un nuovo progetto ed altri 10 milioni di euro e ci si trincera dietro l'apparente inattaccabilità dell'appalto. Ma da tutta questa rigidità, cosa se ne ricava? Un ponte sul Po ancora sulla carta, tutto in acciaio Cor-Ten, bellissimo design certo, ciclabili - ma non ancora realizzabile per i sopraggiunti problemi che tutti sappiamo e noi cittadini possiamo solo constatare l'ennesima opera incompiuta.Il tribunale (dove ora tutto è fermo) si esprimerà dopo ferragosto, poi ci saranno le elezioni provinciali e poi ne parlerà la storia.Quale tecnico o politico della Provincia di Mantova si prenderebbe delle responsabilità finalizzate alla mediazione, pur di far ripartire l'opera, sapendo di essere a scadenza? La domanda cadrà nel vuoto ma nel frattempo i cittadini dell'Oltrepò e non solo, stanno soffrendo una situazione di stallo senza precedenti.Naturalmente si spera in una gestione futura più illuminata della Provincia di Mantova, che sappia cogliere le opportunità da Regione Lombardia che recentemente la consigliera Cappellari e l'assessore Terzi hanno offerto.
Matteo Luppi