
Il COMITATO VOGLIAMO IL PONTE è nato con lo scopo di vedere ultimato il NUOVO PONTE tra SAN BENEDETTO PO e BAGNOLO SAN VITO, principale arteria della viabilità Mantovana. La viabilità ridotta da quasi trent’anni sta già causando innumerevoli danni al territorio e ai cittadini. Un’ulteriore chiusura definitiva troppo prolungata per ultimare il nuovo ponte metterebbe definitivamente in ginocchio il territorio.
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domenica 4 aprile 2021
Ci teniamo a fare una precisazione sull’articolo sotto riportato, veniamo citati, ma non siamo stati interpellati per esprimere il nostro punto di vista.
Non apprezziamo le supposizioni preconcette, ma lasciamo parlare i fatti, la realtà è che i lavori della parte in alveo procedono spediti e stanno rispettando il cronoprogramma, per questo attendiamo i comunicati ufficiali di Provincia di Mantova sulla golena e passerella (bypass) e di Toto Costruzioni per la parte in alveo. Come Comitato abbiamo già richiesto un confronto diretto sia con Provincia che con Toto così da potervi dare informazioni certe sullo stato dell’opera.
Fonte Gazzetta di Mantova del 3 aprile 2021
Sul ponte tornano i timori di una chiusura totale
La Toto accelera, ma la passerella non è pronta. La Provincia: «Novità a breve»
Il sindaco: «Unica soluzione il bypass, non si può mortificare un territorio»
SAN BENEDETTO PO - Sembra un paradosso. Prima la Toto costruzioni continuava a ritardare i lavori di riqualificazione del ponte, scontrandosi per questo con l’appaltatore, la Provincia, che voleva velocizzare le opere, e i cittadini lamentavano l’allungamento dei tempi. Ora che il colosso delle costruzioni ha innestato la quarta e sta velocizzando l’esecuzione dell’appalto da oltre 33 milioni, c’è il timore che arrivi troppo presto a completare l’impalcato e che non sia ancora pronta la passerella che, collegandosi al ponte provvisorio, eviterà la lunga chiusura totale al traffico. In altre parole, se entro l’estate i lavori di costruzione saranno terminati e la passerella non sarà ancora pronta, che si farà? Si fermerà il cantiere in attesa del bypass oppure, come da cronoprogramma, si inizierà a demolire il ponte esistente e il traffico sarà fermato per mesi? «I timori sono forti - spiega il sindaco sanbenedettino Roberto Lasagna -. Al momento per la passerella c’è solo l’incarico di studio dato dalla Provincia, nulla di più. Si dovrà fare il progetto, indire la gara, assegnare i lavori. Siamo preoccupati che i tempi non collimino con quelli della Toto. Pare che fra qualche mese termineranno la costruzione delle arcate metalliche del ponte. Ho chiesto alla Provincia di aggiornarmi sui tempi di costruzione della passarella. Ma mi ha risposto che dopo Pasqua saremo convocati noi sindaci per aggiornamenti e novità. Io mi aspetto che siano relative al bypass, perché è l’unica soluzione. Senza di quello, con tutte le attività che pian piano riapriranno per l’allentamento delle restrizioni della pandemia, noi rimarremmo bloccati per almeno 8 mesi, forse un a no. Sarebbe mortificante per il territorio e vanificherebbe il lavoro fatto sin qui per prepararci alla riapertura». Il mondo produttivo da tempo sollecita ad evitare la chiusura totale al traffico. «Sarebbe una beffa, mentre gli altri riaprono dopo il Covid, avere il ponte chiuso» è il tam tam che circola anche fra i cittadini. Delle preoccupazioni diffuse si sono fatti portavoce Confcommercio Mantova, con il presidente locale Dino Barbi, Confartigianato Imprese, con il presidente Lorenzo Capelli, e il Comitato civico “Vogliamo il ponte”. «La gente è sempre più preoccupata - dice Barbi - vede andare avanti i lavori del ponte velocemente, ma non sa ancora nulla dei tempi necessari per costruire la passerella. Ci aspettiamo che la Provincia chiarisca positivamente questi aspetti». Ed a conferma del nuovo ritmo di esecuzione delle opere da parte della Toto, in questi giorni si sono completate le operazioni di smontaggio delle torri-traliccio che sorreggevano l’arco, ormai costruito dal lato di Bagnolo. L’operazione di montaggio avverrà ora sulla sponda di San Benedetto, dopodiché i due archi saranno pronti per essere spinti in alveo e congiunti provvisoriamente.
Francesco Romani
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