Fonte Gazzetta di Mantova del 19 settembre 2020
Ponte, entro il mese il collegio arbitrale battistrada in Italia
Tempi rapidi per il nuovo istituto varato dal Dl semplificazioni
Dopo l'esito si potrebbe riaprire l'opzione dei lavori golenali
San Benedetto Po - Ad appena pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Semplificazioni convertito in legge, il Collegio consultivo tecnico che nascerà per affrontare il contenzioso sull'appalto del ponte di San Benedetto potrebbe essere fra i primi arbitrati in Italia a partire con il nuovo sistema del "dispute board". Un istituto mutuato per la prima volta nel nostro sistema giuridico da quello internazionale. I tempi fissati per la costituzione obbligatoria del collegio sono rapidi: un mese a partire dal 14 di settembre, data di pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale. Il collegio sarà formato da 5 membri, vista la complessità della procedura, invece dei tre consentiti come minimo. Si tratterà, vista la tipologia dell'opera ed i problemi sorti, di persone esperte tratte dal campo dell'ingegneria e dell'architettura, giuristi ed economisti. Dovranno essere competenti nel campo degli appalti pubblici e delle infrastrutture. Per scelta delle due controparti, la stazione appaltante Provincia e l'esecutore Toto spa, i componenti non saranno individuati congiuntamente, ma ciascuno nominerà la propria coppia di esperti. Saranno questi quattro, poi, ad individuare la quinta figura, cioè il presidente. Se non si raggiungerà una intesa entro il 14 di ottobre, sarà la Regione, entro i 5 giorni successivi, a provvedere ad individuare il nome. Essendo questi i tempi, la Commissione sarà dunque pienamente operativa entro fine ottobre. Che funzioni avrà? Intanto opererà avendo a disposizione tutta la documentazione che sarà fornita dalla stazione appaltante e dall'esecutore. Potrà poi sentire in audizione le parti per consentire l'esposizione in contraddittorio. Alla fine, al massimo 20 giorni dopo aver inviato i quesiti a Provincia e Toto, prenderà una decisione (all'unanimità o anche a maggioranza) che le due parti sono tenute a rispettare, equivalendo, in campo civile, ad un "lodo arbitrale". L'inosservanza delle determinazioni equivarrà ad un "grave inadempimento contrattuale", mentre al contrario l'osservanza cancellerà l'eventuale "danno erariale". Nel frattempo, però, parallelamente proseguirà la vertenza istruita al Tribunale delle imprese di Brescia dalla Toto, che ha citato in giudizio la Provincia per farla dichiarare "inadempiente" agli obblighi assunti con il contratto di appalto. Anche se il Collegio riuscirà a trovare una soluzione ben accolta da entrambe le parti, è possibile che la Toto non rinunci a procedere nella causa avviata. In ogni caso, indicativamente entro i primi mesi del 2021 visto che il cantiere sta ora procedendo, si sarà nelle condizioni di andare verso la chiusura della parte in alveo. Non escludendo in via teorica che, con il nuovo anno, si possa riaprire la possibilità di rendere totalmente antisismico anche il tratto in golena.
Francesco Romani©