venerdì 6 agosto 2021

 Fonte Gazzetta di Mantova del 06 agosto 2021



05.08.2021

Presto vedremo lo spettacolo del varo delle 2 campate sulla posizione provvisoria è quasi tutto pronto

💪 meglio di così









 Fonte Voce di Mantova del 5 agosto 2021

Ponte di San Benedetto, approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica del tratto in golena

SAN BENEDETTO PO Approvazione in linea tecnica del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica per la ristrutturazione antisismica del tratto golenale del ponte di San Benedetto lungo la “S.P. ex S.S. n°413 “Romana“.
Il ponte si estende per una lunghezza di circa 613 m lungo collegando la sponda in sinistra idraulica (lato Bagnolo San Vito) con la sponda in destra idraulica (lato San Benedetto Po).
L’opera realizzata tra la prima e la seconda metà degli anni sessanta, ha manifestato, a partire dalla sua costruzione e negli anni successivi, cedimenti delle fondazioni delle pile in alveo amplificati ulteriormente dal successivo intervento di “rettifica” del piano viario che ha visto l’utilizzo di materiali di riempimento costituiti da inerti e/o cementati. Tali condizioni critiche furono successivamente amplificate dalle scosse del terremoto del maggio 2012. Di qui la necessità improrogabile di procedere con la sostituzione della struttura esistente con un nuovo manufatto in acciaio, come sta tutt’oggi avvenendo (i lavori sono attualmente in corso), per il “tratto in alveo” maggiormente ammalorato, compreso tra la spalla SP1 lato Bagnolo e la pila in alveo P5, in prossimità della sponda golenale lato San Benedetto.
Per il tratto in golena, compreso tra la pila in alveo P6 in prossimità della sponda golenale lato San Benedetto e la spalla SP2, sempre lato San Benedetto, non si rilevano particolari criticità dal punto di vista fondazionale; tuttavia la parte in elevazione (pile e impalcato) non risulta essere esente da un grave ammaloramento materico, sia a livello di calcestruzzo che di acciaio. Per questo vi è la necessità di importanti interventi di manutenzione per arrestare non solo i fenomeni di decadimento materico, ma anche di rinforzare la struttura nelle parti più critiche, sostanzialmente identificabili nelle selle “Gerber” tra le travi tampone e le estremità delle mensole, e di aumentare la precompressione di queste ultime con l’integrazione di cavi post-tesi affinché tale porzione di manufatto possa essere in grado di resistere alle maggiori sollecitazioni, secondo quanto previsto dalla nuova Normativa Tecnica sulle Costruzioni.
La Provincia, quindi, ha optato per la ristrutturazione antisismica del “tratto golenale” del ponte invece del solo risanamento conservativo con miglioramento strutturale, in modo tale da garantire non solo continuità ed omogeneità col “tratto in alveo”, attualmente in fase di realizzazione, ma anche di migliorare la sicurezza per gli utenti della strada e la durabilità dell’opera nel corso degli anni.
Il costo finale sarà di 14.250.00o euro così finanziati:
– 900.000 euro da Regione Lombardia D.lgs.112/98
– 1.310.593 euro finanziamento provinciale depauperato delle somme già spese
– 5.251.000 euro contributo Struttura commissariale terremoto 2012
– 3.142.308 euro MIT Decreto ponti annualità 2021
– 2.196.999 risparmi da contratto ponte in alveo
– 1.449.098 MIT Decreto ponti annualità 2022

link https://vocedimantova.it/provincia/ponte-di-san-benedetto-approvato-il-progetto-di-fattibilita-tecnica-ed-economica-del-tratto-in-golena/?fbclid=IwAR2DR6LIUMO6wVJ5D5pwwi2Uu7Bh7WZEVgcnwBlcR0II-HsycPhf1o1pJvs

 TeleMantova puntata del 05.08.2021



Fonte Mantovauno,it del 5 agosto 2021

link https://mantovauno.it/cronaca/ponte-di-san-benedetto-approvato-il-progetto-di-fattibilita-tecnica-ed-economica-del-tratto-in-golena/?fbclid=IwAR2uVmS-nlAOrdAPeV25LizBYMn7IPOKOspsxe8OatQMbx4P-UFDH4he7oY

Ponte di San Benedetto, approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica del tratto in golena

SAN BENEDETTO – Approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica del tratto in golena del Ponte di San Benedetto. Il manufatto si estende per una lunghezza di circa 613 m lungo collegando la sponda in sinistra idraulica (lato Bagnolo San Vito) con la sponda in destra idraulica (lato San Benedetto Po).
L’opera realizzata tra la prima e la seconda metà degli anni sessanta, ha manifestato, a partire dalla sua costruzione e negli anni successivi, cedimenti delle fondazioni delle pile in alveo amplificati ulteriormente dal successivo intervento di “rettifica” del piano viario che ha visto l’utilizzo di materiali di riempimento costituiti da inerti e/o cementati. Tali condizioni critiche furono successivamente amplificate dalle scosse del terremoto del maggio 2012. Di qui la necessità improrogabile di procedere con la sostituzione della struttura esistente con un nuovo manufatto in acciaio, come sta tutt’oggi avvenendo (i lavori sono attualmente in corso), per il “tratto in alveo” maggiormente ammalorato, compreso tra la spalla SP1 lato Bagnolo e la pila in alveo P5, in prossimità della sponda golenale lato San Benedetto.
Per il tratto in golena, compreso tra la pila in alveo P6 in prossimità della sponda golenale lato San Benedetto e la spalla SP2, sempre lato San Benedetto, non si rilevano particolari criticità dal punto di vista fondazionale; tuttavia la parte in elevazione (pile e impalcato) non risulta essere esente da un grave ammaloramento materico, sia a livello di calcestruzzo che di acciaio. Per questo vi è la necessità di importanti interventi di manutenzione per arrestare non solo i fenomeni di decadimento materico, ma anche di rinforzare la struttura nelle parti più critiche, sostanzialmente identificabili nelle selle “Gerber” tra le travi tampone e le estremità delle mensole, e di aumentare la precompressione di queste ultime con l’integrazione di cavi post-tesi affinché tale porzione di manufatto possa essere in grado di resistere alle maggiori sollecitazioni, secondo quanto previsto dalla nuova Normativa Tecnica sulle Costruzioni.
La Provincia, quindi, ha optato per la ristrutturazione antisismica del “tratto golenale” del ponte invece del solo risanamento conservativo con miglioramento strutturale, in modo tale da garantire non solo continuità ed omogeneità col “tratto in alveo”, attualmente in fase di realizzazione, ma anche di migliorare la sicurezza per gli utenti della strada e la durabilità dell’opera nel corso degli anni.
Il costo finale sarà di 14.250.000 euro così finanziati:
– 900.000 euro da Regione Lombardia D.lgs.112/98
– 1.310.593 euro finanziamento provinciale depauperato delle somme già spese
– 5.251.000 euro contributo Struttura commissariale terremoto 2012
– 3.142.308 euro MIT Decreto ponti annualità 2021
– 2.196.999 risparmi da contratto ponte in alveo
– 1.449.098 MIT Decreto ponti annualità 2022

Provincia di Mantova 05.08.2021 16:22

http://www.provincia.mantova.it/cs_context.jsp?ID_LINK=41&area=37&id_context=20720&COL0003=1&COL0003=2

Ponte di San Benedetto, approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica del tratto in golena
Approvazione in linea tecnica del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica per la ristrutturazione antisismica del tratto golenale del ponte di San Benedetto lungo la "S.P. ex S.S. n°413 "Romana".
Il ponte si estende per una lunghezza di circa 613 m lungo collegando la sponda in sinistra idraulica (lato Bagnolo San Vito) con la sponda in destra idraulica (lato San Benedetto Po).
L'opera realizzata tra la prima e la seconda metà degli anni sessanta, ha manifestato, a partire dalla sua costruzione e negli anni successivi, cedimenti delle fondazioni delle pile in alveo amplificati ulteriormente dal successivo intervento di "rettifica" del piano viario che ha visto l'utilizzo di materiali di riempimento costituiti da inerti e/o cementati. Tali condizioni critiche furono successivamente amplificate dalle scosse del terremoto del maggio 2012. Di qui la necessità improrogabile di procedere con la sostituzione della struttura esistente con un nuovo manufatto in acciaio, come sta tutt'oggi avvenendo (i lavori sono attualmente in corso), per il "tratto in alveo" maggiormente ammalorato, compreso tra la spalla SP1 lato Bagnolo e la pila in alveo P5, in prossimità della sponda golenale lato San Benedetto.
Per il tratto in golena, compreso tra la pila in alveo P6 in prossimità della sponda golenale lato San Benedetto e la spalla SP2, sempre lato San Benedetto, non si rilevano particolari criticità dal punto di vista fondazionale; tuttavia la parte in elevazione (pile e impalcato) non risulta essere esente da un grave ammaloramento materico, sia a livello di calcestruzzo che di acciaio. Per questo vi è la necessità di importanti interventi di manutenzione per arrestare non solo i fenomeni di decadimento materico, ma anche di rinforzare la struttura nelle parti più critiche, sostanzialmente identificabili nelle selle "Gerber" tra le travi tampone e le estremità delle mensole, e di aumentare la precompressione di queste ultime con l'integrazione di cavi post-tesi affinché tale porzione di manufatto possa essere in grado di resistere alle maggiori sollecitazioni, secondo quanto previsto dalla nuova Normativa Tecnica sulle Costruzioni.
La Provincia, quindi, ha optato per la ristrutturazione antisismica del "tratto golenale" del ponte invece del solo risanamento conservativo con miglioramento strutturale, in modo tale da garantire non solo continuità ed omogeneità col "tratto in alveo", attualmente in fase di realizzazione, ma anche di migliorare la sicurezza per gli utenti della strada e la durabilità dell'opera nel corso degli anni.
Il costo finale sarà di 14.250.00o euro così finanziati:
- 900.000 euro da Regione Lombardia D.lgs.112/98
- 1.310.593 euro finanziamento provinciale depauperato delle somme già spese
- 5.251.000 euro contributo Struttura commissariale terremoto 2012
- 3.142.308 euro MIT Decreto ponti annualità 2021
- 2.196.999 risparmi da contratto ponte in alveo
- 1.449.098 MIT Decreto ponti annualità 2022

domenica 1 agosto 2021

Fonte Mantovauno.it del 29 luglio 2021

Variano i costi per il tratto in golena del Ponte di San Benedetto

SAN BENEDETTO PO – Nella seduta odierna del Consiglio Provinciale c’è stato l’ok unanime per la quarta variazione del Documento Unico di programmazione 2021/2023. Per quanto riguarda il triennale delle opere pubbliche, per il 2021, le principali novità riguardano:

  • l’aumento dell’importo e delle fonti di finanziamento per l’intervento di ristrutturazione antisismica del tratto golenale del ponte sul Po a San Benedetto lungo la ex statale 413 Romana che da 12.838.069 euro passa a 14.250.000 euro per modifiche al quadro economico derivanti dal progetto. L’opera quindi sarà finanziato per 900 mila euro da Regione Lombardia, per 310.593 con risorse proprie della Provincia (fondi A22), per 1 milione di euro con avanzo 2019 dell’ente di via Principe Amedeo, per 5.251.000 euro con fondi della struttura commissariale per il terremoto, per 3.142.308 con fondi del Decreto Ponti del Mit per l’anno 2021, per 2.196.999 mediante risparmio sui fondi regionali per intervento sul ponte in alveo e per 1.449.098 con parte dei fondi del decreto ponti del Mit per il 2022.
  • la riduzione da 700 mila a 415 mila euro dello stanziamento per la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale su vari tratti della rete stradale provinciale (la copertura è interamente garantita da risorse proprie della Provincia).Per il 2022, cambiano le fonti di finanziamento per la ristrutturazione del ponte sull’Oglio lungo la provinciale 78 a Marcaria: l’opera del costo complessivo di 1.564.000 euro sarà finanziata per 782 euro con risorse di cui alla L.R 24/2019 Decreto ponti e 782 mila euro con fondi del Decreto ponti del Mit per l’anno 2023 (quest’ultima quota sostituisce le risorse proprie dell’ente derivanti da avanzo e alienazioni. Novità nelle fonti di finanziamento anche per la ristrutturazione del ponte sul canale Fissero – Tartaro lungo la sp 33 a Roncoferraro del costo di 686 mila euro: l’intervento sarà coperto con 343 mila euro con risorse di cui alla L.R. 24/2019 Decreto Ponti e per 343 mila con Decreto Ponti MIT per il 2023 (quest’ultima quota sostituisce le risorse proprie dell’ente derivanti da avanzo).Entra nel Programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2021 – 2022 il servizio di ritiro e smaltimento carcasse di nutrie del costo di 170 mila euro finanziato con fondi regionali. Nel piano triennale del fabbisogno di personale viene prevista l’assunzione di 2 figure a tempo determinato per la revisione delle AIA zootecniche.
  • Tra i nuovi inserimenti invece la ristrutturazione del ponte sul fiume Mincio lungo la Sp 33 a Governolo del costo di 1.100.000 euro (finanziato interamente con fondi del Decreto Ponti MIT per il 2023). Altra novità la ristrutturazione del ponte lungo la Sp. 28 sul canale Diversivo in località Virgiliana a Mantova: il costo sarà coperto per 917.308 euro con fondi del decreto Ponti del MIT per il 2023 e per 71.945 euro con fondi propri di bilancio della Provincia.
  • Nel 2023 modifica delle fonti di finanziamento per il secondo lotto della variante di Marmirolo (tratto dal Gombetto a Bosco Fontana) del costo di 4 milioni di euro che sarà finanziata per 2.857.000 euro mediante candidatura a contributo di Regione Lombardia in riduzione rispetto a quanto previsto con la terza variazione del Dup 2021/2023 e con 1.143.000 euro frutto di alienazioni da parte della Provincia in aumento rispetto a quanto previsto sempre dalla terza variazione del Dup.
link https://mantovauno.it/cronaca/variano-i-costi-per-il-tratto-in-golena-del-ponte-di-san-benedetto/?fbclid=IwAR1r1a9SCFiriTJSDPgNdlpbji_6u2HDzb1RTRunMvOOrDNcIzyhBgM6cw4

 Fonte Voce di Mantova del 30 luglio 2021




 Fonte Gazzetta di Mantova del 30 luglio 2021

29.07.2021 17:54

Ponte di San Benedetto, variano i costi per il tratto in golena
Quarta variazione al Dup
Ok all'unanimità oggi nella seduta di oggi del parlamentino di via Principe Amedeo alla quarta variazione del Documento Unico di programmazione 2021/2023.
Per quanto riguarda il triennale delle opere pubbliche, per il 2021, le principali novità riguardano:
- l'aumento dell'importo e delle fonti di finanziamento per l'intervento di ristrutturazione antisismica del tratto golenale del ponte sul Po a San Benedetto lungo la ex statale 413 Romana che da 12.838.069 euro passa a 14.250.000 euro per modifiche al quadro economico derivanti dal progetto. L'opera quindi sarà finanziato per 900 mila euro da Regione Lombardia, per 310.593 con risorse proprie della Provincia (fondi A22), per 1 milione di euro con avanzo 2019 dell'ente di via Principe Amedeo, per 5.251.000 euro con fondi della struttura commissariale per il terremoto, per 3.142.308 con fondi del Decreto Ponti del Mit per l'anno 2021, per 2.196.999 mediante risparmio sui fondi regionali per intervento sul ponte in alveo e per 1.449.098 con parte dei fondi del decreto ponti del Mit per il 2022.
- la riduzione da 700 mila a 415 mila euro dello stanziamento per la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale su vari tratti della rete stradale provinciale (la copertura è interamente garantita da risorse proprie della Provincia).
Per il 2022, cambiano le fonti di finanziamento per la ristrutturazione del ponte sull'Oglio lungo la provinciale 78 a Marcaria: l'opera del costo complessivo di 1.564.000 euro sarà finanziata per 782 euro con risorse di cui alla L.R 24/2019 Decreto ponti e 782 mila euro con fondi del Decreto ponti del Mit per l'anno 2023 (quest'ultima quota sostituisce le risorse proprie dell'ente derivanti da avanzo e alienazioni.
Nel 2023 modifica delle fonti di finanziamento per il secondo lotto della variante di Marmirolo (tratto dal Gombetto a Bosco Fontana) del costo di 4 milioni di euro che sarà finanziata per 2.857.000 euro mediante candidatura a contributo di Regione Lombardia in riduzione rispetto a quanto previsto con la terza variazione del Dup 2021/2023 e con 1.143.000 euro frutto di alienazioni da parte della Provincia in aumento rispetto a quanto previsto sempre dalla terza variazione del Dup.
Novità nelle fonti di finanziamento anche per la ristrutturazione del ponte sul canale Fissero - Tartaro lungo la sp 33 a Roncoferraro del costo di 686 mila euro: l'intervento sarà coperto con 343 mila euro con risorse di cui alla L.R. 24/2019 Decreto Ponti e per 343 mila con Decreto Ponti MIT per il 2023 (quest'ultima quota sostituisce le risorse proprie dell'ente derivanti da avanzo).
Tra i nuovi inserimenti invece la ristrutturazione del ponte sul fiume Mincio lungo la Sp 33 a Governolo del costo di 1.100.000 euro (finanziato interamente con fondi del Decreto Ponti MIT per il 2023). Altra novità la ristrutturazione del ponte lungo la Sp. 28 sul canale Diversivo in località Virgiliana a Mantova: il costo sarà coperto per 917.308 euro con fondi del decreto Ponti del MIT per il 2023 e per 71.945 euro con fondi propri di bilancio della Provincia.
Entra nel Programma biennale degli acquisti di beni e servizi 2021 - 2022 il servizio di ritiro e smaltimento carcasse di nutrie del costo di 170 mila euro finanziato con fondi regionali. Nel piano triennale del fabbisogno di personale viene prevista l'assunzione di 2 figure a tempo determinato per la revisione delle AIA zootecniche.

link http://www.provincia.mantova.it/cs_context.jsp?ID_LINK=41&area=37&id_context=20701&COL0003=1&COL0003=2

 25 luglio 2021

Ponte nuovo arcata di San Benedetto Po conclusa adesso si attente solo l’arrivo dei mezzi speciali, via fiume, per il varo in posizione provvisoria delle due arcate concluse e questo dovrebbe avvenire entro settembre 2021 poi in primavera si dovrebbero avviare i lavori della parte in golena. Comunque nonostante i ritardi bisogna fare i complimenti agli addetti ai lavori questa è un opera unica e impressionante



 Fonte Gazzetta di Mantova del 22 luglio 2021

Per il varo del ponte sul fiume occhi puntati sul livello del Po
Dalla prossima settimana prime operazioni, si punta alla seconda metà di agosto
Il trasferimento con una chiatta da 91 metri e super carrelli da 284 assi motrici
SAN BENEDETTO PO - Riqualificazione del ponte di San Benedetto. Gli occhi sono puntati sul livello del Po ora che i due grandi archi metallici del nuovo manufatto sono pressoché ultimati grazie anche al subappalto per le saldature dalla Toto alla Simi. Solo con una quota adeguata di acqua, infatti, si potrà procedere a posizionare l’enorme chiatta che sosterrà i conci metallici e si potrà posizionare il costruendo ponte sul pilone già costruito in alveo. Un passaggio che si prevede di eseguire nella seconda metà di agosto e che consentirà di passare alla terza fase, la costruzione della parte in golena. Il meteo, al momento, sta remando contro. Il livello del fiume è circa il 20% in meno della media storica del periodo. E le piogge, come conferma Aipo (L’Agenzia interregionale per il Po), sinora hanno sanato la siccità solo nelle zone del Piemonte mentre man mano che si scende verso valle, la situazione permane di forte crisi idrica. All’appello mancano gli emissari emiliani, ormai ridotti a rigagnoli. Nonostante questo, la Fagioli, fra i leader mondiali dei trasporti eccezionali, sta predisponendo il necessario. Dalla prossima settimana, sulla sponda di San Benedetto si inizierà a posizionare le prime attrezzature. L’arco sambenedettino, più grande, pesa 2.800 tonnellate, quello di Bagnolo 2.200. Il trasferimento in alveo sarà garantito da un “pontone”, una chiatta da 91 metri di lunghezza, 27 di larghezza e 6,10 d’altezza che oggi è in Adriatico e che sarà trasferita, livello del Po permettendo, prima con rimorchiatori e poi con due spingitori fluviali. Attualmente l’arco di San Benedetto è posizionato a 1,8 metri da terra. Sotto saranno posti 8 sollevatori idraulici che a step di mezzo metro, solleveranno il tutto a circa 7 metri d’altezza. Questo per stare più alti del pilone sul lato sambenedettino. Il pontone sarà posto trasversalmente rispetto alla corrente. Il trasferimento dell’immenso arco, 35 metri d’altezza, e che sarà portato alla quota del ponte esistente, sarà eseguito con carrelli semoventi e telecomandanti, composti da 284 assi da 4 ruote ciascuna. Sul pontone saranno posizionate torri per mantenere l’altezza e altri carrelli per lo spostamento. Una volta che il ponte poggerà sui piloni già costruiti, il pontone si sposterà sul lato di Bagnolo dove sarà posto invece longitudinalmente alla corrente. Qui l’ostacolo è costituito dall’argine che sarà superato alzando sempre il ponte di sei, sette metri, per depositarlo poi sull’appoggio in alveo e sulla riva. Una operazione ingegneristica eccezionale, che sarà svolta nell’arco di una sola giornata.
Francesco Romani_