25 novembre 2019
Oggi il ponte di San Benedetto è stato chiuso al traffico in via precauzionale, ho fatto un giro e per adesso la situazione è sotto controllo la piena dovrebbe passare domani e probabilmente senza creare grossi problemi, però hanno fatto bene a chiudere, magari è un eccesso di zelo ma la sicurezza prima di tutto penso che tutti siamo d’accordo su questo. La riapertura è prevista tra 72 ore a piena passata.
Bravi a tutti quelli che si stanno impegnando per mantenere in sicurezza la viabilità compresi i dipendenti della Provincia 👏👏 sempre presenti.
Gli operai del cantiere impegnato per il nuovo ponte anche oggi al lavoro a pieno ritmo come se nulla fosse 👏👏 bravi !!

Il COMITATO VOGLIAMO IL PONTE è nato con lo scopo di vedere ultimato il NUOVO PONTE tra SAN BENEDETTO PO e BAGNOLO SAN VITO, principale arteria della viabilità Mantovana. La viabilità ridotta da quasi trent’anni sta già causando innumerevoli danni al territorio e ai cittadini. Un’ulteriore chiusura definitiva troppo prolungata per ultimare il nuovo ponte metterebbe definitivamente in ginocchio il territorio.
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sabato 7 dicembre 2019
25 novembre Gazzetta di Mantova
Arriva la piena del Po: ponte di San Benedetto chiuso dalle 13
Ordinanza della Provincia: stop temporaneo per motivi di sicurezza stradale
MANTOVA. Chiusura temporanea per il ponte di San Benedetto a partire dalle 13 di oggi in attesa della piena. L'ordinanza è stata emessa dalla Provincia: "E' attualmente in corso un evento di piena del fiume Po ad elevata criticità che dovrebbe abbondantemente superare nel territorio mantovano la soglia 3 di allerta". Di qui la decisione per motivi di sicurezza stradale: chiusura al traffico dalle ore 13 di oggi lunedì 25 novembre 2019 il ponte di San Benedetto per l'ondata di piena del Po che è in corso. La circolazione sul ponte lungo la SP ex SS 413 "Romana" tra i Comuni di Bagnolo San Vito e di San Benedetto Po sarà vietata sino a quando non vi saranno le condizioni necessarie per garantire la sicurezza del transito veicolare.
25 novembre Oltrepomantovanonews.it
Piena del Po, chiuso il ponte di San Benedetto
SAN BENEDETTO PO – Chiude il ponte di San Benedetto: dalle 13 di oggi stop alla circolazione per tutti i veicoli a causa dell’ondata di piena del Po che si sta registrando proprio in queste ore. “La circolazione sul manufatto lungo la SP ex SS 413 “Romana” tra i Comuni di Bagnolo S. Vito e di S. Benedetto Po sarà vietata sino a quando non vi saranno le condizioni necessarie per garantire la sicurezza del transito veicolare”, si legge nell’ordinanza di chiusura emessa questa mattina dalla Provincia.
«Un provvedimento momentaneo, che avrà una durata di 24, massimo 48 ore, in attesa del colmo della piena previsto per domani – commenta il dirigente dell’Area Lavori Pubblici della Provincia, Giovanni Urbani; – in seguito alle indispensabili verifiche sui sensori, non appena tornerà tutto nella norma, riapriremo il ponte».
Al momento il livello del Po è di 5 metri sopra lo zero idrometrico, «ma domani raggiungerà i 6 metri» prosegue Urbani che, rivolgendosi ai fautori del by-pass del ponte, aggiunge sibillino: «Questa piena smentisce la teoria fantasiosa di qualcuno secondo la quale le golene non si allagano mai».
Dalla Gazzetta di Mantova del 22 novembre 2019
Morselli: «Non rischiamo sulla pelle degli utenti»
Progetto del tratto golenale il 16 dicembre. Grana per l'A22
Ponte, per i rimborsi caccia a 200mila euro
Sul bypass nuovo no
SAN BENEDETTO PO. La Provincia ribadisce il suo "no" al bypass, la strada golenale che permetterebbe di tenere aperto l'attraversamento del Po durante i lavori di demolizione e ricostruzione di parte dell'esistente. Ma al contempo punta ad una decisa rimodulazione dei fondi per aiutare le attività economiche e le famiglie che nei tre mesi di chiusura totale avranno danni e disagi. Dai 50mila euro iniziali si potrebbe passare a 200mila. Le novità sono state illustrate ieri a sindaci e consiglieri regionali dallo stesso presidente provinciale che ha anche annunciato il deposito del progetto esecutivo per il tratto golenale entro il 16 dicembre.«Ho voluto informare sullo stato dei lavori - spiega Beniamino Morselli - Partendo dalle ipotesi di compensazione, cioè gli aiuti che saranno dati per danni e disagi causati dalla chiusura totale del traffico, che sarà di tre mesi. La Camera di commercio ha dato la disponibilità di 50mila euro per l'anno in corso e d è disposta, dopo verifica, a dare analoga cifra per il prossimo anno. Altri 100mila euro li abbiamo chiesti alla Regione. Visto che la stessa cifra è stata data per la chiusura del ponte di Casalmaggiore». Se tutto andrà per il verso giusto, insomma, i fondi quadruplicheranno da 50 a 200mila euro. Ma c'è il problema dell'A22. «Il rimborso del pedaggio Pegognaga Mantova sud e viceversa ha un costo di diverse centinaia di migliaia di euro. Ma il problema è che l'autostrada non distingue fra furgoni e camion, tutti in classe B. Invece noi vogliamo rimborsare a auto e furgoni, che oggi passano sul ponte, ma non i Tir, che già oggi non percorrono il ponte». Poiché le risorse sono limitate, si delimiterà il perimetro delle assegnazioni. La Camera di commercio stabilirà i criteri per i bandi per le attività economiche mentre ieri è nato un gruppo di lavoro fra sindaci e Provincia per valutare rimborsi anche alle famiglie.Sul bypass la Provincia è stata di nuovo irremovibile. «Qui siamo di fronte da un lato a disagi, dei quali siamo pienamente consapevoli, dall'altro rischi idraulici, statici, di incidenti - prosegue il presidente -. Non possiamo far finta di niente e rischiare sulla pelle degli utenti». Il problema è che ben pochi credono che il cantiere si chiuderà in soli tre mesi e il rischio che la chiusura totale si prolunghi è consistente. «Ribadisco che faremo di tutto per minimizzare i disagi. Si chiuderà al traffico solo a nuovo ponte già in alveo e a travi d'acciaio per la sostituzione di quelle in golena già in cantiere». Nel caso la Toto, che oggi sta eseguendo l'appalto principale del ponte in alveo, accetti anche di rifare il ponte golenale, si avrà un semplice incarico. Se non accetterà, il rischio sarà di penali, superando il termine del 23 dicembre.
Francesco Romani
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