IL COMITATO

29 febbraio 2024 COMUNICATO STAMPA
Alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini è stato aperto il bypass del Ponte di San Benedetto Po che mette in sicurezza la viabilità e ci permette di evitarne la chiusura totale al traffico. Questo non è un successo, ma almeno un passo che come detto prima impedisce la chiusura totale al traffico almeno per il momento. Abbiamo incontrato il Ministro a cui abbiamo consegnato la lettera che segue unitamente alla documentazione raccolta in questi anni: "Siamo consapevoli che l’apertura del bypass è necessaria per la messa in sicurezza della viabilità, ma ci perdoni se non possiamo essere contenti che si sia arrivati a questa soluzione, perché se fossero state prese le giuste decisioni al tempo (2019), oggi avremmo potuto avere il ponte ultimato anche con un notevole risparmio economico. E ci preme ricordare che questa soluzione non esclude comunque chiusure totali prolungate al traffico visto il tempo che ci separa dalla definitiva data di fine lavori. Con questa lettera siamo a chiedere il suo intervento per far sì che l’ultimazione del ponte si avvicini e, soprattutto, perché venga trovata una soluzione tecnica che scongiuri la chiusura totale al traffico durante i lavori per la golena stimata in almeno 6 mesi (visto che ad oggi non sono mai state rispettate le varie scadenze per ogni lavoro eseguito e i vari ritardi ad ammontano a oltre 50 mesi, senza calcolare l’aspetto economico/sociale devastante per un territorio in agonia). Riteniamo necessario si lavori per: - inviare quanto prima gli inviti per il bando di gara; - snellire le procedure, una volta aggiudicato il bando, per ridurre al minimo i tempi di verifica e della conferenza dei servizi, così che i lavori possano già partire nell’arco del 2025; - riportare i tempi di chiusura totale ai promessi circa 30 giorni che lo studio della passerella nel febbraio 2021 avrebbe permesso, nel momento della chiusura saremo isolati e tutti i ritardi ad oggi accumulati ci fa essere scettici sui cronoprogrammi che di volta in volta vengono presentati Certi della sua attenzione, porgiamo cordiali saluti." Il Ministro ha concordato con noi che questo è solo un passo, ma il cammino è ancora tanto e bisogna accorciare i tempi burocratici e lavorare per evitare la chiusura di 6 mesi per ridurla al minimo. Parole del Ministro "Un passo in avanti importante - sono state le parole di Salvini -. Un anno fa, dopo anni di polemiche, ci eravamo impegnati entro 12 mesi ad aprire il bypass e grazie al lavoro straordinario di tanti, ci siamo riusciti. Quindi grazie a tutti. Non è il punto di arrivo: è un punto di passaggio importante perché abbiamo dovuto approvare un emendamento di legge e trovare 10 milioni di euro in più per i lavori, però stiamo mantenendo gli impegni. Come Ministero, siamo e saremo a disposizione per accelerare il più possibile i tempi dei bandi e dei lavori per ridurre al minimo i disagi per i cittadini e riaprire il ponte a tutti gli automezzi»."

28 febbraio 2024

Come abbiamo ripetuto in questi giorni usare la parola "inaugurazione" per la giornata di domani 29 febbraio 2024 è inappropriata, perchè il traffico delle sole auto verrà deviato sul ponte nuovo in posizione provvisoria. Forse la fine lavori ci sarà in primavera 2027 Qui un riepilogo breve riepilogo della storia di questi anni. #hobisognodelponte FINITO!







Diretta Facebook del 23 febbraio 2024








17 febbraio 2024
Vi ricordiamo che dal 26 febbraio ore 9.30 al 29 febbraio ore 15 circa il ponte di San Benedetto Po sarà chiuso per gli ultimi lavori del bypass. Questo video serve un po' a spiegare come sarà la nuova viabilità. È retorica dire che in queste giornate di nebbia la visibilità è poca e quel tratto diventa più pericoloso. Le strettoie restano, mezzi pesanti e bus continueranno al momento a non poter passare. Il ponte nuovo non viene spostato rimarrà così in posizione provvisoria fino a ultimazione anche della golena.



Questo video speriamo possa fare un po’ di chiarezza sull’argomento bypass e ponte: 1) Teniamo a precisare che la soluzione del bypass non modifica in alcun modo i limiti al traffico sul ponte, ovvero rimarranno le strettoie tali e quali e continuerà ad essere inibito al traffico pesante. Una volta passate le strettoie si percorrerà un pezzo del tratto golenale per deviare sul nuovo ponte. Questa soluzione, visto il ritardo di ultimazione dei lavori, si è resa necessaria per evitare il passaggio sul ponte ormai gravemente ammalorato e mettere in sicurezza il passaggio.
2) Dato che rimarranno le strettoie, nutriamo forti dubbi che sia fattibile la proposta avanzata di far transitare i bus scolastici e turistici, senza spendere ulteriori soldi per la modifica del passaggio. 3) Durante la visita del Ministro Salvini nel gennaio dello scorso anno la Provincia assicurava l’apertura del bypass a fine estate 2023 come in tutti gli altri casi anche questa volta le tempistiche sono state disattese ed è passato un ulteriore anno. 4) Diventa quindi difficile credere e fidarsi che siano reali i 6 mesi di chiusura totale al traffico della viabilità attualmente preventivati nell’ultima fase di realizzazione della golena. Oggi sembra un salto nel buio, visto che nessun cronoprogramma presentato è stato rispettato. 5) La chiusura totale sarà il definitivo isolamento e la morte totale del territorio. 6) Crediamo necessario e chiediamo, visto la delicatezza dell’argomento che impatta anche sulla sicurezza, il coinvolgimento del prefetto. 7) Con questa scelta siamo tornati indietro di 5 anni a luglio 2019, con la differenza che se all’epoca fossero iniziati i lavori per la golena, forse oggi avremmo avuto il ponte finito con un notevole risparmio di costi. 8) Esisteva un progetto datato febbraio 2021 che avrebbe permesso la circolazione durante la realizzazione degli ultimi lavori per la golena, questa soluzione consisteva nella costruzione di tutto il nuovo ponte a fianco al vecchio e, così facendo, avrebbe limitato a circa 30 giorni per le operazioni di traslazione la chiusura totale della viabilità, ci chiediamo come mai è stato accantonato questo progetto? 9) il 29 febbraio per noi non ci sarà nulla da festeggiare, perché avremo una situazione provvisoria di viabilità con nessuna certezza sulla data di fine lavori visto che la gara d’appalto è ancora ben lontana dall’essere avviata. Auspichiamo invece in un incontro costruttivo in cui discutere su come accorciare i tempi burocratici e cercare di trovare una soluzione per ridurre al massimo i 6 mesi di chiusura totale. Ci auguriamo che se interverrà il Ministro Salvini voglia incontrarci per ascoltare le nostre paure e osservazioni. 10) I danni al territorio, imprese e cittadini sono ormai incalcolabili e purtroppo continuano solo ad aumentare ormai si parla di almeno 450 milioni di Euro senza considerare i danni occulti.



20 dicembre 2023
Questa mattina si è svolto l’incontro periodico per l’aggiornamento sui lavori del bypass e sul progetto golena, non era presente il Ministro Salvini occupato in parlamento, ma erano presenti il Senatore Paganella e l’Onorevole Dara Il Bypass verrà aperto il 29 febbraio 2024 e permetterà il transito, sempre solo ai veicoli leggeri, nella posizione provvisoria della parte in alveo. Per il progetto della indispensabile per finire l’opera della golena, si presume di pubblicare il bando a fine 2024, l’anno 2025 servirà per la stipula del contratto e conferenza dei servizi. Inizio lavori 2026 fine lavori primavera 2027. Al momento si parla ancora di circa 6 mesi di totale chiusura al traffico. Ci siamo permessi di portare all’attenzione dei presenti la brochure allegata che evidenzia cosa comporta per territorio e cittadini questa chiusura. Abbiamo chiesto che si consideri di mettere a bando una soluzione che riduca al minimo i tempi di chiusura e che col Prefetto vengano studiate tutte le criticità che la chiusura comporta. Abbiamo evidenziato che l’unico sollievo ai cittadini potrà essere la limitazione di questi tempi e che se verranno pensati dei ristori, questi dovranno interessare tutto il tratto autostradale mantovano (Pegognaga/Mantova Nord) una soluzione potrebbe essere l’Urban Pass che stanno già utilizzando in Trentino. Ma l’attenzione deve essere focalizzare su ridurre i tempi e non su dei ristori che non potranno mai soddisfare tutti. Il prossimo incontro si terrà tra febbraio e marzo.
























L'inizio della conferenza di mercoledì 22 giugno 2022
Tra le altre cose ci chiediamo
Se inizieremo a passare sul nuovo ponte, presumiamo che le deviazioni siano le stesse che si volevano realizzare nel progetto originale (pianta sotto), ci chiediamo… e poi… quando inizieranno i lavori per la golena cosa accadrà? Come si pensa di eseguire i lavori e quindi per quanto tempo verrà chiusa totalmente al traffico la viabilità? Nel 2019 con questo “progetto” si parlava di almeno 6 mesi… e ora?
Perché queste deviazioni non sono la stessa soluzione tecnica prevista con progetto del febbraio 2021.
Nel progetto originario si parlava che sul ponte in posizione provvisoria si passasse per 18 giorni, ora se si andrà a gara si parla di utilizzarlo per 4/5 anni sempre se va bene, ma questa soluzione tecnica lo può “sopportare”, perché Toto afferma che al massimo si può parlare di 18 mesi.
Le ultime prove di carico hanno dato esito positivo, ma per quanto tempo potrà reggere il vecchio ponte, la paura che venga chiuso dalla sera alla mattina è tanta









19 giugno 2022

Lettera aperta

VOGLIAMO CHIARIMENTI

Vista l’ennesimo cambio di scenario, che, come al solito, apprendiamo solo dagli organi di stampa, con la presente siamo a chiedere nuovamente un incontro con tutte le parti in cui ci vengano chiariti i seguenti punti:

-          motivazioni della necessità del cambio di strategia per il contratto della parte in golena;

-          tempi della gara d’appalto e dell’inizio del nuovo cantiere;

-          come si svilupperà la nuova viabilità;

-          tempi di chiusura totale del tratto stradale per i lavori di golena e traslazioni impalcati.

Ci meraviglia che il 20 gennaio 2022 l’Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia Terzi sia venuta a “inaugurare” il nuovo ponte, comunicando che, a breve, ci sarebbe stata la firma del contratto per la golena, ed oggi, si decide di andare a gara.

Ci stupisce ancora di più che il 6 maggio 2022 la Provincia in una conferenza pubblica presenti uno scenario, il 7 giugno questo scenario viene discusso con la ditta appaltatrice e a distanza di pochi giorni, le carte cambino ancora.

Ci chiediamo come mai le amministrazioni di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito e tutte le altre amministrazioni locali che hanno rinunciato ai contributi del terremoto a dicembre 2020 per la variante al contratto non facciano sentire il proprio disappunto.

Mercoledì 22 giugno 2022 ore 18.30 ci troveremo per una conferenza stampa sotto il ponte di San Benedetto Po, vicino all’attracco fluviale, per discutere e ragionare sui nuovi danni al territorio.








26 maggio 2022

Intervista di Paolo Lavagnini con Luca Verbeni


12 maggio 2022
Con questi video cerchiamo di spiegare la situazione e il perché riteniamo fondamentale la passerella con chiusura di 30 giorni







13 aprile 2022

Le nostre riflessioni sulla situazione attuale.
Sicuramente se certe scelte fossero state gestite per tempo oggi non saremmo in questa situazione.
Non ci sembra vero che la soluzione al problema sia non fare la passerella indispensabile per evitare l'isolamento totale del territorio durante i lavori  e parlare di tempi certi (3 mesi) è forse azzardato? visto che la recente storia ha dimostrato come imprevisti durante i lavori abbiano causato il prolungamento della chiusura del vecchio ponte. 
Attendiamo chiarimenti e confidiamo nel buon senso.










8 aprile 2022

Oggetto: Il ponte sul Po tra i comuni di Bagnolo San Vito e di San Benedetto Po sulla S.P. ex S.S. n° 413 “Romana”
Pregiatissimi,
siamo stati lieti di gioire al momento del varo dei due archi, ora dobbiamo constatare l’ennesimo blocco del cantiere che purtroppo fa tornare alla memoria gli anni trascorsi.
Tutte le notizie che si sono susseguite mesi scorsi sulla imminente firma del contratto per i lavori della golena sono state disattese.
Comprendiamo le nuove difficoltà dovute alla situazione “Ucraina” e per questo chiediamo a tutte le parti coinvolte: Provincia, Regione, Toto S,p,A, che strategie si vogliono mettere in campo per risolvere questa situazione di stallo.
E’ assolutamente necessario evitare che questo ponte diventi una cattedrale nel deserto, l’ennesima opera incompiuta.
Ogni mese di ritardo comporta lo slittamento inevitabile della fine lavori e ulteriori danni.
Cittadini e territorio vogliono delle risposte chiare e certe.
Distinti saluti.
COMITATO VOGLIAMO IL PONTE





23 febbraio 2002

Nicola, Giovanni, Luigi, Enzo, Vincenzo, Sabino, Luca, Felice, Marco, Salvatore, … sono solo una rappresentanza di tutte le persone della Toto.

Ma nel cantiere hanno lavorato maestranze di tante altre ditte Fagioli, SIMI, MBM, ecc.. e non vogliamo dimenticarli, solo alcuni nomi: Emilio, Gennaro, Alessio, Alberto, Paolo, Fabio, Matteo, ….

Il varo dei due archi è stata un’opera unica, mai realizzata, per questo piena di incognite e imprevisti e come abbiamo visto meteo e fiume Po hanno aggiunto ulteriori difficoltà.

Hanno affrontato ogni problema con determinazione e tenacia, rimboccandosi le maniche.

Ci hanno permesso di assistere e partecipare a tutte le operazioni per vivere con loro questa impresa.

Non ultimo un cantiere che ha messo la sicurezza sempre al primo posto.

Grazie, le parole non saranno mai abbastanza per esprimere la stima che proviamo per voi.

Sandro, Vicky, Renzo, Manuela

Ringraziamo il fotografo Carlo Perini per le immagini.

                                                                                                            



6 febbraio 2022
Un ricordo del varo Grazie Lavagnini Vicky Paolo sempre




18 gennaio 2022
Audizione VIII COMMISSIONE AMBIENTE CAMERA DEI DEPUTATI
Il COMITATO VOGLIAMO IL PONTE nasce a luglio 2019 nel momento di totale stallo dei lavori per la realizzazione del NUOVO PONTE di SAN BENEDETTO PO e minaccia di chiusura totale al traffico perché la Provincia era convinta che così facendo si potesse concludere l’opera in 5 mesi.
Oggi i lavori purtroppo sono ancora in essere non è chiara la data di ultimazione, inutile dire se non ci fosse stata la nostra forte contrapposizione che situazione drammatica vivrebbe il territorio.
La viabilità ridotta da oltre trent’anni sta causando innumerevoli danni, ritardi e/o ulteriori chiusure rischiamo di affossare definitivamente il basso mantovano.
Il ponte di San Benedetto Po sulla strada provinciale “Romana” costituisce uno dei manufatti più importanti dell’intero patrimonio della Provincia di Mantova, collocato in posizione strategica e interessato da un ingentissimo flusso veicolare. E’ un importante collegamento con le province confinanti emiliane e punto di passaggio praticamente obbligato per l’intera zona verso il casello autostradale di Mantova Sud dell’A22.
L’attuale ponte fu realizzato a metà degli anni 60 dall’ANAS in sostituzione del precedente ponte di barche in questo punto perchè il corso del fiume Po ha la larghezza minore e il fondale più profondo fino a 14 m
Purtroppo già nel 1987 sono iniziati i primi problemi strutturali, mentre a ottobre 1993 la prima chiusura totale al traffico, la grossa piena ne danneggia fortemente la stabilità, a dicembre dello stesso anno il ponte viene riaperto ma con barriere che bloccano il passaggio dei mezzi pensanti.
Dal 1993 al 2012 si susseguono diversi periodi di chiusura totale e limitazione al traffico che creano danni ingenti al territorio.
Gli interventi di manutenzione eseguiti negli anni hanno avuto il solo effetto di appesantire la struttura e causare l’abbassamento di alcune campate.
Nel 2010 Il Ponte passa da ANAS alla Provincia
Il sisma del 2012 ha indebolito irrimediabilmente un ponte già ammalorato, inevitabile il nuovo blocco del traffico pesante regolato tramite strettoie agli accessi, queste limitazioni sono tutt’ora presenti.
Il ponte ha una lunghezza totale di 615 mt divisi tra 330 mt di parte in alveo e 285 mt di parte in golena, la struttura è inserita nel catasto ponti della Provincia di Mantova e tenuta sotto monitoraggio tramite sensori.
Nel settembre 2013 la Provincia di Mantova inizia gli studi del progetto per il nuovo Ponte per soli 330 mt della parte in alveo, ad aprile 2017 avviene la consegna del cantiere all’appaltatore, fine lavori prevista per inizio 2019.
Oggi a causa di numerosi intoppi e controversie questa prima parte di lavori è ancora in corso e confidiamo che vengano ultimati entro febbraio 2022.
La parte in alveo non sarà comunque fruibile, perché verrà spostata in posizione definitiva solo a completamento totale dei lavori.
Purtroppo con il solo intervento sulla parte in alveo, l’opera risulta “zoppa” senza il rifacimento anche della parte golenale le strettoie che limitano il traffico rimangono come i disagi.
Quello che per noi è rimasto inspiegabile è che nonostante fosse chiaro già dal 2014 che anche la parte di golena era completamente da rifare solo a fine 2018 si inizia a pensare al progetto. Ad oggi per la golena non è ancora stata firmata il contratto d’appalto causando ulteriori ritardi alla conclusione dell’opera.
Il ponte si stima serva
53.000 abitanti pari al 13% della popolazione della Provincia di Mantova
un’area economica che conta quasi 5.000 imprese tra industrie, artigiani e attività commerciali
nell’attuale situazione di transito interdetto ai mezzi pesanti è usato da 9.000 mezzi circa al giorno
Confindustria dal 2012 ad oggi ha stimato, in situazione di circolazione limitata, danni all’economia pari a 30 milioni annui, ai cui vanno aggiunti ulteriori 1,3 milioni al mese in situazione di chiusura totali. Parliamo di oltre 360 milioni di Euro e non sono stati considerati i costi sostenuti dai privati cittadini e i danni dal 1987 al 2012.
Questa situazione di viabilità precaria ha indebolito il territorio della bassa mantovana, molteplici attività hanno chiuso, il turismo è diminuito e si è registrato un calo demografico per emigrazione.
Altro grave problema nei momenti di totale chiusura al traffico è che il territorio è letteralmente isolato non è né facile né veloce per i mezzi di soccorso provenienti dalla città raggiungerlo, i veicoli sono costretti ad utilizzare strade alternative, si allungano i percorsi, aumentano i costi e si intasano e congestiono altre arterie stradali.
Tutta questo ci fa pensare che le grandi opere andrebbero gestite tramite un commissario dotato di più ampi poteri, la burocrazia va snellita, e servirebbero commissioni ad hoc che possano risolvere eventuali controversie tra le parti in tempi brevi.
Più volte per il nostro ponte abbiamo chiesto la nomina di un commissario, ma purtroppo non è avvenuto e ad oggi dopo quasi 10 anni non vediamo ancora l’opera finita.
E’ necessario fare qualcosa per evitare gli errori del passato.
Il territorio ha bisogno di ponti sicuri e duraturi nel tempo, interventi continui, ma non risolutivi rappresentano solo una pezza costosa e non la soluzione al problema.


















10 gennaio 2022
Presso il Comune di San Benedetto Po oggi con il Sindaco Roberto Lasagna abbiamo incontrato il Presidente della Provincia Carlo Bottani, il Consigliere Regionale Alessandra Cappellari e l'Ingegner Antonio Covino della Provincia di Mantova per fare il punto sul ponte.
Riteniamo che la riunione sia stata positiva e proficua.
Il varo della seconda arcata, tempo e fiume permettendo, avverrà indicativamente verso fine mese.
Per la parte in golena tutti i fondi necessari per l'opera ci sono, stanno ultimando le procedure burocratiche necessarie per si possa firmare il nuovo l'appalto per i lavori.
Quanto prima con un video spiegheremo tutti i tempi e passi che porteranno alla fine dell'opera.






27 dicembre 2021
L'11 gennaio 2022 siamo stati convocati dalla Commissione VIII della Camera Dei Deputati per parlare del Ponte di San Benedetto Po.
Inoltre questa mattina abbiamo concordato con il nuovo Presidente della Provincia di Mantova Bottani, non appena sarà possibile a inizio anno, un incontro per l'aggiornamento sul progetto del ponte della golena.
Essendo appena cambiata la Governace in Provincia sono in corso la formalizzazione degli atti burocratici d'insediamento e la necessaria nomina dei consiglieri.






14 dicembre 2021

Un brindisi per festeggiare e portare gli auguri da parte del territorio alle persone che hanno lavorato nel cantiere del ponte.
"A nome del territorio dell'Oltre Po Mantovano Buon Natale e Felice Anno Nuovo"
Comitato Vogliamo il Ponte con la collaborazione Caseificio Razionale Novese e Cantina Soc. Coop. Quistello

















2 ottobre 2021
Un breve video per spiegare cosa accadrà indicativamente il 12 di ottobre meteo e fiume Po permettendo.
Vi aggiorneremo con altri video durate Ie manovre di varo delle arcate e a breve faremo un intervento per spiegare i lavori di rifacimento della golena.
Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti gli iscritti alla nostra pagina e chi ci legge tramite le pagine dei Comuni


24 dicembre 2020 diretta Facebook
https://www.facebook.com/manuela.braghiroli.9/videos/10221540603483226



8 ottobre 2020 diretta Facebook
link https://www.facebook.com/groups/363436030986519/permalink/660571787939607/


21 settembre 2020 visita in cantiere























4 settembre 2020 incontro col Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Roberto Traversi con l'Onorevole Alberto Zolezzi












5 agosto 2020 diretta Facebook


https://www.facebook.com/1196260423/videos/10220524905451410/



25 luglio 2020 diretta Facebook



9 luglio 2020
Riunione indetta da Regione Lombardia con Provincia di Mantova, i Sindaci di San Bendetto Po, Bagnolo San Vito, Quistello, Borgo Virgilio, il Prefetto e CCIAA di Mantova per fare il punto sulla situazione di stallo dei lavori del ponte. A breve Regione convocherà un nuovo tavolo a cui sarà invitata a partecipare anche la Toto.






11 giugno 2020 Incontro con Sindaci e Associazioni di Categoria





















11 gennaio 2020 Da La Voce di Mantova

“Sul ponte tanta delusione ma ora attenzione ai lavori”
Assemblea pubblica del Comitato che chiede ora ulteriori certezze sulle tempistiche del cantiere

SAN BENEDETTO PO Nulla di nuovo sul fronte occidentale: si potrebbe commentare così l’esito della serata promossa dal comitato Vogliamo il Ponte giovedì sera nella Biblioteca Monastica di San Benedetto. Una serata interessante sotto vari aspetti, ma che non ha potuto rendere ai presenti notizie in merito al futuro del ponte sul fiume Po, poiché la situazione è quella dell’attesa, attesa di buone nuove da parte di Palazzo di Bagno su avanzamento dei lavori, tempistiche e, soprattutto, chiusure. «C’è delusione per tutta questa situazione – ha sottolineato il presidente del comitato Sandro Aldrovandi – ma continuiamo a stare attenti, a stare sul pezzo. Tutti noi abbiamo bisogno del ponte e i lavori devono terminare al più presto». Un’infrastruttura, per usare le parole del sindaco Roberto Lasagna, che è nel dna del territorio sambenedettino e mantovano, raccontato con dovizia di particolari dai relatori Manuela Braghiroli e Paolo Lavagnini, ma che ha sempre dovuto fare i conti con una serie di avversità. Dalla prima chiusura nel 1993, con tanto di adunata oceanica di protesta, a quella del 2000 per l’eccezionale piena del Po, fino ai danni del sisma del 2012. Quest’ultimo, un tema ben noto a Carlo Maccari, assessore regionale all’epoca dei fatti, uomo di riferimento al Pirellone per il terremoto, e presente in sala per parlare dell’emergenza sisma dal punto di vista del ponte. Dal passato al presente, ovvero i ritardi, le proroghe, il tema bypass fino all’esposizione della stima realizzata da Manuela Braghiroli dei danni subiti dal tessuto economico dal 2012 ad oggi con i problemi legati al ponte: 249 milioni e 500mila euro, una cifra monstre. Considerazioni del pubblico, opinioni, domande e, in mezzo a tutto ciò, la speranza che tutto questo possa diventare un giorno un ricordo, magari da far riaffiorare mentre si passerà sul ponte, completato definitivamente.


10 gennaio 2020 Da Telemantova.it


10 gennaio 2020 Da Oltrepòmantovanonews.it e Mantovauno.it

San Benedetto Po, il Comitato “Vogliamo il ponte” fa il punto sui lavori. Assente la Provincia

SAN BENEDETTO PO – Un incontro per tracciare la storia del ponte di San Benedetto Po dalle origini ad oggi, senza critiche, senza polemiche, ma esclusivamente con l’intento di fare il punto su un’infrastruttura che, come ha avuto modo di ribadire il Sindaco Roberto Lasagna, è prima di tutto “un collegamento fondamentale tra due regioni” ed un simbolo della gente che vive ogni giorno a contatto con il grande fiume.
A raccontare questa sera, all’interno della biblioteca monastica, le alterne vicende del collegamento sul Po è stato il Comitato “Vogliamo il Ponte”, organizzatore dell’incontro aperto alla cittadinanza, che sta seguendo da vicino i lavori sull’infrastruttura interfacciandosi di volta in volta con l’impresa costruttrice e la Provincia. E grande assente di questa sera è stato proprio l’ente di Palazzo di Bagno: «Gli interlocutori sono stati invitati – puntualizza il Comitato – ma ci hanno risposto che è mancato il coordinamento».
Presenti, invece, oltre ai membri del Comitato (guidato dal Presidente Sandro Cavazzoli con Paolo Lavagnini e Manuela Braghiroli, tra i relatori dell’incontro di stasera), anche lo stesso Lasagna, che ha evidenziato come la questione del ponte si sia svolta in maniera sostanzialmente diversa da quella del sisma: «A differenza della gestione del post-terremoto, dove è stato creato e portato avanti un buon lavoro di squadra, sul ponte siamo stati abbandonati. Il mio auspicio – ha proseguito il primo cittadino – è che d’ora in poi ci siano tempi certi, anche se servono maggiori incentivi». Carlo Maccari (FdI), tra i primi sostenitori del Comitato, ha sostenuto la creazione di un tavolo comune tra Provincia, Protezione civile, Sindaci, cittadini e Regione, mentre Marco Carra (PD) dal canto suo ha lanciato la proposta di defiscalizzare il territorio. A prendere parte alla serata sono stati anche, tra gli altri, il Sindaco di Quistello Luca Malavasi e il Presidente di Confartigianato Mantova, Lorenzo Capelli


10 gennaio 2020 Da Gazzetta di Mantova
Il comitato per il ponte: «Attenzione continua a che farà la Provincia»
Biblioteca affollata per l’assemblea pubblica sull’opera «Dai ritardi di questi anni perdite per 249 milioni»

SAN BENEDETTO PO. Biblioteca affollata per la cronistoria del ponte presentata dal Comitato “Vogliamo il ponte” nella sua prima uscita pubblica. Un appuntamento con la cittadinanza per il quale Paolo Lavagnini, Sandro Cavazzoli e Manuela Braghiroli hanno raccolto una serie di dati veramente impressionanti, tutti verificati sui siti istituzionali della Provincia e della Regione. «Non si vuole scendere in polemica, né affibbiare colpe – ha esordito Lavagnini – ma semplicemente fare il punto della situazione. In un memorandum, l’abbiamo già presentato lo scorso 26 novembre in Regione e qualche giorno dopo in Prefettura al prefetto Carolina Bellantoni. Va detto subito che non ne abbiamo ricavato niente». Cavazzoli spiega che il Comitato ha programmato l’assemblea in questa data poiché si sperava di poter già conoscere gli sviluppi del nuovo progetto relativo al ponte in golena, visto che il 30 dicembre scorso la Toto ha presentato una controproposta. A tutt’oggi non è stato comunicato nulla. «Noi, comunque – afferma Cavazzoli – continueremo a fare la nostra parte, monitorando le promesse della Provincia». Attraverso numerose slide è stata ricostruita la storia del ponte ammalorato a partire dalla sua costruzione tra il 1964 e il 1966. Neppure vent’anni dopo, nel 1987, il ponte aveva manifestato i primi problemi strutturali, tanto che il 6 ottobre 1993 il ponte venne chiuso per i danni provocati da una grossa piena. I danni si aggravarono con l’eccezionale piena del 2000 e peggiorarono ulteriormente con il sisma 2012. Questo progressivo indebolimento della struttura comportò tra il 1993 e il 2012 diversi periodi di chiusura totale o di limitazione al traffico, mentre gli interventi di manutenzione ebbero il solo effetto di appesantire la struttura e causare l’abbassamento di alcune campate. Sul ponte il Comitato ha raccolto le dichiarazioni dell’ex sindaco Franco Bertellini e di Carlo Maccari, a cui la Regione affidò l’incarico di Commissario delegato al sisma. Nel video Maccari ha rimarcato la priorità dell’intervento, per il quale si era impegnato per lo stanziamento dei fondi. Il comitato ha sottolineato che i ritardi di questi anni hanno comportato pesantissimi danni economici perché, a fronte di una spesa totale di 45 milioni, ha calcolato che dal 2012 al 2020, le perdite per il territorio siano state di 249milioni e 400mila euro. — Oriana Caleffi



9 gennaio 2020 Da Gazzetta di Mantova


Oggi incontro sul ponte
Ancora nessuna novità sui tempi di chiusura

San Benedetto Po. Stasera alle 20. 30 nella biblioteca monastica, il comitato "Vogliamo il ponte" organizza un'assemblea pubblica dal titolo "Il Ponte sul Po, passato, presente e futuro". Con questa iniziativa, che gode del patrocinio e collaborazione del Comune, i promotori intendono mantenere viva l'attenzione sull'attuale fase dei lavori per il ponte, proponendo anche una cronistoria delle vicende relative ai problemi della viabilità, già evidenziatisi a partire dagli anni Novanta. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. «Non vuole essere un incontro per fare polemica o dare colpe - dice Paolo Lavagnini del Comitato "Vogliamo il ponte" - È un'occasione per raccontare tutta la storia del manufatto nato già male nel'67. C'era un problema col pilone centrale. L'infrastruttura non è mai stata inaugurata». Intanto dalla Provincia non ci sono novità sui tempi di chiusura. «Viviamo nell'incertezza - commenta il sindaco di San Benedetto Po, Roberto Lasagna - Il cronoprogramma fino a ora è sempre stato disatteso. Vedremo i risvolti. Bisognerebbe sapere la data precisa della chiusura: i cittadini si devono organizzare. Il ponte doveva essere terminato a fine giugno, ma credo che bisognerà aspettare almeno la fine dell'estate».
Oriana Caleffi©

10 gennaio 2020 Da La Voce di Mantova


PONTE SAN BENEDETTO,LA PROVINCIA DECIDE DI NON PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA DEL COMITATO
SAN BENEDETTO PO - Un’ulteriore strascico polemico sulla questione del ponte di San Benedetto Po: al momento di andare in stampa è ancora in corso l’assemblea pubblica organizzata dal comitato “Vogliamo il Ponte”e in cui sarà esposto un lungo excursus sulla storia del ponte e sulle ultime vicende che hanno portato le polemiche a inasprirsi decisamente. All’assemblea era stata invitata, a quanto sembra, la Provincia di Mantova, nella persona del presidente Beniamino Morselli ma anche del responsabile dell’area lavori pubblici e trasporti Giovanni Urbani oltre al Responsabile Unico del Procedimento e al Direttore dei lavori. La Provincia avrebbe però deciso di non presentarsi e - anche se da Palazzo di Bagno le bocche sono cucite - questo trarrebbe origine dal fatto che la convocazione dell’assemblea sarebbe avvenuta senza prima condividere data e contenuti della stessa con gli invitati. Assente, per motivi familiari, anche il consigliere regionale Andrea Fiasconaro che ha però confermato il proprio pressing sulla Regione per il sostegno alle attività produttive.


9 gennaio 2020 Da La Voce di Mantova

Vogliamo il Ponte: il Comitato fa il punto della situazione
Il ponte che attraversa il fiume Po: delizia e, visto l’ultimo periodo, soprattutto croce per gli abitanti di San Benedetto, così come per tutti coloro che lo attraversano ogni giorno per recarsi al lavoro e che guardano con preoccupazione alle, ormai quasi certe, chiusure per lavori. Sarà proprio questa imponente struttura la protagonista principale dell’incontro in programma questa sera, alle 20.30, nella Biblioteca Monastica. “Il ponte sul Po, passato, presente e futuro”, questo il titolo dell’iniziativa organizzata dal comitato Vogliamo il Ponte, non sarà solo una conferenza pubblica per conoscere in maniera più approfondita la storia di uno dei simboli del territorio sambenedettino, ma anche l’occasione per il comitato e per i relatori di fare il punto della situazione con la cittadinanza per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione del ponte e per ciò che avverrà nei prossimi mesi. La serata è ad ingresso libero. ( f. b.)



5 gennaio 2020 Da Gazzetta di Mantova
San Benedetto Po In Biblioteca monastica serata sui lavori al ponte
SAN BENEDETTO PO. Il Comitato "Vogliamo il ponte", per la cui costituzione nell'estate scorsa sono state raccolte più di tremila firme, organizza per giovedì 9 alle 20.30 una conferenza dal titolo: "Il Ponte sul Po, Passato, Presente e Futuro". L'iniziativa, che si tiene nella Biblioteca Monastica all'interno Museo Civico Polironiano, si avvale del patrocinio e collaborazione del Comune di San Benedetto Po. I promotori intendono mantenere viva l'attenzione sulla attuale fase dei lavori per il ponte, proponendo anche una cronistoria delle vicende relative ai problemi della viabilità, già evidenziatisi a partire dagli anni Novanta. Come noto, la riqualificazione del ponte ammalorato dalle scosse sismiche del 2012 è iniziata oltre un anno fa. Attualmente si sta lavorando al tratto in alveo mentre per quello in golena è atteso l'affidamento alla stessa ditta dei lavori principali, la Toto costruzioni. La chiusura totale al traffico dovrebbe essere di tre mesi entro l'autunno.
Oriana Caleffi ©

2 gennaio 2020 Da La Voce di Mantova

Situazione del ponte: il 9 gennaio incontro pubblico

SAN BENEDETTO - Il ponte sul Po, passato, presente e futuro”. E’ questo il titolo dell’incontro che si terrà giovedì 9 gennaio a partire dalle 20.30 nella biblioteca monastica a San Benedetto. Organizzatori dell’evento, messo in piedi in collaborazione con l’amministrazione comunale, sono i sostenitore del “Comitato vogliamo il ponte”. Si tratta dell’ennesimo evento fatto per sensibilizzare ma anche per mettere al corrente i cittadini rispetto a quello che sta accadendo ai lavori riferiti all’attraversamento fluviale che, come è stato del resto già detto, erano stati fermati a causa dell’arrivo della piena del fiume. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

10 dicembre 2019

Noi non ci fermiamo, continueremo a seguire i lavori, continueremo a scrivere e non permetteremo che l'attenzione cali!!!
Vogliamo comunicarvi che stiamo organizzando per l'inizio di gennaio una conferenza pubblica in cui racconteremo "La Storia del Ponte".
Intanto ci teniamo a condividere con voi la presentazione che abbiamo portato al prefetto per spiegare perchè ritenevamo importante avere un ponte al 100% antisismico e perchè era ancora più importante avere il Bypass.


10 dicembre 2019 da Mantovauno.it

Ponte di S.Benedetto, la Provincia spegne le speranze di Comitato e sindaci



MANTOVA – Il Comitato “Vogliamo il Ponte” le ha provate tutte. Ogni strada purchè i lavori del nuovo ponte di San Benedetto Po, con le chiusure a questo collegate, si ripercuotano il meno possibile su una comunità che da troppi anni sta pagando un dazio pesantissimo a causa della precarietà delle condizioni del manufatto.

Hanno interpellato i Comuni, Provincia, Regione e anche la Prefettura dove infatti il prefetto Carolina Bellantoni ha convocato per il tardo pomeriggio di oggi un incontro a cui hanno preso parte tutti i soggetti della sezione “Territorio, ambiente e infrastrutture” della Conferenza Provinciale Permanente.

Alla base della richiesta del Comitato alcune ragioni ben specifiche, un ponte completamente antisismico anche nella parte in golena e, collegato a questo quindi, visti i tempi di chiusura che sarebbero lunghi, il bypass

Intervista a Sandro Cavazzoli, presidente Comitato “Vogliamo il ponte”

Intervista a Paolo Lavagnini, Comitato “Vogliamo il ponte”

E la Regione, presente stasera con i consiglieri regionali Cappellari, Fiasconaro e Mazzali e con il responsabile della struttura commissariale post sisma Roberto Cerretti, alla costruzione di un ponte completamente antisismico non aveva detto di no tanto che ha fatto propria la richiesta della Provincia di avere un contributo di 5 milioni e 900 mila euro per i danni da sisma e l’ha passata al Cts per le opportune valutazioni.
Ma è la stessa Provincia durante l’incontro a spegnere ogni speranza sia del Comitato che dei sindaci di San Benedetto Lasagna e di Bagnolo Penna evidenziando che uno studio di fattibilità per un ponte completamente antisismico è troppo tardivo rispetto allo stato dei lavori e il bypass non garantisce le condizioni minime di sicurezza. Dunque Palazzo di Bagno ribadisce il suo no ed essendo il no della stazione appaltante dei lavori nessuno può metterlo in discussione.
Nemmeno l’Aipo, la principale autorità sul fronte idraulico per il Po, che si è sempre detta ufficiosamente favorevole al bypass e che stasera, per bocca dell’ingegner Marcello Moretti, responsabile dell’Ufficio di Mantova, ha dichiarato di non essere mai stata coinvolta ufficialmente dalla Provincia sulla questione bypass.
L’incontro termina con la delusione dei sindaci e dei rappresentanti del Comitato che ora convocheranno un’assemblea per informare la cittadinanza delle azioni intraprese. “Speriamo almeno che i mesi di chiusura del ponte siano davvero solo tre” dicono dal Comitato ma lo scetticismo è ai massimi livelli visto che “Toto non ha mai rispettato il cronoprogramma”



Monica Bottura




26 novembre 2019

Ringraziamo l'Assessore Terzi, l'Assessore Rolfi, il Consigliere Cappellari, il Commissario Cerreti della Regione Lombardia e i loro segretari per il tempo dedicatoci e per la volontà di lavorare unitamente per avere il nuovo ponte.



9 Novembre 2019 lettera a Ultimissime Mantova per dissociarci dall'articolo pubblicato

È DOVEROSO SEGNALARE CHE DIFFIDIAMO QUALUNQUE MOVIMENTO POLITICO E NON , AD UTILIZZARE IL NOSTRO LOGO.
SIAMO UN COMITATO APOLITICO COME SOTTOLINEATO PIÙ VOLTE.
Precisazione doverosa soprattutto nei confronti di chi credendo in noi ha firmato la nostra petizione .




9 Novembre 2019 Lettera ricevuta dal Dr Urbani della Provincia di Mantova e nostra risposta





3 Novembre 2019 GAZZETTA DI MANTOVA
Comitato e sindaci uniti approvano la soluzione:«Con le rampe provvisorie si eviterebbe la chiusura»

Già chiesto il parere Aipo

Ipotesi del bypass al ponte

Ora tutti con la Provincia

san benedetto po. Il Comitato "Vogliamo il ponte" esprime soddisfazione sul fatto che la Provincia abbia cominciato a prendere in considerazione la possibilità del bypass, che consentirebbe di tenere aperta la viabilità al traffico leggero. «L'infrastruttura - spiega Sandro Cavazzoli, uno dei membri del Comitato - è essenziale per tutto l'Oltrepò e oltre. Nessuno vuole rivivere l'incubo di una lunga chiusura del ponte, di veder chiudere altre aziende o di veder bloccati in casi di emergenza anche ambulanze, automediche e vigili del fuoco». A sua volta Paolo Lavagnini sostiene che quella de bypass, caldeggiata da Toto, è una soluzione fattibile, non appena il ponte nuovo sia finito e collocato nella posizione provvisoria a valle del ponte attuale: «L'adozione del bypass consente alla Provincia di completare i lavori sulla parte che insiste in golena, senza far più questione di chiusura mese più mese meno. Naturalmente l'auspicio è per un intervento antisismico, visto che la maggiore spesa sembra possa essere finanziata». Da una semplice simulazione al pc su mappa Google, fatta dal Comitato, la rampa risulterebbe di ridotte dimensioni. Anche l'amministrazione sostiene la necessità del bypass. Il sindaco Roberto Lasagna, in accordo con il collega Roberto Penna di Bagnolo, il 24 ottobre ha inviato una lettera ai presidenti Morselli e Fontana, alla consigliere regionale Cappellari e all'Aipo per richiedere «che venga sviluppato con sollecitudine il progetto di un by pass provvisorio da realizzare in golena destra del fiume Po durante i lavori di ristrutturazione del ponte, procedendo ad acquisire inoltre i dovuti pareri da parte degli Enti compenti». I due sindaci ritengono che questa soluzione «già anticipata e parzialmente discussa durante l'incontro del 17 ottobre, sia una soluzione fattibile e metta al riparo il territorio da variabili ed imprevisti che potrebbero determinare la chiusura del ponte a tempo indefinito mantenendo aperta la viabilità sulla provinciale evitando ulteriori danni e gravissimi disagi ai cittadini e al tessuto produttivo».

Oriana Caleffi



3 Novembre 2019 dalla VOCE DI MANTOVA
Ponte San Benedetto, il Comitato: bene che la Provincia abbia “aperto”al by-pass

SAN BENEDETTO PO - «Che la Provincia di Mantova abbia “aperto” a una possibile attuazione del cosiddetto by-pass che consentirebbe di intervenire sulla parte golenale del ponte di San Benedetto non può che trovarci favorevoli. Certo, avremmo gradito essere informati direttamente ma a noi interessa soprattutto che la questione ponte si risolva nel più breve tempo possibile e senza ulteriori aggravi per i cittadini di questo territorio»: parola degli esponenti del comitato “Vogliamo il Ponte”di San Benedetto che anche ieri, in una conferenza stampa, hanno ribadito il loro totale favore all’ipotesi del by-pass suggerito da Toto ma caldeggiato da tempo dagli stessi esponenti del Comitato: «Una soluzione - spiegano - che consentirebbe di risolvere il problema della sistemazione del ponte golenale senza gravare sulla viabilità. E per di più agendo su un percorso quasi completamente delineato che andrebbe completato senza costi eccessivi». In ogni caso, entro la fine di novembre, gli esponenti del Comitato convocheranno una assemblea pubblica in cui illustrare la cronistoria, sofferta, delle vicissitudini vissute dal ponte e lo stato attuale che vede la realizzazione del tratto in alveo procedere (finalmente) in modo spedito. 
Nicola Antonietti





2 novembre 2019



25 ottobre 2019




2 settembre 2019


La Voce di Mantova




13 agosto 2019

La Voce di Mantova




3 agosto 2019

Gazzetta di Mantova 




30 luglio 2019

La Voce di Mantova



30 luglio 2019

Gazzetta di Mantova 





30 luglio 2019


Il COMITATO VOGLIAMO IL PONTE ricevuto dal Presidente della Provincia Beniamino Morselli

“Abbiamo bisogno del ponte di San Benedetto ed è necessario che resti aperto”. Lo hanno ribadito oggi i tre promotori del Comitato “Vogliamo il ponte” Paolo Lavagnini, Sandro Cavazzoli e Renzo Tralli nel primo faccia a faccia che hanno avuto con il presidente della Provincia Beniamino Morselli.

Con all’attivo già 3 mila firme di cittadini che chiedono di evitare il più possibile disagi alla comunità a seguito di chiusure non accuratamente ponderate nei tempi e nei modi e vigilare sulle tempistiche di realizzazione del nuovo ponte, i tre delegati hanno spiegato tutti i timori sul futuro del cantiere e sulle tempistiche dei lavori sia per il tratto in alveo che per quello in golena. “Li ho rassicurati – precisa il numero uno di Palazzo di Bagno – e ho comunicato loro che nei prossimi incontri con i sindaci del territorio sarà invitata anche una delegazione del comitato. Questo per aggiornarli sull’evoluzione dei lavori ma anche per mantenere sempre vivo un confronto che mi auguro possa essere costruttivo per tutti”. “A noi interessa vedere il ponte finito e sicuro – hanno ribadito i tre rappresentanti del comitato che hanno anche rimarcato la totale apoliticità del gruppo -. Non solleviamo osservazioni sugli aspetti tecnici ma vigileremo per evitare chiusure prolungate e magari non sempre necessarie. Ci fa piacere che il presidente Morselli ci abbia assicurato che d’ora in poi saremo invitati agli incontri sulla gestione e programmazione dei prossimi interventi e lavori”.




29 luglio 2019
Sito L'Altra Mantova.it 

‘Vogliamo il ponte’, i promotori del comitato di San Benedetto a colloquio con il presidente della Provincia Morselli

link
http://www.altramantova.it/it/cronacaam/provincia-am/22487-vogliamo-il-ponte-i-promotori-del-comitato-di-san-benedetto-a-colloquio-con-il-presidente-della-provincia-morselli.html



29 luglio 2019 da OltrePo Mantovano News



Il Comitato “Vogliamo il Ponte” ricevuto dal Presidente della Provincia

MANTOVA – “Abbiamo bisogno del ponte di San Benedetto ed è necessario che resti aperto”. Lo hanno ribadito oggi tre promotori del Comitato “Vogliamo il ponte” Paolo Lavagnini, Sandro Cavazzoli e Renzo Tralli nel primo faccia a faccia che hanno avuto con il presidente della Provincia Beniamino Morselli.Con all’attivo già 3 mila firme di cittadini che chiedono di evitare il più possibile disagi alla comunità a seguito di chiusure non accuratamente ponderate nei tempi e nei modi e vigilare sulle tempistiche di realizzazione del nuovo ponte, i tre delegati hanno spiegato tutti i timori sul futuro del cantiere e sulle tempistiche dei lavori sia per il tratto in alveo che per quello in golena. “Li ho rassicurati – precisa il numero uno di Palazzo di Bagno – e ho comunicato loro che nei prossimi incontri con i sindaci del territorio sarà invitata anche una delegazione del comitato. Questo per aggiornarli sull’evoluzione dei lavori ma anche per mantenere sempre vivo un confronto che mi auguro possa essere costruttivo per tutti”. “A noi interessa vedere il ponte finito e sicuro – hanno ribadito i tre rappresentanti del comitato che hanno anche rimarcato la totale apoliticità del gruppo 

link https://oltrepomantovanonews.it/cronaca/il-comitato-vogliamo-il-ponte-ricevuto-dal-presidente-della-provincia/


29 luglio 2019

Intervista radiofonica a Sandro Cavazzoli rappresentate del COMITATO VOGLIAMO IL PONTE
Radio Bruno News - Ultimissime Mantova






24 luglio 2019

Intervista a Paolo Lavagnini rappresentate del COMITATO VOGLIAMO IL PONTE
RAI TGR Lombardia Servizio di Stefano Lorelli
Link puntata completa del 24/07/2019 - 19:30: https://www.rainews.it/tgr/lombardia/notiziari/



24 luglio 2019

Intervista a Paolo Lavagnini rappresentante del COMITATO VOGLIAMO IL PONTE
Servizio di Telemantova
Link alla puntata intera del 24/07/2019 
https://www.telemantova.it/videos/4532_tg_mantova/179715/


22 luglio 2019 

La Voce di Mantova

San Benedetto Po – In pochi giorni raggiunte 1000 firme per il Ponte

link all'articolo:


20 luglio 2019

La Voce di Mantova




20 luglio 2019


Gazzetta di Mantova





19 luglio 2019


Quistello Incontro del COMITATO VOGLIAMO IL PONTE con il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, presenti anche il Sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna, il Sindaco di Quistello Luca Malavasi e il Sindaco di Borgo Mantovano e Presidente Consorzio Oltrepò Mantovano Alberto Borsari.

Ringraziamo Gianni Bellesia per averci inviato il filmato.




19 luglio 2019



Quistello - Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana firma la petizione promossa dal COMITATO VOGLIAMO IL PONTE.



17 luglio 2019

La Voce di Mantova




17 luglio 2019


Gazzetta di Mantova



17 luglio 2019

Presentazione del COMITATO VOGLIAMO IL PONTE
RAI TGR Lombardia Servizio di Stefano Lorelli
Link puntata completa del 17/07/2019 - 19:30: https://www.rainews.it/tgr/lombardia/notiziari/





16 luglio 2019

Comune di San Benedetto Po - Presentazione del COMITATO VOGLIAMO IL PONTE