giovedì 8 ottobre 2020

8 settembre 2020 diretta Facebook

link  https://www.facebook.com/groups/363436030986519/permalink/660571787939607/



 Fonte Mantovauno.it del 8 ottobre 2020

Riaperto il ponte di San Benedetto. Domani sarà la volta di quello di Torre d’Oglio

SAN BENEDETTO – Dopo il passaggio dell’ondata di piena, come già preannunciato dalla Provincia di Mantova, nella mattinata di oggi è stato riaperto al traffico il ponte di San Benedetto. Il manufatto era stato precauzionalmente chiuso al traffico per l’innalzamento del livello del fiume, e lo scorrere lento dell’ondata di piena aveva suggerito ai tecnici di posticipare la riapertura fino ad oggi.
Riaprirà alla circolazione con ogni probabilità domani mattina venerdì 9 ottobre 2020 il ponte su barche di Torre d’Oglio lungo la provinciale 57 tra Cesole e Viadana. Il livello del fiume si sta abbassando in conseguenza del calo del Po, dopo il passaggio dell’ondata di piena ma la strada all’imbocco del manufatto su chiatte rimane ancora allagata.  Restano inoltre grossi ammassi di legna e detriti vari trasportati dalla corrente contro le barche e sulle rampe di accesso.
link https://mantovauno.it/cronaca/riaperto-il-ponte-di-san-benedetto/

 Fonte La Voce di Mantova del 8 ottobre 2020

8 ottobre 2020 Stato attuale, il legname è stato rimosso e nel cantiere i lavori proseguono







 

Fonte Gazzetta di Mantova del 8 ottobre 2020

La piena rallenta ma i due ponti rimangono chiusi
«Resta il pericolo»
Oggi altro summit per riaprire Torre d'Oglio e San Benedetto
E il cantiere della Toto avanza spedito: montati gli impalcati

Mantova - La piena del Po, sostenuta dagli affluenti, rallenta. L'attesa riapertura dei ponti di San Benedetto Po e di Torre d'Oglio, però, ieri è stata alla fine rinviata, dopo un sopralluogo dei tecnici e un summit. Questa mattina si farà un nuovo punto della situazione. Troppo alti ancora i rischi relativi alla grande massa di rami e tronchi che, trasportati dalla corrente, si sono accatastati ai piedi dei piloni del ponte sul Po, mentre per quanto riguarda il manufatto in chiatte alla foce dell'Oglio il livello non era ancora sufficientemente basso per poter procedere a una riapertura in sicurezza con le barche che sostengono le ponticelle ancora rialzate rispetto al piano stradale.Tutto rinviato a oggi, dunque, con una chiusura che si sta prolungando da lunedì pomeriggio. La decisione era stata presa in considerazione del fenomeno della "fluitazione", cioè del trasporto di rami e tronchi, tipico della prima piena autunnale quando le piogge torrenziali puliscono i boschi sui versanti montani trascinando a valle grandi cataste di legname.Un fenomeno che si ripete tutti gli anni, ma che questa volta ha risentito del brusco passaggio da un periodo prolungato di siccità, che perdurava dall'estate, a una piena di media portata (5.500 metri cubi al secondo, 5.97 metri di quota raggiunta a Borgoforte). L'ondata di piena improvvisa, non preceduta da piccoli fenomeni, ha avuto l'effetto di uno spazzaneve che contemporaneamente ha agito come una ruspa trascinando a valle detriti, schiume (dovute al turbinìo dell'acqua), rami e tronchi morti.Un fenomeno particolarmente visibile a foce Oglio, dove si sono formate vicino a riva grandi chiatte di legname, e che sul Po, cozzando contro i piloni in alveo dei ponti, ha provocato la formazione di dighe vegetali in grado di rallentare il flusso dell'acqua e creare, quindi, una pericolosa spinta da monte sui piloni. Un effetto che si è manifestato su quasi tutti i ponti, in particolare a Sermide, ma che ha preoccupato i tecnici della Provincia in particolare per San Benedetto Po, manufatto ammalorato dal sisma del 2012 e sul quale sono in corso i lavori di riqualificazione da 33,4 milioni condotti dalla Toto costruzioni.E mentre la piena, il cui colmo è transitato nella notte fra martedì e ieri a Borgoforte facendo toccare i 5,97 metri sullo zero idrometrico, a soli tre centimetri dalla seconda soglia d'allerta, nel cantiere allestito dalla Toto costruzioni sulla sponda di San Benedetto Po i lavori sono proseguiti senza sosta. Il cantiere appaltato dalla Provincia è in ritardo di circa due anni sulla tabella di marcia. Ora l'azienda sembra voler recuperare il tempo perduto. Dopo avere completato l'impalcato metallico sulla sponda di Bagnolo e avere approntato in alveo il pilone provvisorio sula quale appoggeranno le due metà del nuovo ponte, i lavori di assemblaggio dell'impalcato sul lato di San Benedetto sono quasi stati ultimati. La fase successiva prevede il montaggio dei grandi archi, partendo dal lato di Bagnolo, quindi le due metà verranno spinte sino a toccarsi in mezzo al fiume sull'appoggio. Se non verrà modificato il piano di lavoro, in quella sede provvisoria accoglieranno, dopo un collaudo, il traffico, per consentire l'abbattimento del vecchio ponte. L'ultima fase vedrà il nuovo ponte spinto su piastre di teflon collocato nella posizione definitiva. Il tutto dovrebbe accadere attorno alla prossima estate. Piene permettendo.
Francesco Romani ©


mercoledì 7 ottobre 2020

 TeleMantova Tg Sera del 7 ottobre 2020



Fonte La Voce di Mantova del 7 ottobre 2020

Ondata di piena lenta, ponti di San Benedetto e Torre d’Oglio ancora chiusi

MANTOVA Il livello del Po scende ma in modo molto lieve e l’ondata di piena è ancora in transito tra Borgoforte e San Benedetto. Per questo il ponte sul Po tra Bagnolo San Vito e il comune Polironiano resterà ancora chiuso almeno sino a domani mattina, giovedì 8 ottobre 2020.

La decisione è stata presa dai tecnici della Provincia dopo un accurato sopralluogo nel primo pomeriggio di oggi. Una nuova valutazione verrà fatta nelle prime ore della giornata di domani.

Non calando il livello del Grande Fiume, anche l’Oglio, per il fenomeno dell’acqua di “rigurgito” resta troppo alto per consentire un transito in sicurezza sul ponte su chiatte di Torre d’Oglio. Anche in questo caso tutto rinviato alla giornata di giovedì.

Il problema è che contro le previsioni il mare non sta “accogliendo” l’acqua del fiume.

Fonte Mantovauno.it 7 ottobre 2020

Piena lenta, ponti di San Benedetto e Torre d’Oglio ancora chiusi

 MANTOVA – Il livello del Po scende, ma in modo molto lieve e l’ondata di piena è ancora in transito tra Borgoforte e San Benedetto. Per questo il ponte sul Po tra Bagnolo San Vito e il comune Polironiano resterà ancora chiuso almeno sino a domani mattina, giovedì 8 ottobre 2020.

La decisione è stata presa dai tecnici della Provincia dopo un accurato sopralluogo nel primo pomeriggio di oggi. Una nuova valutazione verrà fatta nelle prime ore della giornata di domani.

Non calando il livello del Grande Fiume, anche l’Oglio, per il fenomeno dell’acqua di “rigurgito” resta troppo alto per consentire un transito in sicurezza sul ponte su chiatte di Torre d’Oglio. Anche in questo caso tutto rinviato alla giornata di giovedì.

Contrariamente alle previsioni, il mare non sta “accogliendo” l’acqua del fiume.

link https://mantovauno.it/cronaca/piena-lenta-ponti-di-san-benedetto-e-torre-doglio-ancora-chiusi/?fbclid=IwAR0tCvyeTFKRTX1VaOLL_gBg9tKdRfFEakaqKHFJ9OXdFcZmDevnL2K7lYk


 

Fonte Gazzetta di Mantova del 7 ottobre 2020

La rabbia degli ambulanti: «Noi allunghiamo la strada ma i clienti no. Se continua sarà molto difficile proseguire a lavorare»

Mercato con meno gente: «In 20 anni problema irrisolto»

san benedetto po - Meno clienti sul mercato del martedì. All'ennesima chiusura del ponte non si sono fatti attendere gli effetti negativi sull'economia della zona e sulle abitudini. Il primo impatto è offerto dal parcheggio san Simeone, il più vicino al centro storico, che alle 11, contrariamente al solito, presenta molti posti vuoti. «È un vero scandalo - esordisce Simone Nasi, presidente provinciale Anva Confesercenti Mantova - che, dopo vent'anni, siamo sempre allo stesso punto. Da parte nostra c'è la massima disponibilità, perché anche stamattina, noi ambulanti ci siamo tutti qui in piazza, benché in parecchi abbiamo dovuto allungare la strada di molti chilometri. Manca però tutta la clientela dei paesi rivieraschi di là dal Po. Certamente non si può chiedere alle persone di farsi chilometri in più per venire al mercato, ma, se continua così, diventa sempre più difficile continuare, perché la sola utenza sambenedettina non è sufficiente a rendere sostenibile il nostro lavoro».Le stesse considerazioni sono ripetute un po' da tutti, anche se, dopo tante parole, dopo tante promesse non mantenute, il tono è quello della disillusione e della sfiducia. Una diminuzione delle presenze, e di conseguenza degli acquisti, è confermata anche da Apicoltura Malavasi, dall'ortofrutta Curti. Tuttavia ne hanno risentito anche esercenti locali e baristi, dove molti tavolini erano liberi. «Abbiamo servito i nostri clienti - dicono da Bernardelli - ma non c'è bisogno di tante spiegazioni per capire come mai a quest'ora non c'è fila, non c'è gente nel locale seduta per due chiacchiere e un caffè».
Oriana Caleffi ©


 Fonte La Voce di Mantova del 6 ottobre 2020

Ondata d’acqua e… legno: chiuso il ponte di San Benedetto

SAN BENEDETTO PO Il titolo, volendo essere precisi, non è corretto: più giusto sarebbe stato scrivere “ondata d’acqua e soprattutto di detriti” perchè è proprio a causa dell’accumulo di materiale legnoso trascinato a valle dal Po in piena – dopo le ondate di maltempo che hanno flagellato, restando solo nel suo bacino, il Piemonte – che si è deciso, nella giornata di ieri, di chiudere il ponte di San Benedetto Po. Dalle 16 di ieri dunque stop alla circolazione di qualsivoglia mezzo, fino a data da destinarsi anche se, vista la criticità evidenziata, la chiusura dovrebbe protrarsi solo per qualche giorno.
Nel comunicato che la Provincia di Mantova ha diramato ieri accompagnando l’ordinanza di chiusura, si legge che «in particolare, in prossimità della pila n. 2, stante la copiosa discesa di materiale solido flottante (tronchi di grosse dimensioni, rami ed altro materiale voluminoso indifferenziato) si è formato un esteso accumulo di materiale che provoca una pressione anomala contro la pila stessa. Da qui la decisione di sospendere il passaggio sul manufatto fino a quando non saranno ripristinate le condizioni per un transito in sicurezza. Il Servizio gestione e manutenzione strade provinciali dell’Area Lavori Pubblici e Trasporti della Provincia provvederà all’installazione e manutenzione della necessaria segnaletica».
Se da un lato ci saranno le operazioni di rimozione dei detriti, dall’altro lato si attende il passaggio di una piena che non dovrebbe creare ulteriori preoccupazioni: a Borgoforte il colmo transiterà tra oggi pomeriggio e questa sera, con livelli previsti di criticità ordinaria. Non dovrebbero verificarsi inoltre invasi d’acqua eccessivi nelle zone delle golene aperte quindi, al momento, la criticità più significativa è concentrata sul solo ponte di San Benedetto.

Fonte Gazzetta di Mantova del 7 ottobre 2020

La piena passa, i ponti riaperti forse da oggi
Ma con gli alvei gonfi le piogge fanno più paura
Borgoforte attorno ai 6 metri sopra lo zero idrometrico, golene allagate e ordinanze di sgombero. L'Aipo attiva il monitoraggio
LA SITUAZIONE - San Benedetto Po - Uno sguardo all'alveo, l'altro alle previsioni meteo. Questa prima piena dell'autunno è giunta in anticipo. Portata dalle precipitazioni eccezionali che hanno devastato l'arco alpino e i versanti appenninici. Acqua che ha fatto salire velocemente le quote nell'alveo del collettore finale, il Po, che ha quasi decuplicato la portata arrivando a 5,500 metri cubi al secondo. Quanto basta per creare un'onda di piena il cui colmo ieri è transitato nel tratto centrale della nostra provincia (quasi 6 metri a Borgoforte) e oggi passerà in quella a valle (Sermide). Tutto sommato contenuti i problemi creati dal livello. Numerose le golene aperte allagate con qualche Comune, come Viadana, che per precauzione ha ordinato lo sgombero e vietato il transito. E con la selvaggina in fuga dalle zone inondate, cinghiali compresi, che si è riversata di là dagli argini provocando anche qualche incidente d'auto.L'Agenzia interregionale per il Po ha attivato il servizio di monitoraggio delle quote, ma senza prevedere la vigilanza notturna visto che le quote dovrebbero assestarsi attorno o sotto il secondo livello di guardia (6 metri a Borgoforte).Il maggiore disagio è stato costituito dalla chiusura da lunedì pomeriggio del ponte in chiatte sull'Oglio, il cui livello è risalito per il rigurgito da valle del Po e soprattutto di quello fra San Benedetto Po e Bagnolo che ha di fatto tagliato in due una buona parte della provincia. I disagi hanno riguardato il traffico privato, giacché il transito di quello pesante (camion e autobus) è già interdetto dal 2012. Alla ricerca di un ponte alternativo, le auto si sono riversate sull'argine per Motteggiana o verso l'Autobrennero sulla quale, però, sono in atto cantieri dell'A22 proprio sul tratto Mantova Sud-Pegognaga.Se la chiusura del ponte di Torre d'Oglio è stata dovuta alle quote dell'acqua (il ponte in chiatte è fluttuante), quello di San Benedetto è stato interrotto per il timore rappresentato dalle cataste di legname e rami che le violente piogge sui versanti montani hanno trascinato a valle. Il legno galleggiante si è fermato contro le pile del ponte, creando una sorta di barriera potenzialmente in grado di provocare un "effetto diga", innalzando la quota d'acqua a monte e creando una forte spinta sulle pile di un ponte già ammalorato e sottoposto a lavori. Per questo la Provincia ha decretato lo stop da lunedì pomeriggio. Oggi si deciderà la possibile riapertura.I lavori di riqualificazione del ponte di San Benedetto, affidato dalla Provincia alla Toto costruzioni, con la piena sono stati interrotti in alveo, ma regolarmente proseguiti nella golena di San Benedetto Po dove si sta montando la metà impalcato in sponda destra. Passata questa piena il timore si sposta sul meteo. Gli alvei già pieni potrebbero dover ospitare altri volumi di acqua delle prossime precipitazioni. Con le prime piogge attese già dalla prossima settimana.
Francesco Romani©


martedì 6 ottobre 2020

  TeleMantova TG Sera del 6 ottobre 2020



 TeleMantova TG Sera del 5 ottobre 2020




 

6 ottobre 2020 

Non vi viene in mente un Bypass...



 6 ottobre 2020



6 ottobre 2020





















 

 Fonte Gazzetta di Mantova del 6 ottobre 2020

Tre ponti ko e provincia divisa a metà
Dapprima chiude Torre d'Oglio, poi tocca a San Benedetto, infine le code tra Revere e Ostiglia: pomeriggio da dimenticare
Arriva la piena e la viabilità va in tilt
MANTOVA - Arrivano l'autunno, le piogge e le piene. E la già compromessa situazione dei ponti mantovani rischia di paralizzare completamente la provincia. Anche se non si tratta di una piena di particolare gravità (livello di criticità 1) per il Po e i suoi affluenti l'incremento di livello è stato comunque rapido. Ieri mattina presto, quindi, la Provincia ha disposto la chiusura del ponte in chiatte di Torre d'Oglio; nel pomeriggio invece, alle 16, è toccato al ponte di San Benedetto-Bagnolo, in cui sono i n corso i lavori di ricostruzione. In questo caso, a preoccupare, è un abbondante deposito di detriti e legname in corrispondenza della pila 2, che potrebbe compromettere la già discutibile stabilità del manufatto.Come se non bastasse, ieri pomeriggio è andato in tilt anche il traffico di attraversamento del ponte sul Po tra Revere e Ostiglia per un mezzo pesante che si era bloccato.Ma torniamo al dettaglio: l'ondata di piena del Po è transitata nel Viadanese a partire dalla serata di ieri. In mattinata era a Cremona. L'incremento repentino delle acque del fiume è dovuto alle intense precipitazioni registrate nei giorni scorsi nel Nord Italia (pari, in alcune zone montuose del Piemonte, a metà della pioggia di un anno in sole 24 ore).Nonostante un innalzamento del livello di alcuni metri in poche ore, nella Bassa la situazione non è apparsa tuttavia particolarmente preoccupante, in quanto nei giorni scorsi il livello del fiume era fermo ancora a 2-3 metri sotto lo zero idrometrico. A seconda delle zone di riferimento, la Protezione civile ha fatto scattare allerte gialle o arancioni (moderata criticità). Ieri in tarda mattinata l'idrometro di Viadana segnava poco più di tre metri (la sommità arginale è a circa 9 metri sopra lo zero). Il Comune di Viadana ha comunque valutato sino all'ultimo la possibilità di chiudere precauzionalmente gli accessi alla golena. I volontari dell'associazione di protezione civile Oglio-Po sono rimasti costantemente in contatto con le istituzioni preposte, al fine di attivare se necessario un servizio di sorveglianza. «Qualora se ne ravvisi l'esigenza - assicurava già in mattinata il presidente Ettore Bergamaschi - siamo pronti a mettere a disposizione volontari e attrezzature». Al fine di prevenire eventuali danni a strutture e oggetti, il sindaco di Dosolo Pietro Bortolotti ha invece ordinato il divieto di accesso alle aree golenali dal mezzogiorno di ieri sino al rientro dell'emergenza. Il primo cittadino ha contestualmente disposto il divieto di attività venatoria nelle golene aperte e chiuse e il divieto di accesso con natanti, ordinando al contempo lo sgombero dai fabbricati di animali e oggetti asportabili. I rigurgiti dell'ondata di piena del Po hanno provocato un innalzamento anomalo anche dell'Oglio. La Provincia ha pertanto chiuso al traffico, dalle 6.40 di ieri mattina, il ponte in chiatte di Torre d'Oglio (strada provinciale n.57, al confine tra i Comuni di Viadana e Marcaria).«A causa del fenomeno, che era previsto - spiegano da Palazzo Di Bagno - non è stato più possibile garantire il transito in sicurezza del traffico veicolare, in quanto cominciavano ad allagarsi tanto l'accesso al ponte quanto parte della strada golenale che da San Matteo delle Chiaviche conduce al ponte stesso». Anche in questo caso, il divieto di transito verrà revocato non appena si saranno ristabilite le condizioni minime di sicurezza. Il repentino innalzamento di livello del Po ha provocato la formazione di cumuli di schiuma bianca sul pelo dell'acqua. Non si tratta di sostanze inquinanti, bensì di "sospensioni tufacee": argille dilavate dalle rive e compattate dalla corrente. --
Riccardo Negri©
Piloni sotto pressione: non si passa più sul Po
Legname e detriti premono sulle strutture di cemento
La Provincia: stop al traffico fino a data da destinarsi
SAN BENEDETTO PO - Il transito sul ponte di San Benedetto Po è stato sospeso dalle 16 di ieri, su decisione della Provincia, sino a quando non saranno ripristinate le condizioni per un passaggio in sicurezza.A destare preoccupazione è la quantità di legna e di materiale vario che galleggia nel fiume e che, in balia della corrente, potrebbe mettere a serio rischio le chiatte e le imbarcazioni ormeggiate sulle rive oltre a sbattere ed ammassarsi tra i piloni del ponte.Succede sempre: l'onda di piena, inevitabilmente porta con sé tronchi, legname e detriti. A valle, nel Delta, sono già scattate le misure precauzionali. Dunque, stop alla circolazione e chiusura del ponte sulla ex statale 413 Romana che passa sul Po tra i Comuni di Bagnolo S. Vito e di San Benedetto Po e precisamente dall'intersezione con la Sp 33 "Roncoferraro-Ponte S. Benedetto", nel territorio del Comune di Bagnolo San Vito, all'incrocio con il raccordo di collegamento della ex statale 413 con la strada comunale Argine Po Nord, nel territorio del Comune di San Benedetto Po.Il transito verrà ripristinato a data da destinarsi in relazione all'andamento di piena e alle condizioni ritenute necessarie per garantire la sicurezza.È attualmente in corso un importante evento di piena del fiume Po, come risulta dai dati forniti da Aipo. In particolare in prossimità della pila n. 2, vista la copiosa discesa di detriti, tronchi e rami, si è formato un esteso accumulo di materiale che provoca una pressione anomala contro la pila stessa. Da qui la decisione di sospendere il passaggio sul manufatto fino a quando non saranno ripristinate le condizioni per un transito in sicurezza.Il servizio gestione e manutenzione strade provinciali dell'Area Lavori Pubblici e Trasporti della Provincia provvederà all'installazione e manutenzione della necessaria segnaletica.Nonostante i cartelli ben visibili, ieri nel tardo pomeriggio automobilisti e camionisti sono arrivati fin davanti alle barriere d'ingresso al ponte per convincersi a tornare indietro.
M.P. ©
Un TIR va in avaria e crea il caos
OSTIGLIA - Il ponte di Ostiglia è rimasto bloccato per un Tir in avaria e la fila sulla statale 12 è arrivata fino all'ospedale di Pieve di Coriano. Il traffico è rimasto letteralmente bloccato dall'abitato di Revere fino a Pieve di Coriano, sulla carreggiata che corre in direzione nord verso Ostiglia. Dopo le quattro del pomeriggio, sul ponte, il mezzo pesante che trasportava prodotti alimentari e viaggiava in direzione Ostiglia si è fermato per un guasto. La statale è andata al collasso. Quel ponte, pur essendo perfettamente sicuro, presenta delle gravi carenze in tutti gli altri aspetti di efficienza. Il problema, infatti, è che la carreggiata è molto stretta, i Tir quasi si sfiorano quando si incrociano. Anche intervenire in caso di incidente diventa problematico e l'episodio di ieri ha messo in evidenza come non mai questa problematica. Il traffico su quella strada è molto intenso, vi passano moltissimi camion. Va precisato anche che ieri il ponte di San Benedetto era chiuso e verosimilmente buone parte delle auto si sono dirottate sull'Ostigliese. La fila si è formata in un attimo e in poco tempo le auto arrivavano a diversi chilometri dal ponte, all'altezza dell'ospedale di Pieve. Nel frattempo i carabinieri e un mezzo adeguato per rimorchiare il camion sono arrivati sul ponte e hanno agganciato il Tir.Pochi minuti dopo le 17 la carreggiata è stata liberata, con il mezzo pesante che veniva trainato via. Da quel momento il traffico ha ricominciato a scorrere regolarmente. L'episodio ha evidenziato la precarietà infrastrutturale del Destra Secchia, che ha nell'Abetone Brennero la sua principale direttrice. E il ponte tra Revere e Ostiglia costituisce un nodo da sciogliere ormai da anni, ma senza una prospettiva di chiudere la vicenda a breve. «Questo territorio è in una situazione drammatica a livello infrastrutturale - dice il sindaco di Borgo Mantovano, Alberto Borsari - episodi come questo che possono succedere ordinariamente senza grosse conseguenze, nelle condizioni precarie in cui si trovano le nostre infrastrutture hanno effetti disastrosi».
Giorgio Pinotti ©


 Fonte 5 ottobre 2020

Passaggio piena del Po: chiude il ponte di San Benedetto


VIADANA – Stop alla circolazione sul ponte di San Benedetto dalle ore 16 di oggi per l’ondata di piena del Po. Con un’apposita ordinanza Provincia di Mantova ha disposto la chiusura del ponte sulla SP ex SS 413 “Romana” sovrappassante il fiume Po tra i Comuni di Bagnolo S. Vito e di S. Benedetto Po e precisamente dall’intersezione con la SP ex SS 33 “Roncoferraro-Ponte S. Benedetto”, nel territorio del Comune di Bagnolo S. Vito, all’incrocio con il raccordo di collegamento della SP ex SS n. 413 con la Strada Comunale Argine Po Nord, nel territorio del Comune di S. Benedetto Po dalle ore 16 di lunedì 5 ottobre 2020 a data da destinarsi in relazione all’andamento di piena ed al conseguente ripristino delle condizioni ritenute necessarie per garantire la sicurezza del transito veicolare. E’ attualmente in corso un importante evento di piena del fiume Po, come risulta dai dati forniti da Aipo. In particolare in prossimità della pila n. 2, stante la copiosa discesa di materiale solido flottante (trochi di grosse dimensioni, rami ed altro materiale voluminoso indifferenziato) si è formato un esteso accumulo di materiale che provoca una pressione anomala contro la pila stessa.
Da qui la decisione di sospendere il passaggio sul manufatto fino a quando non saranno ripristinate le condizioni per un transito in sicurezza.
Il Servizio gestione e manutenzione strade provinciali dell’Area Lavori Pubblici e Trasporti della Provincia provvederà all’installazione e manutenzione della necessaria segnaletica.
linkhttps://mantovauno.it/cronaca/passaggio-piena-del-po-chiude-il-ponte-di-san-benedetto/?fbclid=IwAR3EZq3yC62nRwqjkZD1XLM5J-H0samxELyKAWdKrzf4K_qNj4V_J7zle64

lunedì 5 ottobre 2020

Fonte La Voce di Mantova 5 ottobre 2020

Dalle 16 chiusura ad oltranza del ponte di San Benedetto Po


SAN BENEDETTO Dalle 16 di oggi e fino a data da destinarsi, causa transito di forte quantità di legname lungo il corso del fiume Po, il ponte verrà chiuso al traffico per motivi di sicurezza.

 Fonte Gazzetta di Mantova 




Arriva la piena: chiuso il ponte sul Po tra San Benedetto e Bagnolo San Vito

Dalle ore 16 di lunedì 5 ottobre per motivi di sicurezza idraulica legata a una forte quantità di legname in discesa lungo il corso del fiume

SAN BENEDETTO PO. Il Comune di San Benedetto Po, con un avviso apparso sul sito internet, comunica che dalle ore 16 di oggi lunedì 5 ottobre 2020, fino a data da destinarsi, il ponte sul fiume Po nel tratto tra San Benedetto Po e Bagnolo San Vito sarà chiuso al traffico per motivi di sicurezza idraulica legata a una forte quantità di legname in discesa lungo il corso del fiume.

5 ottobre 2020 ore 16

Stato attuale








 5 ottobre 2020



 

domenica 4 ottobre 2020

01/10/2020 Varo del primo cassero della fondazione della pila provvisoria in fiume.









01/10/2020  Le Strettoie... seconda puntata... perché non provare con uno più grande...