sabato 18 gennaio 2020

Dalla Voce di Mantova del 18 gennaio 2020
Ponte di San Benedetto senza pace: altri debiti coi fornitori per la Toto
Possibili fatture non pagate per milioni di euro; nei giorni scorsi un’altra azienda fornitrice si era lamentata per i ritardi

SAN BENEDETTO PO - Nella lunga (e, ormai possiamo dirlo senza timore di sembrare eccessivi, annosa) vicenda del nuovo ponte di San Benedetto si aggiunge un’ulteriore tegola che, anche se finora non si sono registrate conseguenze, potrebbe avere ripercussioni sul cantiere attualmente in corso: nei giorni scorsi avevamo dati conto della questione relative ad alcune fatture non pagate per un cifra stimata attorno ai 500mila euro - ad un’azienda fornitrice della Toto Costruzioni srl, l’azienda incaricata di realizzare l’importante manufatto. A seguire è arrivata la notizia di altre fatture non pagate ad un’altra azienda fornitrice e in questo caso la cifra sarebbe ben più consistente dato che si parla di milioni di euro. Ovviamente le bocche sono cucite sulla questione e anche dalla Provincia di Mantova - che, lo ricordiamo, rappresenta la stazione appaltante su un progetto da 31 milioni di euro quasi totalmente pagato da Regione Lombardia - non arrivano commenti di alcun genere, ma è indubbio che la questione, per di più su un cantiere che è stato oggetto di feroci polemiche sia per i ritardi accumulati finora sia per la questione delle eventuali chiusure del vecchio ponte, è destinata ad alimentare polemiche a non finire. Per ora altro non trapela, e quindi non è dato sapere nè quale sia il materiale fornito dall’azienda che avrebbe lamentato le fatture non pagate dalla Toto nè se ci sia, tra le parti, una possibilità di incontro per vedere di sbloccare la questione. Leggermente più chiara invece la vicenda dell’azienda che lamenta il credito meno consistente che avrebbe confermato di avere rispettato le tempistiche degli ordinativi ma che ora attende un segnale dalla stessa Toto. Possibile un intervento della Provincia? Allo stato attuale della situazione non vi sono elementi ma occorre ricordare, per dovere di cronaca, che poco più di un anno fa Palazzo di Bagno intervenne direttamente per far fronte ad una carenza di liquidità della Toto versando di tasca propria i soldi necessari al pagamento di un ordinativo di cemento. Ulteriori elementi potrebbero essere resi noti nei prossimi giorni.
Nicola Antonietti


Dalla Gazzetta di Mantova del 18 gennaio 2020
Dalla rubrica Amarcord


Dalla Gazzetta di Mantova del 17 gennaio 2020
Proseguiti i montaggi dal lato di Bagnolo San Vito
Resta il contenzioso sulla data di chiusura del cantiere
Ripresi i lavori al ponte
Ma l'intesa con la Toto slitta ancora in avanti

San Benedetto Po. Operai di nuovo al lavoro sul cantiere di riqualificazione del ponte sul Po fra San Benedetto e Bagnolo. Tecnici ed addetti della Toto costruzioni, la spa che si è aggiudicata i lavori da 34 milioni di euro (30 dei quali finanziati dalla Regione) per rifare tutta la parte in alveo del manufatto ammalorato dalla piena del 2000 e poi dal terremoto del 2012 hanno proseguito il montaggio dell'impalcato interamente in acciaio che andrà a sostituire le attuali travi in cemento. Il lavoro viene svolto sulla sponda di Bagnolo, dove il segmento da 150 metri è già stato completato in tutta la sua lunghezza e si è iniziato il montaggio della grande arcata (altra 35 metri) che sorreggerà l'impalcato. Dalla sponda opposta, quella di San Benedetto Po il montaggio delle piastre che costituiscono l'impalcato più lungo, 180 metri ha ormai superato la metà dell'opera. Su entrambe le sponde stanno arrivando gli enormi tubolari, 800 pezzi che saranno montati a creare i due grandi archi. Le due campate, quella in costruzione a Bagnolo e quella a San Benedetto, saranno poi spinte al centro del fiume per congiungersi sulla grande pila centrale che costituirà l'appoggio provvisorio delle parti in alveo.A questo punto inizierà l'opera di demolizione del vecchio manufatto in cemento sia per quanto riguarda la parte in alveo, che quella in golena oggetto di un secondo progetto esecutivo da 2 milioni e 375mila euro, dei quali 900mila forniti dalla Regione. Il lavoro di demolizione sarà unico per minimizzare i tempi di chiusura totale al traffico, stimati attorno ai 3 mesi. Durante in quali si procederà ad abbattere l'intero manufatto in cemento sostituendolo con travi d'acciaio in golena e con l'impalcato nel frattempo costruito per il tratto in alveo Per il cronoprogramma ipotizzato dalla Provincia, il tutto dovrà avere termine entro fine giugno. La Toto ha chiesto di posticipare in autunno per avere il tempo di ricevere le nuove travi. Il braccio di ferro sui tempi ha fermato la firma del contratto fra Provincia di Mantova e Toto che è attesa entro la fine del mese.
Francesco Romani©

San Benedetto Po.
La Provincia batte cassa in Regione «Servono aiuti per le imprese»

Il presidente della Provincia Beniamino Morselli ieri è andato in Regione a chiedere fondi per aiutare le imprese del territorio che subiranno un negativo contraccolpo durante il periodo di chiusura totale del manufatto. «Nel progetto che abbiamo approvato - spiega Morselli - abbiamo ribadito la chiusura per tre mesi, concentrando in quel lasso di tempo tutte le fasi che comportano la chiusura al traffico. Nondimeno siamo consapevoli dei disagi anche economici che deriveranno da questa necessità. Ho chiesto direttamente all’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Mattinzoli di collaborare con le altre istituzioni, come la camera di Commercio per creare un fondo per aiutare le imprese. Mattinzoli si è riservato una risposta, che confidiamo sia positiva per il nostro territorio».


Dalla Voce di Mantova del 15 gennaio 2020

Ancora un camion incastrato sul ponte di San Benedetto: rabbia tra i cittadini

SAN BENEDETTO PO - Ancora un camion incastrato sul ponte di San Benedetto Po: a nulla sembrano, infatti, servire le strettoie poste all’imbocco dell’infrastruttura - sia sul lato di San Benedetto che di Bagnolo - periodicamente danneggiate da qualche mezzo pesante che tentando di passare resta incastrato. L’ennesimo episodio nel tardo pomeriggio di lunedì - erano circa le 18.40 - quando un camion che viaggiava in direzione di Bagnolo San Vito è rimasto incastrato all’ingresso del ponte. Diversi i disagi causati, non solo per la struttura ma anche per la viabilità in un’orario di punta e quindi già di per sè più trafficato. Danni, però anche per le sbarre della strettoia ancora una volta danneggiata. Un episodio che ha ovviamente creato rabbia tra residenti ed automobilisti, stanchi dei continui “incidenti”. Proprio qualche mese fa, inoltre, un pezzo penzolante probabilmente dopo l’ennesimo passaggio di qualche mezzo pesante - aveva provocato danni a diverse vetture.


martedì 14 gennaio 2020

Dalla Voce di Mantova del 14 gennaio 2020
Ponte, ritardi nei pagamenti: frizioni Toto-fornitori
Un’azienda in particolare avrebbe sollecitato il saldo di fatture per complessivi 500mila euro

SAN BENEDETTO PO Non c’è pace davvero per il cantiere del ponte di San Benedetto Po: è di questi giorni la notizia che un’azienda avrebbe lamentato il mancato pagamento di diverse fatture da parte della Toto Costruzioni srl, la ditta che - come noto - ha in appalto la realizzazione del ponte e che già
in passato, per questioni legate a mancanza di liquidità, era andata in frizione sia con i fornitori che con la stessa Provincia, preoccupata che tali situazioni possano generare ulteriori ritardi nel completamento del manufatto (che, lo ricordiamo, rappresenta una delle opere più onerose finanziate dalla Regione, per complessivi 31 milioni di euro). Nel caso specifico, anche se sulla vicenda le bocche sono decisamente cucite, un’azienda fornitrice di componenti avrebbe lamentato il mancato pagamento di fatture fin dallo scorso novembre e tale situazione avrebbe portato ad accumulare un credito che si aggirerebbe sul mezzo milione di euro. L’azienda avrebbe comunque mantenuto, per tutto il tempo, un atteggiamento non ostile alla Toto, continuando a fornire il materiale ma dopo l’ultimo ritardo senza risposta si sarebbe decisa a contattare anche la stessa Provincia. (nico)



lunedì 13 gennaio 2020

Attenzione camion blocca l'uscita dal ponte a San Benedetto, lato entrata le strettoie hanno il guardrail storto e pericoloso. La segnalazione alle forze dell'ordine è  già stata fatta.


domenica 12 gennaio 2020

Dalla Voce di Mantova del 11 gennaio 2020
“Sul ponte tanta delusione ma ora attenzione ai lavori”
Assemblea pubblica del Comitato che chiede ora ulteriori certezze sulle tempistiche del cantiere

SAN BENEDETTO PO Nulla di nuovo sul fronte occidentale: si potrebbe commentare così l’esito della serata promossa dal comitato Vogliamo il Ponte giovedì sera nella Biblioteca Monastica di San Benedetto. Una serata interessante sotto vari aspetti, ma che non ha potuto rendere ai presenti notizie in merito al futuro del ponte sul fiume Po, poiché la situazione è quella dell’attesa, attesa di buone nuove da parte di Palazzo di Bagno su avanzamento dei lavori, tempistiche e, soprattutto, chiusure. «C’è delusione per tutta questa situazione – ha sottolineato il presidente del comitato Sandro Cavazzoli – ma continuiamo a stare attenti, a stare sul pezzo. Tutti noi abbiamo bisogno del ponte e i lavori devono terminare al più presto». Un’infrastruttura, per usare le parole del sindaco Roberto Lasagna, che è nel dna del territorio sambenedettino e mantovano, raccontato con dovizia di particolari dai relatori Manuela Braghiroli e Paolo Lavagnini, ma che ha sempre dovuto fare i conti con una serie di avversità. Dalla prima chiusura nel 1993, con tanto di adunata oceanica di protesta, a quella del 2000 per l’eccezionale piena del Po, fino ai danni del sisma del 2012. Quest’ultimo, un tema ben noto a Carlo Maccari, assessore regionale all’epoca dei fatti, uomo di riferimento al Pirellone per il terremoto, e presente in sala per parlare dell’emergenza sisma dal punto di vista del ponte. Dal passato al presente, ovvero i ritardi, le proroghe, il tema bypass fino all’esposizione della stima realizzata da Manuela Braghiroli dei danni subiti dal tessuto economico dal 2012 ad oggi con i problemi legati al ponte: 249 milioni e 500mila euro, una cifra monstre. Considerazioni del pubblico, opinioni, domande e, in mezzo a tutto ciò, la speranza che tutto questo possa diventare un giorno un ricordo, magari da far riaffiorare mentre si passerà sul ponte, completato definitivamente.