
Il COMITATO VOGLIAMO IL PONTE è nato con lo scopo di vedere ultimato il NUOVO PONTE tra SAN BENEDETTO PO e BAGNOLO SAN VITO, principale arteria della viabilità Mantovana. La viabilità ridotta da quasi trent’anni sta già causando innumerevoli danni al territorio e ai cittadini. Un’ulteriore chiusura definitiva troppo prolungata per ultimare il nuovo ponte metterebbe definitivamente in ginocchio il territorio.
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domenica 30 maggio 2021
Fonte Mantovauno.it del 27 maggio 2021
Fontana a S. Benedetto si complimenta per il recupero post sisma. “Ora serve la proroga dello stato di emergenza”
SAN BENEDETTO PO – Ecco la foto di gruppo con tutti i sindaci dei Comuni mantovani colpiti dal sisma scattata oggi pomeriggio a San Benedetto Po in attesa dell’arrivo del governatore lombardo Attilio Fontana cha a nove anni dal terremoto il Governatore ha voluto portare la propria solidarietà al nostro territorio ma ha anche voluto rendersi conto di persona del proseguo dei lavori di ricostruzione.
Fontana, accompagnato dal primo cittadino di San Benedetto Roberto Lasagna, e insieme agli altri sindaci ai consiglieri regionali e ad alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, ha visitato il cantiere del chiostro dei secolari e altri spazi del complesso polironiano.
Lasagna ha spiegato che il recupero post sisma a San Benedetto è ormai all’80% e Fontana si è complimentato per il lavoro svolto e per la capacità degli amministratori di saper recuperare le risorse ma anche spenderle bene.
San Benedetto vuol dire però ovviamente anche il ponte finanziato per la quasi totalità con fondi regionali. Lasagna ha spiegato che la parte in alveo dovrebbe essere pronta per la fine dell’estate, poi inizieranno i lavori per la parte in golena. Quindi ha ricordato l’importanza dell’azione congiunta dei sindaci che hanno dato il loro assenso affinchè i rimborsi dovuto ad ognuno dei Comuni per i danni del terremoto 2012, in tutto 5 milioni e 400 mila euro, fossero devoluti integralmente alla Provincia per la riqualificazione proprio del ponte sul Po fra Bagnolo e San Benedetto. Lo stesso di quanto ribadito dal consigliere regionale Alessandra Cappellari che ha ricevuto i complimenti di Fontana per l’impegno profuso per il ponte ma anche per gli interventi al complesso polironiano.
Alessandra Cappellari, che è il consigliere regionale con delega alla ricostruzione post sisma ha poi evidenziato la necessità di avere la proroga da parte del Governo della fine dello stato di emergenza dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022. La visita di Fontana è proseguita a Correggio di Bagnolo San Vito agli ospiti di Corte Margonara, una realtà socio sanitaria innovativa che offre una risposta assistenziale importante e risponde ai bisogni dei ragazzi affetti da disabilità. Ultima tappa Guidizzolo dove l’Amministrazione comunale ha presentato alcuni progetti rivolti ai giovani come quello della torre di cui una parte sarà adibita a consulta per i giovani e dove, in un secondo step il primo piano sarà trasformato in sala consiliare.
Fonte Gazzetta di Mantova del 27 maggio 2021
Contesa con il viminale
Affitti non pagati per la caserma: la Provincia vince il primo round
Via Chiassi, il ministero degli Interni condannato a risarcire
Già presentato l’appello con la richiesta di coinvolgere il Tar
Continua il braccio di ferro tra il ministero dell’Interno e la Provincia sulla caserma dei carabinieri di via Chiassi. Il Viminale, a sette mesi dal deposito, ha impugnato la sentenza di primo grado con cui il tribunale di Brescia lo ha condannato per il mancato pagamento dell’affitto dell’immobile che ospita la caserma, fissando anche il nuovo canone annuo a 211.225 euro, più del doppio di quanto abbia versato finora. Ma il ministero non ci sta a pagare anche gli affitti arretrati per 631.464 euro oltre a 47.124 euro di risarcimento danni a Palazzo di Bagno fino al 31 marzo di quest’anno (oltre ad altri 12mila euro più Iva). Ce n’è quindi abbastanza per presentare ricorso alla corte d’appello di Brescia, notificato alla Provincia una decina di giorni fa, accompagnato dalla richiesta che la controversia sia assegnata dal giudice ordinario a quello amministrativo del Tar di Brescia. La vicenda risale a un paio di anni fa e si interseca con quella del ponte di San Benedetto Po. La gara per l’aggiudicazione dei lavori per la nuova infrastruttura sul fiume Po prevedeva la cessione all’impresa vincitrice, come parte del compenso, della caserma (valutata 3,8 milioni di euro) con annesso il contratto d’affitto con il Viminale. Solo che dopo la gara si è scoperto che il ministero dal primo aprile 2015, il giorno dopo la scadenza del contratto risalente al 2009 e mai rinnovato, pagava ancora il vecchio affitto, 98.127 euro all’anno, invece dei 211.225 che sarebbero andati alla Provincia come stabilito dall’Agenzia del demanio. Nella lettera inviata alle imprese per invitarle a partecipare all’appalto per il ponte c’era scritto, infatti, che la Provincia stava negoziando con il ministero dell’Interno il contratto scaduto il 31 marzo 2015 sulla base di un nuovo canone portato a 320mila euro all’anno. Successivamente, in base a norme contenute nelle varie leggi di bilancio, aveva ridotto la pigione prima a 248.500 euro e poi, definitivamente, a 211.225 euro. A quel punto la Provincia aveva deciso di citare in giudizio il ministero dell’Interno affidandosi al tribunale civile di Brescia per avere gli arretrati e per costringerlo a sottoscrivere il nuovo contratto d’affitto con un canone di 211.225 euro all’anno. Il 15 ottobre 2020 i giudici bresciani hanno depositato la sentenza che dà ragione alla Provincia riconoscendole quasi 700mila euro tra arretrati, risarcimenti e spese legali e fissando un canone d’affitto annuo per la caserma di via Chiassi di 211.225 euro anziché 98.127 euro fino a quando il Viminale non libererà l’immobile. Ora l’appello. La Provincia si è già costituita in giudizio e attende fiduciosa anche il secondo round, ritenendo infondati i motivi del ricorso del ministero.
Sandro Mortari
Fonte Voce di Mantova del 26 maggio 2021
Fonte Gazzetta di Mantova del 21 maggio 2021
Trattativa Provincia-TotoPassi avanti per l’intesa
Per i nuovi lavori al ponte le parti sono d’accordo sul minimizzare i disagi e sul rendere il tratto golenale sicuro come quello in alveo
SAN BENEDETTO PO - Non si può ancora parlare di accordo, perché non ci sono le firme a siglare la fine della trattativa, ma il dialogo fra la Provincia, committente dei lavori di riqualificazione del ponte sul Po danneggiato dalle scosse sismiche del 2012 e da allora a traffico limitato, e la Toto costruzioni, il colosso che sta eseguendo l’opera, sta procedendo a grandi passi verso un’intesa. I punti fermi ci sono e la sintonia ritrovata dopo mesi di incomprensioni e tensioni, sfociate anche in reciproche chiamate di responsabilità, sembra ormai assodata. Si lavora fianco a fianco per trovare un accordo complessivo, ma già ora si intravedono le linee portanti del futuro documento, un aggiunta all’attuale incarico che dovrà consentire alla Toto di proseguire nel cantiere anche nella parte golenale, esclusa dal primo contratto. Sia Provincia che Toto concordano nella necessità di minimizzare i disagi per gli utenti, compattando la chiusura totale al traffico allo stretto necessario, nemmeno un giorno di più. Intesa anche sulla sicurezza delle strutture che Toto andrà a realizzare nella parte che sarà coperta dal futuro contratto integrativo. Interamente antisismico e dalle caratteristiche tali da consentire la completa percorribilità. Su questi due pilastri si sta lavorando per risolvere le questioni rimaste sul tappeto. E se le due parti si chiudono nel riserbo, trapela comunque ottimismo sul finale della complessa trattativa, che una volta terminata, spianerà la strada alla conclusione dei lavori ed all’inaugurazione per la quale qualcuno sta già pensando a una grande festa.
FR.R.
Per non dimenticare
Fonte Voce di Mantova del 19 maggio 2021Accadde oggi
19 maggio 2017....
Ponte di S. Benedetto, l’inizio di un incubo
Il governatore della Regione Roberto Maroni ha dato la picconata d’avvio ai lavori
A chi pensava che la pioggia portasse fortuna si sbagliava di grosso..
MANTOVA Una giornata tutta mantovana quella del governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni: prima in città per una lunga ed esclusiva intervista alla Voce nel salotto buono di Palazzo Castiglioni, poi a San Benedetto per l’inaugurazione dei lavori al ponte di San Benedetto. Un’inaugurazione accompagnata da una pioggia battente che i più spiritosi hanno accolto con la classica battuta del ponte bagnato, ponte fortunato. Alla faccia. La pioggia, comunque, ha solo disturbato la cerimonia ma non ha certo attenuato la soddisfazione, sia degli amministratori locali che di quelli della Regione, in testa il Governatore Roberto Maroni per vedere finalmente avviato il cantiere di un’opera lungamente attesa, per risolvere le problematiche di un ponte che - ha sottolineato il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna - «è molto amato da questo territorio ma che ci sta facendo soffrire da oltre vent’anni». Non potendo posare tecnicamente una “prima pietra” dato che il ponte nuovo sarà realizzato in vari tronconi nella zona golenale per essere poi assemblato una volta smontato quello vecchio, a suggellare l’inizio dei lavori dopo il rituale taglio del nastro tricolore, è stata una martellata vibrata dal governatore lombardo a uno dei piloni di sostegno del ponte stesso. Nel corso dell’inaugurazione si sono succeduti gli interventi, oltre che del sindaco sambenedettino Lasagna, che ha lodato in particolare grande qualità del lavoro messo in piedi dalla Regione, anche del sindaco di Bagnolo S.Vito Manuela Badalotti («Per me che sono di Bagnolo ma ho parte della famiglia originaria di San Benedetto la soddisfazione è doppia»), del presidente della Provincia Beniamino Morselli, del consigliere regionale Anna Lisa Baroni, dell’assessore Gianni Fava nonché di Alfonso Toto della Toto Costruzioni, l’azienda che in partnership con la Vezzola realizzerà fattivamente l’opera. Da parte sua il numero uno della Regione ha ribadito come il ponte sia «una promessa mantenuta: l’esborso dell’ente regionale è stato consistente, questo va ricordato ma è anche un nostro motivo di orgoglio, ma aggiungo anche che per noi è di grande soddisfazione avere investito importanti risorse e al contempo avere lasciato la gestione del cantiere agli enti locali. Questa - ha sottolineato Maroni - è una scelta pienamente e chiaramente federalista, ma anche noi faremo la nostra parte per controllare che l’opera venga realizzata nei tempi e nei modi previsti perché è essenziale per questo territorio.». Un’ultima battuta vede Maroni guardare già anche al referendum per l’autonomia della Regione Lombardia: «Il lavoro da noi svolto dimostra che la Regione sostituisce spesso e volentieri il lavoro dello Stato e non mi riferisco solo al Ponte di San Benedetto ma anche, tanto per toccare un argomento affrontato oggi più volte, la gestione del post-sisma - ha concluso il Governatore -. Per noi una giornata come questa non è solo un momento di orgoglio e di soddisfazione personale, ma è un motivo in più per fare capire ai cittadini che una Lombardia più autonoma è senz’altro una Lombardia che funzionerà meglio»
Fonte Mantovauno.it del 11 maggio 2021
link:https://mantovauno.it/cronaca/ponte-di-s-benedetto-capelli-bene-laccelerazione-ma-che-il-2022-sia-lanno-certo-della-fine-dei-lavori/?fbclid=IwAR00JKbdmBuTytvQfDGQt2YJQxGkhziQnlNtGfwC0ZCGNuAQNR-Y-oGgzL4
link:https://mantovauno.it/cronaca/ponte-di-s-benedetto-capelli-bene-laccelerazione-ma-che-il-2022-sia-lanno-certo-della-fine-dei-lavori/?fbclid=IwAR00JKbdmBuTytvQfDGQt2YJQxGkhziQnlNtGfwC0ZCGNuAQNR-Y-oGgzL4
Ponte di S. Benedetto, Capelli: “bene l’accelerazione ma che il 2022 sia l’anno certo della fine dei lavori”
Ma ovviamente le preoccupazioni non sono svanite come spiega bene nel video servizio allegato il presidente di Confartigianato Mantova Lorenzo Capelli che chiede tempi sicuri per la conclusione delle opere. “Che il 2022 sia la data certa della conclusione del cantiere” dichiara Capelli.
Fonte Mantovauno.it del 7 maggio 2021
link: https://mantovauno.it/cronaca/terminate-le-prove-strutturali-riaperto-il-ponte-di-san-benedetto/?fbclid=IwAR2kneFiQ4pmlVMU_c_E92y8d9c17_bnaDEDjFVG9x4THmZLzO90CTwKVsE