Confermiamo che le luci sono state installate giovedì, abbiamo delle foto e video che lo posso dimostrare. Non capiamo lo scopo di dire il contrario, dalle stesse foto dei giornali sull'incidente si vede che non c'erano
Fonte Gazzetta di Mantova del 25 luglio 2020
Morto sul ponte, è polemica
«Solamente ora messe le luci»
Accusa del presidente di Confcommercio, Barbi, che ha visto i lampioni a led attesi per anni sul lato di San Benedetto
San Benedetto Po - La salma di Walter Maimone, il macellaio 43enne morto dopo essere finito con la sua auto contro le strettoie del ponte di San Benedetto Po, è ancora sotto procura. Il magistrato non ha ancora concesso il nulla osta per la sepoltura. Nel frattempo la polizia stradale, intervenuta sull'incidente, sta ultimando i rilievi che chiariranno la dinamica del letale sinistro. E intanto scoppia la polemica. Il presidente della Confcommercio di San Benedetto Po, Dino Barbi, osserva come soltanto giovedì pomeriggio, attorno alle 18, a poche ore dall'incidente mortale avvenuto mercoledì sera poco dopo le 22, gli operai della Provincia abbiano installato, sulla strettoia del ponte dalla parte di San Benedetto, due lampioni a led. «Una coincidenza? - commenta Barbi -. Sono anni che come Confcommercio, ma anche a nome di Confesercenti e dei cittadini, chiediamo che l'ingresso al ponte venga illuminato a dovere». Il presidente della Provincia, Beniamino Morselli, ribadisce invece che i lampioni sono lì da tempo.L'incidente, è bene precisarlo, è avvenuto sul lato di Bagnolo del ponte. Maimone, 43 anni, residente a Moglia ma domiciliato da qualche tempo a Roncoferraro, è morto sull'ambulanza mentre medici e infermieri stavano cercando di rianimarlo. Era alla guida della sua Fiat Bravo e percorreva la Romana proveniente da Bagnolo verso San Benedetto Po. Difficile stabilire che cosa possa essere accaduto in quella manciata di minuti che lo hanno portato alla morte. Forse un colpo di sonno che potrebbe averlo indotto a schiacciare inavvertitamente l'acceleratore aumentando in modo letale la velocità. Di certo il 43enne stava andando forte. E quando è andato a sbattere contro lo spartitraffico, l'auto si è aperta. Pezzi di lamiera ovunque e lui già agonizzante all'interno dell'abitacolo accartocciato. La vettura, dopo il primo urto, è andata a sbattere contro un guard rail alla sua destra, danneggiandolo e facendo schizzare altri pezzi di lamiera. Forse l'uomo non aveva le cinture.
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