martedì 3 novembre 2020

3 novembre 2020 Fonte Mantovauno.it

Il Tribunale rigetta il reclamo di Toto spa. Corretta la ripresa dei lavori al ponte di San Benedetto


SAN BENEDETTO PO – Il Tribunale ha rigettato il reclamo e confermato l’ordinanza che aveva imposto a Toto spa Costruzioni Generali la ripresa dei lavori nel cantiere per il nuovo ponte di San Benedetto Po. Questo quanto contenuto nell’ordinanza del Tribunale Ordinario di Brescia – Sezione specializzata tribunale delle imprese, che si è espresso sul reclamo dell’azienda evidenziando l’illegittimità della condotta di Toto s.p.a. Costruzioni Generali.

La società, come noto, aveva intentato un procedimento di reclamo contro l’ordinanza del 21 agosto scorso. Documento che ordinava a Toto la riapertura del cantiere e la ripresa dei lavori, in adempimento del contratto di appalto stipulato con la Provincia, entro la data del 14 settembre 2020, fissando a 5mila euro la penale per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione del provvedimento. Questo dopo che la Tota aveva sospeso nei mesi precedenti ogni attività nel cantiere adducendo come motivazione “la mancata conclusione, da parte della Provincia, di un contratto di locazione per l’immobile di Via Chiassi a Mantova (attuale sede del Comando Provinciale dei Carabinieri) costituente parte del corrispettivo per i lavori al nuovo ponte e per l’inidoneità e l’intempestività del piano di sicurezza e coordinamento (PSC)

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 Fonte Gazzetta di Mantova del 3 novembre 2020

Sul ponte cantiere in fermento
E ora preoccupa la chiusura
Saldatori all'opera sulle due sponde per terminare i montaggi entro aprile
Cauto ottimismo del sindaco: «Ma serve avere vie alternative per il futuro stop»
San Benedetto Po - "Eppur si muove...". Dopo mesi di cantieri altalenanti, fermi e ripartenze, i lavori di riqualificazione del ponte sul Po fra San Benedetto e Bagnolo sembrano avere imboccato la via giusta. Da un mese gli operai sono alacremente all'opera per montare le parti che costituiranno il manufatto metallico che sostituirà in alveo l'attuale passaggio in cemento armato. Sulla sponda di Bagnolo lavori sono in una fase più avanzata. Dopo avere completato la soletta metallica, ora gli operai, una quindicina fra personale diretto della Toto costruzioni, la Spa incaricata dalla Provincia della riqualificazione, e ditte esterne stanno procedendo al montaggio del grande arco che sovrasterà questa metà del ponte. Sul piazzale opposto, in sponda destra, si sta invece completando la parte dell'impalcato. Le due metà, una volta montati gli archi, saranno provvisoriamente appoggiate sulla enorme pila che è in costruzione al centro del fiume, a valle del ponte attuale. L'ipotesi prevede di svolgere l'operazione dopo aprile ed entro la prossima estate quando sarà necessario chiudere totalmente al traffico il ponte attuale, oggi limitato al traffico leggero, per procedere alla demolizione delle campate in cemento armato. Da qui la preoccupazione del sindaco di San Benedetto Po, Roberto Lasagna, "scottato" da precedenti esperienze, che per tempo lancia l'appello. «Registriamo che il cantiere finalmente procede con buoni ritmi - dice -. Al lavoro ci sono oltre una decina di operai e le operazioni di saldatura stanno andando avanti come m ai sinora avevamo visto. Sono cautamente ottimista che si arrivi finalmente alla conclusione del lavoro e si possa vedere completata quella riqualificazione che da tanto attendiamo. Ovviamente bisognerà misurarsi con le piene del Po, che stanno rallentando la messa in opera del pilone in alveo, con possibili lockdown pesanti, ma intanto non nascondiamo la soddisfazione per il procedere dei lavori». Proprio l'accelerazione, però riporta in primo piano il tema della viabilità alternativa quando sarà necessaria la chiusura totale al traffico. L'ipotesi di un "bypass" che dall'argine, passando per il cantiere, arrivasse direttamente al ponte provvisorio è già stata scartata una prima volta dalla Provincia. «Le alternati ve sono l'A22 e la strada arginale di Portiolo, che è messa in condizioni disastrose - prosegue il primo cittadino -. Per questo ho chiesto che l'ente gestore, la Provincia, garantisca in ogni modo l'incolumità degli utenti che saranno costretti a compiere tragitti alternativi e soluzioni di buon senso». Il nuovo clima di fiducia instauratosi con la ripartenza dei lavori sembra avere messo per ora in secondo piano le frizioni fra Toto costruzioni e Provincia sull'appalto da 33,4 milioni di euro sfociate in denunce reciproche. Il collegio arbitrale per risolvere le dispute fra stazione appaltante ed esecutrice previsto dal Decreto Semplificazioni è stato istituito con la nomina di due esperti per parte della Provincia ed altrettanti per conto della Toto. Ma non è stato ancora convocato per la scelta del quinto membro, il presidente e quindi non è al momento operativa. Questo mentre nel frattempo, dopo la prematura scomparsa del dirigente Giovanni Urbani, il compito di seguire l'area Lavori pubblici e Trasporti della Provincia è passato all'ingegner Antonio Covino.
Francesco Romani©


  Fonte Voce di Mantova del 28 ottobre 2020


Campate e prima pila in alveo
Il ponte inizia a prendere forma
Cantiere in piena attività da entrambe le sponde del fiume. Il sindaco: “Passi avanti importanti, ora rimaniamo in attesa”

SAN BENEDETTO PO - Dopo lunghissimi mesi di totale stop al cantiere di realizzazione del nuovo ponte sul Po, finalmente ora si vedono quelli che anche il sindaco Roberto Lasagna ritiene importanti passi avanti. All’ingresso del cantiere si vedono manufatti che verranno utilizzati per la campate del nuovo ponte, mentre dall’alveo del fiume spunta da alcuni giorni una pila provvisoria che verrà utilizzata per il montaggio del nuovo manufatto che sta realizzando la società Toto Costruzioni. Insomma, quelli che si vedono oggi sul cantiere dalla sponda di San Benedetto Po e dalla sponda di Bagnolo San Vito, appaiono come decisi passi avanti rispetto solamente ad alcune settimane fa, quando non si sapeva nemmeno se e quando il cantiere sarebbe ripartito. Ora, come detto, in entrambi i cantieri appaiono grandi strutture in ferro che verranno probabilmente utilizzate nelle realizzazione delle campate, mentre nel fiume è stata posata una pila la cui sommità spunta per alcune decine di centimetri oltre il livello dell’acqua del Po. Si tratta, quanto pare, di un pilone che verrà usato temporaneamente durante la posa delle nuove campate». «Sembra che finalmente stiamo facendo importanti passi avanti - afferma il sindaco Lasagna - e devo dire che ne sono contento. La pila e le forme per le campate sono sotto gli occhi di tutti, e anche sul cantiere ci sono almeno una quindicina di operatori: bene così. Andiamo avanti».
Giovanni Bernardi_


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