Fonte Gazzetta di Mantova del 3 agosto 2020
San Benedetto
Servono risposte sullo stallo del ponte
Alcune puntualizzazioni sono doverose dopo la replica dell'ufficio stampa della Provincia di Mantova alla mia nota del 30 luglio. In primis, una questione di metodo. Quando ci sono situazioni difficili è fondamentale fare squadra con tutti gli enti coinvolti e perseverare per trovare soluzioni. L'abbiamo visto nell'emergenza sisma, dove Regione, Provincia e Comuni si sono incontrati per anni, ogni settimana, per risolvere le questioni più spinose: discussioni, condivisioni di documenti e bozze di lavoro, confronto con legali ed esperti prima di prendere le decisioni erano all'ordine del giorno. Non è certamente la condivisione che dichiara di aver fatto la Provincia con gli Amministratori Locali, che potrei definire più simile ad una "conferenza stampa" riservata agli amministratori. Visto che le questioni aperte sembrano ancora molte, l'apertura di un Gruppo di Indirizzo, tecnico - politico, che a cadenza settimanale lavora sul tema, è il primo suggerimento che lascio agli amministratori della Provincia... ma se la volontà era davvero di condividere le decisioni, non serviva certo il mio aiuto.Poi, la comunicazione con i cittadini, coloro che ci hanno scelto per amministrare le risorse pubbliche. Esattamente un anno fa, il 1 agosto 2019, in piazza a San Benedetto Po, ci si lasciava con l'impegno a ritrovarsi nuovamente, per aggiornare le comunità circa l'evolversi dei lavori sul Ponte. A quell'incontro, in 365 giorni, non ne sono seguiti altri con la partecipazione della Provincia. Forse, "per non alimentare il malcontento popolare"? I cittadini vanno rispettati, occorre condividere i successi come le situazioni più difficili, occorre "metterci la faccia" e prendersi la responsabilità nell'amministrazione delle risorse pubbliche; il secondo suggerimento, è la convocazione di un incontro pubblico aperto alle comunità ove spiegare lo stato dei lavori, ma anche in questo caso, è sufficiente mantenere le promesse e non serve l'aiuto esterno.In merito all'opera, tutti noi ci poniamo domande, alle quali non abbiamo risposte: se hanno stanziato le risorse, perché non lavorano? I ritardi dell'impresa, sono tutti ingiustificati? Se è così, cerchiamo un'altra impresa. O invece, come sostiene la Toto costruzioni, il problema è la Caserma dei Carabinieri di via Chiassi, attualmente senza contratto di locazione, quando invece, in sede di gara, era stato comunicato un ricavo per canone annuo molto superiore a quello abitualmente incassato dalla Provincia? Capite bene, che dire che il sindaco di Quistello è sleale perché ha un pensiero non allineato, è molto facile. Giustificare il perché del ritardo, è decisamente complesso. Ma occorre farlo, per rispetto di chi paga le nostre indennità, per responsabilità verso gli Enti che amministriamo, per dignità verso le nostre comunità. Vorrei, come tutti, che il ponte si concretizzasse il prima possibile... ma vorrei anche poter capire di chi è la responsabilità di questa situazione per evitare che eventi simili possano ripetersi. Con lo stesso rispetto, per i cittadini e gli Enti che rappresentiamo, lasciamo ai cittadini giudicare il lavoro degli amministratori e non agli Uffici Stampa dei nostri Enti Pubblici, che hanno ben altre finalità.
Luca Malavasi
Sindaco di Quistello
San Benedetto
Servono risposte sullo stallo del ponte
Alcune puntualizzazioni sono doverose dopo la replica dell'ufficio stampa della Provincia di Mantova alla mia nota del 30 luglio. In primis, una questione di metodo. Quando ci sono situazioni difficili è fondamentale fare squadra con tutti gli enti coinvolti e perseverare per trovare soluzioni. L'abbiamo visto nell'emergenza sisma, dove Regione, Provincia e Comuni si sono incontrati per anni, ogni settimana, per risolvere le questioni più spinose: discussioni, condivisioni di documenti e bozze di lavoro, confronto con legali ed esperti prima di prendere le decisioni erano all'ordine del giorno. Non è certamente la condivisione che dichiara di aver fatto la Provincia con gli Amministratori Locali, che potrei definire più simile ad una "conferenza stampa" riservata agli amministratori. Visto che le questioni aperte sembrano ancora molte, l'apertura di un Gruppo di Indirizzo, tecnico - politico, che a cadenza settimanale lavora sul tema, è il primo suggerimento che lascio agli amministratori della Provincia... ma se la volontà era davvero di condividere le decisioni, non serviva certo il mio aiuto.Poi, la comunicazione con i cittadini, coloro che ci hanno scelto per amministrare le risorse pubbliche. Esattamente un anno fa, il 1 agosto 2019, in piazza a San Benedetto Po, ci si lasciava con l'impegno a ritrovarsi nuovamente, per aggiornare le comunità circa l'evolversi dei lavori sul Ponte. A quell'incontro, in 365 giorni, non ne sono seguiti altri con la partecipazione della Provincia. Forse, "per non alimentare il malcontento popolare"? I cittadini vanno rispettati, occorre condividere i successi come le situazioni più difficili, occorre "metterci la faccia" e prendersi la responsabilità nell'amministrazione delle risorse pubbliche; il secondo suggerimento, è la convocazione di un incontro pubblico aperto alle comunità ove spiegare lo stato dei lavori, ma anche in questo caso, è sufficiente mantenere le promesse e non serve l'aiuto esterno.In merito all'opera, tutti noi ci poniamo domande, alle quali non abbiamo risposte: se hanno stanziato le risorse, perché non lavorano? I ritardi dell'impresa, sono tutti ingiustificati? Se è così, cerchiamo un'altra impresa. O invece, come sostiene la Toto costruzioni, il problema è la Caserma dei Carabinieri di via Chiassi, attualmente senza contratto di locazione, quando invece, in sede di gara, era stato comunicato un ricavo per canone annuo molto superiore a quello abitualmente incassato dalla Provincia? Capite bene, che dire che il sindaco di Quistello è sleale perché ha un pensiero non allineato, è molto facile. Giustificare il perché del ritardo, è decisamente complesso. Ma occorre farlo, per rispetto di chi paga le nostre indennità, per responsabilità verso gli Enti che amministriamo, per dignità verso le nostre comunità. Vorrei, come tutti, che il ponte si concretizzasse il prima possibile... ma vorrei anche poter capire di chi è la responsabilità di questa situazione per evitare che eventi simili possano ripetersi. Con lo stesso rispetto, per i cittadini e gli Enti che rappresentiamo, lasciamo ai cittadini giudicare il lavoro degli amministratori e non agli Uffici Stampa dei nostri Enti Pubblici, che hanno ben altre finalità.
Luca Malavasi
Sindaco di Quistello