mercoledì 8 luglio 2020

Fonte Gazzetta di Mantova del 8 luglio 2020
Ponte ancora in stallo
Imprenditori sfiniti: «Ora tocca al ministro»
Ieri nuovo incontro della Provincia con le categorie:
proposta la riduzione del progetto e confronto tra tecnici

SAN BENEDETTO PO - Secondo round di incontri sulla questione ponte. Dopo quello di lunedì con i sindaci dell'Oltrepò, ieri il presidente della Provincia Beniamino Morselli ha incontrato (in videoconferenza) i rappresentanti delle categorie imprenditoriali e sindacali per fare il punto della situazione lavori, fermi ormai da 85 giorni. Un confronto per fare e ricevere proposte su come far ripartire i lavori, dopo che la ditta Toto Costruzioni generali, che ha l'appalto per l'opera, ha citato in giudizio la Provincia per presunte irregolarità contrattuali e per l'inadeguatezza delle risorse a disposizione e presentato una proposta transattiva per concludere i lavori. Delusione e stanchezza da parte dei rappresentanti del commercio, industria e agricoltura per uno stallo che dura ormai da anni e tiene in ostaggio 50mila abitanti e l'economia di tutto il Basso Mantovano. Dino Barbi, imprenditore di San Benedetto Po, nonché presidente locale e consigliere di Confcommercio ha proposto di riunire ad uno stesso tavolo i tecnici della Provincia e quelli della Toto: «E' semplice buon senso, se la Toto che deve realizzare l'opera non è convinta del progetto della Provincia, perché Palazzo di Bagno non ha messo attorno a un tavolo i propri tecnici con quelli dell'azienda? L'ho chiesto a Morselli e lui mi ha risposto che a questo punto il problema è politico. E allora non perdiamo altro tempo, se il problema è diventato politico e non più solo tecnico: si faccia intervenire il ministro alle Infrastrutture, l'unico che abbia l'autorità di smuovere la Toto in un modo o nell'altro». Tra le altre proposte, c'è quella di Confartigianato che, per voce del presidente Lorenzo Capelli, ha invitato la Provincia a confrontarsi con la Toto solo sul progetto in alveo: «Se il progetto del ponte in golena non convinceva la Toto, lasciamo perdere e facciamole finire quello in alveo. Cerchiamo di ottenere il più possibile, perché se comincia l'iter giudiziario voluto dall'azienda, non avremo mai più il ponte. Così pure se azzeriamo l'appalto e ne facciamo un altro». L'ipotesi di un nuovo appalto invece comincia ad essere presa in considerazione, ma gli imprenditori ritengono sarebbe «un suicidio». «Piuttosto siamo disposti noi di Confcommercio ad andare a Roma a parlare con il ministro» conclude Barbi.
Daniela Marchi_