martedì 16 giugno 2020

Fonte Gazzetta di Mantova del 16 giugno 2020
Morselli replica alle accuse: «Si attacca solo la Provincia»
SAN BENEDETTO PO - Il comitato Vogliamo il ponte ha scritto ai consiglieri regionali mantovani e alla stessa Provincia auspicando lo sblocco dell'impasse che impedisce il proseguimento dei lavori al ponte di San Benedetto. Ha chiesto in particolare che l'appalto in gestione alla Provincia - in contenzioso con l'impresa di costruzioni Toto - passi alla Regione che ha investito trenta milioni per la struttura.Sul caso è intervenuta anche l'assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi che si è detta preoccupata del persistere dello stallo. Oggi la consigliera regionale in quota Lega, Alessandra Cappellari, incontrerà di nuovo la Terzi per sollecitare lo sblocco della questione «anche se non è un problema facile - spiega Cappellari - perché l'appalto è della Provincia, ci sono vincoli giuridici, dovrebbe essere lo stesso Palazzo Di Bagno a rinunciare alla gestione. La Regione comunque sta lavorando alle varie ipotesi».E anche il consigliere provinciale leghista Meneghelli sta preparando una mozione da presentare in consiglio per sollecitare la Provincia a cedere la gestione dell'appalto a Milano.Nel frattempo, sul caso interviene il presidente della Provincia Beniamino Morselli, replicando alle precedenti dichiarazioni di Alessandra Cappellari: «E' davvero sorprendente - attacca Morselli - che la stessa arrivi a dichiarare che, a proposito del ponte di San Benedetto, la Provincia di Mantova "...ha collezionato solo disastri....". La consigliera Cappellari dovrebbe essere perfettamente al corrente dei problemi relativi all'appalto dei lavori per il Ponte di San Benedetto Po, avendo partecipato a diversi incontri sull'argomento. Da parte sua non ho mai sentito una proposta risolutiva. Addirittura, mesi fa, sempre sullo stesso tema, Cappellari organizzò un incontro in Regione a Milano, proprio con l'assessore Claudia Terzi che in quell'occasione dichiarò formalmente, attraverso i suoi uffici, che nulla aveva intenzione di fare. Non solo: ricordò ai presenti, come in Italia, e anche in Lombardia, causa legislazione, inadempienze o difficoltà delle imprese, casi come quelli di San Benedetto Po sono piuttosto frequenti. Viste le difficoltà, non posso essere soddisfatto della situazione, e comprendo benissimo il rammarico di cittadini e imprese del territorio, che è anche il mio, ma sorprendentemente, rilevo un comune tentativo di screditare la Provincia di Mantova, e nessuno che richiami alle sue responsabilità l'impresa appaltatrice. Un caso o campagna elettorale permanente e preventiva?» chiede in chiusura il presidente della Provincia.