DOPO LA BOCCIATURA DEL BY-PA S S
“Una decisione che mortifica tutto il territorio”
Questione ponte di San Benedetto: il sindaco chiede con urgenza il progetto alla Provincia
di Nicola Antonietti
SAN BENEDETTO PO - Il “day after”è stato,e non poteva essere diversamente, foriero di polemiche: la decisione della Provincia di Mantova - che ha portato,a supporto del proprio parere,una perizia fatta da un gruppo di esperti - non ha incontrato, eufemismo, il favore del territorio e dal sindaco Roberto Lasagna passando per le associazioni, le critiche alla decisione di non realizzare il by-pass golenale e di procedere con un progetto che prevede la chiusura al traffico per tre mesi (presumibilmente da fine marzo a fine giugno 2020) è stata accolta da un coro di critiche. A cominciare dal sindaco di San Benedetto che ha confermato la sua intenzione di scrivere a Palazzo di Bagno per chiedere con urgenza - al massimo entro sette giorni - la copia del progetto esecutivo di risistemazione del tratto del ponte che supera la golena: «Chiederò anche ulteriori delucidazioni sul parere del pool di esperti e perchè non sia stato chiesto un parere ad Aipo - spiega Lasagna - Mi chiedo inoltre che condivisione vi sia quando non vengono chiamati a confrontarsi con la Provincia tutti i sindaci del territorio interessato e i due sindaci convocati (Lasagna e il sindaco di Bagnolo ndr) vengono messi di fronte a una decisione già presa. Inoltre, visti tutti i ritardi al cronoprogramma che ci sono stati, l’ipo tesi dei tre mesi non ci risulta credibile». Molta delusione anche dai rappresentanti del Comitato “Vogliamo il Ponte”che puntano l’indice contro la perizia: «Vorremmo capire perchè si parla di pericolo di allagamento addirittura due volte all’anno in un’area che non è stata allagata, in caso di piena, neanche una volta negli ultimi quindici anni. Tagliare il territorio in due è deleterio per tutti». Anche “Potere al Popolo” è critico è invita «tutti, Sindaci, Comitato, associazioni di categoria, a fare fronte comune perché in questi giorni si decidono i prossimi decenni del ponte e non siamo disposti a cedere di fronte ad una palese ingiustizia».
Confartigianato: spiace che non siano mai state coinvolte le categorie
SAN BENEDETTO PO - La chiusura al traffico per tre mesi del ponte di San Benedetto preoccupa non poco anche le associazioni di categoria: abbiamo sentito ieri anche il presidente di Confartigianato Mantova Lorenzo Capelli che, peraltro, vive la situazione nella triplice veste di imprenditore, presidente di un’associazione di categoria e cittadino dato che risiede a San Benedetto. «Non entro nelle questioni tecniche - ci dice ma mi sorprende negativamente tutto l’iter che ha segnato il cantiere del nuovo ponte, dove, a mio avviso, non c’è mai stata chiarezza. Va inoltre segnalato anche un altro aspetto fondamentale conclude Capelli - ovvero che la realizzazione di un’opera di questa portata, fondamentale per tutta la provincia e non solo per San Benedetto, non può prescindere da un confronto costante con le associazioni di categoria che non possono essere costrette ad apprendere tutto solo dai media».
(nico)
Il direttore Mille ribadisce comunque piena collaborazione con la Provincia
Aipo: noi dobbiamo valutare se c’è rischio idraulico o no
PARMA Non vuole far polemica ma una precisazione, in merito alla perizia compiuta da un pool di esperti sul possibile by-pass per il ponte di San Benedetto, arriva dal direttore di Aipo Luigi Mille, all’indomani della decisione della Provincia di Mantova di procedere con il progetto per la risistemazione del tratto golenale del ponte con una chiusura al traffico quantificata in tre mesi: «Senza nulla togliere alla professionalità degli esperti interpellati - ci ha detto il direttore dell’Agenzia Interregionale vorrei ricordare che l’autorità che può pronunciarsi su un eventuale rischio idraulico è proprio Aipo. Sia chiaro, una precisazione doverosa senza polemiche con la Provincia con cui esiste una collaborazione mai messa in discussione». Nicola Antonietti