Per non dimenticare
Fonte Voce di Mantova del 19 maggio 2021Accadde oggi
19 maggio 2017....
Ponte di S. Benedetto, l’inizio di un incubo
Il governatore della Regione Roberto Maroni ha dato la picconata d’avvio ai lavori
A chi pensava che la pioggia portasse fortuna si sbagliava di grosso..
MANTOVA Una giornata tutta mantovana quella del governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni: prima in città per una lunga ed esclusiva intervista alla Voce nel salotto buono di Palazzo Castiglioni, poi a San Benedetto per l’inaugurazione dei lavori al ponte di San Benedetto. Un’inaugurazione accompagnata da una pioggia battente che i più spiritosi hanno accolto con la classica battuta del ponte bagnato, ponte fortunato. Alla faccia. La pioggia, comunque, ha solo disturbato la cerimonia ma non ha certo attenuato la soddisfazione, sia degli amministratori locali che di quelli della Regione, in testa il Governatore Roberto Maroni per vedere finalmente avviato il cantiere di un’opera lungamente attesa, per risolvere le problematiche di un ponte che - ha sottolineato il sindaco di San Benedetto Po Roberto Lasagna - «è molto amato da questo territorio ma che ci sta facendo soffrire da oltre vent’anni». Non potendo posare tecnicamente una “prima pietra” dato che il ponte nuovo sarà realizzato in vari tronconi nella zona golenale per essere poi assemblato una volta smontato quello vecchio, a suggellare l’inizio dei lavori dopo il rituale taglio del nastro tricolore, è stata una martellata vibrata dal governatore lombardo a uno dei piloni di sostegno del ponte stesso. Nel corso dell’inaugurazione si sono succeduti gli interventi, oltre che del sindaco sambenedettino Lasagna, che ha lodato in particolare grande qualità del lavoro messo in piedi dalla Regione, anche del sindaco di Bagnolo S.Vito Manuela Badalotti («Per me che sono di Bagnolo ma ho parte della famiglia originaria di San Benedetto la soddisfazione è doppia»), del presidente della Provincia Beniamino Morselli, del consigliere regionale Anna Lisa Baroni, dell’assessore Gianni Fava nonché di Alfonso Toto della Toto Costruzioni, l’azienda che in partnership con la Vezzola realizzerà fattivamente l’opera. Da parte sua il numero uno della Regione ha ribadito come il ponte sia «una promessa mantenuta: l’esborso dell’ente regionale è stato consistente, questo va ricordato ma è anche un nostro motivo di orgoglio, ma aggiungo anche che per noi è di grande soddisfazione avere investito importanti risorse e al contempo avere lasciato la gestione del cantiere agli enti locali. Questa - ha sottolineato Maroni - è una scelta pienamente e chiaramente federalista, ma anche noi faremo la nostra parte per controllare che l’opera venga realizzata nei tempi e nei modi previsti perché è essenziale per questo territorio.». Un’ultima battuta vede Maroni guardare già anche al referendum per l’autonomia della Regione Lombardia: «Il lavoro da noi svolto dimostra che la Regione sostituisce spesso e volentieri il lavoro dello Stato e non mi riferisco solo al Ponte di San Benedetto ma anche, tanto per toccare un argomento affrontato oggi più volte, la gestione del post-sisma - ha concluso il Governatore -. Per noi una giornata come questa non è solo un momento di orgoglio e di soddisfazione personale, ma è un motivo in più per fare capire ai cittadini che una Lombardia più autonoma è senz’altro una Lombardia che funzionerà meglio»