Fonte Gazzetta di Mantova del 10 gennaio 2021
Il Pd sulla vicenda ponte
«Bene la passerella ma si pensi alle strade»
SAN BENEDETTO PO
La Federazione provinciale Pd plaude ai sindaci della zona che hanno deciso di destinare i circa 5 milioni e mezzo ora disponibili «e stanziati al tempo dai governi di centrosinistra» alla completa realizzazione e messa in sicurezza del ponte sul Po rendendo antisismica anche la parte in golena, oltre a quella in alveo: il risultato sarà quindi quello di varare un ponte antisismico al 100%. Il cantiere del ponte sta procedendo spedito dopo i ritardi dettati da varie vicissitudini «e dopo le sentenze del tribunale che hanno dato ragione del buon operato della Provincia; il cronoprogramma aggiornato prevede il termine dei lavori del primo cantiere per maggio 2021, poi seguiranno i lavori della parte in golena – spiega il Pd –. Di questo siamo molto felici perché aldilà dei vari problemi e interruzioni, la cosa più importante è che l’opera venga finalmente terminata e che il territorio possa iniziare a progettare una nuova rinascita». Per questo, spiega la Federazione provinciale guidata da Marco Marcheselli, «sarà ora necessario accelerare i tempi per completare la progettazione della parte antisismica in golena. Riteniamo sia fondamentale prevedere la messa in posa di una passerella che consenta il transito di mezzi leggeri durante gli otto mesi preventivati per i lavori relativi alla parte in golena. Crediamo sia un intervento necessario e non rimandabile per non isolare per diversi mesi un territorio di più di 50mila. Non da ultimo – conclude il Pd –, sarà necessario iniziare a pensare e a progettare un “rafforzamento” e un ampliamento della strada provinciale tra San Benedetto Po e Bagnolo, prevedendo un aumento esponenziale del passaggio di mezzi pesanti una volta ultimato il ponte». Per il Pd, infine «il buon risultato raggiunto è stato sicuramente frutto di un importante gioco di squadra tra i sindaci, la Provincia e la struttura tecnica commissariale. Risulta inoltre doveroso sottolineare come i governi di centrosinistra al tempo abbiano garantito le risorse per la ricostruzione post sisma del 2012, risorse che tutt’oggi vengono utilizzate come nel caso del ponte di San Benedetto». –