Fonte Voce di Mantova del 15 luglio 2020
Uno spiraglio per il ponte
La Regione spinge la trattativa
L’assessore Terzi mette allo stesso tavolo Provincia e Toto
Lasagna fiducioso: “Speriamo questa sia la volta buona”
SAN BENEDETTO PO - Dopo mesi di agonia si apre uno spiraglio per il ponte sul Po. Dal tanto atteso incontro che si è svolto ieri in Regione, emerge come l’assessore alle infrastrutture Claudia Maria Terzi abbia messo allo stesso tavolo Provincia e Toto alla ricerca di un’intesa. Proprio in merito il sindaco di San Benedetto Roberto Lasagna si dice fiducioso che l’attuale situazione possa portare ad un esito positivo. «Sono contento - afferma Lasagna - perché l’intervento dell’assessore regionale Terzi è stato decisamente convincente sia nei confronti di Toto che della Provincia di Mantova. Mi pare che fino a questo momento la Regione sia stata in grado di intavolare una trattativa tra le due parti e la speranza è che la cosa possa chiudersi in modo positivo in tempi brevi. Non c’è ancora nulla di definitivo e questo deve essere chiaro. Speriamo solo che la trattativa possa andare in porto in modo definitivo.» . Insomma quella che era la speranza di sindaci, comitato e associazioni di categoria, pare si stia concretizzando: la Regione insomma pare stia assumendo il ruolo di ente super partes che potrebbe mettere d’accordo i due contendenti, ovvero Provincia di Mantova e Toto Costruzioni. A seguito dell’incontro che si è tenuto ieri, la Regione ha già comunicato che a breve ne verrà convocato un altro, sempre nella sede regionale a Milano. Ieri, oltre al sindaco Lasagna e all’assessore regionale Terzi, erano presenti anche il sindaco di Bagnolo San Vito Roberto Penna, il commissario per il sisma Roberto Cerretti, la vicecomissarria e consigliere regionale Claudia Cappellari, il presidente della Provincia di Mantova Beniamino Morselli in videoconferenza insieme a funzionari e personale sia della Provincia che della Regione. Ciò su cui la trattativa si starebbe maggiormente concentrando sono i termini dell’accordo tra le due parti, tra i quali anche la caserma dei carabinieri di via Chiassi alla quale la società abruzzese, alla fine, si sarebbe detta non interessata. Ovvio che nella trattativa rientrerebbe anche la citazione a giudizio avanzata da Toto nei confronti della Provincia - citazione che, dopo un periodo di screzi, il Covid e i primi giorni della ripresa, ha definitivamente - almeno fino ad ora - fermato i lavori. Il cantiere quindi per adesso resta al palo, come del resto lo è ancora da gennaio. Ma nonostante tutta la situazione, decisamente intricata, qualche speranza ora c’è. Non solo per San Benedetto ma per tutto il territorio. Come affermava ieri un sindaco della zona, anche se non direttamente interessato, «speriamo che con la Regione si risolva qualcosa, in caso contrario davvero non riusciamo più a venirne a capo»