giovedì 11 giugno 2020

Fonte Voce di Mantova del 12 giugno 2020
Ponte, Confartigianato pronta ad un’azione legale
Il presidente Capelli: “Solo se strettamente necessario, ma non lo escludiamo: situazione grottesca”
SAN BENEDETTO PO - Confartigianato Mantova è pronta anche a un’azione legale a tutela dei propri associati danneggiati dai ripetuti stalli al cantiere del nuovo ponte di San Benedetto: una soluzione che viene vista come “extrema ratio” - ha precisato il presidente Lorenzo Capelli - ma che, tuttavia, è ben lungi dall’essere solo un’ipotesi visto che, ha aggiunto lo stesso Capelli, «ci troviamo di fronte a una situazione che va avanti ormai da anni e che ha assunto coloriture quasi grottesche. Ripeto: non vorremmo ricorrere anche alla via legale ma, qualora fosse strettamente necessario siamo pronti ad andare anche in questa direzione». Ennesimo capitolo dunque della storia, senza pace, del ponte di San Benedetto: il cantiere inaugurato nel maggio 2017 - sotto una fitta pioggia, interpretata da qualcuno come di cattivo auspicio ma ovviamente lasciamo stare queste superstizioni - dopo essere partito con i migliori auspici è andato incontro a una situazione che, lungi dallo sbloccarsi, si è sempre più incancrenita. Così, tra un’irritazione della Provincia e l’altra di fronte all’atteggiamento della Toto e la minaccia di una causa da parte dell’azienda, il cantiere è di nuovo fermo con somma preoccupazione dei settore produttivi: «Dobbiamo tutelare i nostri iscritti - ci ha detto Capelli - per questo, come organizzazione sindacale, abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare la possibilità di intervenire nel procedimento giudiziario in corso tra Toto e Provincia di Mantova: vogliamo capire le posizioni entrambe le parti, renderle note ai nostri associati, non vederle limitate o nascoste all’opinione pubblica e comprendere se presentare domanda risarcitoria nei confronti di chi risulterà essere inadempiente. Non diamo colpe a nessuno - conclude il numero uno di Confartigianato Mantova - Vogliamo informazioni precise e stiamo valutando di farci promotori di un’azione legale collettiva, per gli artigiani che hanno subito e che stanno subendo danni dal protrarsi dei tempi di chiusura del ponte».
Nicola Antonietti