sabato 23 maggio 2020

Gazzetta di Mantova del 17 maggio 2020

Tutto pronto per l'arrivo degli operai, resta il nodo contratto
In paese cresce l'attesa. Il Comitato: «Serve chiarezza»
Toto muove la logistica
Ma il via al cantiere non ha ancora una data

San Benedetto Po Ore d'attesa in paese per l'annunciato arrivo delle squadre incaricate di riprendere la riqualificazione del ponte sul Po entro la fine del mese. Il cantiere, fermo per l'emergenza Coronavirus, dal 4 di maggio avrebbe potuto ripartire, secondo le norme nazionali che hanno disciplinato gli appalti pubblici. In realtà tutto è rimasto fermo. Si è mosso solo nei giorni scorsi quando referenti della Toto Costruzioni, la società abruzzese che sta eseguendo l'opera da 33,4 milioni di euro commissionata dalla Provincia, hanno ripreso contatti con i fornitori di servizi della zona per riagganciare i rapporti logistici, dall'alloggio alla ristorazione. Movimenti che non sono sfuggiti a diversi cittadini. Il tam tam ha fatto velocemente il giro del paese anche se al momento non è stata indicata una data certa perla ripartenza che dovrebbe avvenire entro questo mese. A frenare il ritorno delle maestranze, l'incertezza sulla firma del contratto aggiuntivo da oltre 2 milioni di euro destinato alla sistemazione della parte in golena. L'appalto iniziale riguardava infatti solo il tratto in alveo del viadotto ed aveva posto in secondo piano il tratto che sovrappassa la golena dal lato di San benedetto. Un segmento del viadotto la cui sistemazione richiederà la chiusura totale al traffico per alcuni mesi (tre indicativamente) dovendo necessariamente togliere le solette di cemento armato che costituiscono l'impalcato, sostituendole in modo da rafforzarle. Il recente test di carico al quale è stato sottoposto il tratto non avrebbe evidenziato peggioramenti. Ma non è chiaro se bisognerà mettere mano al progetto già approvato prima di siglare il contratto Provincia-Toto, oppure no. L'incertezza dilata i tempi, quindi, mentre in paese cresce l'attesa. «I nodi da sciogliere sono tanti - spiegano al Comitato Vogliamo il Ponte -. Altri cantieri provinciali sono ripartiti, qui no. Abbiamo interpellato la Provincia, ma ci ha risposto che la data della ripartenza sarà comunicata a tempo debito. Siamo preoccupati come tutti che i problemi e ritardi accumulati sino a qui rendano sempre più difficile ripartire. Siamo stati fermi e zitti durante il periodo del lockdown. Ma ora torneremo a chiedere sempre più forte chiarezza». 
Francesco Romani ©