mercoledì 29 aprile 2020

Fonte Voce di Mantova del 28 marzo 2020

Ancora ritardi nei pagamenti,
Toto e fornitori ai ferri corti
Qualche azienda avrebbe anche avanzato l’ipotesi di azioni
legali più forti per vedere soddisfatti i propri crediti

SAN BENEDETTO PO - L’emergenza per il Covid-19 ha fermato diverse attività e diversi cantieri ammantando la quotidianità di queste giornate di una atmosfera per certi versi inquietante ma, nel frattempo, altri fuochi covano sotto la cenere: uno di essi riguarda il cantiere più osservato e chiacchierato della nostra provincia, ovvero quello per il ponte di San Benedetto Po e in particolare i rapporti tra la Toto Costruzioni srl, titolare dell’appalto, e le aziende fornitrici. Una situazione che non sembra trovare sbocco, per ora, con le aziende che potrebbero valutare anche azioni legali più decise. Già nei mesi scorsi avevamo raccontato di due casi, ovvero quello di un’azienda che vantava un credito nei confronti di Toto di circa mezzo milione e quello di un’altra che invece avrebbe avuto un credito ben superiore al milione: ma, al di là delle cifre che non sono mai state esplicitate in modo ufficiale (il riserbo è massimo sull’argomento), la tensione di diverse ditte fornitrici sta salendo in modo significativo. Una di esse si sarebbe vista corrispondere una parte, comunque consistente, del dovuto, ma altri crediti dovranno essere soddisfatti e, di contro, altre aziende invece starebbero ancora attendendo. Tanto che, alcune di esse starebbero valutando anche azioni legali più forti per vedere soddisfatto il proprio credito; pur considerando tale passo solo come ultima spiaggia in quanto l’esigenza principale delle aziende è comunque quella di vedersi pagato il materiale fornito e non certo impegnarsi in un’azione contro la ditta che ha l’appalto.

Nel frattempo il cantiere è comunque fermo per l’emergenza sanitaria
SAN BENEDETTO PO - Nel frattempo, da alcuni giorni, il cantiere per il nuovo ponte è fermo ancora una volta: ma, in questa occasione, la chiusura non ha scatenato alcuna polemica in quanto ampiamente messa in conto visti il periodo di serrata generale per l’emergenza Covid-19. Tale chiusura - ovviamente permanente fino a nuovo ordine - è solo però l’ennesima in un cantiere che è stato caratterizzato da numerose chiusure e ritardi, molte volte giustificati dalla stessa Toto con una mancanza di liquidità. La cosa non ha mancato di suscitare pesanti frizioni tra la stessa ditta e l’amministrazione provinciale che, per quanto concerne gli ultimi episodi appena citati, non ha voluto commentare. Resta però fuori discussione che i rapporti tesi tra Toto e fornitori non possono certo far piacere dalle parti di Palazzo di Bagno.
(nico)