venerdì 13 dicembre 2019

Dalla Gazzetta di Mantova del 11 dicembre 2019
Fumata nera al tavolo con il prefetto: «Soluzione troppo insicura, ma la chiusura sarà limitata ai tre mesi»
Bypass ponte, la Provincia conferma il suo no
SAN BENEDETTO PO. Nuova fumata nera sul caso bypass, la strada che aggirando il cantiere di riqualificazione del ponte avrebbe consentito di non chiudere totalmente al traffico durante la fase finale dei lavori. Anche il tentativo voluto dal prefetto Carolina Bellantoni di mettere attorno a un tavolo tutti i protagonisti, si è scontrata contro la netta opposizione del settore Lavori Pubblici della Provincia. Che da subito ha giudicato troppo pericolosa sul piano del rischio idraulico e viabilistico la strada che dall'argine di San Benedetto avrebbe raggiunto il ponte in sede provvisoria passando attraverso il piazzale dell'ex cava Rondelli. Nutrito il tavolo che comprendeva oltre ai rappresentanti della Regione e dei Comuni di San Benedetto Po e Bagnolo, anche enti in qualche modo coinvolti come Vigili del fuoco, Aipo, Motorizzazione civile, Ats. L'incontro, chiesto dal Comitato "Vogliamo il ponte" ha fortemente deluso i promotori. «Si è visto da subito che la Provincia non ha voluto rivedere le proprie posizioni - ha spiegato al termine dell'incontro Paolo Lavagnini, per il Comitato -. Anche di fronte alla possibilità che il Comune o la stessa Regione procedessero con uno studio di fattibilità, sinora mancato, sul bypass hanno chiaramente detto che non avrebbero autorizzato alcun progetto. Una rigidità che si è sempre scontrata con le esigenze del territorio».La Provincia ha però ribadito che la chiusura totale al traffico sarà limitata ai tre mesi sinora indicati. Qualche certezza in più sui tempi, almeno sulla carta, si avrà solo con la presentazione del progetto esecutivo, il cui deposito slitta dal 17 a fine dicembre. Sempre la Provincia ha ribadito la necessità di dare l'affidamento della continuazione lavori (la parte golenale) alla Toto costruzioni, che sta eseguendo la parte in alveo, entro la fine dell'anno, il che richiede non vi sia allungamento dei tempi, come invece l'ipotesi di bypass richiederebbe.Infine la Provincia ha spiegato che solo una parte dei lavori al ponte golenale sarà eseguita a traffico chiuso, mentre il rafforzamento delle pile potrà essere fatto a ponte aperto. E che in ogni caso il risultato finale sarà un ponte percorribile da tutti i mezzi. Resta da capire che destino avranno i fondi per i danni da sisma (5,9 milioni) se la Regione darà il proprio ok.
Francesco Romani