venerdì 1 novembre 2019

GAZZETTA DI MANTOVA - Venerdì 01 Novembre 2019

Ponte, pool di esperti analizza la proposta Toto: entro una settimana si decide
Morselli (Provincia): «Se passerà il vaglio, sarà solo questione di budget»
Si studia la "chiusura minima":
una super rampa evita-cantiere

Francesco Romanisan benedetto po. L'ora della decisione è scoccata. Entro una settimana, la Provincia deciderà come proseguire i lavori di riqualificazione del ponte sul Po fra Bagnolo e San Benedetto. Mentre prosegue la costruzione dei due tronconi per valicare il tratto in alveo, sopra il fiume, il segmento in golena, fra il fiume e l'argine dalla parte benedettina, resta ancora in surplace. Due le ipotesi principali: una sistemazione statica connessa ad un miglioramento sismico, oppure la stessa sistemazione statica delle strutture abbinata però al completo adeguamento sismico, in modo da uniformare questa parte con quella in costruzione in alveo. Differenti, nelle due ipotesi, le stime di costo, ma anche di periodo di chiusura totale al traffico. Ma la novità è la proposta della Toto costruzioni, la capofila del raggruppamento di imprese che si è aggiudicata l'appalto da 33,4 milioni di euro per la riqualificazione del tratto in alveo danneggiato dal sisma del 2012. L'idea sarebbe quella di costruire una "super rampa" che colleghi il ponte provvisorio varato in alveo in sede provvisoria in modo da garantire un bypass dell'intero fronte del cantiere. Consentendo quindi l'abbattimento in alveo e la sistemazione in golena senza chiudere al traffico. Che passerebbe appena a valle del ponte esistente su quello provvisorio collegato alla viabilità ordinaria.A spiegarlo la stessa Provincia che dopo aver annunciato la volontà di giungere ad un chiarimento sulle modalità del cantiere entro fine mese ora aggiorna la tempistica. «Ormai siamo al dunque - annuncia il presidente provinciale Beniamino Morselli -. L'opera è complessa e sono intervenuti dei rallentamenti che ci hanno fatto slittare il termine di decisione. A questo punto la scelta su come proseguire il lavoro sarà fatta entro la prossima settimana».Le due ipotesi sul tappeto sono già state illustrate ai due sindaci, Roberto Lasagna per San Benedetto Po e Roberto Penna per Bagnolo San Vito. «Il progetto cardine, quello che è in stadio più avanzato, prevede la sistemazione statica del tratto in golena, che quindi sarà percorribile da tutti i carichi, anche eccezionali - spiega Morselli - Questo lavoro sarà abbinato ad un miglioramento sismico. Questo "piano A" costerebbe secondo i nostri calcoli 2 milioni e 350 mila euro, che abbiamo già disponibili e comporterebbe la chiusura totale al traffico per circa 3 mesi. Il "piano B" consegue sempre il miglioramento statico, ma raggiunge lo stadio di adeguamento sismico. E sarebbe il primo ponte sul Po a raggiungerlo. Obiettivo ambizioso che però comporta costi stimati sui 9-10 milioni e tempi di chiusura totale di almeno sette mesi. Toto sarebbe disponibile a scalare opere per circa 2 milioni mentre la Regione al momento potrebbe intervenire con circa 2,5 milioni a far valere sul capitolo dei danni del terremoto 2012. Resterebbe quindi la necessità di reperire circa 2 milioni e mezzo e siamo in contatto con la struttura Commissariale per verificare ulteriori possibili stanziamenti». La proposta della Toto, un "super bypass" azzererebbe la variabile della chiusura al traffico. «Un pool di esperti da noi nominati la sta verificando. se supererà il vaglio, allora fra piano A e B sarà solo questione di budget perché la chiusura al traffico sarebbe di fatto quasi azzerata». E la risposta arriverà la prossima settimana.