lunedì 28 ottobre 2019

Dalla Gazzetta di Mantova del 27 ottobre 2019

I cittadini hanno scritto al presidente della Provincia: «Sembra che i soldi ci siano Fate tutto il possibile per non far morire il paese»
Il comitato del ponte: «Un bypass in golena per evitare la chiusura»

SAN BENEDETTO PO. Che la costruzione di un bypass in golena sia la soluzione per evitare la chiusura del ponte? Ne è certo il comitato "Vogliamo il ponte" che si è costituito a San Benedetto Po nel luglio scorso dopo che la Provincia aveva annunciato un'interruzione al traffico per almeno 5 mesi. Ora il comitato ha indirizzato al presidente Beniamino Morselli una lettera con la richiesta di informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori della parte in alveo e, in particolare, con il sollecito per la presentazione del progetto di ristrutturazione o rifacimento del viadotto in golena del ponte sul fiume Po. La stessa è stata inviata al governatore Attilio Fontana, alla consigliera Alessandra Cappellari, all'Aipo e ai sindaci di San Benedetto Po e Bagnolo San Vito. «Il nuovo progetto comprensivo del sistema antisismico - esordisce Sandro Cavazzoli, portavoce del Comitato - avrebbe dovuto essere presentato a metà settembre, come dichiarato da Morselli nell'assemblea pubblica di agosto, ma a tutt'oggi non ci sono notizie. Quanto all'informazione ufficiale da parte della Provincia, siamo ancora all'ipotesi di una chiusura del ponte per cinque mesi per i lavori necessari sulla parte in golena». «Come comitato - prosegue Cavazzoli - siamo del tutto contrari alla chiusura che isolerebbe il paese ma anche tutto il Basso Mantovano, già enormemente provato da trent'anni di viabilità limitata. Come è stato segnalato nei mesi scorsi dalle associazioni di categoria e dai cittadini, la preclusione totale al traffico metterebbe definitivamente in ginocchio il territorio. Per questo chiediamo che la Provincia prenda in considerazione l'opportunità di realizzare un bypass nell'ex cava Rondelli con la costruzione di una rampa che permetta al traffico leggero di utilizzare il ponte nuovo, in attesa che siano completati i lavori sul viadotto ammalorato». Il comitato sottolinea che la Toto non ha escluso questa idea, ritenendola fattibile. Non comprende, invece, l'ostilità della Provincia nel verificare questa ipotesi, che non richiederebbe la chiusura di nemmeno un giorno. «Se c'è per San Benedetto una possibilità di sopravvivere - conclude Cavazzoli - vogliamo che venga attentamente valutata, tanto più che sembra che i soldi ci siano. Sul viadotto possono poi utilizzare il tempo che serve». Si tratterebbe di deviare il cantiere nella vasta area dell'ex cava Rondelli, dove il terreno è consolidato e il pericolo di allagamento per una piena del Po è abbastanza remoto.
Oriana Caleffi